Sorrento - «La “Maddalena penitente” del Museo Correale è indubbiamente opera di Artemisia Gentileschi» così il Prof. Vittorio Sgarbi Sottosegretario alla Cultura e autore di una dettagliata lectio magistralis sulla famosa pittrice caravaggesca tenutasi presso il Museo Correale per l’evento “Un aperitivo con … Artemisia Gentileschi” organizzato dall’Associazione Pro Loco di Sorrento in collaborazione con il Comune di Sorrento. A dimostrarlo la qualità del dipinto e la singolare tensione sensuale della Maddalena che sembra rivolgersi al teschio come all’amato, piuttosto che come alla morte: «La singolare affettività per il teschio, che in questo caso – afferma il critico d’arte - non rappresenta il “memento mori” ma l’amore per il Cristo, raffigura una Maddalena vedova inconsolabile». Attraverso raffronti con altre opere della stessa artista e con la pittura luminosa e manierista del padre Orazio Gentileschi, il Professor Vittorio Sgarbi, che finora non conosceva l’esistenza dell’opera, ne ha ipotizzato la data di realizzazione tra il 1620 e il 1625, ossia nel periodo caravaggesco di Artemisia. Sgarbi ha inoltre sottolineato la virilità e i continui rimandi biografici insiti nelle opere della pittrice (come la violenza e la solidarietà femminile mancata), caratteristiche che rendono Artemisia a tutti gli effetti un caso pittorico, ma anche letterario: «Artemisia è stata la prima femminista della storia, particolarmente fiera e coraggiosa. La prima a denunciare la violenza sessuale subita da Agostino Tassi» ha ricordato Sgarbi.
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