L'appello dell'Associazione pizzaioli veraci napoletani
Napoli - "Penso che se Putin e Zelensky si potessero incontrare davanti a una pizza Margherita definirebbero le vie della pace. La pizza è stato sempre un momento di unione, di amicizia, di socialità, di solidarietà. Un prodotto che ha rappresentato questo negli anni e che continua a svolgere questo ruolo". Ad un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, Antonio Pace, presidente dell'Avpn (Associazione verace pizza napoletana), propone un 'summit' nel segno del prodotto simbolo di Napoli come spiega all'ANSA. Una pizza da mangiare nel capoluogo campano? "Sarebbe l'ideale - risponde Pace - ma se decidono un posto diverso per fare questa tavola insieme per noi non c'è problema: la portiamo in tutto il mondo". Più di mille soci presenti in 58 Paesi di tutti i Continenti, con 16 scuole, l'Avpn si candida, afferma Pace, "per dare un contributo verso la soluzione del conflitto: cosa c'è di meglio che ragionare davanti a una Margherita che non è solo un impasto di acqua, farina, sale, lievito e, soprattutto, passione, con pomodoro, mozzarella, olio extravergine e basilico, ma una vera manna per esaltare la vita?"
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