Sorrento - Ieri nella cattedrale di Sorrento, è stato presentato il libro di Pietro Perone «Don Riboldi, il coraggio tradito». Dopo i saluti di don Carmine Giudici, parroco della cattedrale, hanno dialogato con l'autore il giornalista Antonino Pane, monsignor Francesco Alfano, vescovo della diocesi Castellammare - Sorrento. A moderare l'incontro il giornalista Antonino Siniscalchi. A cento anni dalla nascita di Don Riboldi, il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana. La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo e in polemica con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, tra la gente comune e faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale. La lotta di monsignor Riboldi fu efficace? Non del tutto. Essa avviò una presa di coscienza indispensabile per i successi giudiziari contro la camorra, ma restò anche, in parte, inascoltata perché egli voleva una riforma del vivere civile di Napoli, di tutta la Campania e del Mezzogiorno.
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