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lunedì 3 aprile 2023

Meta. Il Marone diventa liceo "gentile"

Imma Arpino
da Agorà

Meta - Mindfulness and digital school, ora il liceo P.V. Marone diventa anche scuola gentile. All'ingresso, nei corridoi, all'interno delle aule sono affisse frasi, citazioni, riflessioni che inducono a soffermarsi sul valore positivo delle gentilezza, verso se stessi e verso gli altri. Così, la scuola diretta da Immacolata Arpino mostra, anche fisicamente, la centralità attribuita al benessere degli studenti e del personale docente e non. Rivestire gli spazi con pensieri i di gentilezza rientra nelle attività del progetto "la mindfulness a scuola: consapevolezza e compassione come stile di vita", che, a partire da qualche anno, amplia e arricchisce il Piano triennale dell'offerta formativa. Ma cosa è la mindfulness? Il termine traduce la parola pālisati e indica un percorso volto all'acquisizione della consapevolezza, attraverso una pratica che riporta la mente al "qui ed ora". Numerosi studi in ambito psicologico dimostrano che, in ambito scolastico, la mindfulness migliora il livello di concentrazione, attenzione e gestione dell'ansia, con ragguardevoli benefici sull'umore. "Nell'ambito della mindulness a scuola rientra anche la gentilezza amorevole spiega Giuseppe Esposito, psicoterapeuta e docente responsabile del progetto, che i intende proporsi come una strada per fare in modo che tutti ci riconosciamo in un destino comune in cui è possibile stare bene insieme. Lo si fa gettando semi di gentilezza, frasi, riflessioni, brevi incontri di pratica. Questa è l'idea: con la mindfulness riesco ad essere gentile con me stesso, riconosco la mia sofferenza e la accolgo senza giudizio; quando sono riuscito ad accogliere la mia sofferenza, la mia esperienza per quella che è, si crea spazio anche per accogliere l'altro per quello che è. E’ un percorso da fare, non uno stato da raggiungere". Ragazzi e docenti hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa e, in alcune classi, sono state realizzate delle "bacheche gentili", sulle quali sono affissi biglietti che custodiscono parole preziose, quali empatia, condivisione, accoglienza.


C'è chi ha ripreso testi di canzoni, chi si è lasciato ispirare dalla propria esperienza personale, chi ha immaginato la gentilezza come "l’arcobaleno nella nuvola di qualcun altro”. "La sensibilità dei ragazzi è il dono che loro fanno alla nostra comunità e noi, come scuola, vogliamo sostenere, guidare, indicare ai ragazzi il valore del loro vissuto e l'importanza dell'accogliere le fragilità, condividerle, rispettarle - dice la dirigente scolastica, Imma Arpino -. Ciascuno è importante, ciascuno deve sentirsi unico e deve imparare non solo ad accettare, ma anche a prendersi cura dell'unicità degli altri. Con la mindfulness e con la gentilezza amorevole vogliamo che la nostra scuola coltivi la fiducia negli esseri umani e la speranza in un futuro di pace, in cui ognuno realizzi la propria aspirazione alla felicita".

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