Napoli - Ieri al centro culturale Iav a Napoli, Claudio Martelli ha presentato il suo libro "Vita e persecuzione di Giovanni Falcone" (La Nave di Teseo, 2022). A discuterne con l'ex ministro della Giustizia - moderati dal direttore de Il Mattino Francesco de Core - il sindaco Gaetano Manfredi, il docente di diritto penale alla Federico II Vincenzo Maiello e il penalista ed ex parlamentare Federico Conte. Organizzatori dell'evento Felice Iossa, presidente associazione Amici dell'Avanti e il direttore artistico del teatro dell'Iav Salvatore Sannino. Martelli, amico di Bettino Craxi, di cui era considerato il delfino, è stato deputato italiano ed europeo. Vicesegretario socialista negli anni ottanta, il suo discorso su “Il merito e il bisogno” resta la pietra miliare del rinnovamento liberale del Psi. Promotore con i radicali del referendum sulla giustizia giusta e di quello sul nucleare, divenuto vicepresidente del consiglio e ministro della giustizia, scelse come collaboratore Giovanni Falcone e con lui varò le principali leggi antimafia. “Giovanni Falcone era il più importante, il più capace, il più famoso tra i giudici che hanno combattuto la mafia. Per questo – ricorda Claudio Martelli - nello stesso giorno in cui fui nominato ministro della Giustizia lo chiamai e gli affidai l’incarico più importante del ministero, quello di direttore degli Affari Penali. Insieme, abbiamo pensato e organizzato la più organica, determinata ed efficace strategia di contrasto a Cosa Nostra.
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