di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli
Il treno si ferma nella galleria di Pozzano. Di nuovo. Un'esperienza vissuta più volte da pendolari e turisti, di inverno o d'estate non fa differenza, e c'è pure chi tra i viaggiatori di ieri mattina ricorda ancora il deragliamento di gennaio scorso, in quello stesso tunnel. Del resto chi si sposta quotidianamente tra Napoli e Sorrento in Circumvesuviana lo mette ormai in conto. «Abbiamo aspettato un'ora e ho dovuto stravolgere tutti i miei appuntamenti a Napoli. Io lavoro anche il sabato e mi sveglio all'alba» racconta Alfonso. Lo stop avviene prima delle otto di mattina. Viaggia da poco più di 20 minuti il treno, i cui motori si sono accesi alle 7,12 a Sorrento. È presto, ma è già pieno. Soprattutto turisti, per lo più in partenza con zaini e valigie. E non solo. Nei vagoni anche studenti diretti a scuola tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. Antonio corre ai ripari, facendosi scrivere una giustifica dal controllore dell'Eav, la società che gestisce la linea con il marchio della peggiore d'Italia, per entrare a scuola alla seconda ora. «Il treno è arrivato in stazione con settanta minuti di ritardo » si legge su un biglietto bianco timbrato Eav. Non sono gli unici a restare a piedi, in stazione ad aspettare. Come in un gioco ad incastro restano bloccati anche i viaggiatori delle corse partite da Napoli alle 6,18 e alle 6,48. Sul binario c'è il treno guasto e non si passa. Con la sola differenza che i primi restano bloccati nella stazione centrale stabiese, gli altri in quella di periferia.
A Pioppaino, fermata sperduta nel nulla tra Pompei e Castellammare, in breve tempo si fa folla in attesa sui binari sia verso Napoli che Sorrento. E non finisce qui. Perché in un sabato nero per la Circumvesuviana, nell'ultimo weekend di maggio con un arrivo record di turisti, i treni in avaria sono due. Se ci si sofferma solo sulla tratta per Sorrento. Tre se si aggiunge il treno delle 12 diretto a Sarno, ma bloccatosi poco dopo nella stazione di Barra. Racconta Rosa, neo laureata in neuropsichiatria, e diretta a Napoli per un colloquio di lavoro: «Ho aspettato tanto tempo il treno a Castellammare. Poi finalmente alle 8,50 siamo saliti e dopo un po' si è fermato a villa Regina». Tutti di nuovo a piedi. Il secondo treno guasto è in panne in una delle stazioni secondarie di Torre Annunziata. Il secondo tempo della storia è affidato a Roberto: «Ci hanno fatto scendere e dopo una ventina di minuti è arrivato a prenderci un nuovo convoglio » . Con due treni fuori uso inevitabile l'effetto birillo. Due le soppressioni in mattinata solo sulla linea Napoli-Sorrento. Salta il treno delle 9,30 diretto in costiera sorrentina e anche quello di due ore dopo in direzione contraria. Problemi a catena anche sulle altre linee con altre sette corse cancellate in mattinata tra Sarno, Poggiomarino e Baiano. Alla fine saranno 12. Una situazione complicata con la promessa fatta dal presidente Eav, Umberto De Gregorio, agli operatori della penisola sorrentina di tagliare a metà la linea Napoli Sorrento dal 10 giugno. Un tentativo di salvare l'estate del turismo da record, facendo pagare il conto a pendolari e viaggiatori della provincia di Napoli. Dal secondo weekend di giugno sarà sperimentata infatti una nuova organizzazione. Con corse da Napoli a Torre Annunziata e altre che arrivano a Sorrento saltando tutte le stazioni con prima fermata direttamente a Torre Annunziata. Una soluzione di emergenza destinata a durare almeno fino al 2024 quando arriveranno i primi dei 56 treni in costruzione.
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