di Adolfo Pappalardo da Il Mattino Fulvio Martusciello
«Un cartello elettorale per scopi personali». Ad attaccare è Forza Italia contro i colleghi di centrodestra in consiglio regionale. Tensioni tra alleati per la formalizzazione, oggi, del nuovo gruppo consiliare «Moderati e riformisti» a cui si iscrivono i consiglieri Stefano Caldoro, Massimo Grimaldi oltre a Gennaro Cinque e Livio Petitto (che sarà capogruppo): i primi due esponenti socialisti in Forza Italia prima della rottura, i secondi con un flirt deluchiano in passato ed ora nel gruppo misto. Va così in soffitta il gruppo «Forza Italia per Caldoro presidente» e si ammaina definitivamente il vessillo azzurro in consiglio regionale: impossibile continuare solo con Franco Cascone che sarà costretto a transitare nel misto. Non ne ha voluto sapere infatti di aggregarsi nonostante gli fosse stato offerto il ruolo di vicecapogruppo. Ma i diretti interessati, dopo aver corteggiato Cascone per giorni attendendo anche la formalizzazione del gruppo, hanno deciso di tirare dritto. Forti anche nel fatto di riuscire a convincere nelle prossime settimane altri colleghi. Non nel centrodestra ma tra i consiglieri scontenti che ora siedono nella maggioranza deluchiana. Offrire una casarifugio in vista delle prossime regionali quando gli equilibri della galassia di civiche tendono a modificarsi se non spostarsi di 180 gradi.
LO STRAPPO
Ma alla vigilia della formalizzazione del gruppo è strappo nel centrodestra. Con Forza Italia che attacca a muso duro. «Fi vuole vincere le elezioni regionali con le idee e con i programmi», attacca l'eurodeputato e coordinatore regionale azzurro commentando la nascita del gruppo e l'attività di scouting all'interno dello schieramento deluchiano. «Nella nostra coalizione abbiamo gente seria, capace poi di garantire il rispetto degli impegni presi» attacca Martusciello secondo cui «l'idea di pescare l'ultimo da De Luca è proprio quella che ci ha fatto perdere in malo modo le ultime due elezioni regionali. In Campania il centrodestra ha governo e classe dirigente, ha viceministri e sottosegretari, ha parlamentari e senatori eletti meno di un anno fa. E in questa coalizione Forza Italia è il centro e guida il centro», rincara il coordinatore regionale azzurro che, con veleno, sembra prendersela direttamente con l'ex governatore Caldoro, tra gli ideatori del progetto. E infatti chiude sottolineando non la vittoria di Caldoro a palazzo Santa Lucia nel 2015 ma quella di vent'anni prima: «Il nostro punto di riferimento è la vittoria nel 1995 quando, con Rastrelli presidente, cominciò una nuova stagione in Campania». Non meno duro contro gli ex compagni di schieramento è il consigliere azzurro Cascone che ora ha due strade: iscriversi al misto o chiedere ospitalità, da indipendente, alla Lega o a Fdi. «Fi, Fdi e Lega manterranno la loro identità in consiglio indipendentemente dai regolamenti. Riteniamo impossibile aderire ad una formazione con un capogruppo eletto in maggioranza. Non può il gruppo che esprime il capo della opposizione essere guidato da chi viene, con passaggi vari, dalla sinistra. La coerenza ed il senso della mia appartenenza a Fi rappresentano un valore a cui non posso rinunciare in cambio di alcunché», attacca il consigliere casertano confermando le offerte dei colleghi. Poi rincara: «Nasce un cartello elettorale, sembra più per risolvere problemi personali rispetto alle idee, una intesa che non ha respiro politico. Penso che queste manovre allontanino i cittadini dalla politica e poiché Forza Italia al contrario tende a riavvicinarla non ci presteremo mai a questi giochi tendenti non alla contrapposizione alla politica fallimentare del centro sinistra, ma al semplice ricollocamento».
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