di Antonino Pane da Il MattinoAntonino Coppola, sindaco di Sant'Agnello
Sant'Agnello - Ospedale unico, tutti lo vogliono ma non nello stesso posto. E proprio la localizzazione è diventato l'argomento del giorno in penisola sorrentina e anche in costiera amalfitana. Sì, perché graviteranno su questo ospedale anche Positano e i primi centri della fascia costiera. Diciamo subito che una localizzazione precisa esiste ed è quella concordata dalla Regione con l'Asl 3 e i comuni della penisola sorrentina. È quella dove attualmente sorge l'ex ospedale di Sant'Agnello, attuale Distretto sanitario con tutti i servizi di base dell'Asl 3 in penisola sorrentina. Un mega complesso da demolire, secondo il progetto esecutivo fatto predisporre dalla Regione, a ridosso della piazza principale di Sant'Agnello, in viale dei Pini una strada ricavata dalla copertura del vallone che divideva in due il territorio comunale del comune alle porte di Sorrento. Una strada vitale per tutto lo snodo viario della penisola sorrentina. E qui nascono i dissidi, da un lato la sponda del vallone interessato già in passato da cedimenti; dall'altro il fatto che il nuovo ospedale sarebbe raggiungibile da levante, e quindi da Piano, Meta, Vico Equense e la costiera solo dal Corso Italia, strada già stressata da un notevole flusso di traffico.
LA QUERELLE
Ad accendere la miccia è stata la nuova amministrazione comunale di Sant'Agnello, guidata dal sindaco Antonino Coppola, medico, che proprio della "sbagliata localizzazione del nuovo ospedale" ha fatto l'argomento principe della campagna elettorale in contrasto con la scelta del predecessore, Piergiorgio Sagristani, uno dei maggiori sostenitori della scelta regionale. Coppola ha preso l'impegno con i suoi elettori e ora intende portarlo avanti con i fatti.
Ecco, allora, un documento, con cui Coppola presenta una localizzazione. «È ufficialmente sul tavolo - scrive - la disponibilità di una locazione alternativa per il progetto dell'Ospedale Unico ipotizzato sul territorio del Comune di Sant'Agnello. Un'alternativa c'è. E non è l'unica. Nostro dovere - sottolinea - è prenderla in considerazione e chiediamo che venga realmente valutata in tutte le sedi opportune». Qual è la nuova soluzione? «Gli edifici - spiega Coppola - attualmente corrispondenti ad Hotel Nastro Azzurro e Occhio Marino Resort, delocalizzati dal centro cittadino, esattamente a metà tra le due costiere, facilmente raggiungibili anche da Positano e la costiera amalfitana, Massa Lubrense e il fronte vicano, con ampio parcheggio e possibilità di pista di atterraggio per elisoccorso. È noto a tutti che l'edificio è stato identificato già in passato come struttura sanitaria e oggetto di lavori in tal senso. Non c'è necessità di abbattimenti e, soprattutto, i tempi di realizzazione del nuovo polo ospedaliero sarebbero brevi e certi. È arrivato il momento di parlare di salute e non solo di ospedale. Non bisogna attaccarsi spasmodicamente alle idee, non si possono escludere opzioni percorribili ed evidentemente migliori, per questioni di principio. È nostro interesse cogliere opportunità per il territorio e lavorare in sinergia con i Comuni vicini, con la Regione e con gli enti sovracomunali e non possiamo né vogliamo ignorare le criticità e le alternative possibili». Apriti cielo. Il documento correlato da fotografie e da un "accordo di massima" che sarebbe stato raggiunto con la proprietà della struttura ha fatto letteralmente sobbalzare il governatore Vincenzo De Luca, che in una delle sue dirette televisive ha preso di mira la nuova amministrazione comunale di Sant'Agnello che non terrebbe in nessun conto gli anni di studi effettuati e i milioni investiti dalla Regione per arrivare a un progetto esecutivo. Insomma De Luca ha già detto chiaro e tondo, com'è solito fare, che siamo di fronte ad una iniziativa scellerata per l'assistenza sanitaria in penisola sorrentina. Nella disputa, quasi come benzina sul fuoco, si è innestato il Tribunale per i diritti del malato che in una severa nota ha messo in evidenza che al momento non esisterebbe neanche una ipotesi concreta di sistemazione dei servizi sanitari di base evidentemente da spostare quando comincerebbe la demolizione dell'ex ospedale di Sant'Agnello. Il sindaco Coppola, naturalmente, ha fatto sua la denuncia del Tribunale del malato. «La salute è la grande assente dal dibattito generale. La lettera del Tribunale del malato invita tutti noi sindaci a un'attenta riflessione. Sembra che tutti i problemi della sanità in penisola sorrentina possano essere risolti da un edificio che, se tutto va bene, sarà pronto tra 10-15 anni. E si continua a non dare dignità ai servizi offerti dal Distretto attualmente operativo nell'edificio. Non è possibile spacchettarlo dall'oggi al domani e polverizzare servizi fondamentali, in attesa che si costruisca un ospedale che non soddisfa comunque in pieno i bisogni dei cittadini. Noi ci sentiamo responsabili delle preoccupazioni che i cittadini, sempre più numerosi, manifestano pubblicamente. È una voce che diventa ogni giorno più pressante e più forte».
L'IPOTESI
Ma torniamo all'ipotesi proposta da Coppola. «La proprietà degli immobili a via Nastro Azzurro - aggiunge - ha comunicato ufficialmente la propria disponibilità» e, tra l'altro, si dichiara disponibile «a valutare l'ipotesi di trasferimento dell'intera struttura mediante permuta con altro immobile da individuare sito nel Comune di Sant'Agnello che abbia le caratteristiche per ottenere la destinazione e le licenze ad uso albergo previa determinazione dell'eventuale conguaglio in favore di Frilan srl all'esito delle opportune valutazioni. Esclusivamente qualora non venga da noi individuata alcuna soluzione di permuta si potrebbe valutare una vostra offerta ad un prezzo equo per la vendita diretta». ©
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