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giovedì 17 agosto 2023

Mordi e fuggi, boom Faito montagna presa d'assalto ma non mancano i disagi

Danilo Somma
di Fiorangela d'Amora Il Mattino

Castellammare/Vico Equense - Il Faito "mordi e fuggi" si conferma una delle mete preferite per il Ferragosto. Complice l'orario prolungato della funivia che in sette minuti conduce da Castellammare fino a quota millecento metri, strade, sentieri, bar , ristoranti e alberghi sono stati presi d'assalto dai turisti. Lo confermano gli operatori, lo dicono i numeri diffusi da Eav: 2.489 i passeggeri saliti sulla storica "panarella" fino a mezzanotte. L'orario già allungato per l'intera settimana aveva fissato entro le 22,30 l'ultima corsa, ma a Ferragosto l'affluenza è stata così massiccia che è stato necessario effettuare un'ora circa di corse extra. Un dato positivo che proprio in questo periodo dell'anno è diventato ormai una bella consuetudine per il Faito che vive nei giorni festivi il suo boom di presenze. «Abbiamo deciso di scommettere sul rilancio di questo luogo meraviglioso e pieno di storia - racconta Mariagrazia Cinque, titolare del bar della funivia, riaperto dopo oltre dieci anni di chiusura - ogni giorno incontriamo tante difficoltà ma l'entusiasmo delle persone e soprattutto degli stranieri provenienti da tutto il mondo ci spinge ad andare avanti con ottimismo». 

I NODI

Il piazzale della funivia è il primo punto di accoglienza per chi sceglie di salire senza auto, e oltre al bar che si attraversa per scendere in stazione ha un altro locale sempre aperto e gestito da oltre 30 anni dalla signora Lucia: «Abbiamo lavorato bene, tanti turisti, poche persone del posto e le comitive di ragazzi si sono distinte». È soddisfatta la titolare dello storico bar Papillon.


La sua è un'impresa familiare come tante al Faito, ha resistito agli anni bui quando erano in pochissimi a salire, e ora che si gode i nuovi flussi turistici non ha perso il suo spirito critico. «Siamo isolati dal mondo - rilancia l'imprenditrice - un piazzale pieno ma nessun controllo. È già qualche anno che in giornate come il Ferragosto ho deciso di mettere una sicurezza privata all'esterno del locale, da noi non arriva nessuno per gestire questi flussi e controllare che tutto vada bene». Bilancio in chiaroscuro anche al belvedere, l'altro punto panoramico che si trova sulla montagna che sale tra Vico Equense e Castellammare. Al piazzale dei capi come nelle altre zone del Faito, una forte carenza idrica ha messo in ginocchio uno dei pochissimi alberghi del Faito. «Un ottimo Ferragosto con numeri importanti - spiega Danilo Somma del Sant'Angelo - Il tutto però è stato reso difficile dai problemi alla rete idrica che per almeno tre giorni hanno causato disagi alle strutture ricettive ai residenti ed ai proprietari delle ville». Una fornitura a singhiozzo dovuta a guasti che hanno lasciato nell'incertezza la comunità che proprio nei giorni di maggiore affluenza si è trovata a gestire l'emergenza. 

GLI OBIETTIVI 

«Stiamo vivendo un'estate importante - prosegue Danilo - perché il Faito è pronto finalmente a grandi cambiamenti dovuti sia al forte aumento di turisti stranieri che stanno superando gli italiani, sia per le tante attività outdoor già nate o che speriamo di incrementare per il nuovo anno». Ad oggi chi sale al Faito può fare tiro con l'arco, volo con il deltaplano e trekking. Spetta alle istituzioni ora mantenere le promesse fatte con investimenti concreti per rilanciare il maneggio, completare l'illuminazione pubblica, sistemare le strade, ripristinare una presenza fissa delle forze dell'ordine e guardie ambientali necessaria per arginare l'usanza di accendere braci e falò tra i boschi.

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