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giovedì 17 agosto 2023

Sorrento. «Degrado e insegne abusive subito le verifiche al porto»

Il sindaco Massimo Coppola
di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino

Sorrento - Il porto di Sorrento regno dell'illegalità diffusa. È il quadro che dipinge Silvio Staiano, titolare del famoso brand Capri Watch. L'imprenditore ha inviato una lettera al sindaco Massimo Coppola per segnalare comportamenti che considera «ingiustizie», associati a situazioni di «diffuso degrado» che lo stesso Staiano avrebbe rilevato nella zona di Marina Piccola. In particolare si lamenta «la presenza di ambulanti, di venditori in nero di ogni genere di merce (persino modelli di occhiali contraffatti), di tabelle ed installazioni abusive (al punto da "seppellire" la targa informativa in linguaggio braille rivolta ai non vedenti, tabella poi rimossa) ed infine di parcheggi selvaggi non autorizzati». Sindaco Coppola, nella nota si parla di abusi perpetrati nell'area portuale di Sorrento: le risulta? «In ordine ai presunti abusi urbanistici e paesaggistici che vengono portati alla luce dalla lettera di Staiano sicuramente i nostri uffici porteranno avanti tutti gli accertamenti necessari ed eventualmente saranno chiamati ad emettere i consequenziali provvedimenti sanzionatori in caso emergano situazioni che fuoriescano dall'alveo della legittimità». Ci sono anche altri aspetti sui quali l'imprenditore richiama la sua attenzione. «Per tutti quelli di competenza dell'ente comunale ribadisco che saranno approfonditi con la massima attenzione. Ci sono cose gravi affermate nella lettera delle quali Staiano si assume la propria responsabilità, in particolare per quanto riguarda comportamenti omissivi da lui segnalati.

 

Come amministrazione siamo sempre dalla parte della legalità e per l'uguaglianza, per cui ci sinceriamo continuamente che tutti gli operatori abbiano le identiche possibilità di svolgere la propria attività al porto come in ogni altra parte della città». Secondo Staiano a Marina Piccola ci sarebbero anche insegne pubblicitarie abusive per le quali il Comune non intascherebbe nulla. «A proposito di tabelle e banner di pubblici esercizi denunciati sempre dallo Staiano, nel momento in cui venisse accertata la loro illegittimità nei confronti dei titolari le attività scatterebbero tutti i provvedimenti consequenziali così come facciamo in tutta la città». Cosa ne pensa dell'iniziativa di Staiano? «Noi siamo sempre aperti al dialogo con chiunque voglia cercare di migliorare il territorio, ma siamo contro la polemica sterile e di parte. Non vorrei che questo fosse uno scontro che prescinde dalle situazioni oggetto della segnalazione. Se così fosse mi dispiacerebbe. Ad oggi, comunque, non ho motivo di pensarlo per cui avvieremo tutti gli accertamenti e vedremo cosa ne viene fuori, così come facciamo per chiunque denunci anche senza ottenere la stessa risonanza mediatica di cui può godere un imprenditore affermato come Staiano». In alcuni passaggi della lettera il patron di Capri Watch chiama in causa apertamente l'ufficio locale marittimo di Sorrento ed il suo comandante. «Il Comune non è destinatario di queste rimostranze, anche se mi dispiace per i toni utilizzati perché parliamo di persone che lavorano sul territorio e per il bene della città. La Guardia Costiera ha sempre dato prova di grande attaccamento alla nostra città. Allo stesso tempo mi dispiace che il nome di Sorrento venga accostato a queste situazioni. Di sicuro la questione si poteva gestire diversamente. Ma ribadisco che non dipende da noi». Ha comunque intenzione di compiere qualche passo? «Si tratta di un conflitto tra Staiano ed una autorità terza rispetto a noi che non può vederci parte in causa, ma sicuramente protagonisti, nel senso che già nella giornata di ieri mi sono sentito con il comandante del porto per farmi relazionare e raccogliere il suo punto di vista. Di certo lo sentirò ancora anche nei prossimi giorni». ©

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