di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino
LA DELIBERA
Sorrento - Imposta di soggiorno più cara per chi sceglie Sorrento per le proprie vacanze. L'aumento, che l'altro giorno ha ottenuto il via libera della giunta municipale, scatterà a partire dalla stagione 2024. Le nuove tariffe dovranno ora essere approvate dal consiglio comunale. Un passaggio solo formale considerando l'orientamento dell'amministrazione del sindaco Massimo Coppola e il parere favorevole già espresso dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto turistico. I rincari interesseranno tutte le strutture ricettive della città ad eccezione di campeggi, ostelli e agriturismi nei quali si continuerà a pagare 1,50 euro a notte. Per quanto riguarda gli alberghi, invece, attualmente la tassa dovuta per ogni pernottamento negli esercizi fino a 3 stelle è pari ad 1,50 euro, per i 4 stelle si pagano 3 euro e per i 5 stelle si arriva a 4 euro a notte. Il prossimo anno le tariffe lieviteranno rispettivamente a 2, 4 e 5 euro. Per gli hotel della fascia più alta si raggiungerà così la tariffa massima consentita dalla legge. Ci sono poi i b&b e tutte le altre attività extralberghiere per le quali, ad oggi, è previsto un balzello pari a 3 euro. Tariffa destinata a salire nel 2024 a 4 euro. In sostanza un aumento medio di poco meno di un euro a persona.
IL GETTITO
Tenendo conto dei dati disponibili è possibile fare qualche stima del gettito previsto. Nel 2022 a Sorrento si sono registrate 2 milioni 680.499 presenze che hanno garantito al Comune 6 milioni 33mila euro alla voce di bilancio imposta di soggiorno. Quest'anno si conta di raggiungere il nuovo record di turisti sfondando il muro di 3 milioni di presenze. Con le attuali tariffe nelle casse dell'ente entreranno circa 6 milioni 750mila euro. Se i numeri relativi ai flussi dovessero poi essere confermati anche per il prossimo anno, tenendo conto, come detto, di un aumento medio di poco meno di un euro a pernottamento, si sfonderà quota 10 milioni. Somma consistente che, però, l'amministrazione non può utilizzare a propria discrezione. Ciò perché, come risaputo, l'imposta di soggiorno rientra nella fattispecie delle cosiddette «tasse di scopo», per le quali sono previsti precisi vincoli di spesa.
VINCOLI DI SPESA
Il gettito, quindi, come prevede la norma, è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Sono essenzialmente questi i capitoli per finanziare i quali è possibile attingere al tesoretto versato dai turisti. «L'aumento è proporzionato alla crescita del brand Sorrento e necessario per adeguare le tariffe a quelle delle strutture ricettive corposamente lievitate in questa stagione - chiarisce il sindaco Coppola -. Abbiamo comunque voluto dare un segnale di attenzione al turismo naturalistico lasciando invariata l'imposta per campeggi ed agriturismi. Le nuove risorse ci consentiranno di mantenere gli alti standard di qualità dei servizi, in particolare per quanto riguarda la manutenzione dell'arredo urbano e del verde pubblico, oltre ai grandi eventi che organizziamo. Anche i nostri cittadini beneficiano del gettito considerando quanto investiamo in opere pubbliche come avvenuto di recente per la riqualificazione del corso Italia e dell'ex eliporto o il recupero dei Bagni della Regina Giovanna».
ESENZIONI
Non tutti i turisti, però, sono tenuti a versare il balzello. Sono esentati i minori di 18 anni, le guide e gli autisti dei bus. La tassa viene corrisposta solo per i soggiorni tra il primo aprile ed 31 ottobre e fino ad un massimo di 7 pernottamenti. I gestori delle strutture ricettive incassano dai propri clienti il dovuto e poi lo riversano al Comune entro il 16 del mese successivo.
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