di Massimiliano D'Esposito Il Mattino
LA QUERELLE
Sant'Agnello - Una calotta di cemento per scongiurare il rischio idrogeologico abbinato allo studio dell'impatto sul traffico in base al quale eventualmente intervenire sulla viabilità. Sono i capisaldi sui quali fonda la strategia della Regione per uscire dall'impasse provocata dal voto del Consiglio comunale di Sant'Agnello, che ha bloccato l'iter per la costruzione del nuovo ospedale unico della penisola sorrentina al posto dell'attuale distretto sanitario. Ad illustrare la linea di Palazzo Santa Lucia è l'assessore Antonio Marchiello, intervenuto l'altro giorno nel corso del question time per rispondere a una interrogazione del consigliere M5S Gennaro Saiello. Quest'ultimo, dopo aver chiarito che «non si può essere contrari ad un nuovo ospedale soprattutto quando sono già disponibili le risorse per costruirlo», sottolinea le criticità evidenziate dall'amministrazione del sindaco Antonino Coppola. Dubbi legati al sottosuolo in quanto «è stata scelta un'area che sembrerebbe essere fragile e con problemi idrogeologici», ma anche alla mobilità per «un asse viario congestionato in diversi momenti dell'anno a causa del turismo e per l'assenza di un parcheggio non previsto nel progetto». Saiello, quindi, chiede alla giunta se «intende trovare siti alternativi dove edificare l'ospedale» o «se le risorse si possono utilizzare per potenziare le esistenti strutture di Sorrento e Vico Equense». Dalla risposta di Marchiello appare chiaro che la Regione non intende cambiare rotta.
LO STUDIO
L'assessore riporta il contenuto della relazione della Direzione generale per la tutela della salute che ridefinisce anche l'ammontare dei fondi disponibili in base all'accordo di programma: 93 milioni di euro dei quali 83,6 erogati dallo Stato, 4,4 a carico della Regione ed altri 5 milioni dell'Asl Napoli 3 Sud. Asl e commissario ad acta chiariscono che, in merito al rischio idrogeologico, la scelta dei progettisti prevede «il consolidamento delle cavità presenti nel sottosuolo con una controcalotta in blocchi di calcestruzzo e calcestruzzo cellulare che consentirà di scongiurare i pericoli di instabilità». E gli studi del dipartimento di ingegneria dell'università Parthenope «hanno dimostrato che dalla realizzazione dell'opera non deriva alcun pericolo di instabilità del sito». Inoltre è in corso uno studio specialistico dell'impatto sul traffico della realizzazione del nuovo ospedale e della riconversione in strutture territoriali dei presidi di Sorrento e Vico Equense. Nel caso si renda necessario «saranno definite misure di mitigazione». In ogni caso il progetto esecutivo «è soggetto alla verifica dell'ente certificatore che ne attesterà la conformità alle norme soprattutto in riferimento alla sicurezza». Marchiello chiude anche all'ipotesi di destinare le risorse agli ospedali esistenti: «L'accordo di programma vincola i fondi alle finalità previste».
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