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venerdì 13 ottobre 2023

Turismo delle radici: un target di 60 milioni di italiani all’estero che può produrre 8 miliardi l’anno

di Cinzia Conti – ANSA 

Il turismo delle origini o delle radici (il 2024 sarà l'anno dedicato alle radici italiane) è uno dei grandi protagonisti del Ttg Travel Experience di Rimini grazie soprattutto all'analisi di Confcommercio e Swg sulle comunità italiane in otto Paesi (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti). Sono ben 60 milioni gli italiani che vivono all'estero e i loro discendenti che prima o poi torneranno o sono già tornati per un viaggio emozionante e ineguagliabile nella terra dei loro avi. Lo hanno già fatto alcuni personaggi famosi, come Bruce Springsteen, che tornato in Campania ha ricordato il nonno di Vico Equense e Francis Ford Coppola, che era molto legato alla "bella Bernalda", città natale del nonno Agostino, e anche Madonna, Lady Gaga o Bill De Blasio, tra gli altri. Si tratta di un segmento da non perdere dato che potrebbe generare in Italia una spesa annua molto vicina agli 8 miliardi di euro. Di questa vasta comunità, l'84% conosce bene l'italiano e 9 su 10 lo parlano a casa. L'82% mangia abitualmente la cucina italiana. Solo il 12% non ha mai viaggiato in Italia, 6 su 10 sono andati o tornati più volte nel corso degli anni; 3 su 10 trascorrono 1 o 2 settimane in viaggio in Italia per visitare familiari e luoghi di origine. La maggior parte arriva con la famiglia, preferendo i mesi di giugno e settembre. Il 27% prevede di soggiornare nelle case di familiari e amici, mentre il 35% punta sugli alberghi e un altro 16% su altre tipologie di ricettività turistica.


Il budget che i turisti mettono a disposizione è di 2.300 euro a persona, che diventano 3.700 per chi si ferma fino a un mese. “Quando ho sentito per la prima volta la definizione di turismo delle radici – ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – mi è venuta in mente una bellissima frase del Dalai Lama, che dice più o meno così: 'Dai ali a chi ami per volare, radici per ritornare'. .. e ragioni per restare." Qui gli italiani 'alati', quelli che emigrarono e si stabilirono all'estero, nel tempo sono stati tanti, tanti." "Le potenzialità di questo segmento turistico - ha affermato il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè - sono straordinarie. Da parte del Ministero del Turismo, così come da parte dell'intero governo, c'è il massimo impegno per sostenere questa fondamentale componente del settore, dallo specifico capitolo ad esso dedicato all’interno del Piano strategico 2023-2027”. Esistono 4 tipologie di turisti italiani/radicali. A cominciare dal “nostalgico”, un migrante di prima generazione. Ha un legame molto stretto con l’Italia, parla italiano e si sente italiano all’estero. Essenziale è il cammino delle radici: il desiderio di condividere con la famiglia la propria storia. Durante il viaggio sei la guida di te stesso. Sa dove andare e come muoversi. Poi c'è l'“ambasciatore” che viene spesso in Italia per lavoro. Si sente italiano. Organizza i propri viaggi anche con la famiglia. È una persona che ha una buona influenza nella sua comunità di adozione e che è una vera testimonianza dell'italianità all'estero. Il terzo gruppo è "l'Italo-..." o italiano di seconda generazione, che non solo si definisce italiano, ma anche italo-americano, argentino, brasiliano... Approfondisce le sue radici come ricerca di identità. Viaggiare in Italia significa rivisitare i luoghi d'origine, i paesi, le case, i cimiteri dove sono sepolti gli antenati. Questo turista ha bisogno di percorsi pianificati ed esperienze italiane. Infine c'è “il curioso”: è il giovane italiano nato all'estero che vuole vivere all'italiana e vuole andare in Italia per vivere esperienze immersive non necessariamente legate al desiderio di riscoprire le proprie radici genealogiche. Si tratta di un target dal profilo più turistico, che non si sente italiano, ma che vuole sperimentare l'italianità che gli è stata trasmessa anche attraverso la filmografia e i social network. Dedicata al turismo di ritorno alla terra d'origine c'è Roots-In, la borsa internazionale del turismo d'origine, la cui seconda edizione si terrà a Matera il 20 e 21 novembre.

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