Crescono presenze e qualità dei servizi. Grandi nomi della gastronomia in città. Obiettivo: allungare la stagione. Lavori alla spiaggia? Sarà una sorpresa, recupero area abbandonata ma senza cemento
da Agorà
Vico Equense - Ingegnere Antonio Savarese, lei è titolare del resort "Le Axidie" alla marina di Seiano. A fine estate proviamo a fare un bilancio sul movimento turistico in città? E’ stato eccellente. Il trend che abbiamo registrato in una precedente intervista, nel corso dell'estate, è stato confermato ed, anzi, si è consolidato. Tante persone ovunque: in centro, alla marina, nelle colline ed a Monte Faito. E’ questo grazie ad un'offerta che si qualifica sempre più ed è attrattiva per i diversi segmenti di mercato. Cresce anche il tipo di presenze, sempre più attenta alla ricerca di servizi con standard adeguati. E, poi, c’è un ulteriore profilo da evidenziare: Vico Equense non è più solo una cittadina di passaggio o da presenza spot. Le presenze medie oscillano dalle due alle tre notti. C'è margine per migliorare ancora di più. Cosa fare per migliorare? Penso a quanto è accaduto con il motoraduno che abbiamo ospitato proprio da noi. E’ stata disposta la pedonalizzazione del centro cittadino. Un evento che ha consentito di passeggiare e scoprire angoli suggestivi, scorci panoramici, i portali e le corti del centro storico, le chiesette uniche. Una soluzione, quella dell'isola pedonale, che da evento eccezionale potrebbe diventare ordinario. Altra cosa che si può fare per il turismo a Vico? Allungare la stagione, andare oltre la primavera-estate ed arrivare all'inverno. Perché è importante allungare la stagione? Se assicuriamo lavoro per almeno 10 mesi all'anno possiamo professionalizzare ulteriormente l'intera filiera del turismo. I professionisti del settore sono restii rispetto a periodi lavorativi non sufficientemente ampi. Cercano, giustamente, contratti lunghi.
Che fare per allungare la stagione? Basta guardare un po’ l'esempio di Sorrento che riesce ad avere arrivi e presenze importanti anche nella cosiddetta bassa stagione. Penso ai mercatini di Natale, eventi con presenze di forte richiamo, abbiamo avuto, tra l'altro, la riapertura un anno fa del cine-teatro Aequa. Una bella opportunità per una programmazione di festival e spettacoli improntati alla migliore tradizione. In ogni caso, l'apertura del cinema ci qualifica positivamente e non solo rispetto ai residenti, ma allo stesso movimento turistico. A proposito di eventi, proprio alle Axidie ci sono stati i momenti più importanti di quest' estate: dall'omaggio agli equipaggi della Rolex Cup, alla conferenza stampa di Pizza a Vico e del torneo Fritz Dennerlein. Ci spiega questo protagonismo? Il protagonismo non è nostro ma della città e dell'evento in sé, noi offriamo disponibilità, facciamo la nostra parte come la fanno tanti imprenditori cittadini che hanno dato una mano all'Amministrazione. Sempre alle "Axidie" sono arrivati quest'estate nomi qualificati del panorama gastronomico italiano da maestri pasticcieri come Iginio Massari a grandi pizzaioli strapremiati come Franco Pepe, solo per citare due nomi. Perché queste iniziative? Per qualificare la nostra offerta, far conoscere a chi arriva da noi il meglio delle eccellenze italiane. Appuntamenti che abbiamo realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Serena Manggiulli e Peppe Guida. Una scelta che punta alla qualità per qualificare le nostre proposte e far cresce l'intero territorio. Chi arriva da noi, poi vive Vico Equense a 360 gradi. Alla marina trova uno dei borghi marinari più belli, autentici e caratteristici, da preservare e valorizzare. Ma poi si sposta in centro, arriva a Faito, scopre le colline con la grande tradizione lattiero-casearia e la salubrità di tanti luoghi ancora incontaminati. Ancora sulla Axidie, si parla da tempo di un progetto che state realizzando alla fine della spiaggia delle "calcare', nella zona denominata dai locali "case di Sisina". Di che si tratta? Sarà una sorpresa per tutti. Preferisco parlarne quanto avremo qualcosa di compiuto. Posso solo dire che sui social si è detto di tutto e di più. La verità è che si qualifica un'area abbandonata con il recupero e la valorizzazione di elementi di archeologia industriale. Per la marina di Seiano in passato ci ha parlato di un progetto per migliorare l'attracco con l'intervento di operatori locali. A che punto siamo? Si stanno facendo dei passi avanti. Ci sono tutte le condizioni per qualificare ancora meglio la zona con il concorso di una grande fetta di operatori della marina. C'è stato un grande dibattito in costiera sulla bocciatura dell'ospedale unico della penisola sorrentina a S. Agnello. Lei che idea si è fatto? Non voglio entrare nel dibattito politico, ma trovo assurdo fermare un progetto dopo dieci anni di iter e quando, di fatto, stavano per partire i lavori. Dopo tutto questo tempo è folle dire: la Zona non è idonea.. Con questa scelta si compie un passo indietro che ci condanna ad avere servizi sanitari non adeguati. Per non parlare delle implicazioni turistiche legate all'assenza di servizi sanitari. E noto che a Vico, a Sorrento ed anche a Castellammare non è possibile ricevere cure adeguate in presenza di problemi di salute importanti. In caso di un incidente grave, bisogna sperare di arrivare il prima possibile in un ospedale napoletano. Perché qui non è possibile ricevere cure adeguate, mancano tutta una serie di servizi. E quando i tempi sono stretti, c'è il rischio che ci scappi, purtroppo, anche il morto, com'è tristemente avvenuto. In questo contesto: si può dire no ad un centro ospedaliero in grado di avere le principali branche di medicina specialistica riunite? E’ veramente un caso unico, cui spero si possa porre rimedio.
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