Film e cortometraggi al cinema Armida, poi doppio gala per celebrare due eccellenze creative del «made in Italy» McVicar, star di «Beautiful»: «Se penso al Belpaese le prime cose che mi vengono in mente sono cibo e cinema» Fabrizio Mellino
di Alessandra Farro - Il Mattino
Sorrento - Circa quaranta proiezioni gratuite al cinema Armida tra film e cortometraggi: è partita il 29 dicembre la seconda edizione di «Sorrento film & food festival», in programma sino al prossimo 6 gennaio, presieduta da Daniel McVicar e diretta dal napoletano Luca Riemma, alla riscoperta del felice connubio tra arte cinematografica e culinaria. «In America pensando all'Italia le prime cose che vengono in mente sono due: il cibo e il cinema», racconta la star di «Beautiful». «Attraverso queste due arti si nutre sia lo stomaco che l'anima. Ci è sembrato naturale incentrare gli eventi su questo meraviglioso connubio italiano. Per me è una gioia e un onore essere parte dell'organizzazione come rappresentante americano, sono innamorato dell'Italia. Attraverso la selezione dei migliori film usciti durante il 2023, cerchiamo di trasmettere le eccellenze della Campania, oltre alla bellezza della costiera sorrentina. Alle spalle c'è un grande lavoro di squadra ed è doveroso ringraziare il Comune di Sorrento per il suo sostegno». Il gala del festival è atteso per domani alle 18, subito dopo la proiezione del film successo dell'anno «Barbie» di Greta Gerwig. Tra gli ospiti attesi il premio Oscar Bobby Moresco, Lina Sastri, Andrea Scarduzio, Francesca Bergesio Miss Italia 2023 e Valeria Altobelli.
Premiato anche Fabrizio Mellino, il giovanissimo chef dei Quattro Passi di Nerano, 3 stelle Michelin. «Cinema e cibo sono due forme d'arte che esprimono la creatività in maniera diversa ma possono arrivare al pubblico allo stesso modo», spiega Mellino, classe '91. «Attraverso le immagini la pellicola interagisce con lo spettatore, come il piatto incuriosisce già il cliente spingendolo all'assaggio. Sono tantissimi, poi, i riferimenti a ricette o simili. Lo champagne Bollinger è associato ai film di 007, il ristorante Per Se di New York citato nella serie Netflix «The suits» viene definito inaccessibile a causa delle liste d'attesa lunghissime, o ancora nella finale di stagione di «Squid game» agli ultimi tre concorrenti che si preparano a perdere la vita per vincere il gioco viene offerto come ultimo pasto un filetto di carne accompagnato da una bottiglia di Romanée-Conti. Sono orgoglioso, quindi, di essere premiato nella città in cui sono cresciuto e ho trascorso gli anni del liceo». E l'elenco di film collegati al culto del mangiare potrebbe continuare all'infinito, passando per «La grande abbuffata», «Il pranzo di Babette», «Mangia ama prega», «Big night», «Ratatouille», «Amore, cucina e curry», «Chocolat», «Vatel», «La cuoca del presidente». . . «Le eccellenze del nostro Paese quali il cibo e il cinema vadano celebrate e questo festival è l'incarnazione perfetta per la celebrazione delle bellezze italiane», dichiara emozionata la neo Miss Italia Bergesio. «Sono onorata di partecipare a questo festival e avere l'occasione di poter guardare da vicino questi magnifici artisti e i loro lavori. È la mia prima volta a Sorrento, non vedo l'ora di lasciarmi travolgere dalle bellezze del paesaggio». La rassegna si chiuderà il 5 gennaio con il gala finale, dopo la proiezione di «Double soul» di Valerio Esposito. Insieme all'Incanto Quartet (Claudia Coticelli, Francesca Romana, Rossella Ruini e Laura Celletti), Francesco Apolloni e Vince Riotta, tra i protagonisti di «Lamborghini The man behind the legend» di Bobby Moresco. «Questo mi sembra il festival perfetto per me, in "Book Club - Il capitolo successivo" interpretavo il ruolo dello chef Gianni e per farmi calare meglio nella parte sono stato ospite insieme alle protagoniste del film Jane Fonda e Diane Keaton in un noto ristorante romano», racconta Riotta. «Abbiamo preso lezioni su come cucinare il risotto, è stata un'esperienza meravigliosa. Poi, sono un grande appassionato di "Masterchef", sia nella versione inglese che italiana, un programma che suggerisce le due grandi qualità di cui ha bisogno un grande chef: la creatività e la tecnica, mestiere che ammiro molto, nonostante io sappia cucinare soltanto due cose: la carne e a volte la pasta. Prima di arrivare a Sorrento, faccio tappa a Napoli, città che conosco bene perché qui ho partecipato alla miniserie tv "Caruso, la voce dell'amore". Ho origini siciliane, ma posso affermare senza esitazioni che il posto in cui ho mangiato meglio in tutto il mondo (e per via del mio lavoro l'ho girato parecchio) è Napoli, non vedo l'ora di poter affermare lo stesso con Sorrento»
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