di Ilenia De Rosa - Il MattinoRaffaella e Salvatore Buonocore
Vico Equense - Protagonisti del progetto originario sono stati i detenuti del carcere di Milano Opera, poi è stata la volta delle donne vittime di violenza, dei senza fissa dimora e delle persone con disabilità di Pompei. Adesso tocca alla comunità di una frazione collinare di Vico Equense: Moiano. Si tratta de "Il senso del pane", iniziativa nata nel 2015 nel carcere di Opera, finalizzata alla produzione di ostie per la Messa attraverso le mani di persone pentite di un passato fatto di crimini. Dopo quello di Milano, a partire dal 2019 sono nati altri laboratori in Italia e all'estero, dove lavorano nella produzione di ostie le persone più fragili: l'idea è che dalle mani degli "ultimi" nasca quello che diventerà il pane della vita. Con questo spirito Salvatore Buonocore e sua moglie Raffaella hanno dato vita al progetto prima a Pompei e poi a Moiano di Vico Equense. "Dopo anni di attività a Pompei, lo scorso mese di maggio siamo rientrati nella nostra Vico Equense - raccontano i coniugi - dove abbiamo voluto continuare il progetto, coinvolgendo la parrocchia di San Renato e la comunità locale. Insieme a un gruppo di volontari produciamo ostie che vengono distribuite gratuitamente alle parrocchie dell'unità pastorale di Vico. In questi mesi ne abbiamo prodotte oltre 40mila". Salvatore e Raffaella hanno cominciato nel febbraio 2020 a Pompei dove, nell'ambito della Comunità Papa Giovanni XXIII, gestivano la casa famiglia "Maria, Madre di Misericordia", sorta all'interno del Centro per il bambino e la famiglia "Giovanni Paolo Il".
"Abbiamo imparato a fare le ostie grazie a dei video che ci hanno mandato i de- tenuti del carcere di Opera a Milano: loro sono stati i nostri maestri" racconta Salvatore. "Tutto è partito dalla lettura di un libro" sottolinea Salvatore. Infatti, dopo aver letto il volume intervista "Il farmaco dell'immortalità", dialogo tra Monica Mondo e Mosca Mondadori, Salvatore lo ha contattato per proporgli di svolgere nella sua casa l'attività di produzione delle ostie. Grazie alle attrezzature e alle lezioni fornite dallo stesso Mosca Mondadori, con la sua Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, nel 2020 ha preso il via l'attività a Pompei svolta da persone con disabilità e con svantaggio sociale, sia quelle ospitate nella casa famiglia sia quelle segnalate dalle varie parrocchie per un opportuno sostegno. Le ostie prodotte sono state donate a tutte le parrocchie della zona, come tutte quelle prodotte nell'ambito del progetto "Il senso del pane". "A Moiano la platea è ovviamente diversa rispetto a quella di Pompei - conclude Salvatore - Al laboratorio partecipano volontari che sono già vicini alle attività della parrocchia di San Renato. Siamo in totale otto persone, tra cui nostra figlia. Ci auguriamo che il gruppo cresca. Intanto abbiamo già portato tutte le ostie che abbiamo prodotto a molte chiese e parrocchie della zona".
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