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sabato 24 febbraio 2024

Buttarla sul personale

Vico Equense - Il centrodestra vicano è specializzato nel buttarla sul personale. “Acredine” è la loro parola simbolo: chi li critica lo fa unicamente per rancore. Se il denaro pubblico viene letteralmente gettato al vento, per gestire attività non prioritarie, non bisogna dirlo perchè si offendono e rispondono in malo modo. Una volta sui vecchi tram al posto di guida era affisso un cartello su cui era scritta la frase “Non disturbare il manovratore”. Stessa cosa vogliono: non disturbateli. Questa piccola premessa per comprendere meglio le dichiarazioni fatte dal vice sindaco di Vico Equense, Benedetto Migliaccio, ad Agorà a proposito degli esposti fatti dal Wwf sui lavori che si stanno facendo sul monte Faito. “In primis sospetto – si legge nell’intervista - che la questione ambientale c’entri davvero poco, e che il delegato Wwf sia mosso da antipatie personali verso qualcuno. Il suo iperattivismo convince assai poco, per più ordini di ragioni…” Di certo attaccare in modo personale non favorisce la discussione costruttiva, che porta inevitabilmente a ulteriori tensioni. Se si ascoltassero anche le ragioni degli altri si potrebbe avere un confronto più produttivo. Ma non è questo il caso. Realizzare un impianto antincendio lungo 11 chilometri organizzare i sottoservizi sul Faito, dove ci sono 330 abitazioni e circa 150 residenti è ritenuta un'opera necessaria per la montagna e la sua rinascita. Gli ambientalisti, che hanno documentato con foto e video i lavori, sostengono che il tutto sta avvenendo senza tenere conto dell'ecosistema nel quale intervengono, in una parte del Parco Regionale dei Monti Lattari dove inoltre vanno messe in campo particolari protezioni e modalità. Il Wwf ha chiesto un intervento urgente per accertare la legittimità di tutte le opere realizzate o in corso, valutando l'ipotesi del sequestro dell'area in caso di accertate violazioni per evitare che eventuali reati vengano portati alle estreme conseguenze.

 

“Dispiace molto – si legge ancora nella parte finale dell’intervista di Migliaccio – per l’atteggiamento del Wwf, d’altro canto non ci ha mai contattato ne per conoscere i progetti ne per ricevere chiarimenti sulle sue perplessità. Forse la priorità è proprio un'altra.” Oggi, Claudio D'Esposito, responsabile del WWF, aggredito e picchiato lo scorso anno per alcune denunce fatte ha ricevuto a Sant’Agnello la visita del vicepresidente della Camera Sergio Costa e dei parlamentari Gaetano Amato e Carmen Di Lauro. I fatti che riguardano D’Esposito risalgono allo scorso anno quando il dirigente del WWF Terre del Tirreno fu picchiato fino a perdere i sensi causa alcune denunce fatte dall’attivista ambientale volte a bloccare una serie di speculazioni edilizie che stavano devastando il territorio, portando alla luce lo scandalo di “boxlandia” e il caso delle palazzine di housing sociale. A rendere pubblica la vicenda fu l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho durante un suo intervento alla Camera dei Deputati. “Questa mattina ero a Sant'Agnello – ha sottolineato Costa - per manifestare il sostegno delle istituzioni e ricordare a tutti noi che dobbiamo essere sempre dalla parte della legalità.”

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