di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Massa Lubrense - «Per arrivare a Massa Lubrense abbiamo affrontato un viaggio dantesco passando dall'inferno del traffico, per poi transitare dal purgatorio e giungere in paradiso». Esordisce così il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata introducendo il seminario su «Sviluppo territoriale e sostenibilità dai siti archeologici della Grande Pompei alla Penisola Sorrentina: trasporti marittimi, mobilità integrata e gestione ambientale delle risorse», ospitato a Villa Angelina Resort, organizzato dall'Ordine e sostenuto dai Comuni peninsulari e di Pompei, dal Distretto Rotary 2101, Unione Industriali di Napoli e Dipartimento di Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura della Federico II. Convegno organizzato in collaborazione con le commissioni Trasporti e Beni culturali dell'Ordine - coordinate da Domenico Salierno e Vincenzo Calvanese e con l'Associazione ingegneri Penisola Sorrentina, presieduta da Sergio Burattini. Sotto la lente le criticità che penalizzano la mobilità su gomma dei residenti e dei visitatori in una delle aree a più alta attrattività turistica della Campania e d'Italia. L'alternativa? Le vie del mare. Ma gli armatori, rileva Luigi Pagliara di Acamir, cercano redditività e i bandi spesso vanno deserti. Salvatore Lauro, dell'omonima compagnia, dice: «Siamo stati pionieri nella navigazione veloce e nelle vie del mare, ma gli amministratori pubblici preferiscono sostenere la mobilità terrestre, fortemente impattante su un territorio già saturo». Il futuro, almeno per la nautica da diporto, è la propulsione a idrogeno. Andrea Minerdo, amministratore della NatPower, ha siglato con il Comune di Massa Lubrense un protocollo d'intesa per uno studio di fattibilità per realizzare siti di stoccaggio e produrre idrogeno verde.
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