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sabato 16 marzo 2024

Marina d’Aequa. Nel romanzo Napoli Ferrovia di Ermanno Rea la Linda dell'armatore Antonio Savarese

Vico Equense - Con Caracas, Marco D’Amore torna dietro la macchina da presa e sceglie di misurarsi con il romanzo Napoli Ferrovia di Ermanno Rea. In quel libro del 2007 si parla anche di Antonio Savarese il comandante-armatore della “Linda”, la piccola motonave che collegava Seiano a Napoli. Nel romanzo, la marina di Seiano è vista con gli occhi di un bambino di dieci anni arrivato con la famiglia per la villeggiatura. “La scelta dei miei genitori, per motivi che ignoro – si legge nel libro di Rea -, era caduta su un paesino chiamato Seiano, sulla penisola sorrentina, che io ricordo come una specie di luogo originario, di ventre materno. Secondo me chi parlò per la prima volta del Paradiso Terrestre era appena stato a Seiano, si era bagnato nello specchio d'acqua antistante la spiaggia e aveva fatto quattro chiacchiere con il comandante-armatore della "Linda", la piccola motonave che collegava il Paradiso Terrestre a Napoli. Trascorrevo le mie giornate in solitudine, tra gli scogli, a contemplare il mondo, ma per lo più a pescare…” L’ armatore Antonio Savarese chiamò la motonave “Linda” in ricordo di una figlia scomparsa prematuramente. Alla marina d’Aequa apre anche il primo stabilimento il “Bagno Linda” ed era proprietario delle cave di Scutolo. Da qui partono i pontoni della sua impresa di costruzioni marittime che realizzano gran parte delle opere presenti nel golfo di Napoli ne gli anni ’40. Il 13 giugno di ogni anni, in occasione della festa di Sant’ Antonio, cui è dedicata l'antica cappella del borgo, una motonave porta in processione per mare la statua del santo, seguita dalle barche dei pescatori. Un atto di fede avviato proprio dal comandante Antonio Savarese sulla "Linda" in ossequio ad un voto fatto, quando appena 18enne perse un braccio sul Piave e promise a Sant'Antonio di onorarlo sempre se fosse ritornato vivo alla sua Marina d’Aequa. E’ passato un secolo da allora ed i nipoti omonimi del nonno - continuano ad attuare quel voto e a rispettarne la volontà.

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