Pagine

mercoledì 1 maggio 2024

"Ospedale unico, magari altrove..."

Antonino De Angelis, storico ambientalista locale, suggerisce due località a Piano

di Nino Esposito - Il Roma

Sant'Agnello - I sindaci della costiera abbandonino le loro posizioni preconcette e si pongano in modo costruttivo per trovare una nuova localizzazione in costiera all'ospedale unico. E' l'esortazione di Antonino De Angelis, geometra e storico ambientalista locale, presidente dell'associazione culturale Marion Crawford di Sant'Agnello, che giunge agli amministratori dei Comuni sorrentini attesa del pronunciamento del Tar Campania, di cui non si saprà prima di dicembre. «La politica torni ad avere un ruolo di mediazione, senza aspettare i processi e gli eventuali appelli, nell'interesse delle rispettive cittadinanze e si prospetti alla Regione Campania una diversa localizzazione dell'ospedale, a Piano di Sorrento in due zone possibili come Mortora e al Cavone», propone l'ambientalista, mentre il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, si adopera per la costruzione di un nuovo ospedale da oltre 120 milioni di euro a Castellammare di Stabia smantellando l'ex struttura delle Terme del Solaro. Il dibattito langue, invece sull'ospedale unico costiero che finora ha visto svolgersi solo la prima udienza per la contestazione della delibera di consiglio comunale con la quale Sant'Agnello ha bloccato il progettato maxi-ospedale programmato dall'Asl Napoli 3 con la Regione Campania.

 

Sullo stop al progetto c'è una richiesta di risarcimento per circa 100 milioni di euro. In tal modo, la sanità costiera è impantanata, motivo per cui De Luca si è scagliato in malo modo contro il sindaco di Sant'Agnello, Antonino Coppola, rimproverandogli il blocco dei lavori del neo-ospedale, e prospettando un vero e proprio assedio politico/giudiziario alla sua amministrazione tra l'altro appoggiata anche dal PD. Ecco perché De Angelis reputa l'Ospedale unico «una buona idea ma nel posto sbagliato», suggerendo di considerare l'alternativa di trasferire il progetto a Piano dove esistono «due ampie zone che possono fare alla nostra necessità, a via Mortora e al Cavone, perché non valutarle adeguatamente?».

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.