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domenica 7 luglio 2024

Sorrento. Differenziata da record la Tari si fa meno salata

LA NOVITÀ 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Sorrento - La raccolta differenziata che ha raggiunto livelli record spinge verso il basso la tassa sui rifiuti a carico delle utenze domestiche. Il Consiglio comunale di Sorrento ha approvato le nuove tariffe dell'imposta per l'anno 2024 che prevede un sostanziale risparmio per le famiglie. La cifra da coprire è pari a poco più di 6 milioni di euro. Come prevede la norma le spese di gestione del ciclo che va dalla raccolta allo smaltimento della spazzatura devono essere interamente coperte attraverso la Tari. Quindi sono i cittadini ed i titolari di attività che devono sostenerne completamente il peso. 

LE DIFFERENZE 

Ovviamente la ripartizione non è omogenea. A Sorrento il 32 per cento grava sulle utenze domestiche ed il restante 68 per cento su quelle commerciali. Per quanto riguarda le prime è stato fissato un risparmio rispetto al 2023 che può arrivare fino quasi all'8 per cento a seconda del numero di residenti nell'abitazione. Per una casa con superficie di 100 metri quadrati un single paga 178,81 euro, che significa un aumento del 3,24 per cento rispetto ai 173,20 euro dello scorso anno. Per gli altri ci sono i risparmi.

 

Una famiglia composta da 2 persone paga ora 245,42 euro contro i 248,77 del 2023 (-1,35%). In caso di 3 occupanti l'immobile si versano 281,78 euro rispetto ai 289,44 precedenti (-2,65%). Se il nucleo familiare è composto da 4 persone la Tari è pari a 308,80 euro mentre nel 2023 si versavano 318,99 euro (quindi un -3,19%). Risparmio del 5,79 per cento per le famiglie di 5 persone che quest'anno pagano 356,37 euro a fronte dei 378,29 dello scorso anno. A chiudere la tabella ci sono le famiglie composte da 6 o più persone che vedono riconoscersi i risparmi maggiori, ossia il 7,72 per cento, per un importo che quest'anno è di 386,61 euro mentre in passato l'esborso arrivava a 418,97 euro. Riduzioni per le famiglie che si traducono in rincari per le aziende. Sempre tenendo conto di una superficie di 100 metri quadrati, i costi più alti ricadono sulle attività dei servizi. I ristoranti arrivano a sfiorare i 2.500 euro, mentre le birrerie arrivano a 2.200 euro. Sempre per i ristoranti c'è una forte differenza tra quelli che sorgono in periferia e che hanno una superficie superiore ai 200 metri quadrati che pagano 1.500 euro, rispetto ai locali del centro fino a 100 metri quadri che arrivano a sfiorare i 3mila euro. Si rimane intorno ai 2.200 euro per pescherie, ortofrutta, fioristi e pizzerie a taglio, così come per i bar con ristoranti. In termini percentuali i rincari maggiori colpiscono musei, scuole e luoghi di culto che vedono la tariffa passare da 87,90 a 104,55 per un +18,94 per cento. Per gli ospedali l'aumento è del 15,93 per cento con il costo per 100 metri passato da 130,91 a 151,76 euro. Ci sono poi i bar e le pasticcerie di periferia che dovranno sborsare 1.319 euro a fronte dei 1.200 euro del 2023 che significa un + 9,83 per cento. Per tutte le altre categorie gli aumenti si aggirano tra il 2 ed il 3 per cento. 

IL BOOM 

«Per il secondo anno consecutivo per le famiglie della nostra città approviamo un abbattimento della tassa - commenta il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -. Nel corso dell'ultimo biennio abbiamo potuto ridurre la Tari fino all'11 per cento a seconda dei componenti il nucleo familiare. I costi maggiori, come logico che sia, gravano sulle attività produttive che sono quelle che traggono i maggiori benefici dai consistenti flussi turistici che raggiungono il nostro territorio». Risparmi resi possibili anche dal boom della differenziata arrivata a quota 75 per cento, che si traduce in minori spese per il conferimento in discarica a carico del Comune.

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