Napoli - Nel centesimo anniversario della nascita la figura e l'opera politica di Gerardo Chiaromonte saranno ricordate domani al Circolo Artistico Politecnico in piazza Trieste e Trento dalle 10 per iniziativa della rivista «Infiniti Mondi» (fondata e diretta da Gianfranco Nappi) che ha dedicato al politico napoletano l'intero fascicolo n.36/2024, ricco di numerosi interventi, che sarà presentato in questa occasione, in cui intervengono le figlie Franca e Silvia Chiaromonte. Ne parleranno Giovanni Cerchia, Umberto Ranieri, Maddalena Tulanti coordinati da Eleonora Puntillo; prevista la partecipazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Questo incontro di «Infiniti Mondi» fa parte della serie dedicata a «una nuova idea del conflitto, per rilanciare la prospettiva della pace e della giustizia sociale e ambientale». A Gerardo Chiaromonte, l’Amministrazione comunale di Vico Equense, nel 2015, ha dedicato la piazzetta del borgo della marina di Vico dove, appena libero dagli impegni politici, si godeva il mare della nostra Città. Gerardo Chiaromonte è morto a Vico Equense il 7 aprile 1993, all’età di 69 anni. Era arrivato a casa stanco intorno a mezzanotte, dopo aver passato ore in mezzo al traffico. Gli operai in sciopero avevano bloccato l’autostrada nella zona stabiese e il viaggio - da Roma a Torre del Greco, dove aveva fatto la dialisi, fino a Vico Equense - era stato interminabile, imprevedibile, un vero supplizio. Per la prima volta avrebbe dormito nell' appartamento a Vico Equense che aveva preso da poco, di fronte al mare. Chiaromonte veniva qui con la sua famiglia da molti anni e il posto non era stato scelto a caso.Gerardo Chiaromonte e Piazza Chiaromonte
alla marina di Vico
Accanto ai Chiaromonte vivevano Carlo Fermariello e Pietro Valenza, senatori napoletani, come Chiaromonte comunisti della prima ora. Insieme a Giorgio Napolitano e Francesco Rosi formavano un nucleo affiatato fin dai tempi del liceo Genovesi e poi dell’università, erano il gruppo storico napoletano del vecchio Pci, avevano condiviso gioventù, ideali e militanza. Gerardo Chiaromonte quando poteva scendeva a fare il bagno alla marina di Vico: era amico dei pescatori, in paese lo conoscevano tutti. Lo ricordo nelle mattinate d'estate passeggiare per Vico, con un enorme pacco di giornali sotto il braccio. Nonostante fosse il Presidente dell'antimafia e una persona molto esposta non ho mai visto una scorta né, tantomeno, un'auto blu.
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