Pagine
▼
domenica 24 novembre 2024
Oggi torna dopo 57 anni la Sorrento-Sant'Agata
Sorrento/Sant'Agata - Un pubblico caldo ed appassionato, ha fatto da cornice ad un’ infreddolita ed umida Strada Statale 145, teatro del gran ritorno della sfida rimasta in sospeso dal 1967. La gente ha mostrato una volta ancora ed oltre ogni ragionevole dubbio, quanto fosse intensa la voglia di assistere ad una nuova edizione della Sorrento-Sant’Agata. Fra le auto moderne, le due sessioni di prova hanno promosso voglia e bravura di Antonino Sbaratta (foto), slalomista prestato alla salita per la prima volta, che a bordo della Radical SR4 -1600 del quadricampione italiano slalom Salvatore Venanzio, si è imposto col proprio ritmo per ambedue le sessioni. Proprio Venanzio si è concesso per l’occasione un’uscita sull’Osella PA21 del team Paco74, migliorando di ben 11 secondi in seconda manche, fino alla terza piazza finale di prova-2. In netta crescita anche l’ altro pilota locale Francesco Celentano, secondo in manche-2 con l’Osella Turbo del Team Catapano dopo una prima salita più prudente, preziosa per conoscere il potente mezzo. Sfortuna per Michele Esposito, che in prova-2 era nettamente in testa al primo intertempo ma si doveva fermare per un concorrente out sul percorso. Ha un grande potenziale per domani, con la Nova Proto NP03. Bene anche Vinaccia, che mostra un buon ritmo per ambire ad un posto al sole in gara, così come Lombardi, già abbastanza incisivo con la Wolf Thunder 1100. Salite di studio per i due piloti indigeni Lucibello e Miccio, più graduali nel salire di passo. In gruppo SH, vetta per Mario Gargiulo con la Polini 08, molto migliorato fra una manche e l’altra e candidato ad una prestazione importante. Più attardato il pluridecorato Marco Gramenzi, non ancora a suo agio con la potentissima 4C Furore, ammiratissima dal pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.