Sorrento - Inaugurata a Villa Fiorentino, splendida dimora affacciata sul corso Italia di Sorrento, la quindicesima edizione di DiversabilArte, rassegna artistica che mette al centro la diversabilità. Il tema dell’appuntamento di quest’anno è “La riabilitazione”. L’iniziativa è realizzata da Vincenzo Greco e Paolo Massa, con il sostegno del Comune di Sorrento, della Fondazione Sorrento e dell’Azienda speciale consortile per i servizi alla persona “Penisola Sorrentina” ed il supporto di numerose associazioni presenti sul territorio. “DiversabilArte è un evento consolidato che affronta tematiche importanti - spiegano gli organizzatori -. L’arte serve per trasmettere un messaggio e rappresenta anche uno stimolo alla ricerca, per questo proponiamo di dare vita qui a Sorrento al primo museo al mondo dedicato alla disabilità ed all’inclusione per dare un segnale di sensibilità e civiltà”. Il vice sindaco Filomena Cappiello, non si sbilancia, ma spiega che “l’ente è sempre vicino alle persone con disabilità”. Mario Gargiulo, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, istituzione che ospita DiversabilArte 2024 a Villa Fiorentino, puntualizza che “l’intero cda condivide la scelta di essere aperti a tutti gli eventi del sociale perché l’arte non ha barriere” ed anticipa che “il 13 dicembre ospiteremo qui da noi un villaggio di Natale dedicato all’inclusione”. A rappresentare il direttore dell’Asps “Penisola Sorrentina”, Andrea Di Fiore, la dottoressa Letizia Raus, che ha evidenziato “l’impegno dell’ente d’ambito per sostenere chi affronta problematiche relative alla disabilità attraverso sinergie attive sul territorio e tirocini formativi”. Il teologo Aniello Clemente si è soffermato sul fatto che “la spiritualità può aiutare nella riabilitazione”. È stata poi la volta dei relatori.
Il neurofisiopatologo Antonio Parisi ha spiegato come “la disabilità nasca da una difficoltà nella relazione tra corpo e cervello” e come il trattamento “trova forza nella socialità e nell’approccio terapeutico che deriva dal far parte di una società civile”. Elisabetta Roberta Rubertelli, che vanta una lunga esperienza in termini di riabilitazione neurologica, ha sottolineato che il suo lavoro consiste “nell’aiutare la persona con disabilità a percepire il proprio corpo”. Toccante, in chiusura, la testimonianza di Daniele Mollo, giovane scrittore costretto su una sedia a rotelle: “Mi accetto così come sono e voglio che tutti mi vedano come una persona e non come un disabile”. La mostra allestita nelle sale di Villa Fiorentino sarà aperta fino al 20 gennaio 2025 tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 con ingresso gratuito. Inoltre, per sabato 14 dicembre, alle ore 16, è in programma un incontro con gli artisti che espongono le loro opere.
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