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sabato 12 aprile 2025
Candidato, il governatore pianta i paletti
Era attesa come un derby la diretta social di Vincenzo De Luca dopo la sentenza della Consulta che ha sancito l'incostituzionalità della norma campana sul terzo mandato. «La politica politicante lasciamola alle anime morte, noi artigiani della politica siamo in campo per lavorare fino all'ultimo». Conclude così il suo consueto monologo. Contro i «trasformisti» «a testa alta». De Luca ripete una cosa che ormai dice da tempo e cioé che «in un paese democratico si chiamano i cittadini a pronunciarsi. Tutti quelli che parlano di limiti sono orientati a non dare la parola ai cittadini». E poi aggiunge: «Se ne infischiano dei territori e vogliono tappare la bocca ai cittadini. Vogliono che si decida a Roma nel mercato delle candidature. Keep calm. Stiamo tranquilli, pensano che il problema sia risolto. I problemi cominciano ora». E in qualche modo il governatore inizia a far capire cosa ha in testa: «Ragioniamo sul futuro partendo dai programmi in corso, cioè dall'attuale lavoro del governo e dalle cose che vanno completate. Poi ci sarà la scelta di chi deve governare: lo deve fare chi ha dimostrato di saperlo fare, non il prodotto della politica politicante perché ci si gioca il futuro». Senza citarlo, sembra si riferisca al nome più accreditato, in questo momento, cioé a Roberto Fico. «La pronuncia mi fa ritornare alla vita. - termina - Ma la Campania e Napoli spero non tornino nella palude. Con serenità e sportività. E anche senso di liberazione. Andiamo avanti». (di S. B. – Il Corriere del Mezzogiorno)
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