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venerdì 26 dicembre 2025

Addio a Maria Bonghi Jovino: la Signora dell’Archeologia che svelò i segreti della Vico Preromana

Scomparsa il 23 dicembre 2025, l'illustre studiosa e cittadina onoraria di Vico Equense lascia un'eredità inestimabile. Dalla cattedra della Statale di Milano alla sua amata Seiano, una vita dedicata alla riscoperta delle radici italiche

Vico Equense - Il mondo della cultura e l’intera Penisola Sorrentina piangono la scomparsa di Maria Bonghi Jovino, una delle figure più autorevoli dell'archeologia internazionale. Spenta il 23 dicembre 2025, la professoressa Bonghi Jovino non è stata solo una scienziata di fama mondiale, ma un’anima profondamente intrecciata alla terra campana, che ha studiato con rigore e amato con passione. Cittadina onoraria di Vico Equense, Maria Bonghi Jovino ha rappresentato il ponte perfetto tra l’accademia e il territorio. Sebbene la sua carriera l'abbia portata a dirigere scavi cruciali (come il celebre "Progetto Tarquinia"), il suo cuore e la sua mente tornavano sempre in Campania. Per tutta la vita, la sua villa di Seiano è stata il rifugio elettivo: un luogo dove il rigore dello studio si fondeva con gli affetti familiari e la bellezza del paesaggio costiero. Il legame con Vico Equense è sancito da scoperte che hanno riscritto la storia locale. Le sue ricerche sulla necropoli preromana di Vico restano pietre miliari, fondamentali per comprendere le dinamiche dei popoli italici e i loro contatti con la civiltà etrusca e greca.

 

Il suo sguardo non si è però fermato alla costiera. Capua e Nola: i suoi lavori fondamentali su questi centri hanno segnato nuovi sviluppi per la disciplina, esplorando l'urbanistica e le produzioni artigianali dell'antichità. Pompei: le sue analisi sulla città vesuviana hanno contribuito a una visione più profonda e stratificata della Campania antica, rendendola una guida imprescindibile per generazioni di archeologi. Con la sua scomparsa, l’archeologia perde una studiosa che sapeva "far parlare" i reperti, restituendo dignità e voce alle popolazioni che abitarono la nostra regione millenni fa. Vico Equense perde una delle sue figlie più illustri, una donna che ha saputo onorare la cittadinanza non solo attraverso i titoli, ma con una presenza costante e un amore autentico per il borgo di Seiano. Il suo ricordo resterà vivo non solo nei volumi che riempiono le biblioteche di tutto il mondo, ma anche nel vento che soffia tra gli scavi e lungo le scogliere della sua amata Penisola Sorrentina.

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