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martedì 2 dicembre 2025

Vico Equense. Villetta Palmizio: i lavori che dividono la politica

Vico Equense - I lavori di restyling della villetta del Palmizio a Vico Equense, ormai prossimi al completamento, sono diventati l'ennesimo terreno di scontro politico tra l'amministrazione del sindaco Giuseppe Aiello e le forze di minoranza. Quella che per la giunta è un'opera di riqualificazione attesa, per l'opposizione rappresenta l'emblema di un modus operandi opaco nella gestione dei lavori pubblici. La vicenda ha radici recenti. Per mesi, l'area è stata descritta dalle voci critiche come un "indegno deposito" durante la fase più intensa dei lavori nel centro storico. Con l'avvicinarsi della conclusione degli interventi, che includono l'installazione di nuove panchine e arredi, lo scontro si è intensificato. Il punto di non ritorno, sul piano della dialettica politica, è stato raggiunto quando la minoranza, in particolare tramite l'intervento del consigliere Giuseppe Alvino "Un’altra Vico è possibile", ha richiesto formalmente l'accesso agli atti relativi alla gestione del cantiere. L'obiettivo dichiarato è fare luce sulla trasparenza delle procedure e sull'uso dei fondi, mettendo in discussione la correttezza dell'iter seguito dall'amministrazione. L'amministrazione comunale rivendica il risultato, ponendo l'accento sulla restituzione di uno spazio pubblico decoroso e funzionale alla cittadinanza. Attraverso i canali social, il sindaco stesso ha annunciato l'imminente fine dei lavori, sottolineando il "restyling quasi completo" come un successo dell'esecutivo. La narrativa è quella dell'efficienza e della concretezza amministrativa. L’opposizione contesta non tanto l'opera in sé, quanto il metodo. La richiesta di accesso agli atti è un chiaro segnale politico che mira a delegittimare la giunta sul piano della trasparenza e della legalità formale.

 

L'accusa velata è che la gestione dei lavori pubblici a Vico Equense non segua un modus operandi lineare e condivisibile, trasformando una semplice opera pubblica in un caso politico. Il "caso Palmizio" si inserisce in un contesto politico già surriscaldato dalle recenti tensioni interne alla maggioranza e dalle dichiarazioni dell'ex sindaco Andrea Buonocore. La piazzetta diventa così un simbolo. Per la maggioranza, rappresenta la capacità di portare a termine le opere. Per la minoranza, è la prova delle presunte inefficienze e opacità da denunciare. È probabile che gli esiti delle verifiche sugli atti non chiuderanno la polemica, ma forniranno ulteriore benzina al dibattito. In vista delle future scadenze elettorali, ogni panchina installata e ogni ritardo accumulato saranno utilizzati come argomenti nella campagna per la gestione del consenso cittadino. La villetta, prima ancora di essere inaugurata, ha già inaugurato una nuova fase di scontro politico locale.

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