"Ci sono non solo i presupposti, ma la necessità di un intervento parlamentare urgente. Qui è in corso una guerra che deve essere vinta dallo Stato e bisogna dare alle istituzioni, alle forze dell'ordine e alla magistratura gli strumenti necessari: c'è bisogna di interventi straordinari che chiediamo al Governo, al ministro della Giustizia e al Presidente del Consiglio". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, ai giornalisti al termine dell'incontro nella Prefettura di Caserta con i rappresentanti delle istituzioni locali, della Prefettura, delle Forze dell'ordine e della magistratura, ai quali il Pd ha esposto le sue proposte per combattere la camorra. "Le forze sane della società civile e le forze dell'ordine - sottolinea Veltroni - hanno bisogno di sentire che lo Stato è al loro fianco". Quanto all'inasprirsi degli atti violenti della camorra, Veltroni spiega: "mi pare chiaro che le indagini sono arrivate ad un punto importante e una reazione cosi' aggressiva da parte della Camorra e' proprio una reazione all'i9ntervento dello Stato, si sentono minacciati e tentano di resistere. Proprio per questo deve esserci tutta la forza possibile: siamo di fronte ad una guerra e non possono esserci che due alternative, l'armistizio o la vittoria di una delle due parti. L'armistizio -conclude- non e' ammissibile, così come la vittoria della camorra. Può esserci solo la vittoria dello Stato e tutti dobbiamo impegnarci perchè ciò avvenga".Casal di Principe, una telecamera potrebbe tradire i killer di Orsi
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 07 giugno 2008
Veltroni: «Lotta alla camorra? Ecco cosa chiediamo al governo»
Napolionline - la citta vista da dentro - domenica 08 giugno 2008
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 07 giugno 2008
Veltroni: «Lotta alla camorra? Ecco cosa chiediamo al governo»
Napolionline - la citta vista da dentro - domenica 08 giugno 2008
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.