Confronto tra le ragioni del "SI" e quelle del "NO"
Vico Equense - Il 21 e 22 giugno 2009 saremo chiamati a votare per i referendum abrogativi su tre quesiti referendari. Cosa accadrà in caso di vittoria del SI? Quali scenari? Quali opportunità? Quali rischi? A queste e ad altre domande il Circolo del Partito democratico “Carlo Fermariello” venerdì 19 giugno 2009, ore 19 presso l’Hotel Oriente, cercherà di dare delle risposte con l’aiuto di due fra i massimi esperti nazionali in materia, coinvolti su fronti opposti. Amedeo Lepore, Professore Universitario di Storia Economica e Presidente Nazionale del Comitato per il SI, e Geppi Rippa, Direttore di Quaderni Radicali, Comitato per il NO.
1° quesito
Relativo al premio di maggioranza nazionale per la Camera dei deputati, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione della Camera dei Deputati – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Esso intende abolire le ‘coalizioni’: vince il premio di maggioranza - che garantisce 340 seggi - il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le ‘liste’ che ottengono almeno il 4% dei voti su base nazionale.
2° quesito
Relativo al premio di maggioranza regionale per il Senato, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione del Senato della Repubblica – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Anche tale quesito intende abolire le coalizioni: vince il premio regionale - che garantisce il 55% dei seggi della Regione - il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono almeno l'8% dei voti su base regionale.
3° quesito
Relativo alla disciplina della candidature, è stato intitolato dall’Ufficio centrale per il referendum: «Elezione della Camera dei Deputati - Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione». Tale quesito intende abolire le cosiddette ‘candidature multiple’, ossia la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni in liste aventi il medesimo contrassegno, con successiva eventuale opzione nel caso di elezione in più di una circoscrizione.
Una bella iniziativa, credo che passerò di lì, alla faccia di quelli che pensano che il referendum non servono a nulla.
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