Bossa (Pd): “Battaglia alla Camera per cancellare una norma che fa un regalo alle mafie”
“Faremo una battaglia convinta alla Camera per cancellare dalla legge finanziaria l’emendamento approvato la settimana scorsa al Senato con cui si consente che i beni confiscati alla mafia possano essere messi in vendita”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata del Pd, componente della commissione antimafia. “Il divieto di vendere i beni confiscati e l’obbligo al loro riutilizzo in chiave sociale – continua l’on. Bossa – è un principio che non può avere eccezioni. E’ l’unica garanzia del fatto che la criminalità non torni in possesso dei suoi beni. Consentire, fosse anche con una trafila stretta, la messa in vendita dei patrimoni confiscati significa aprire uno spiraglio e fare un clamoroso, assurdo, regalo alle mafie. Ci associamo all’appello arrivato in queste ore dalle tante organizzazioni impegnate sui territori per la legalità e contro la criminalità, come Libera di don Ciotti, come l’Arci e tanti altri comitati e diciamo no a questo emendamento. Presenteremo sia nelle commissioni sia in Aula nostre proposte per cancellare dalla Finanziaria quella norma”.
“Faremo una battaglia convinta alla Camera per cancellare dalla legge finanziaria l’emendamento approvato la settimana scorsa al Senato con cui si consente che i beni confiscati alla mafia possano essere messi in vendita”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata del Pd, componente della commissione antimafia. “Il divieto di vendere i beni confiscati e l’obbligo al loro riutilizzo in chiave sociale – continua l’on. Bossa – è un principio che non può avere eccezioni. E’ l’unica garanzia del fatto che la criminalità non torni in possesso dei suoi beni. Consentire, fosse anche con una trafila stretta, la messa in vendita dei patrimoni confiscati significa aprire uno spiraglio e fare un clamoroso, assurdo, regalo alle mafie. Ci associamo all’appello arrivato in queste ore dalle tante organizzazioni impegnate sui territori per la legalità e contro la criminalità, come Libera di don Ciotti, come l’Arci e tanti altri comitati e diciamo no a questo emendamento. Presenteremo sia nelle commissioni sia in Aula nostre proposte per cancellare dalla Finanziaria quella norma”.
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