Castellammare di Stabia - Il Comune riduce ancora gli importi richiesti per la vendita del diritto di superficie nelle Cooperative Stabiesi, almeno con riferimento alla Cooperativa Sant’Agostino. Ad annunciarlo è il comitato dei proprietari, costituitosi nei mesi scorsi presso la sede del Circolo della Libertà stabiese. «Ai soci della cooperativa San’Agostino – spiega Vittorio Cirillo, rappresentante dei comitato – è stata notificata nei giorni scorsi una comunicazione del 10 novembre , in cui si comunica una terza offerta di minore importo. A me personalmente, ora, hanno chiesto circa 1800 euro a coniuge. Basti pensare che nella prima comunicazione avevano chiesto 8.706,36 euro e nella seconda 4.301 euro». Intanto, la situazione anziché semplificarsi rischia di complicarsi ulteriormente. «Io personalmente non riesco a capirci più nulla – spiega Michele Brancati, altro rappresentante della cooperativa Giovanni XXIII – considerato che in data 12 ottobre, con una comunicazione ufficiale, il Sindaco aveva sostenuto che erano del tutto prive di fondamento le voci secondo le quali vi saranno ulteriori riduzioni dei prezzi dovuti per la trasformazione della proprietà superficiaria in piena proprietà. Eppure, la comunicazione indirizzata alla Cooperativa Sant’Agostino, in cui si riducono ancora gli importi, è del 10 Novembre». Soddisfatto delle ulteriori riduzioni è Antonio Sicignano, consigliere comunale del Pdl e vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, il primo a sollevare la questione. «Non posso che essere soddisfatto delle ulteriori riduzioni. La vicenda – aggiunge - dimostra ancora una volta che, al contrario di quanto paventato da alcune “sirene” che cantavano da destra e sinistra, abbiamo fatto benissimo ad intervenire per difendere la proprietà dei cittadini. Tuttavia, molto resta ancora da fare e, per questo motivo, nei prossimi giorni presenterò una decina di interrogazioni al Sindaco sui specifici e dettagliati punti in esame» Continua Sicignano: «la proprietà è un diritto fondamentale e la prima cosa che dovrà fare la prossima amministrazione comunale, che guiderà la città di Castellammare, è tutelare il diritto dei soci delle cooperative formulando offerte più vantaggiose, attinenti ai canoni delle altre città, dove si registrano calcoli minori. E’ necessario evitare – conclude - gli errori compiuti finora, con comunicazioni poi smentite, con offerte avanzate in piena estate e con importi elevatissimi, poi ridotti, ed ancora ridotti, ed ancora ridotti.»
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