Meta - Bagarre tra gli ambientalisti del wwf sezione penisola sorrentina e l’amministrazione comunale retta dal sindaco Paolo Trapani per l’improvvisa soppressione di un albero, un esemplare di gelso bianco della specie “Morus Alba”, donato lo scorso novembre proprio dagli ecologisti in seguito alla approvazione verbale dei funzionari del Comune. Invece pare proprio che questo tenero alberello abbia suscitato reazioni ostili al punto da far intervenire l’ufficio tecnico che, come dichiarato telefonicamente al presidente del wwf Claudio d’Esposito, ne ha disposto l’improvvisa eliminazione avvenuta tra l’altro in piena notte e lontana da sguardi indiscreti. Il peggio è che al posto dell’albero è subito comparso un rattoppo di cemento sul quale ancora fresco qualche buontempone ha impresso la scritta “viva il cemento”. “Abbiamo manifestato al sindaco il nostro disappunto, spiega Claudio d’Esposito, per un gesto che riteniamo triste e spiacevole, a nome di tutti coloro che credono in un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. Appare assurdo ma in questa benedetta Penisola Sorrentina, dove si progettano e costruiscono città sepolte per centinaia di box auto, si spianano aranceti, si traforano montagne, si cementificano spiagge e si progettano megaopere, la cosa più difficile da fare sembra essere piantare un albero”. Dopo il nulla osta ricevuto dagli assessori al ramo, già il 24 novembre scorso il presidente del wwf Claudio d’Esposito aveva rischiato la denuncia per l’incredibile solerzia dei vigili urbani che pochi minuti dopo il trapianto del gelso si erano catapultati sul posto contestando tutto. La situazione veniva chiarita con l’intervento telefonico del comandante della polizia municipale Rocco Borrelli e del vicesindaco Graziano Maresca che contestualmente a diversi assessori sollevavano ogni dubbio autorizzando verbalmente il trapianto dell’alberello. A rimanere ostile è invece Paola De Maio, uno dei funzionati dell’ufficio tecnico che oltre a diffidare il wwf ha probabilmente firmato anche la condanna per l’albero. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
domenica 17 gennaio 2010
Soppresso l’albero donato al Comune dal wwf
Meta - Bagarre tra gli ambientalisti del wwf sezione penisola sorrentina e l’amministrazione comunale retta dal sindaco Paolo Trapani per l’improvvisa soppressione di un albero, un esemplare di gelso bianco della specie “Morus Alba”, donato lo scorso novembre proprio dagli ecologisti in seguito alla approvazione verbale dei funzionari del Comune. Invece pare proprio che questo tenero alberello abbia suscitato reazioni ostili al punto da far intervenire l’ufficio tecnico che, come dichiarato telefonicamente al presidente del wwf Claudio d’Esposito, ne ha disposto l’improvvisa eliminazione avvenuta tra l’altro in piena notte e lontana da sguardi indiscreti. Il peggio è che al posto dell’albero è subito comparso un rattoppo di cemento sul quale ancora fresco qualche buontempone ha impresso la scritta “viva il cemento”. “Abbiamo manifestato al sindaco il nostro disappunto, spiega Claudio d’Esposito, per un gesto che riteniamo triste e spiacevole, a nome di tutti coloro che credono in un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. Appare assurdo ma in questa benedetta Penisola Sorrentina, dove si progettano e costruiscono città sepolte per centinaia di box auto, si spianano aranceti, si traforano montagne, si cementificano spiagge e si progettano megaopere, la cosa più difficile da fare sembra essere piantare un albero”. Dopo il nulla osta ricevuto dagli assessori al ramo, già il 24 novembre scorso il presidente del wwf Claudio d’Esposito aveva rischiato la denuncia per l’incredibile solerzia dei vigili urbani che pochi minuti dopo il trapianto del gelso si erano catapultati sul posto contestando tutto. La situazione veniva chiarita con l’intervento telefonico del comandante della polizia municipale Rocco Borrelli e del vicesindaco Graziano Maresca che contestualmente a diversi assessori sollevavano ogni dubbio autorizzando verbalmente il trapianto dell’alberello. A rimanere ostile è invece Paola De Maio, uno dei funzionati dell’ufficio tecnico che oltre a diffidare il wwf ha probabilmente firmato anche la condanna per l’albero. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)3 commenti:
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con esposito wwwff meglio non averci veramente niente a che fare. lo considero un fascista verde con inclinazioni a fare del male gratuitamente, forse solo per vanità ideologica.
RispondiEliminaOk, allora: D'Esposito è un criminale, i geometri, gli imprenditori edili e le ditte di scafati sono tutti per bene.
RispondiEliminaVa bene così?
Claudio D'Esposito è invece una persona coraggiosa che ha il coraggio di denunciare chi devasta l'ambiente.
RispondiEliminaBravo Claudio, ci vorrebbero molte più persone come te.
Vai avanti così.