Castellammare di Stabia - Rivolta al Crowne Plaza: quarantotto lavoratori hanno occupato l’albergo di lusso della costa stabiese-sorrentina per protestare contro l’apertura delle procedure per il licenziamento di trenta dipendenti. Al termine di lunghi mesi di mobilità e di contestazioni, ieri sera è scattata la dura protesta organizzata dai dipendenti della struttura ricettiva realizzata in larga parte con i fondi pubblici messi in campo dalla Tess attraverso il contratto d’area torrese – stabiese. Un’occupazione decisa in mattinata, al termine dell’incontro tra azienda e sindacati. «Rimarremo in occupazione permanente – spiegano i lavoratori – fino a quando l’amministratore unico della società non ci chiarirà per quale motivo la nostra azienda deve essere smembrata e i dipendenti licenziati. Il lavoro non manca, abbiamo molte più prenotazioni per camere e ristorante rispetto agli alberghi della Costiera, ma nonostante tutto quarantotto persone con contratto a termine indeterminato rischiano il posto solo per agevolare oscure manovre economiche». Una contestazione sostenuta anche dalle sigle sindacali. «Purtroppo l’azienda è sorda alle nostre richieste di chiarimenti – sottolineano i rappresentanti dei lavoratori – e va avanti con il suo piano di tagli. Noi però stiamo continuando a lavorare senza sosta». (Catia Di Nardo il Mattino)
giovedì 18 marzo 2010
Crowne Plaza, sit-in contro 48 licenziamenti
Castellammare di Stabia - Rivolta al Crowne Plaza: quarantotto lavoratori hanno occupato l’albergo di lusso della costa stabiese-sorrentina per protestare contro l’apertura delle procedure per il licenziamento di trenta dipendenti. Al termine di lunghi mesi di mobilità e di contestazioni, ieri sera è scattata la dura protesta organizzata dai dipendenti della struttura ricettiva realizzata in larga parte con i fondi pubblici messi in campo dalla Tess attraverso il contratto d’area torrese – stabiese. Un’occupazione decisa in mattinata, al termine dell’incontro tra azienda e sindacati. «Rimarremo in occupazione permanente – spiegano i lavoratori – fino a quando l’amministratore unico della società non ci chiarirà per quale motivo la nostra azienda deve essere smembrata e i dipendenti licenziati. Il lavoro non manca, abbiamo molte più prenotazioni per camere e ristorante rispetto agli alberghi della Costiera, ma nonostante tutto quarantotto persone con contratto a termine indeterminato rischiano il posto solo per agevolare oscure manovre economiche». Una contestazione sostenuta anche dalle sigle sindacali. «Purtroppo l’azienda è sorda alle nostre richieste di chiarimenti – sottolineano i rappresentanti dei lavoratori – e va avanti con il suo piano di tagli. Noi però stiamo continuando a lavorare senza sosta». (Catia Di Nardo il Mattino)
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