Dovrebbe essere depositato in settimana all'ufficio Gip la richiesta di processo con rito abbreviato per Silvio Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile. Lo affermano fonti della Procura di Milano. Dal momento in cui riceverà la richiesta il Gip, Cristina Di Censo avrà cinque giorni di tempo per decidere ma il termine non è perentorio. L'aula della Camera esaminerà giovedì alle 15 la proposta della Giunta delle autorizzazioni a procedere sulla richiesta di perquisizione a carico di Silvio Berlusconi sul caso Ruby. La Giunta a maggioranza aveva chiesto la restituzione degli atti al Tribunale di Milano ritenendo competente il Tribunale dei ministri. Lo ha deciso la conferenza dei capiruppo. Il calendario prevede l'inizio del dibattito alle 15 del 3 febbraio e alle 19 il voto. È stato deciso un contingentamento dei tempi degli interventi che non potranno complessivamente superare le 4 ore. Le dichiarazioni di voto saranno trasmesse in diretta televisiva. La decisione di fissare il voto giovedì è stata presa dal presidente della Camera Gianfranco Fini, con una scelta di mediazione tra la richiesta di Pdl e Idv di anticipare a mercoledì e quella di Pd-Udc-Fli di rinviare alla prossima settimana, ha riferito Luciano Sardelli, capogruppo di Iniziativa responsabile. (da L’Unità)
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lunedì 31 gennaio 2011
Lauro: L'infrastruttura energetica della Penisola Sorrentina è essenziale allo sviluppo economico
Su proposta del sen. Raffaele Lauro, si terrà, alle ore 16.30 di venerdì 25 febbraio 2011, presso la Sala Consiliare del Comune di Sant'Agnello, un incontro istituzionale su: "Penisola Sorrentina: sicurezza energetica, salvaguardia del paesaggio e tutela della salute dei cittadini", organizzato dall'Amministrazione Comunale di Sant'Agnello, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Sorrento, di Massa Lubrense, di Piano di Sorrento, di Meta e di Vico Equense. Presiederà e introdurrà il sen. Raffaele Lauro. Interverranno, nell'ordine: Gian Michele Orlando, Sindaco di Sant'Agnello, Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento, Leone Gargiulo, Sindaco di Massa Lubrense, Giovanni Ruggiero, Sindaco di Piano di Sorrento, Paolo Trapani, Sindaco di Meta, Gennaro Cinque, Sindaco di Vico Equense. I responsabili di Terna Spa illustreranno le relazioni tecniche sulla programmazione a breve e a medio termine. L'incontro è aperto ai rappresentanti del Parlamento, della Regione Campania, della Provincia di Napoli e alla cittadinanza. "L'infrastruttura energetica della Penisola Sorrentina - ha dichiarato il sen. Lauro - è essenziale allo sviluppo economico del nostro pregiato bacino turistico. Questo potenziamento deve portare al superamento dei dannosi black out elettrici, verificatisi in passato, alla rimozione dei tralicci che offendono il paesaggio della nostra terra e alla tutela della salute dei cittadini. Ringrazio il sindaco di Sant'Agnello, Gian Michele Orlando, per aver voluto organizzare questo incontro, e il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, per aver stimolato questa programmazione, che è seguita, con grande attenzione e sollecitudine, dal Ministero dello Sviluppo Economico."
Statistica pubblica
Lauro (PdL): La statistica pubblica deve rimanere nazionale e deve produrre conoscenza per le decisioni di governo
Commentando i contenuti della conferenza del professor Giovannini, presidente dell'ISTAT, tenuta stamane sul tema "Statistica 2.0 the next level", presso la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno, alla presenza del Sottosegretario all'Interno, Nitto Palma, nella giornata conclusiva del corso di formazione dei consiglieri di prefettura, il sen. Raffaele Lauro (PdL), presente alla manifestazione, ha dichiarato: "Condivido in pieno l'allarmata denunzia, fatta stamane dal professor Giovannini, sulla sciatteria e sulla genericità, con le quali gli organi di stampa pubblicano e commentano i dati statistici nazionali. Sciatteria e genericità che condizionano lo stesso dibattito politico e la definizione dei problemi, economici e sociali, da affrontare. Spesso si discute, in parlamento e nelle trasmissioni televisive di informazione, sul nulla e su problemi inesistenti, ignorando i dati reali." "La corretta fruizione dei dati - ha concluso Lauro - deve produrre conoscenza, premessa indispensabile perché il governo, il parlamento e le autonomie locali, assumano decisioni adeguate, in termini di reddito, di occupazione e di ripresa dello sviluppo. Solo dalla corretta conoscenza della realtà dipende lo stesso futuro del nostro paese. Ecco perché la statistica deve rimanere nazionale e non potrà mai essere federale."
Commentando i contenuti della conferenza del professor Giovannini, presidente dell'ISTAT, tenuta stamane sul tema "Statistica 2.0 the next level", presso la Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno, alla presenza del Sottosegretario all'Interno, Nitto Palma, nella giornata conclusiva del corso di formazione dei consiglieri di prefettura, il sen. Raffaele Lauro (PdL), presente alla manifestazione, ha dichiarato: "Condivido in pieno l'allarmata denunzia, fatta stamane dal professor Giovannini, sulla sciatteria e sulla genericità, con le quali gli organi di stampa pubblicano e commentano i dati statistici nazionali. Sciatteria e genericità che condizionano lo stesso dibattito politico e la definizione dei problemi, economici e sociali, da affrontare. Spesso si discute, in parlamento e nelle trasmissioni televisive di informazione, sul nulla e su problemi inesistenti, ignorando i dati reali." "La corretta fruizione dei dati - ha concluso Lauro - deve produrre conoscenza, premessa indispensabile perché il governo, il parlamento e le autonomie locali, assumano decisioni adeguate, in termini di reddito, di occupazione e di ripresa dello sviluppo. Solo dalla corretta conoscenza della realtà dipende lo stesso futuro del nostro paese. Ecco perché la statistica deve rimanere nazionale e non potrà mai essere federale."
Primarie, Bersani chiede responsabilità “Non consegniamo la città alla destra”
«Quel che succede a Napoli non può pregiudicare la battaglia che il Pd sta facendo in Italia e non può consegnare la città alla destra di Berlusconi e Cosentino. Per questo ho chiesto senso di responsabilità». Lo ha dichiarato in serata al Tgl il segretario Pierluigi Bersani che, dopo aver commissariato il Pd napoletano, ha chiesto ai duellanti delle primarie Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri di fare un passo indietro per trovare una soluzione unitaria. Ospite in tv da Lucia Annunziata, sul caos primarie è intervenuto anche Massimo D’Alema: «C’è un comitato di garanzia che deve verificare se ci sono state irregolarità. Io non mi esprimo, sarebbe come esprimere un giudizio sulle vicende processuali di Berlusconi. Mi accontento che si facciano i processi. Ciò che spero è che, al di là del contenzioso, si raccolga l’appello alla ragionevolezza e ad una soluzione politica lanciato da Bersani». Ieri sera, intanto, è arrivato in città il commissario Nicola Orlando: «Il mio è un mandato politico che avvierò in mattinata ascoltando i vertici del Pd campano Enzo Amendola e Nicola Tremante per capire se la realtà corrisponde all’idea che mi sono fatto leggendo i giornali e guardando le immagini su Internet». Una soluzione unitaria. Un mandato non facile se si considera che Cozzolino e Ranieri, primo e secondo in un risultato contestato, sono all’offensiva. Il primo chiede la proclamazione, Ranieri denuncia irregolarità nel volto e contesta il commissariamento del Pd. Il segretario Nicola Tremante oggi consegna il partito a Orlando, ma domani mattina sarà a Roma: «Sono stato eletto con il 72.5 per cento e devono spiegarmi le ragioni del commissariamento» (di Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli)
Siamo tutti uniti, la squadra è forte ora abbiamo bisogno solo di più tifosi alla domenica
Sorrento - «Siamo assolutamente consapevoli della nostra forza, ottimisti per il futuro, uniti nella sconfitta, desiderosi di riscatto, ma è degradante constatare che questa squadra e questa società meritino solo qualche centinaia di paganti. Siamo Secondi in classifica e penultimi come media spettatori nel campionato di prima Divisione». Gaetano Mastellone, direttore generale dell´area Marketing e comunicazione del Sorrento, non riesce a darsi pace dopo la lettura del tabellino della gara (persa) contro il Bassano: allo stadio Italia, presenti poco più di 400 paganti. «Da sorrentino - sottolinea Mastellone - vorrei innanzitutto complimentarmi coi tifosi della curva Nord e della tribuna Centrale, che hanno sempre seguito questa squadra: in casa e fuori, con il sole e con la neve. Sono eccezionali: non hanno mai fatto mancare la passione e l´affetto che questa società e questi calciatori meritano. Il mio pensiero, certamente condiviso anche dall´amico Diodato Scala, Direttore Generale sempre vicino alla prima squadra, va invece ai tanti appassionati di calcio della costiera sorrentina che, per ignote ragioni, preferiscono restare a casa o seguire le sorti di altre squadre, tradendo il club che dovrebbe rappresentare la loro identità territoriale e che opera, attraverso il settore giovanile, nel tessuto sociale di questa città e di questa terra. E´ davvero inammissibile! Vi rammento solo qualche nome di giovani che da Sorrento oggi giocano in serie A, Mirante - Immobile - Di Leva e da ultimo il sedicenne Roberto Esposito appena acquistato dalla Juventus». Mastellone lo dice senza mezzi termini: «L´entusiasmo del Presidente Mario Gambardella, dei Vice Presidenti Attilio e Renato Gambardella, di Paolo Durante e di Franco Ronzi, della dirigenza, profuso nell´allestimento di una squadra di altissimo profilo, si spegne di fronte a scenari come quelli di domenica scorsa: pochi spettatori e tanti spazi vuoti sugli spalti. Eppure, oltre all´ingente investimento economico, siamo attivamente impegnati da qualche mese, attraverso iniziative di marketing promozionale, per coinvolgere altri tifosi e altri partner commerciali ad appassionarsi alle sorti della nostra squadra. Per più di un anno, il biglietto della partita era venduto a costi davvero irrisori, al di sotto della media della categoria! Non è servito a nulla. Anche le categorie produttive ci hanno tradito». In che senso? «Il 90 per cento delle aziende che hanno aderito alla nostra proposta pubblicitaria - prosegue Mastellone - non è della costiera sorrentina. Per amor del cielo, non voglio fare il lamentoso: abbiamo tante positività, tante eccellenze, dal pubblico civile ad un maxi-main sponsor come la Msc. Ma, a malincuore, bisogna ammettere che c´è freddezza attorno a questa squadra ed è desolante, per chi, come il nostro Presidente, investe, alias perde, migliaia di euro ogni mese. Questa squadra e questa società meriterebbero una statua: e pensate che domenica, qualcuno si è anche permesso di uscire fuori dal campo della critica costruttiva. Ma non solo: avevo deciso di organizzare, gratuitamente, una trasmissione TV ed avevamo anche trovato una televisione che faceva fronte ai costi al 50%. Avevamo bisogno di dieci sponsor che, attraverso mini-quote da appena cinquecento euro, coprissero solo l´altro 50% delle spese in cambio di pubblicità: le aziende del posto hanno fatto spallucce! Peccato.» E, infine, un appello: «La società è unita, la squadra c´è ed è fatta di uomini validi e forti, ora abbiamo bisogno solo di un ambiente di serie... superiore, e di tanti fatti. A Sorrento, ed in penisola, ci sono le potenzialità giuste per continuare a coltivare il nostro sogno e ci sono le potenzialità per crescere, per programmare un marketing territoriale "alla global" costruito anche sul calcio che oltre a servire alla crescita dei giovani può essere, fatto ad alti livelli, volano per il business turistico. Usciamo fuori da questo torpore! Tutti uniti, insieme si può...». (Metropolis)
“Siamo tutti figli del Mediterraneo”
Vico Equense - La protesta non si placa. Anzi. In Egitto, per la rivolta contro il regime di Mubarak, le vittime aumentano ogni ora. Dopo il coprifuoco imposto in tutto il paese, adesso le rivolte si organizzano sul web. E il governo egiziano non si è lasciato spaventare dai manifestanti. Facebook, Twitter e alcuni servizi di Google sono stati bloccati e in poche ore sono state interrotte tutte le connessioni alla rete. “Quello che sta accadendo mi addolora molto”, a dirlo è Marialaura Cucurullo, in arte Shasa, ritornata dall’Egitto, dove si reca per studiare i segreti della danza del ventre. “Voglio manifestare la mia solidarietà – aggiunge - al popolo e ai miei amici egiziani, sono vicina alla loro battaglia. Molti forse disapprovano perchè non capiscono, bisogna viverli certi posti... in Italia si perde tempo a parlare di escort e feste immorali, invece, a poche ore d'aereo, si combatte per ottenere la democrazia, i diritti civili, cose scontate qui da noi.” L'esercito sta cercando di ristabilire, seppure faticosamente, l’ordine. La città è stata nelle ultime ore preda di saccheggi che hanno innescato paure e tensioni tra la popolazione che si è armata ed ha costituito ronde notturne. “Le persone che vediamo protestare – continua Marialaura - non sono fanatici o terroristi. Tra loro ci sono ragazzi, miei amici, che usano Internet, professionisti delle università, scrittori, uomini semplici che si fanno in quattro per mandare i figli a scuola… L'Egitto ha voglia di crescere, c’è voglia d'impresa e capitalismo. Non voglio dire che gli egiziani sono santi, i buoni e i cattivi stanno ovunque, e molto probabilmente avrei anche io una considerazione diversa del mondo arabo se non fosse per i miei ripetuti viaggi di lavoro e studio in questa nazione. E sono la prima che con diffidenza mi sono approcciata… Credetemi – conclude - tutto il mondo è paese basta solo avere l'intelligenza di oltrepassare la porta dell'oriente e scoprire i segreti di questo Paese, vi renderete conto che per tante cose non siamo poi tanto diversi, siamo tutti figli del Mediterraneo e tutti abbiamo il diritto di vivere in una democrazia.”
Case e parking la Costiera raddoppia
Gli urbanisti: parcheggi interrati fino a 4 piani e nuovi stabili nel rispetto del paesaggio
Piano di Sorrento - Costruzione di nuovi parcheggi, recupero dei fabbricati fatiscenti e riqualificazione delle aree degradate: sono soltanto alcuni degli interventi previsti dal nuovo «Piano casa» varato dal Consiglio regionale lo scorso dicembre. Del provvedimento e della sua applicabilità anche in zone soggette a vincolo paesaggistico come la penisola sorrentina, si è discusso ieri a villa Fondi nel corso di una tavola rotonda alla quale hanno preso parte il presidente della commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo, il presidente della commissione Urbanistica regionale Domenico De Siano, l’assessore provinciale all’Urbanistica Nello Palumbo e i principali esponenti delle amministrazioni comunali della costiera. Al centro del dibattito, organizzato dal sindaco Giovanni Ruggiero e moderato dal senatore Raffaele Lauro, l’articolo 2bis del Piano casa, che estende l’ambito applicativo del provvedimento alle zone vincolate e ai centri storici, aprendo nuovi scenari per l’economia e per l’edilizia privata. Una novità studiata in funzione dello scarso successo riscosso dal Piano casa varato dalla Regione nel 2009. A fare una panoramica degli interventi ora ammessi anche in penisola sorrentina è stato Graziano Maresca, responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Piano. In primo luogo, le modifiche apportate dalla Regione consentiranno ai proprietari di demolire i fabbricati di loro proprietà per poi ricostruirli con un aumento volumetrico pari al 35 per cento o addirittura al 50 per cento, variando gli attuali strumenti urbanistici. Prevista anche la possibilità di ricostruire o di consolidare gli edifici fatiscenti: il nuovo Piano casa, infatti, permetterà di recuperare i fabbricati in calcestruzzo armato realizzati negli ultimi cinquant’anni, assai diffusi in penisola sorrentina, che attualmente versano in condizioni strutturali tali da rendere inutile qualsiasi intervento di semplice risanamento conservativo. Il tutto grazie anche al venire meno dell’obbligo di rimozione delle barriere architettoniche, che nel testo originario della legge costituiva una condizione ineliminabile per l’approvazione di qualsiasi tipo di intervento. Ma non finisce qui. A catalizzare l’attenzione di tecnici e politici è stata anche la possibilità di costruire nuovi parcheggi per decongestionare i centri urbani e migliorarne la viabilità. Stando alle previsioni della legge, infatti, demolendo e ricostruendo i fabbricati sarà possibile realizzare fino a quattro piani di parcheggi interrati: una prospettiva, destinata a cambiare il volto della costiera e lo stile di vita dei suoi abitanti, che consentirebbe di pedonalizzare i centri abitati e di evitare la devastazione di giardini e aree verdi. Oggetto di dibattito, infine, sono state le norme che consentiranno ai proprietari di cumulare i benefici previsti dal Piano casa con le premialità contemplate da altre leggi. «Con questo confronto tra tecnici e istituzioni - ha evidenziato il senatore Raffaele Lauro - abbiamo voluto fare luce sulla concreta applicabilità di un provvedimento che garantisce all’area sorrentino-amalfitana una grande possibilità di sviluppo, in considerazione delle esigenze di famiglie e operatori economici e, soprattutto, senza deturpare il paesaggio». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)
Agriturismo: così cambia la vecchia fattoria
Piano di Sorrento - Nuovi scenari si aprono anche per le aziende agricole della costiera sorrentina. Grazie a un emendamento proposto dai consiglieri Fulvio Martusciello e Antonio Ruggiero su suggerimento della Coldiretti, le imprese agricole potranno finalmente dotarsi delle strutture necessarie per migliorare la competitività sul mercato ed elevare gli standard di sviluppo. Le modifiche apportate dal Consiglio regionale alla legge 19/2009, infatti, consentiranno di realizzare, anche nelle zone agricole, il cambio di destinazione d’uso di immobili per attività connesse allo sviluppo integrato dell’azienda agricola. Saranno possibili, inoltre, il recupero e l’ammodernamento degli edifici rurali anche mediante il cumulo delle volumetrie di edifici più piccoli: una grande opportunità per gli imprenditori agricoli, che potranno superare le attuali difficoltà economiche attraverso la realizzazione di strutture idonee alle loro effettive esigenze. Prevista, infine, anche la possibilità di realizzare nuove costruzioni ad uso produttivo nella misura individuata dalla legge in rapporto superficie aziendale. Soddisfatta Mena Caccioppoli, presidente della Coldiretti di Napoli: «Le nuove norme del Piano casa pongono finalmente le imprese in condizione di cogliere tutte le opportunità di incremento dei redditi agricoli offerte dalla nuova agricoltura multifunzionale, basata non più solo sulla trasformazione e sulla vendita ma anche sulla fornitura di servizi inerenti ad attività ricettive, culturali, ricreative e di tutela del territorio». In sintonia con la Coldiretti, il presidente della commissione agricoltura della Camera Paolo Russo: «Il nuovo Piano casa testimonia una grande attenzione per le esigenze del settore primario dando grandi possibilità di sviluppo alle aziende agricole, in particolare a quelle della filiera lattiero-casearia dei prodotti a marchio». (c.m.v il Mattino)
Incidenti, funziona la macchina dei soccorsi
Sorrento - È ancora legata a un filo la vita di S.P., l’anziano che sabato scorso è rimasto coinvolto nell’esplosione di un potente petardo che gli ha provocato una forte emorragia cerebrale. L’uomo stava accendendo dei fuochi pirotecnici per festeggiare le nozze del nipote che stavano per avere inizio presso la chiesa della frazione dei Colli di Fontanelle, a Sant’Agnello, quando uno di questi si è spento. Nel momento in cui S.P. lo ha raccolto per verificare il perché del mancato funzionamento, il botto è esploso a pochi centimetri dal suo viso provocandogli le gravi lesioni al volto e alla testa. Al momento l’anziano è ricoverato in stato di coma presso il reparto di rianimazione dell’Umberto I di Nocera Inferiore, dove respira solo grazie all’ausilio dei macchinari. Anche A.E., il cicloamatore rimasto ferito in un incidente stradale martedì scorso, è tenuto in osservazione presso la stessa struttura sanitaria. Il 44enne, che lavora come infermiere professionale all’ospedale di Sorrento, era caduto lungo la strada che collega Sorrento a Massa Lubrense battendo violentemente la testa sull’asfalto dopo essersi scontrato con un’auto mentre con alcuni amici era impegnato in un tour della penisola in sella alla propria bicicletta. Negli ultimi giorni le sue condizioni sono sensibilmente migliorate dopo l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto per ridurgli un ematoma cerebrale che creava una forte pressione al cervello. Dall’ultimo bollettino risulta che l’uomo riesce a respirare autonomamente anche se i medici ancora non hanno sciolto la prognosi. Due casi analoghi – nonostante le condizioni di S.P. permangano estremamente gravi – che potrebbero concludersi positivamente solo grazie al perfetto funzionamento della macchina dei soccorsi. Nel giro di poche ore dagli incidenti, infatti, entrambi i feriti sono stati ricoverati e sottoposti ad interventi urgenti eseguiti da parte dell’equipe guidata dal dottor Antonino Guarracino presso il reparto di neurochirurgia dell’Umberto I di Nocera, guidato dal primario facente funzioni Giovanni Giuliano. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
domenica 30 gennaio 2011
D’Alema, di qualcosa di sinistra…
Non era sufficiente l'intervista, di questa mattina, a Repubblica, dove ci ha spiegato come uscire dal “berlusconismo”. A pranzo è andato pure dalla Annunziata. Questa sera, da Fabio Fazio, Casini gli dà anche ragione: "la riflessione di D’Alema va presa in considerazione…"
Comitato Mare Pulito, pronti ad una class action per difendere la balneazione
Vico Equense - Le indagini della Procura di Napoli che hanno portato all'arresto di 14 persone e che ne coinvolgono altre 38 come indagate, hanno accertato che nel periodo 2006/2008 era in atto un accordo illecito tra funzionari pubblici e gestori di depuratori della Campania che, in violazione di ogni norma di tutela ambientale, hanno consentito lo sversamento di percolato in mare. Il Comitato Mare Pulito, riunitosi oggi a Vico Equense, presso il Castello Giusso, ha esaminato gli sviluppi delle indagini giudiziarie, “costatando – spiega il Presidente, Giovanni Serrelli - con soddisfazione che la Magistratura svolge i suoi compiti a difesa della salute pubblica e di ciò si riscontrano i primi risultati. Alla repressione degli inquinamenti deve però succedere un programma di risanamento e di vigilanza assiduo e costante, al quale sono chiamati tutti gli organismi pubblici a ciò deputati. Il Comitato guarda anche con interesse l´atteggiamento degli imprenditori che vivono delle risorse marine e delle organizzazioni ambientaliste che per prime non dovrebbero mai abbassare la guardia. Continuando a prestare la massima attenzione ai problemi da risolvere per la balneazione della prossima estate, il Comitato si dichiara pronto ad iniziative di class action sia in proprio che in adesione a quelle di altre organizzazioni.”
Gennarino Esposito, tortino di ricotta in salsa di more all'aceto balsamico
Vico Equense – Dopo pranzo non si può rinunciare al dolce...
Amendola: «Facciano entrambi un passo indietro non è un invito ma un imperativo»
È per l’appello («che non è un semlice invito») di Bersani «a un passo indietro». Al contempo però il segretario campano pd Enzo Amendola chiede alla commissione di dare un risultato. E sul rischio di avere due candidati pd, ovvero Cozzolino e Ranieri, avverte: «La sfida di San Giacomo sarebbe già segnata». Segretario il Pd è finito in un cul de sac: nessun vincitore e i due contendenti s’attaccano. «Lo dico con chiarezza. L’appello di Bersani, a fare un passo indietro, che io condivido, non è un invito ai buoni sentimenti ma è la condizione politica per uscire dall’impasse, la condizione per riunire la coalizione e tentare di allargarla. Parallelamente la commissione di garanzia faccia il suo lavoro: lo dobbiamo ai 45 mila votanti ed è necessario per fare chiarezza. E, soprattutto, fare luci sulle ombre e sui possibili mali di una politica che non ci deve appartenere». Ma la commissione si è sciolta. «Non si è sciolta: deve lavorare al riparo delle tifoserie e, con un saggio lavoro, portare a spegnimento le bollenti polemiche di questi giorni». Converrà che i toni sono troppo accesi. «Per esperienza non ho paura per questi toni. Bisogna distinguere le accuse gravi ma su questo ci sono gli organi competenti a fare chiarezza. Ma la difficoltà è che con questo clima è difficile trovare una via d’uscita che garantisca l’unità della coalizione». E ha pagato Tremante. «Lo ringrazio per il sacrificio fatto. Cui spero segua un bisogno di serenità e chiarimento nel Pd napoletano. Il commissariamento non azzera la responsabilità e l’impegno dei gruppi dirigenti e degli eletti nel ricercare soluzioni all’altezza della sfida». Il centrodestra vi attacca per le primarie finite in rissa e un sondaggio vi dà un secco 30 per cento. «Parto dalla fine. Il risultato della ricerca non mi sorprende: è frutto di un lavoro di ricostruzione e presenza spinta ad aprire un nuovo ciclo. Tanti giovani nel Pd di Napoli al lavoro per recuperare sobrietà sul terreno del tesseramento e della partecipazione. Un risultato figlio di una campagna per le primarie dove tutti hanno lavorato per ridurre la distanza dalla politica. A Martusciello e Gasparri, invece, dico di farsi gli affari loro. Guerra tra bande? Guardino ai metodi del coordinatore regionale ed ai comuni della provincia che stanno saltando come birilli». Il caos primarie ha creato un terremoto nel Pd nazionale. «Napoli non è una vicenda locale, ciò che accade qui ha ripercussione nel Paese, struttura l’opinione pubblica nazionale. Non a caso, avevo insistito tanto affinché l’assemblea nazionale si facesse qui. A maggior ragione l’uscita da questa vicenda dobbiamo saperlo sarà cartina di tornasole per il Pd nazionale. È evidente una necessità di riforma delle primarie che io considero uno strumento valido. Servono nuove regole come ha suggerito il giudice Cantone». ll Pd corre il rischio di avere 2 candidati? «Si vincesse c’è una coalizione e un partito in campo. Se ci sono più candidati e mini coalizioni abbiamo già rinunciato a battere il centrodestra». (di Adolfo Pappalardo da il Mattino)
Class action per i rifiuti in mare. I Pm: Bassolino sapeva tutto
Gli impianti erano inadeguati ma tanti, troppi, sapevano. E se necessario, ritoccavano le regole. Così, secondo la Procura di Napoli, tonnellate di rifiuti liquidi sarebbero state scaricate in mare dai depuratori almeno fino al dicembre 2007. E ora, dopo la svolta nelle indagini, le associazioni preparano la class action. «Con l’emergenza del 2009 abbiamo perso 4 mila posti di lavoro – dice Mario Morra, presidente regionale del sindacato italiano balneari – speriamo che la magistratura faccia chiarezza. Rispettiamo la presunzione d’innocenza, ma siamo pronti a costituirci parte civile al processo e a promuovere Campania, gli stabilimenti balneari mobilitati per chiederei danni Class action per i rifiuti in mare i pm: Bassolino sapeva tutto una class action per il risarcimento dei danni». In campo anche Wwf e Lagambiente. E si muove l’associazione Avvocati del mare, guidata da Gaetano Montefusco, che dice: «Gli obiettivi sono due: preparare l’azione popolare per la costituzione di parte civile dei comuni del litorale e chiedere il risarcimento del danno anche per i bagnanti». Nell’inchiesta di Finanza e Noe coordinata dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo con il procuratore aggiunto Aldo De Chiara sono state arrestate 14 persone. Domani il via agli interrogatori. Ai domiciliari, per frode in pubbliche forniture, figura fra gli altri l’ex vice di Bertolaso Marta Di Gennaro, da ottobre in pensione. «Dimostreremo la sua estraneità alle contestazioni», afferma l’avvocato Paolo Giammarioli. E ai domiciliari c’è anche il prefetto Corrado Catenacci che si è sfogato con l’avvocato Ettore Stravino: «Mi sono sempre comportato da servitore dello Stato». E’ indagato, ma nei suoi confronti non sono stati chiesti provvedimenti restrittivi, l’ex governatore Antonio Bassolino: «Era sempre bene a conoscenza della inadeguatezza degli impianti e degli illeciti», accusa il pm. «Sono sereno, ho fiducia nei magistrati», la replica. (di d.d.p. da la Repubblica)
Trignano pronto a sostituire Cardone
Vico Equense - Sarà Massimo Trignano, dopo la surroga in consiglio comunale, a sostituire il dimissionario Pasquale Cardone. Vicino al centrosinistra, quest’oggi al quotidiano Metropolis dichiara che rappresenterà tutti quegli elettori che lo hanno votato alle scorse elezioni. “Svolgerò – spiega – il mio ruolo con impegno e sacrificio: sarò infatti chiamato a controllare quanto fatto dalla maggioranza. E in questo senso sarò critico e costruttivo quando ce ne sarà bisogno. Non sono parole retoriche, ma il vero spirito che anima un consigliere comunale a fare il suo lavoro. Sia di maggioranza sia di opposizione. E cioè collaborare per il bene del paese. Mancano pochi mesi alle elezioni – aggiunge Massimo Trignano – ma questo non ci deve far respirare l’aria degli ultimi giorni di scuola. Dopo l’insediamento della nuova amministrazione si comincerà da capo e con questo voglio dire che ogni giorno può essere determinante per lo sviluppo della nostra Città”.
Inquinamento del mare, Wwf penisola sorrentina le nostre denunce inascoltate
Sorrento - "L'arresto di un "mucchio" di presunti criminali, che hanno sversato premeditatamente percolati e liquami nel nostro mare, ci lascia sgomenti - dice il WWF -, ma ci dà un soffio di ottimismo nel prendere atto che, nonostante tutto, c'è ancora chi, tra le forze dell'ordine e giudiziarie, lavora per garantire la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto delle leggi. Gli accorati allarmi del WWF sulla situazione del mare inquinato in penisola sorrentina sono stati sempre forti, decisi e coraggiosi, e poter leggere "fatti" che dimostrano oggi che tutte le nostre denunce non si basavano su "falsi allarmismi " e/o su "invenzioni strumentali", come spesso hanno affermato taluni politici e amministratori locali, preoccupati più a tenere nascosto il problema che a trovare reali risposte o soluzioni convincenti, non può che farci riflettere e, nello stesso tempo, garantirci dalle minacce ricorrenti di "procurato allarme" (giunte da politici in primis ma anche, e purtroppo, da parte di taluni che avrebbero dovuto invece accertare i reati!!!) Resta lo sgomento e l'impotenza di fronte ad azioni di enorme violenza contro l'ecosistema mare. Fino a quando il nostro mare riuscirà ad autodepurarsi??? Per l'intera estate trascorsa i volontari del WWF hanno con dovizia di dettagli documentato la situazione del mare in penisola sorrentina, spesso analizzandone in laboratorio la qualità delle acque. I nostri dati sono però sempre stati sbugiardati dalle analisi ufficiali dell’ARPAC che, delegata per legge alla materia, accertava il più delle volte la balneabilità e l’assenza di inquinanti a norma di legge nel mare di Sorrento. Fin quando poi la Procura della Repubblica, insospettita da macroscopiche incongruenze, non decise di indagare sulle modalità di analisi messe in essere da tale Agenzia e da 14 dei suoi dipendenti e funzionari. Siamo stati testimoni, come in un film già visto, di un mare di colore verde e di vaste chiazze bianche-giallognole, schiumose e maleodoranti, con scaglie di sostanze marroni in sospensione. La visibilità sott’acqua era quasi nulla e le alghe verdi apparivano cresciute a ritmo esponenziale. In alcuni punti le pietre del fondale sono apparse coperte da alghe mucillaginose, a testimonianza dell’eutrofizzazione provocata dall’eccesso di nutritivi, nitrati e fosfati, contenuti nei detergenti e scarichi fognari. Cresciute a ritmo esponenziale anche le cozze, organismi che la Natura ha deputato al filtraggio del nostro mare. Evidenti scompensi sono stati osservati a riguardo delle specie ittiche con l’aumento numerico di alcune di esse (che dall’inquinamento trovano fattori positivi di crescita) a discapito di altre. Alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine va il nostro plauso e la richiesta di continuare ad indagare (spostando le attenzioni anche sugli impianti e scarichi presenti nella turistica Terra delle Sirene!!!) per scoprire TUTTI i colpevoli di un disastro ambientale di una portata non più tollerabile."
Festeggiamenti per il Patrono, c’è il dispositivo anti-ingorghi
Vico Equense - La chiusura della galleria di Seiano quest’anno non fermerà i festeggiamenti in onore del patrono di Vico Equense, San Ciro. Lo scorso anno né processioni né mercatini sono stati organizzati in città per evitare che si potesse creare una paralisi della statale sorrentina; decisione che ha generato molti malcontenti tra i fedeli. Il pericolo che il flusso di veicoli provenienti e diretti a Sorrento, costretti ad attraversare Vico Equense a causa del tunnel chiuso, potesse subire forti rallentamenti aveva indotto l’Amministrazione a rinunciare alla festa. Quest’anno non sarà così. Però, per limitare il rischio ingorghi, il comando di polizia municipale ha già pianificato un dispositivo traffico per quella giornata. A partire dalle ore 14 entrerà in vigore il divieto di sosta in corso Umberto I su ambo i lati, piazza Marconi, via San Ciro, via Santa Maria del Toro. Dalle 15, inoltre, cambieranno i sensi di marcia in alcune strade: verrà istituita la circolazione rotatoria in piazza Umberto I, doppio senso di circolazione in via Roma, via San Ciro e in corso Filangieri, nel tratto compreso tra l’incrocio con viale Rimembranza e piazza Umberto I. Divieto di circolazione, invece, in corso Umberto I, via Santa Sofia, via Caccioppoli, piazza Marconi, ad eccezione dei veicoli residenti diretti alle abitazioni private e mezzi di pronto soccorso. Sarà, inoltre vietata la circolazione lungo le strade interessate dal percorso della processione, limitatamente ai tempi di passaggio. «Il dispositivo progettato e l’utilizzo di molte unità di vigili, posizionate in punti nevralgici – spiega Ferdinando De Martino, comandante dei vigili urbani – servirà a garantire un fluido scorrimento dei veicoli in transito per Vico Equense». (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)
Piano casa, Wwf: no ai parcheggi interrati
Sorrento - Parcheggi interrati pertinenziali ed interventi di natura urbanistica restano soggetti ai vincoli prescritti dal piano urbanistico territoriale. Questo il pensiero del Wwf penisola sorrentina che punta fin da ora i piedi sulle diverse e probabilmente speculative interpretazioni della nuova legge sul piano casa nella speranza di mettere un freno ad una nuova colata di cemento che rischia di abbattersi sulla penisola sorrentina. Di fatto con il piano casa irrompe anche il decreto che riapre i termini dell’ultimo condono bloccando le demolizioni in tutta la regione Campania fino al 31 dicembre 2011 creando i presupposti per aprire nuovi varchi alla cementificazione selvaggia in un territorio che quotidianamente perde un pezzo della propria peculiarità a vantaggio dell’illegalità. «Il rischio reale - dichiara il presidente del Wwf penisola sorrentina Claudio d’Esposito - è che, mentre i tecnici discutono e dissertano, il paesaggio della nostra penisola sorrentina scompaia in modo irreversibile sotto gli occhi di tutti sepolto dal cemento. E se c’è qualcuno che parla ancora di abusivismo, di necessità primarie o di prima casa, qualcun altro ha ormai capito da tempo che l’abuso per non essere più tale è sufficiente farselo autorizzare, poi spetterà alle associazioni ambientaliste e ai tribunali dimenarsi nella babele delle norme interpretative e dei pareri pro-veritate commissionati e prodotti ad arte ed a pagamento da periti e legali più o meno creativi. È di enorme importanza andare a chiarire sul nascere l’esatto contenuto della nuova legge per evitare la legittimazione impropria di futuri scempi edilizi ed esternazioni di taluni tecnici comunali che rischiano di dare una errata interpretazione della legge». L’obiettivo è comunque puntato sui parcheggi interrati con le disposizioni della legge 19/01 che trovavano applicazione anche nelle aree disciplinate dal put ed, in caso di contrasto, prevalessero sulle stesse. In seguito la legge 16/04 prevedeva che le disposizioni procedurali della 19/01 trovassero applicazione nelle aree soggette al put, fatti salvi i vincoli contenuti nel put stesso. Il piano casa, modificando il dettame della 16/04 bypassa, con la nuova legge 1/11, i vincoli previsti dal put, confermando però, legge 19/01, che solo le disposizioni procedurali si applicano nelle aree disciplinate dalla legge regionale 35/87 e, soprattutto senza ripetere l’altro inciso contenuto nell’art. 9 di una prevalenza della disposizione della legge sulle norme del put. Pertanto a parere del Wwf penisola sorrentina i parcheggi pertinenziali continuano ad essere vietati nelle aree dove il put non prevede alcuna edificazione privata. Ed in costiera il put, il piano paesistico vigente, esiste perché approvato con legge regionale 35/87. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
Flora Beneduce: “Un piano territoriale che non precluda la crescita”
Alla convention di Napoliviva confronto dei vertici del Pdl per la conquista di Palazzo San Giacomo
Offrire un’occasione di confronto e dialogo al Pdl e avviare un cammino condiviso per la conquista di palazzo San Giacomo. Questo l’obiettivo dell’incontro “Progetto Napoli. Il PdL verso le elezioni comunali”. La convention si è tenuta stamane presso la sala Comencini del Circolo Artistico Politecnico a piazza Trieste e Trento a Napoli. Ad organizzarlo, l'associazione NapoliViva. Tra i relatori, il vice coordinatore regionale del PdL, Mario Landolfi, e il coordinatore regionale del PdL, Nicola Cosentino. Ha chiuso la kermesse il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. Alla manifestazione ha partecipato anche Flora Beneduce, coordinatrice provinciale del Punto Pdl. “L’incontro di oggi ha rappresentato un momento importante di dialogo e sintesi sulla politica del partito e sugli obiettivi programmatici – ha detto Flora Beneduce -. Ho molto apprezzato il discorso di Nicola Cosentino, che ha parlato di legalità e tutela del territorio. Mi ha colpito la determinazione del coordinatore regionale Pdl a percorrere la strada del rito abbreviato per la vicenda giudiziaria che lo riguarda al fine di dimostrare la sua innocenza al più presto. Per quanto riguarda l’altro aspetto, dopo l’anatema contro le ultime indagini sullo sversamento di liquami tossici a mare, Cosentino ha ribadito la necessità del condono per sanare piccole irregolarità commesse a causa di una burocrazia lenta e ottusa, che ha puntato sempre a precludere senza occuparsi della necessità di potenziare”.
Offrire un’occasione di confronto e dialogo al Pdl e avviare un cammino condiviso per la conquista di palazzo San Giacomo. Questo l’obiettivo dell’incontro “Progetto Napoli. Il PdL verso le elezioni comunali”. La convention si è tenuta stamane presso la sala Comencini del Circolo Artistico Politecnico a piazza Trieste e Trento a Napoli. Ad organizzarlo, l'associazione NapoliViva. Tra i relatori, il vice coordinatore regionale del PdL, Mario Landolfi, e il coordinatore regionale del PdL, Nicola Cosentino. Ha chiuso la kermesse il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. Alla manifestazione ha partecipato anche Flora Beneduce, coordinatrice provinciale del Punto Pdl. “L’incontro di oggi ha rappresentato un momento importante di dialogo e sintesi sulla politica del partito e sugli obiettivi programmatici – ha detto Flora Beneduce -. Ho molto apprezzato il discorso di Nicola Cosentino, che ha parlato di legalità e tutela del territorio. Mi ha colpito la determinazione del coordinatore regionale Pdl a percorrere la strada del rito abbreviato per la vicenda giudiziaria che lo riguarda al fine di dimostrare la sua innocenza al più presto. Per quanto riguarda l’altro aspetto, dopo l’anatema contro le ultime indagini sullo sversamento di liquami tossici a mare, Cosentino ha ribadito la necessità del condono per sanare piccole irregolarità commesse a causa di una burocrazia lenta e ottusa, che ha puntato sempre a precludere senza occuparsi della necessità di potenziare”.
Caos primarie, Ranieri contro Bersani
E' sempre più caos nel partito democratico napoletano dopo l'esito contestato delle primarie del 23 gennaio scorso. Nel corso di una lunga conferenza stampa, Umberto Ranieri, il candidato Pd superato dal bassoliniano Andrea Cozzolino, ha definito "politicamente avventata, improvvida, sbagliata, lesiva dello statuto del partito, inaccettabile sul piano procedurale, incomprensibile" la decisione della segreteria nazionale di commissariare il partito provinciale. "Una sorta di ritorsione contro Tremante che ha parlato di come sono andate veramente le cose". Il responsabile per il Mezzogiorno del Pd ha poi definito la convention dei cozzoliniani "una risposta arrogante alla richiesta di Bersani di fare un passo indietro" e si è detto vittima di "un vecchio sistema di potere che ha fatto ricorso a tutti i mezzi per resistere alla svolta che si voleva imprimere". Un sistema fatto di "pressioni su beneficiati perché non dimenticassero i favori ricevuti dal potere, clientelismi e nuove promesse, intrusione di galoppini della destra e i loro codazzi di sostenitori, fino ad evidenti manipolazioni del voto in alcuni seggi. Uno sconcio". I prossimi passi del partito, secondo Ranieri, dovranno essere riavviare la Commissione di garanzia, che nei giorni scorsi aveva interrotto i lavori, e creare un dialogo tra la segreteria nazionale del partito e quella provinciale e conclude dicendo di non escludere "l'incontro con altre forze, compreso Casini". (Repubblica.it)
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sabato 29 gennaio 2011
Laboratori per disabili in via Madonnelle
Vico Equense - Inaugurato a Vico Equense il «Centro Benessere-Aggregazione Sociale e Centro Diurno Disabili» nella struttura di via Madonnelle che da cinque anni è in attesa di ospitare la casa di riposo comunale. L’iniziativa rende operativa la convenzione, sottoscritta tra l’amministrazione comunale e l’associazione di promozione sociale « Help - Affido familiare». La struttura potrà ospitare fino a trenta disabili con vari laboratori . «Ringraziamo l’amministrazione che ci ha offerto – afferma Adriano Straniero, presidente di Help – una sede che garantirà un salto di qualità nell’offerta assistenziale a numerosi cittadini». «L’apertura del centro sociale di via Madonnelle – afferma l’assessore Raffaele Esposito – è un primo passo concreto per l’utilizzo della struttura e rappresenta un ulteriore segnale della grande attenzione dedicata ai disabili». (Il Mattino)
Eco a Sorrento narratore per l’utopia dell’isola felice
Sorrento - L’isola e il viaggio raccontati attraverso «le fantacorrispondenze» sulle rotte di San Brandano, il monaco irlandese vissuto nel VI secolo, protagonista di un’avventurosa navigazione nei mari del Nord alla ricerca del Paradiso Terrestre, caratterizzano il ventunesimo numero dell’Almanacco del bibliofilo, presentato ieri nella Sala consiliare del Municipio di Sorrento. La pubblicazione è promossa dall’Edizioni Rovello per conto dell’Aldus Club, l'associazione internazionale di bibliofilia, presieduta da Umberto Eco. L’intervento dello scrittore, saggista, filosofo, massmediologo e bibliofilo, è stato introdotto dal saluto del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e dalla presentazione dell’opera del direttore Mario Scognamiglio e di uno dei più celebri collaboratori dell’Almanacco, Gianni Cervetti. Il volume, che annovera, tra gli altri, scritti di Paolo Albani, Annalisa Bruni, Matteo Collura, Oliviero Diliberto, Mauro Giancaspro, Salvatore Carrubba, Gianandrea de Antonellis, Gianfranco Dioguardi, Curzia Ferrari, Giuseppe Marcenaro, Antonio Mereu, Maurizio Nocera, Pietro Spirito e Armando Torno, è una fantasiosa antologia con una raccolta di testi che ripercorrono una indagine avventurosa, un itinerario ricco di imprevisti alla ricerca di qualcosa che non c'è, che non può esistere, ma che vive nei cuori e nelle menti. Umberto Eco, che oggi pomeriggio alle 16 incontrerà i lettori presso la libreria Tasso, ha letto il testo del suo scritto che apre l’antologia con il titolo «Perché l’isola non viene mai trovata», focalizzato su mete immaginarie, spicchi di terre trovate e smarrite in mezzo al mare. «Le nostre fantasie sulle isole si muovono, ancora ai giorni nostri – ha spiegato Umberto Eco - tra il mito di un’isola che non c’è, e cioè il mito dell’assenza; quello di un’isola che c’è troppo, e cioè il mito dell’eccedenza; quello di un’isola non trovata, o mito dell’imprecisione e quello di un’isola non ritrovata, ovvero un mito della perdita. E sono quattro storie diverse». La continua e affannosa ma quanto mai avvincente ricerca dell’utopica isola felice che muove l’uomo nell’arco di tutta la sua vita. «È che il fascino delle isole è proprio quello di perdersi – aggiunge Umberto Eco - il fascino eterno dell’isola rimane quello celebrato da Guido Gozzano: ”Ma bella più di tutte l’Isola Non-Trovata: quella che il Re di Spagna s’ebbe da suo cugino...Invano le galee panciute a vele tonde, le caravelle invano armarono la prora: con pace del Pontefice l’isola si nasconde, e Portogallo e Spagna la cercano tuttora. L’isola esiste. Appare talora di lontano, tra Teneriffe e Palma, soffusa di mistero...S’annuncia col profumo, come una cortigiana, l’Isola Non-Trovata. Ma, se il pilota avanza, rapida si dilegua come parvenza vana, si tinge dell’azzurro color di lontananza...». (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Forum dei Giovani concorso per il logo
Piano di Sorrento - Giovani artisti in concorso per la realizzazione del logo ufficiale del Forum. Il Comune ha già pubblicato il bando per individuare il simbolo che dovrà identificare l’organo rappresentativo dei cittadini di età compresa tra i 16 e i 29 anni. «Si tratta di un bando aperto ai giovani artisti – spiega il presidente del Forum Alessandro Pane – ma anche agli studenti delle scuole dell’obbligo e degli istituti superiori dell’intera penisola sorrentina e a tutti coloro che intendano cimentarsi in questa prova». Due i requisiti che i partecipanti dovranno soddisfare: la residenza in uno dei Comuni della penisola sorrentina e l’età compresa tra i 16 ed i 29 anni. (Il Mattino)
Arieccolo…
Con una lettera a Repubblica, Walter Veltroni, propone di protestare contro il governo nelle piazze di tutti i comuni d'Italia: ''Sarebbe bello - scrive - se in uno stesso giorno, in una stessa ora, in tutti gli ottomila comuni italiani, i cittadini si riunissero nella piazza centrale per dire giriamo pagina, ritroviamo l'Italia''. L’ex segretario del Pd promuove ”una manifestazione civile, non di parte. Senza bandiere, senza comizi che possano dividere. Una grande festa della democrazia italiana, in cui sia protagonista l’autorganizzazione civile”. Secondo Veltroni, ”il momento che vive il Paese è tra i più drammatici che l’Italia abbia mai conosciuto”. Tuttavia esistono, avverte, ”energie immense e semmai è la politica che chiusa in se stessa non riesce ad esprimerle”. ”Per questo – lancia la sua iniziativa – penso che per accelerare la transizione, sia bene entri in campo la soggettività dei cittadini”.
L’esponente di centrosinistra spiega al prefetto le ragioni delle sue dimissioni
Vico Equense - Con una lettera inviata al prefetto, e pubblicata quest’oggi sul quotidiano Metropolis, Pasquale Cardone motiva la sua scelta di dimettersi da Consigliere Comunale. “Con il passare dei mesi – scrive Cardone - ho assistito ad un crescendo di scortesie istituzionali nei miei confronti, fatte di silenzi, omissioni ed intimidazioni. Basta leggere gli atti per comprendere che molte questioni lasciano ancora oggi legittimi dubbi. Ad esempio: la negazione di atti e documenti amministrativi, richiesti nell' esercizio delle mie funzioni; l' espletamento di alcuni concorsi e le relative assunzioni al Comune; alcuni contratti di Consulenza con professionisti esterni; l'uso discutibile di risorse finanziarie nei lavori pubblici; si evidenziano, ad esempio, le centinaia di migliaia di euro spesi nell'ammodernamento delle reti tecnologiche senza progetto e senza alcuna procedura di gara; il riconoscimento di maggiori somme alla Società che gestisce la pubblica illuminazione, fatto con una delibera di Giunta che suscita perplessità; l'aggiudicazione e l'iter di tanti altri appalti pubblici, quali Piazza Kenendy, Raffaele Bosco, ampliamento della Scuola di Arola, Palazzetto dello Sport, viabilità interna. Ma anche l'inversione di 180 gradi nelle politiche sociali e nella raccolta dei rifiuti solidi urbani con l'uscita dal Piano Sociale di Zona e dalla Società Terra delle Sirene. I tanti procedimenti penali aperti a carico di amministratori e funzionari comunali. Aggiungo – continua Cardone - e rilevo: la gravità del comportamento del Sindaco. In cinque anni, nonostante sottoposto a pesantissime accuse politiche ed oggetto di alcuni procedimenti penali a suo carico, dentro e fuori il Consiglio Comunale, non si è mai elevato al dovuto confronto, neanche quando ha licenziato un'intera giunta scatenando pesanti affermazioni sul suo operato da parte degli Assessori esonerati. Ebbene, su questo ed altro mi sarei aspettato un ruolo indipendente, forte e consapevole del Consiglio Comunale; questo anche per dissipare quei dubbi sopra richiamati. Invece, come detto, ho dovuto registrare l'inasprimento dello scontro politico che andava di pari passo con il crescere del mio disagio a svolgere le funzioni di Consigliere Comunale. L'esigua minoranza consiliare rimasta ed in particolare chi scrive, è stata messa all'angolo, costretta a subire una massacrante azione demolitoria fatta di limitazioni, contrasto, impedimenti ed, in alcuni casi, di intimidazione, come dimostrano ampiamente i verbali del Consiglio Comunale e le note inviate dallo scrivente alle autorità sovracomunali competenti. In tutto questo va evidenziata una responsabilità politica del Presidente del Consiglio Comunale, che avrebbe dovuto e potuto, forte della sua esperienza, svolgere la propria funzione con maggiore determinazione ed autorevolezza. Nonostante tutto, pensavo di resistere fino alla fine della Consiliatura. Non mi è stato possibile. Dopo aver appreso il contenuto degli ultimi atti amministrativi, ho ritenuto che la misura è colma e ho deciso di rassegnare le dimissioni e rompere definitivamente con questo Consiglio Comunale eletto nel 2006, il quale, a mio parere, ha da tempo esaurito, senza appello, la sua funzione istituzionale. La mia non è una resa, ma una decisione consapevole e responsabile, proiettata alla continuazione del mio impegno, con maggiore dedizione e proficuità per dare alla nostra Città un Governo diverso rispetto a quello attuale. Un nuovo Governo cittadino che faccia della Legalità e della Trasparenza il fondamento dell' azione amministrativa. Rivendico con orgoglio quanto fatto da me in questa Consiliatura; penso di avere onorato e rispettato l'impegno assunto con gli elettori. Tutto è stato fatto nella convinzione che era mio dovere e che qualsiasi azione da me intrapresa non è stata mai influenzata da fatti o risentimenti di carattere personale.”
Cozzolino non molla
''Basta fango su Napoli''. Il Comitato organizzatore che ha sostenuto Andrea Cozzolino rende pubblico il dossier con questo titolo, nel quale si risponde alle denunce di irregolarità presentate da Umberto Ranieri. ''Le segnalazioni di Ranieri ad un attento esame dei fatti risultano generiche e pretestuose. Nessuno ha il diritto politico e morale di offendere Napoli e di non rispettare la volontà democratica di oltre 44mila cittadini'', si legge nella nota del comitato. Andrea Cozzolino, la cui vittoria nelle primarie del centro sinistra a Napoli è oggetto di contestazioni e ricorsi, non accoglie l'invito del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a cercare tutti assieme un nuovo candidato. ''Io vado avanti con il popolo che è qui, e con loro discuterò tutte le scelte che faremo'', ha detto Cozzolino, arrivando all'assemblea dei suoi sostenitori al Palapartenope di Napoli, dove ha chiesto che sia riconosciuta la sua vittoria. Intanto arriva un altro colpo di scena. Raffaele Cananzi, presidente del Collegio di garanzia per le Primarie del centrosinistra, comunica che l’organo da lui diretto ha sospeso i lavori. Questo, spiega Cananzi, in seguito all’abbandono del collegio da parte di Francesco D’Ippolito (Sinistra Ecologia e Liberta’) e Antonio Frattasi (Federazione della Sinistra) e le dimissioni di Enrico Ricciuti (Partito Socialista). Inoltre, Cananzi spiega che ”sarà possibile una ripresa dei lavori da parte del Collegio di Garanzia solo a seguito di una richiesta formale dei 5 segretari del centrosinistra e con la totale ricomposizione dell’organo”.
Primarie, Macry: A Napoli Pd non esiste. Commissariamento? Assurdo
“In Italia sembra un fantasma, a Napoli invece c'è un dato chiaro: il Pd non esiste”. Sembra la dichiarazione di un parlamentare, magari campano, ma certamente del centrodestra. Invece ad analizzare l'elettroencefalogramma del Partito Democratico ora nella bufera per il caos primarie, è Paolo Macry, storico di spessore, Ordinario all'Università Federico II, scrittore ed editorialista. Da lui un giudizio netto sulle primarie, sul caso Napoli e sulle scelte di commissariare il partito: “Semplicemente assurdo”. Cosa è assurdo? “Un po' tutto ma soprattutto quest'ultima scelta di commissariare, ancora una volta, il partito”. Perché è assurdo? “Perché prima ci troviamo di fronte ad una mancanza di unità, conclamata dopo, in tanti candidati e abbiamo visto cosa è successo. Poi, l'atteggiamento pilatesco di Roma rispetto al caos, infine, a dispetto delle primarie, strumento di democrazia almeno negli intenti ufficiali, si commissaria il partito e si cerca un altro nome, dicono unitario. E' un po' una barzelletta”. Lei non condivide lo strumento delle primarie? “Ne penso tutto il male possibile: c'è solo demagogia, opportunismo e azzardo. Quello che è successo a Napoli prima, durante e dopo è gravissimo. Ora se i vizi denunciati trovano prove bene altrimenti si accetta il risultato”. Quindi Cozzolino non deve fare un passo indietro? “Partiamo dal presupposto che è assurdo che Cozzolino ora si definisca vittima, ma nemmeno gli si può dire di farsi da parte: significherebbe un'ammissione di colpa”. Quindi che quadro delinea? “Un quadro che dimostra che a Napoli non c'è il partito. Tremante con notevole coraggio si è imposto ma a livello nazionale è stato bypassato”. Alle prossime elezioni elezioni voterà comunque centrosinistra? “Bando ai sentimentalismi. Dopo questi anni dove è successo di tutto non si può votare ciecamente il centrosinistra per pura ideologia. Vediamo chi sarà il candidato del centrodestra e vediamo chi sarà quello del centrosinistra. Per quest'ultimo sono molto curioso: chi caleranno dall'alto?” (Boris Mantova il Velino/Velino Campania)
venerdì 28 gennaio 2011
Quote latte. Di Nardo: La Lega vuole trasformare l’ Italia in un Paese dei furbi
"L'ulteriore proroga voluta dalla Lega per il pagamento delle multe sulle quote latte è l'ennesima nefandezza di chi vuole minare lo Stato di diritto e trasformare l'Italia nel Paese dei furbi". Lo dichiara il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione agricoltura, a proposito dell'emendamento leghista al decreto legge Milleproroghe, che prevede lo slittamento a giugno del pagamento delle multe sulle quote latte. "Francamente siamo stanchi di sentire i soliti pretesti, come la grave crisi agricola, per giustificare qualsiasi vergogna. La crisi agricola è una motivazione che non regge più, perché la recessione riguarda tutti i settori e soprattutto l'intero Paese". "L'Italia dei Valori si opporrà con fermezza a questa vergognosa proposta che - conclude Di Nardo - colpisce gli allevatori onesti che hanno sempre rispettato le regole e che invece oggi, grazie a questa maggioranza, sono gli unici a non essere tutelati".
IdV, lunedì 31 gennaio convegno su bioetica e politica
“Un dizionario appropriato per affrontare i temi della bioetica in politica. E’ di questo che si discuterà al convegno di lunedì 31 gennaio, organizzato dal responsabile IdV del dipartimento Sanità e Salute, Antonio Palagiano. L’incontro dal titolo ‘Quale terminologia per la bioetica? Un dizionario per l'agenda politica’, che si terrà alle ore 14 nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini (via Poli, 19), sarà occasione per confrontarsi e per interrogarsi sui problemi del linguaggio della bioetica. Ma soprattutto servirà ad avere una visione più completa della questione per meglio elaborare le proposte legislative a riguardo. Oltre al deputato IdV, Antonio Palagiano, parteciperanno, tra gli altri, il capogruppo IdV alla Camera, Massimo Donadi, il portavoce nazionale dell’IdV, Leoluca Orlando, il presidente della Commissione parlamentare d’Inchiesta SSN, Ignazio Marino, il vicepresidente Fli, Benedetto Della Vedova, il professore dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, Stefano Rodotà, il presidente della Consulta di Bioetica Onlus, Maurizio Mori e il membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, Carlo Flamigni”. Lo rende noto un comunicato dell’Ufficio Stampa dell’IdV”.
Non gliela dà…
Si chiama N., è una ragazza che non ha compiuto 21 anni, compagna di scuola di Arisleida Espinoza. Una sera è stata invitata a partecipare ad una serata a casa del Presidente del Consiglio ad Arcore. Pur presentandosi, con tutte le buone intenzioni, non se l’è sentita, e non gliela dà... Sul verbale della sua testimonianza, pubblicato su Repubblica, si legge: "Aris mi diceva però che andare a letto col Presidente era stressante... il Presidente aveva rapporti sessuali contestualmente anche con altre donne. Quindi mi si chiede se nel momento in cui ho accettato di andare ad Arcore io sapevo che cosa mi sarebbe potuto capitare, cioè di fare sesso col Cavaliere anche in presenza di altre donne. Rispondo: Sì, lo sapevo, ero preparata psicologicamente, ma quando sono arrivata lì è prevalsa, come dico, la mia timidezza. E poi, vedendolo di persona sinceramente, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal Presidente, io sinceramente non me la sono sentita".
Cardone lascia il consiglio comunale
Vico Equense – Pasquale Cardone si è dimesso da Consigliere Comunale. Le difficoltà emerse in questi anni, con i vari organi Istituzionali (Sindaco, Giunta, maggioranza e minoranza e con alcuni settori della dirigenza comunale), la mancanza di confronto politico, alle tante domande poste nell’esercizio della sua funzione, alla base della decisione. La sua, in ogni caso, non è una rinuncia alla politica, infatti, proseguirà con impegno e passione per dare alla Città di Vico Equense, un Governo diverso da quello attuale. Eletto nel 2006 con la lista dei Democratici di sinistra, gli subentra come primo dei non eletti Massimo Trignano.
Le opportunità del Piano casa incontro con politici e tecnici
Piano di Sorrento - «Il nuovo Piano casa rappresenta un’occasione imperdibile per lo sviluppo della nostra città e di tutta la penisola sorrentina». A sostenerlo è il sindaco Giovanni Ruggiero, che ha organizzato la tavola rotonda in programma domani alle 16,30 a villa Fondi. Un incontro promosso dal senatore Raffaele Lauro d’intesa con i sindaci dei Comuni costieri, finalizzato a fare chiarezza sull’applicabilità della legge 19/2009 in penisola sorrentina, alla luce delle modifiche approvate dal Consiglio regionale. «Parcheggi, recupero dei fabbricati fatiscenti, riqualificazione dei centri storici: questi interventi saranno finalmente possibili anche in penisola sorrentina – continua Ruggiero – Ma per non dissipare la grande opportunità offertaci dalla Regione è necessario un confronto sulla legge con coloro che l’hanno promossa. E proprio questo è il senso dell’incontro di domani». Al tavolo dei relatori siederanno anche il presidente della commissione Agricoltura della Camera Paolo Russo, l’assessore regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela e i sindaci degli altri Comuni, oltre a tecnici ed esperti del settore. Sotto i riflettori sarà il nuovo articolo 2bis della legge 19, che consente interventi edilizi anche nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico come la penisola sorrentina: una novità significativa, introdotta dal Consiglio regionale per arginare la generale insoddisfazione determinata dal Piano Casa, che nel testo originario escludeva qualsiasi intervento nelle aree vincolate e nei centri storici. «È una decisione di buon senso – commenta il senatore Lauro -: il nuovo Piano Casa rappresenta il primo passo per colmare l’enorme ritardo in materia urbanistica che la Campania ha accumulato negli ultimi decenni rispetto alle altre regioni italiane». L’articolo 2bis, infatti, non si limita ad ampliare l’ambito applicativo della legge, ma specifica anche l’iter amministrativo di approvazione delle pratiche edilizie e paesaggistiche. Al centro del dibattito saranno poi le nuove norme che consentono di cumulare le misure previste dal Piano Casa con quelle contemplate dalle altre leggi, la possibilità di realizzare cambi di destinazione d’uso degli immobili anche nelle zone agricole e le disposizioni in materia di edilizia sociale e di riqualificazione delle aree degradate. Quanto all’abusivismo e alla speculazione edilizia: «Chiarimenti – conclude Lauro – sono necessari non solo per dare alla costiera una concreta possibilità di rilancio economico ed occupazionale, ma pure per evitare lo stillicidio dell’abusivismo edilizio di necessità e lo sciame di drammi umani derivante dagli abbattimenti dei manufatti illegali disposti dalla magistratura». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)
Metanizzazione, il Comune detta le regole per i lavori
Sorrento - Rappresenterà il principale argomento sul quale verterà la discussione nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale: la metanizzazione dell’area cittadina. L’argomento era già all’ordine del giorno dell’ultima sessione, ma si è deciso di posticiparlo per avere più tempo per analizzare le varie problematiche. La questione, infatti, è alquanto complessa, come conferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Mariano Pontecorvo: «prima di dare il via libera al progetto pretenderemo dalla Seteap-Napoletanagas precise rassicurazioni circa le prescrizioni che intendiamo imporre». «Innanzitutto – spiega Pontecorvo – vogliamo il coinvolgimento anche delle altre aziende che forniscono elettricità, acqua potabile e telefonia, in modo che, in occasione della posa delle tubature del metano, si realizzino anche i sottoservizi: non è possibile che al minimo guasto le nostre strade diventino come forme di gruviera piene di buche e rattoppi approssimativi». I vincoli che il Comune intende porre sono anche altri. «La ditta appaltatrice – aggiunge Pontecorvo – dovrà impegnarsi a sistemare le strade dove verranno eseguiti gli scavi, rifacendo completamente il manto di asfalto oppure, come nel caso del centro storico, riposizionando nuovamente la pavimentazione in basoli o cubetti di porfido lungo l’intera carreggiata per evitare che possano crearsi dossi o avvallamenti ed i lavori dovranno essere eseguiti a tratte non superiori ai 50 metri». «Previste anche precise modalità circa i tempi di esecuzione dei lavori che, come precisa Pontecorvo, «non potranno essere eseguiti nel periodo tra i mesi di marzo ed ottobre per evitare danni al turismo». Una serie di vincoli, dunque, ai quali la Seteap-Napoletanagas deve sottostare se non vuole dire addio ai finanziamenti stanziati dal ministero dello Sviluppo economico di 9milioni e 500mila euro, la metà del costo totale dell’intervento. «Noi non siamo contrari al metano, anzi – chiosa l’assessore – ma ciò non toglie che le opere dovranno essere eseguite secondo precisi criteri. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
Percolato in mare: arrestati Catenacci e l'ex vice di Bertolaso. Indagato Bassolino
Associazione per delinquere, truffa e reati ambientali: con queste accuse sono stati arrestati Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania, nell’ambito di un’operazione per reati ambientali eseguita in varie zone d’Italia dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli. Ai due è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nella stessa operazione sono state arrestate altre 12 persone. Le persone indagate sono complessivamente 38: tra loro ci sono anche l’ex presidente della Regione Antonio Bassolino, l’ex assessore regionale Luigi Nocera, l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi. Secondo la procura di Napoli ci sarebbe stato un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori di impianti di depurazione campani che ha portato a immettere per anni sul tratto di costa tra Napoli e Caserta percolato non trattato, liquido prodotto dalle discariche di rifiuti solidi urbani. Il percolato era portato nei depuratori senza alcun trattamento e da lì finiva in mare. Arresti domiciliari anche per Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente. Sono invece finiti in carcere, fra gli altri, Lionello Serva, ex sub-commissario per i rifiuti della Regione Campania, Claudio De Biasio, tecnico degli impianti del Commissariato, Generoso Schiavone, responsabile della Gestione acque per i depuratori della Regione Campania e Mario Lupacchini, dirigente del settore Ecologia della Regione. (da il Corriere del Mezzogiorno.it)
Si riparla di primarie
Vico Equense - Parlare delle primarie, dopo il gran casino di Napoli, non è semplice. Quella che doveva essere una festa della democrazia, è finita sepolta dai brogli e imbrogli. Eppure, hanno rivitalizzato la città di Bologna, non è dunque lo strumento in sé da buttare nel cestino. L’argomento, per la verità, non è al centro del dibattito politico locale. Ritorno sulla discussione, dopo la risposta a un commento, dell’Avvocato Giuseppe Dilengite, che già in passato ha dimostrato di apprezzare l’uso della partecipazione popolare per l’individuazione delle rappresentanze politiche (QUI). Il suo ragionamento parte dall’idea di creare, a Vico Equense, una grande coalizione, movimenti e partiti, con differenti orientamenti ideologici, che si uniscono, e per risolvere la scelta del candidato a Sindaco da contrapporre a Gennaro Cinque, l’ex vice sindaco, propone le primarie. “Sarebbe un bel modo – spiega nella sua risposta - per iniziare a parlare con la gente, far capire che ci sono persone serie e capaci che intendono lavorare per lo stesso fine e che intendono mettersi gli uni al servizio degli altri accettando democraticamente il responso delle primarie.” Fino ad oggi nessuno si è fatto avanti. “Ma c'è ancora tempo – aggiunge - e spero che si possa discutere serenamente di questa possibilità. In mancanza credo che sarà legittimo che una forza "centrista" e moderata decida di difendere la propria identità e il proprio "spazio" politico.” Le primarie non sono una panacea per tutti i malanni della politica ma potrebbero migliorare il funzionamento dei partiti, trasformare la politica e contribuire alla qualità delle scelte democratiche, riducendo la distanza tra società reale e i partiti.
“Ospedale unico? Auspicabile e necessario, ma non nel breve periodo”
Il primario Flora Beneduce spiega perché non bisogna dismettere i nosocomi di Vico e Sorrento
Vico Equense - L’ospedale unico della Penisola sorrentina s’ha da fare. Tutti concordano sull’opportunità della realizzazione. Pochi, però, hanno compreso la portata dell’investimento e i tempi per l’approvazione del progetto. Un coro unanime ha plaudito le parole di Vittorio Russo, commissario dell’Asl Napoli 3, che ha prospettato l’apertura del nosocomio entro tre anni. Ma Flora Beneduce, primario di Medicina Generale degli ospedali di Vico e Sorrento, ha chiaramente fatto capire che si stava parlando di una specie di “libro dei sogni”. Dottoressa, lei non ritiene che l’ospedale unico sia necessario? Non solo è necessario, è addirittura indispensabile. Ciò che contesto è la superficialità dell’approccio alla questione. Come si può pensare che un’opera di tale portata possa essere costruita ed entrare in funzione nel giro di trentasei mesi, oltretutto in un momento di difficile congiuntura economica? Qualcuno addirittura ha parlato poco responsabilmente di vendere a privati le due strutture della Penisola Sorrentina. Dunque le sue perplessità sono legate solo ai tempi di realizzazione? Ai tempi di realizzazione e al reperimento di fondi, che comporterebbe quasi certamente la svendita dei “gioielli di famiglia”, ossia il De Luca e Rossano a Vico e il Santa Maria della Misericordia a Sorrento, al miglior offerente. Insieme, i nosocomi al momento, rispondono all’esigenza di un’utenza che non potrebbe rinunciare ai servizi e alle prestazioni offerte. La sinergia di entrambi soddisfa la domanda della Penisola sorrentina e della Costiera amalfitana. Lei parla di possibilità di dismetterli. Ma la vendita non sarebbe successiva alla realizzazione dell’ospedale unico? Si potrebbe pensare non di venderli, ma di trasformarli in poliambulatori o in centri di accoglienza per pazienti non autosufficienti affetti da patologie croniche. Comunque gli ospedali della Penisola sorrentina vantano poli d’eccellenza e professionalità di comprovata esperienza e competenza. Quindi mi sembra più urgente un’efficace politica di razionalizzazione al fine di evitare inutili e costosi doppioni, potenziando ciò che già abbiamo. Cosa ci dice della sua unità operativa? Mi limito a descriverle l’organizzazione del mio reparto. La divisione di Sorrento – Vico è l’unico centro della Asl Napoli 3 Sud per la diagnosi e la cura delle dislipidemie familiari. Il centro antidiabete e endocrinologico è diventato il fiore all’occhiello di tutta l’Azienda Sanitaria. Inoltre, a Sorrento alcuni posti letto sono riservati ai pazienti oncologici in trattamento chemioterapico supportati da operatori formati per il sostegno psicologico ai malati. A Vico vero polo di attrazione per pazienti provenienti da altre regioni è la diagnosi e la cura dell’artrite psoriasica con l’adozione di farmaci innovativi. Ancora, al Santa Maria della Misericordia, nell’ambito dell’ambulatorio di allergologia, è possibile effettuare i test per il veleno degli imenotteri, unico nell’Asl Napoli 3 Sud. Inoltre, lavora a pieno ritmo un’unità per le malattie epato-bilio-metaboliche avanzate, per tutto ciò che afferisce al fegato. È inoltre in allestimento un centro di onco-ematologia, di cui faranno parte esperti professionisti già in carico nel reparto che dirigo. Dunque, lei ritiene che debba essere confermato lo status quo? No. Penso che sia necessario adottare altre misure, utilizzare ad horas i finanziamenti messi a disposizione dall’articolo 20 del piano sanitario per l’edilizia ospedaliera, in particolare per il Santa Maria della Misericordia, puntare sulle risorse umane, sburocratizzare gli iter e potenziare le tecnologie. Valorizziamo ciò che abbiamo e, nel frattempo, progettiamo il nosocomio unico. Cosa dovrebbe essere fatto nell’immediato? Credo che bisogni razionalizzare i comparti e puntare sulle risorse umane che presto arriveranno. È necessario potenziare il pronto soccorso con ulteriori posti letto per le urgenze di Medicina, tra cui quelle neurologiche e respiratorie, a Sorrento. A Vico, invece, si deve puntare alla medicina avanzata per la diagnostica e la terapia de delle malattie metaboliche. Infine, nell’immediato bisognerebbe separare i reparti di Medicina e Chirurgia, accorpati da tre anni senza criteri funzionali o logici. Nel piano sanitario sono previsti, per il suo reparto, venticinque posti letto a Sorrento e altrettanti a Vico. Non le sembrano troppi? Assolutamente no perché abbiamo continua richiesta e carenza di posti letto. Al fine di evitare doppioni, la mia proposta è quella di trasferire le urgenze al Santa Maria della Misericordia a Sorrento. L’ospedale di Vico, come ho già precisato, accoglierà i pazienti i cui ricoveri non rivestono caratteri d’urgenza. Questa divisione dipartimentale è assolutamente rispondente alle reali esigenze degli utenti. Ritorniamo all’ospedale unico. Secondo lei rappresenta una strada percorribile? Certo. Il mio monito, però, è quello di evitare facili entusiasmi e di costruire giorno dopo giorno, continuando ad offrire risposte agli utenti. Non si può attendere sospendendo i servizi, già provati dai tagli che il presidente della Regione Stefano Caldoro ha dovuto operare. Avrebbe potuto operare riduzioni in altri settori… Non credo. Il Consiglio regionale ha dovuto affrontare una situazione disastrosa, cacciare i baroni dalle istituzioni, sospendere le consulenze d’oro di Bassolino & co, far fronte ad un sistema clientelare stratificato e radicato. L’eredità della sinistra pesa ancora, soprattutto nel comparto sanitario. Ora siamo all’anno zero della Sanità in Campania. Non sogniamo, piuttosto continuiamo a lavorare nel rispetto della deontologia professionale e, soprattutto, nel rispetto dei pazienti che si rivolgono a noi. Sdoganiamo l’efficienza, offriamo supporto e mettiamo la nostra professionalità a disposizione degli utenti. Il presente ha bisogno del lavoro quotidiano, non di proclami e promesse che non saranno mantenute.
Vico Equense - L’ospedale unico della Penisola sorrentina s’ha da fare. Tutti concordano sull’opportunità della realizzazione. Pochi, però, hanno compreso la portata dell’investimento e i tempi per l’approvazione del progetto. Un coro unanime ha plaudito le parole di Vittorio Russo, commissario dell’Asl Napoli 3, che ha prospettato l’apertura del nosocomio entro tre anni. Ma Flora Beneduce, primario di Medicina Generale degli ospedali di Vico e Sorrento, ha chiaramente fatto capire che si stava parlando di una specie di “libro dei sogni”. Dottoressa, lei non ritiene che l’ospedale unico sia necessario? Non solo è necessario, è addirittura indispensabile. Ciò che contesto è la superficialità dell’approccio alla questione. Come si può pensare che un’opera di tale portata possa essere costruita ed entrare in funzione nel giro di trentasei mesi, oltretutto in un momento di difficile congiuntura economica? Qualcuno addirittura ha parlato poco responsabilmente di vendere a privati le due strutture della Penisola Sorrentina. Dunque le sue perplessità sono legate solo ai tempi di realizzazione? Ai tempi di realizzazione e al reperimento di fondi, che comporterebbe quasi certamente la svendita dei “gioielli di famiglia”, ossia il De Luca e Rossano a Vico e il Santa Maria della Misericordia a Sorrento, al miglior offerente. Insieme, i nosocomi al momento, rispondono all’esigenza di un’utenza che non potrebbe rinunciare ai servizi e alle prestazioni offerte. La sinergia di entrambi soddisfa la domanda della Penisola sorrentina e della Costiera amalfitana. Lei parla di possibilità di dismetterli. Ma la vendita non sarebbe successiva alla realizzazione dell’ospedale unico? Si potrebbe pensare non di venderli, ma di trasformarli in poliambulatori o in centri di accoglienza per pazienti non autosufficienti affetti da patologie croniche. Comunque gli ospedali della Penisola sorrentina vantano poli d’eccellenza e professionalità di comprovata esperienza e competenza. Quindi mi sembra più urgente un’efficace politica di razionalizzazione al fine di evitare inutili e costosi doppioni, potenziando ciò che già abbiamo. Cosa ci dice della sua unità operativa? Mi limito a descriverle l’organizzazione del mio reparto. La divisione di Sorrento – Vico è l’unico centro della Asl Napoli 3 Sud per la diagnosi e la cura delle dislipidemie familiari. Il centro antidiabete e endocrinologico è diventato il fiore all’occhiello di tutta l’Azienda Sanitaria. Inoltre, a Sorrento alcuni posti letto sono riservati ai pazienti oncologici in trattamento chemioterapico supportati da operatori formati per il sostegno psicologico ai malati. A Vico vero polo di attrazione per pazienti provenienti da altre regioni è la diagnosi e la cura dell’artrite psoriasica con l’adozione di farmaci innovativi. Ancora, al Santa Maria della Misericordia, nell’ambito dell’ambulatorio di allergologia, è possibile effettuare i test per il veleno degli imenotteri, unico nell’Asl Napoli 3 Sud. Inoltre, lavora a pieno ritmo un’unità per le malattie epato-bilio-metaboliche avanzate, per tutto ciò che afferisce al fegato. È inoltre in allestimento un centro di onco-ematologia, di cui faranno parte esperti professionisti già in carico nel reparto che dirigo. Dunque, lei ritiene che debba essere confermato lo status quo? No. Penso che sia necessario adottare altre misure, utilizzare ad horas i finanziamenti messi a disposizione dall’articolo 20 del piano sanitario per l’edilizia ospedaliera, in particolare per il Santa Maria della Misericordia, puntare sulle risorse umane, sburocratizzare gli iter e potenziare le tecnologie. Valorizziamo ciò che abbiamo e, nel frattempo, progettiamo il nosocomio unico. Cosa dovrebbe essere fatto nell’immediato? Credo che bisogni razionalizzare i comparti e puntare sulle risorse umane che presto arriveranno. È necessario potenziare il pronto soccorso con ulteriori posti letto per le urgenze di Medicina, tra cui quelle neurologiche e respiratorie, a Sorrento. A Vico, invece, si deve puntare alla medicina avanzata per la diagnostica e la terapia de delle malattie metaboliche. Infine, nell’immediato bisognerebbe separare i reparti di Medicina e Chirurgia, accorpati da tre anni senza criteri funzionali o logici. Nel piano sanitario sono previsti, per il suo reparto, venticinque posti letto a Sorrento e altrettanti a Vico. Non le sembrano troppi? Assolutamente no perché abbiamo continua richiesta e carenza di posti letto. Al fine di evitare doppioni, la mia proposta è quella di trasferire le urgenze al Santa Maria della Misericordia a Sorrento. L’ospedale di Vico, come ho già precisato, accoglierà i pazienti i cui ricoveri non rivestono caratteri d’urgenza. Questa divisione dipartimentale è assolutamente rispondente alle reali esigenze degli utenti. Ritorniamo all’ospedale unico. Secondo lei rappresenta una strada percorribile? Certo. Il mio monito, però, è quello di evitare facili entusiasmi e di costruire giorno dopo giorno, continuando ad offrire risposte agli utenti. Non si può attendere sospendendo i servizi, già provati dai tagli che il presidente della Regione Stefano Caldoro ha dovuto operare. Avrebbe potuto operare riduzioni in altri settori… Non credo. Il Consiglio regionale ha dovuto affrontare una situazione disastrosa, cacciare i baroni dalle istituzioni, sospendere le consulenze d’oro di Bassolino & co, far fronte ad un sistema clientelare stratificato e radicato. L’eredità della sinistra pesa ancora, soprattutto nel comparto sanitario. Ora siamo all’anno zero della Sanità in Campania. Non sogniamo, piuttosto continuiamo a lavorare nel rispetto della deontologia professionale e, soprattutto, nel rispetto dei pazienti che si rivolgono a noi. Sdoganiamo l’efficienza, offriamo supporto e mettiamo la nostra professionalità a disposizione degli utenti. Il presente ha bisogno del lavoro quotidiano, non di proclami e promesse che non saranno mantenute.
Lauro (PdL): “La Rai è ormai una barca alla deriva”
Scontro in diretta su Raidue tra Michele Santoro, conduttore di Annozero, e il direttore generale Mauro Masi. Dopo l'anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione per dissociarsi dall'impostazione della puntata. In merito alla vicenda, il senatore Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione di vigilanza Rai, stamane, al Senato, ha dichiarato: "La Rai è ormai una barca alla deriva, in preda all'anarchia, e tradisce, quotidianamente, il suo ruolo di servizio pubblico. Il pagamento del canone è diventato una beffa per i cittadini italiani. La prossima settimana presenterò un disegno di legge per l'immediato commissariamento e la privatizzazione dell'azienda, con conseguente abolizione della commissione parlamentare di vigilanza, la cui inutilità è sotto gli occhi di tutti."
La “Pizza a Metro” a Identità Golose
Vico Equense - Il mito della pizza al settimo appuntamento di “Identità Golose”, il congresso internazionale di cucina d’autore che si svolgerà a Milano dal 30 gennaio al 1 febbraio 2011. Tre grandi pizzaioli (Luigi Dell’Amura, Gino Sorbillo e Simone Padoan) ognuno riconducibile a una scuola diversa, detteranno tutti i punti di un’ arte: segni, gesti e addendi di una pizza fatta come si dovrebbe fare nel 2011 e oltre. «Oggi la pizza al metro – spiega Luigi Dell’Amura a Alessandra Meldolesi - ha una sua specificità, diversa dalla romana e dalla napoletana. Con il vantaggio di un copyright e di una formula definiti dal brevetto di mio nonno, oltre a un testimonial d’eccezione come Gennaro Esposito. Le differenze sono tante: l’impasto è più morbido e spesso, il condimento più generoso, la lievitazione più breve e la cottura più mite e prolungata. I nostri prodotti hanno fatto scuola fra i catecumeni dei vicoli napoletani: penso alla farina e alla conserva di pomodoro concepite per noi; quando reperibile al pomodoro fresco al posto della passata. Per fare chiarezza è nostra intenzione stipulare un disciplinare della ‘Pizza a Metro’».