di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Presentato l'altra sera nella sala consiliare del Comune di Sorrento, a cura dell’assessorato alla cultura del Comune di Sorrento, in collaborazione col gruppo Il caffè delle muse, gestito da Carlo Alfaro e da Marianna Scarpato, l’interessante saggio “Storia del turismo in Italia” (Il Mulino) della professoressa Annunziata Berrino, docente di Storia contemporanea all’Università Federico II di Napoli. Dopo i consueti saluti dell’assessore, Maria Teresa De Angelis, il giornalista Luigi D’Alise, direttore dell’Ago Press, e il dottor Carlo Alfaro hanno orchestrato una presentazione agile e coinvolgente, alternando i contributi dei relatori, il presidente dell’Associazione degli agenti di viaggio della penisola sorrentina Antonino Amuro e il segretario del Centro di cultura e storia amalfitana, Donato Sarno, con momenti di arte grazie alle brillanti letture di brani del testo affidate alla voce del pluripremiato attore teatrale Roberto Azzurro, e alle graziose esibizioni di quattro piccole promesse del balletto, Vittoria Ardillo, Sveva Falzarano, Imma e Michela Cafiero, coordinate dalla coreografa Floriana Cafiero dell’associazione Voglia di danzare. E’ seguito un dibattito animato dalle considerazioni del vicesindaco Giuseppe Stinga, delle giornaliste Adele Paturzo di Telestreet Arcobaleno ed Elisabetta Donadono di Napolipost, della pittrice Adele Gargiulo. Annunziata Berrino, già autrice di “L’eredità contesa. Storie di successioni nel Mezzogiorno prenapoleonico” (Carocci, 1999) e “La Spina. Uno yacht del Novecento” (Allemandi, 2009), cura dal 2002 l’annale “Storia del turismo” dell'editore Franco Angeli. Il testo presentato a Sorrento offre per la prima volta una storia complessiva del turismo italiano dall’inizio dell’Ottocento a oggi.
L’autrice prende le mosse dal momento in cui nasce il viaggio di diporto, cioè per vacanza, nel quale l’Italia è meta ambita dei viaggi stranieri, per poi soffermarsi sull’emergere del turismo del benessere, con la fortuna dei soggiorni termali e delle vacanze al mare, sullo sviluppo delle infrastrutture e delle istituzioni e la progressiva, impetuosa diffusione del turismo di massa, che rende oggi questo settore una delle realtà economiche cruciali del nostro Paese. Il volume chiarisce che cosa portò la società occidentale fra Otto e Novecento ad elaborare la categoria culturale del turismo, e come nasca quella condizione leggera, quasi beata, propria dei turisti, nella quale è consentito allontanarsi dal quotidiano e, talora, persino spogliarsi della propria identità. Il libro racconta la storia del turismo in Italia attraverso la descrizione dell'immaginario e delle pratiche di viaggio e di soggiorno, e ricostruisce la contemporanea evoluzione del sistema dei servizi, delle istituzioni e delle politiche turistiche dall'inizio dell'Ottocento a oggi. Nelle infinite località turistiche italiane - città d'arte o termali, in montagna, al mare o ai laghi - processi culturali, mode, organizzazioni e consumi si trasformano a ritmo incalzante, fino a connotare l’identità del nostro popolo.
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