La penisola soffre di carenze strutturali mai sanate, diminuiscono anche le soste delle crociere
Fonte: Vincenzo Maresca da Il Giornale di Napoli
Sorrento - Calo in verticale
delle presenze negli
stabilimenti balneari della
costiera sorrentina (nella foto il
litorale) alle prese con una
ridotta capacità di spesa degli
italiani che ha determinato una
forte contrazione di tutti i
consumi ma anche con un
concreto disinteresse da parte
degli ospiti stranieri sempre
maggiormente attratti dal
comfort delle strutture
alberghiere in relazione al
cattivo rapporto qualità-prezzo,
alla scarsa innovazione di
prodotto ed al mancato
adeguamento alla rapida
evoluzione della domanda. La
crisi ha indebolito il prodotto
mare in penisola sorrentina,
scarsamente competitiva
rispetto ad altre destinazioni
nazionali, anche
geograficamente vicine. Il calo
delle presenze negli
stabilimenti balneari sembra
essere di fatto strutturale in un
territorio che soffre l’assenza di
una lobby del turismo e che ha
determinato quest’anno un
andamento piuttosto stabile dei
costi dei servizi balneari che
non registrano aumenti ed anzi in alcuni casi segnano qualche
lieve diminuzione sugli
abbonamenti mensili e
stagionali. Ad accentuare la
crisi del comparto, oltre alla
crisi, intervengono anche le
condizioni meteorologiche che
stanno penalizzando da maggio
le principali attività balneari
della costiera accentuando il
calo dei flussi verso il mare
proprio nel fine settimana. Ma
non è tutto. Nessuno investe
nel settore balneare con
carenze strutturali che fanno
della penisola sorrentina una
eterna incompiuta che ancora
tiene il passo grazie alle
bellezze naturali e
paesaggistiche che nulla hanno
a che vedere con la
programmazione turistica,
nonostante i proclami che
puntualmente giungono nelle
campagne elettorali
amministrative che avvolgono
la politica della costiera
sorrentina.
E l’indice in questo
caso è puntato sulla situazione
ambientale che rappresenta
una vera e propria piaga per un
territorio a vocazione turistica
come Sorrento e dintorni,
vessato ogni anno da incredibili
situazioni di scarichi fognari
abusivi sulle spiagge che
aumentano il tasso di
inquinamento della costa
sorrentina.
Nessuna delle sei
amministrazioni dei comuni
della penisola sorrentina ha
mai pensato un progetto che
prevede la bonifica e la
programmazione che
dovrebbero essere fatte nel
periodo autunno-primavera per
consentire agli operatori del
settore di essere pronti
all’inizio di ogni stagione estiva
grazie alle bellezze naturali. Il
mese di luglio, inoltre, sembra
essere povero anche sotto il
profilo delle crociere,
improvvisamente diminuite.
Infatti se da un lato Sorrento
sta togliendo flussi al porto di
Napoli dall’altro sta soffrendo
la situazione organizzativa di
Salerno, sempre più
competitiva nel settore
crocieristico, grazie ad
infrastrutture che Sorrento non
ha e non potrà mai avere.
Vincenzo Maresca
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