lunedì 22 luglio 2013

Presenze in calo negli stabilimenti balneari, è crisi

La penisola soffre di carenze strutturali mai sanate, diminuiscono anche le soste delle crociere 

Fonte: Vincenzo Maresca da Il Giornale di Napoli

Sorrento - Calo in verticale delle presenze negli stabilimenti balneari della costiera sorrentina (nella foto il litorale) alle prese con una ridotta capacità di spesa degli italiani che ha determinato una forte contrazione di tutti i consumi ma anche con un concreto disinteresse da parte degli ospiti stranieri sempre maggiormente attratti dal comfort delle strutture alberghiere in relazione al cattivo rapporto qualità-prezzo, alla scarsa innovazione di prodotto ed al mancato adeguamento alla rapida evoluzione della domanda. La crisi ha indebolito il prodotto mare in penisola sorrentina, scarsamente competitiva rispetto ad altre destinazioni nazionali, anche geograficamente vicine. Il calo delle presenze negli stabilimenti balneari sembra essere di fatto strutturale in un territorio che soffre l’assenza di una lobby del turismo e che ha determinato quest’anno un andamento piuttosto stabile dei costi dei servizi balneari che non registrano aumenti ed anzi in alcuni casi segnano qualche lieve diminuzione sugli abbonamenti mensili e stagionali. Ad accentuare la crisi del comparto, oltre alla crisi, intervengono anche le condizioni meteorologiche che stanno penalizzando da maggio le principali attività balneari della costiera accentuando il calo dei flussi verso il mare proprio nel fine settimana. Ma non è tutto. Nessuno investe nel settore balneare con carenze strutturali che fanno della penisola sorrentina una eterna incompiuta che ancora tiene il passo grazie alle bellezze naturali e paesaggistiche che nulla hanno a che vedere con la programmazione turistica, nonostante i proclami che puntualmente giungono nelle campagne elettorali amministrative che avvolgono la politica della costiera sorrentina.
 
E l’indice in questo caso è puntato sulla situazione ambientale che rappresenta una vera e propria piaga per un territorio a vocazione turistica come Sorrento e dintorni, vessato ogni anno da incredibili situazioni di scarichi fognari abusivi sulle spiagge che aumentano il tasso di inquinamento della costa sorrentina. Nessuna delle sei amministrazioni dei comuni della penisola sorrentina ha mai pensato un progetto che prevede la bonifica e la programmazione che dovrebbero essere fatte nel periodo autunno-primavera per consentire agli operatori del settore di essere pronti all’inizio di ogni stagione estiva grazie alle bellezze naturali. Il mese di luglio, inoltre, sembra essere povero anche sotto il profilo delle crociere, improvvisamente diminuite. Infatti se da un lato Sorrento sta togliendo flussi al porto di Napoli dall’altro sta soffrendo la situazione organizzativa di Salerno, sempre più competitiva nel settore crocieristico, grazie ad infrastrutture che Sorrento non ha e non potrà mai avere. Vincenzo Maresca

Nessun commento: