venerdì 31 dicembre 2010
Pino Daniele: i botti sono un oltraggio come i sacchetti
Il cardinal Sepe dice che è peccato, ma anche a lui piacciono i fuochi pirotecnici, la tradizione di festeggiare con «i botti» la fine dell’anno. La fine di un anno così particolare per i napoletani, anche se io lo dico da lontano, per quanto Roma sia vicina, meriterebbe un falò catartico, un fuoco capace di esorcizzare i nostri problemi, di purificare le strade dalla munnezze come le nostre anime e i nostri pensieri neri. Non ho mai visto conciata peggio di così la città che ho tanto cantato e che tanto canterò, che tanto mi ha dato, a partire dai natali, e tanto mi ha tolto. Dire ai napoletani, come agli italiani tutti, che festeggiare l’anno nuovo vuol dire anche essere responsabili e civili è scontato. Come dire che è meglio gridare di gioia per un gol di Cavani che di terrore per una di quelle stupide bombe che porta il suo nome: non è un omaggio a un campione, ma un oltraggio. Ricordo la mitica bomba Maradona: Diego regalava gioia e poesia e batticuori, qualche volta al massimo ha dissipato il suo talento, non ha mai fatto male a un bambino inerme, a una mamma sorridente, a un operaio poco prudente. Il mio appello non conta, se non pensandomi come papà di un bimbo piccolo: dicendo addio a un anno davvero orribile e cercando di rendere propizio l’arrivo di uno migliore, voglio vedere nei suoi occhi la gioia, lo stupore, la meraviglia, non certo la paura. Non aggiungiamo munnezza ad altra munnezza, non buttiamo per strada rifiuti che ormai rischiamo di diventare il simbolo di una capitale di cultura che per ben altri motivi va ricordata. Spariamo con attenzione, qualche bengala, qualche botta legale, le stelline per i più piccoli. Godiamoci gli spettacoli pirotecnici dove ci saranno, evitiamo di diventare una notizia del primo tg dell’anno, con quella mortificante conta dei feriti, qualche volta dei morti. Napule è a 'a voce d''e criature, ho scritto un milione d'anni fa, e lasciamo che quelle voci salgano al cielo stanotte per cercare un domani migliore, per raccontare a chi ci governa, e parlo di tutte le istituzioni, locali e nazionali, che l’unico botto che ci serve è quello di tornare ad essere una metropoli europea, una città d’arte e cultura, una città aperta, e non una città soffocata dalla munnezza. Buon anno a tutti i napoletani, e gli italiani, di buona volontà, quelli per cui Napoli non è 'na carta sporca. Buon anno davvero. (Pino Daniele il Mattino)
Vi rendiamo conto
Sorrento - Fine anno è tempo di bilanci, anche per chi è stato chiamato dagli elettori al ruolo di minoranza negli organi di amministrazione di una città. Nei mesi successivi alle elezioni della primavera 2010, il Partito Democratico ha svolto il proprio ruolo con impegno, non sempre riuscendo a raggiungere gli obiettivi che ci si era posti, ma operando sempre con la massima determinazione e con responsabilità. I nostri consiglieri comunali Luigi Mauro ed Alessandro Schisano, oltre alla normale attività di partecipazione alle sedute, hanno presentato in questi mesi oltre 30 interrogazioni al Sindaco. Interrogazioni che hanno contribuito ad evidenziare problemi comuni o sollecitare l’Amministrazione Comunale ad agire su alcune tematiche, anche direttamente segnalateci dai cittadini. Le interrogazioni presentate hanno riguardato spesso l’emergenza scuola. I disagi per la chiusura della Vittorio Veneto, i lavori da effettuarsi per la manutenzione ordinaria dei singoli plessi scolastici ed il progetto di manutenzione straordinaria del plesso scolastico Vittorio Veneto sono state al centro di più di una interrogazione. Ci siamo occupati di beni e spazi pubblici. Il Parco Ibsen, la Pineta delle Tore, Piazza Veniero, i campetti sportivi dello Spasiano, la spiaggia libera di S. Francesco, le terrazze ad uso pubblico di Via Capo ed il nuovo Centro Anziani per il quale l’Amministrazione Comunale in campagna elettorale aveva promesso l’apertura nei primi mesi di mandato (cosa ancora non avvenuta). Abbiamo speso energie in tema di trasparenza. Il pagamento delle spettanze al Direttore dei Lavori per la costruzione del Parcheggio Correale, un nuovo regolamento da approvare a breve per la concessione di contributi alle associazioni, la soppressione della figura del Direttore Generale del Comune di Sorrento, alcune incongruenze sul vecchio Piano Regolatore Generale sono solo alcuni degli argomenti ai quali è stata dedicata attenzione. Ci siamo occupati di ambiente e di parcheggi. Abbiamo chiesto spiegazioni sul progetto di autorimessa interrata in viale Nizza ed in che modo sono state ripristinate le aree a verde sui parcheggi pertinenziali interrati già autorizzati; inoltre, abbiamo chiesto di verificare se i box auto realizzati in passato, siano stati tutti realmente venduti nei tempi stabiliti dalla legge, perché in caso contrario potrebbero essere acquisiti al patrimonio comunale. Ci siamo opposti in Consiglio Comunale al nuovo Piano Urbanistico Comunale di Sorrento, in via di approvazione definitiva. Un disegno della città che contiene tantissime volte la parola “IO”, ma che non contiene nemmeno una volta la parola “NOI”. E proprio su questo argomento nelle prossime settimane cercheremo di informarvi in maniera adeguata. Non ci siamo occupati però solo di controllare l’operato dell’amministrazione comunale, ma abbiamo costantemente lavorato proponendoci come opposizione costruttiva contribuendo ad elaborare delle iniziative concrete su alcune problematiche. Ed alcune di queste proposte proprio nell’ultima seduta di consiglio comunale, seppure con qualche modifica, hanno ottenuto l’approvazione. Le prime due riguardano la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e prevedono delle azioni di monitoraggio costante del mare e dell’aria. La terza riguarda la cultura ed, in particolare, delle azioni da predisporre per contribuire a valorizzare un’importante risorsa della città di Sorrento: il Museo Correale. A questo punto risulta fondamentale l’attività dell’Amministrazione Comunale che dovrà attuate i tre distinti progetti sulla base delle indicazioni ricevute dal Consiglio Comunale. Riteniamo opportuno ringraziare i cittadini che costantemente manifestano il loro supporto, gli utenti del nostro gruppo Facebook e del nostro sito, che sempre più numerosi si avvalgono di queste nuove modalità di partecipazione. Facciamo, infine, gli auguri di Buon Anno 2011 ai Sorrentini, auspicando che, anche se con tutti i nostri limiti e le nostre mancanze, il nostro lavoro di questi mesi possa far tornare in loro la voglia di occuparsi di Sorrento, non come somma di interessi di singoli, ma in quanto “bene comune” espressione di una comunità. (Il Coordinamento del Partito Democratico di Sorrento)
Un'immagine nuova per la città di Napoli
"Voglio concludere quest'anno tirando le somme del lavoro che ho svolto come assessore provinciale al turismo in un momento particolarmente difficile per Napoli e per la sua provincia alle prese con l'emergenza rifiuti, con le forti contestazioni e legittime preoccupazioni delle comunità locali, con l'esigenza di dare risposte coerenti e risolutive tenendo presente che le sofferenze che ne sono derivate alla nostra immagine turistica sono state senza dubbio rilevanti e richiedono un forte impegno per uscire dalla crisi e per rilanciare forte il nostro brand in Italia e all'estero. Non esistono ricette magiche per raggiungere questo risultato: sono convinto che il principale sforzo che dobbiamo compiere, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, sia proprio quello di riuscire a proporre l'immagine di una Napoli e della sua provincia libera dai rifiuti, pulita e quindi di per sé suggestiva, accattivante, in grado di richiamare quasi per incanto turisti da ogni angolo del pianeta. E' questo lo spot più bello che vorrei proporre attraverso i media nazionali e internazionali perché è quello che più di ogni altro ha valore e significato. Con il Presidente Luigi Cesaro, i colleghi della giunta provinciale e l'assessore regionale al turismo Giuseppe De Mita stiamo perfezionando una vera e propria strategia che possa rilanciare alla grande l'immagine di Napoli e delle sue più suggestive e tradizionali località turistiche in Italia e all'estero. In questa ottica dovremo approvare al più presto la nuova legge regionale sul turismo indispensabile per supportare le strategie di marketing integrato delle istituzioni, delle imprese turistiche, delle associazioni di categoria pianificando con largo anticipo gli eventi che si devono proporre sul mercato per godere degli effetti di ritorno in termini di presenze anche strettamente connesse alle iniziative che si calendarizzano in determinati periodi dell'anno e in occasioni di particolari ricorrenze. Su questo insieme al collega De Mita intendiamo sviluppare un piano di lavoro concreto e coerente auspicando nella collaborazione di tutti gli Enti interessati, a cominciare dalla stessa Camera di commercio di Napoli il cui presidente Maurizio Maddaloni è fra l'altro un esperto tour operator e molto attento e disponibile a fare sistema nell'interesse delle imprese e del territorio. Infine auspico per il 2011 la riscoperta della politica intesa come servizio per i cittadini riscoprendo quei valori che possono permetterci di recuperare credibilità agli occhi di un'opinione pubblica sempre più disorientata e più disaffezionata nei confronti della politica. Questo è un rischio che dobbiamo scongiurare nell'interesse di tutti e nella mia responsabilità di assessore provinciale intendo dare un esempio in questa direzione coinvolgendo i giovani soprattutto nelle nuove sfide che ci attendono e che li attendono. In questi mesi ho incontrato molti operatori in tutte le realtà della provincia e del golfo di Napoli, ci siamo confrontati e soprattutto abbiamo condiviso analisi, proposte, strategie. Mi auguro che continueremo su questa strada per centrare il principale obiettivo che abbiamo innanzi e cioè la rinascita socio-culturale e turistica di Napoli e della sua ricca e bella provincia affinché ritorni ad essere protagonista in Italia, in Europa e nel mondo grazie all'impegno, agli sforzi e all'entusiasmo di tutti." (Pietro Sagristani, assessore provinciale al Turismo e al Marketing territoriale di Napoli, da il Denaro.it)
Estradizione Battisti. Lauro: Contro una decisione vergognosa, indegna di un paese civile
In relazione all'imminente rifiuto, da parte del presidente del Brasile Lula, di concedere all'Italia l'estradizione del terrorista rosso e pluriassassino, Cesare Battisti, condannato con sentenze definitive a più ergastoli, il sen. Raffaele Lauro (PdL) ha dichiarato stamani al Senato: "Si tratta di una decisione vergognosa, indegna di un paese civile e speciosamente motivata, che non solo offende i principi elementari della civiltà giuridica internazionale e la memoria dolorosa di tutte le vittime del terrorismo e delle loro famiglie, ma mette pesantemente in crisi i rapporti bilaterali italo-brasiliani, sia politici che economici." "Il fatto che un uomo di sinistra, come Lula - ha aggiunto Lauro -, che ha preteso di rappresentare il riscatto, morale e civile, del popolo brasiliano, si faccia complice, a conclusione del suo mandato, di un tale misfatto, la dice lunga sulla cattiva coscienza, ancora dominante, e sulla filosofia dell'indulgenza verso il terrorismo di sinistra e verso i terroristi in libertà, che ancora alimenta i circoli internazionali degli intellettuali rossi e dei cattivi maestri delle ideologie pseudo-rivoluzionarie." "Il Governo agisca in tutte le sedi per impugnare una tale nefandezza, il Presidente della Repubblica faccia sentire, stasera, nel discorso di fine d'anno, la sua voce di condanna, alta e ferma, per esprimere lo sdegno di tutti gli italiani e il Parlamento affronti, quanto prima, in un dibattito senza ipocrisie, la triste e pesante eredità del terrorismo."
Rinvenuta statua del’700 rubata a Sorrento
Meta - Era stata trafugata in piena notte il 18 agosto scorso da ignoti che penetrati all’interno della chiesa della SS. Annunziata nel centro storico di Sorrento avevano violato una delle nicchie della navata per impadronirsene. Spariva così una statua di ceramica e legno raffigurante Sant’Agostino di autore sconosciuto ma risalente al ‘700 napoletano e dall’indubbio valore storico ed artistico. Il furto della pregevole opera era stato denunciato al comando della polizia municipale senza che le successive indagini portassero a tracce certe sulla identità dei responsabili. A ritrovarla dopo 4 mesi sono stati i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento che in seguito ad opportuna segnalazione si sono recati nel negozio di un antiquario 41enne a Meta di Sorrento dove tra quadri ed oggetti d’epoca è stata rinvenuta anche la statua rubata raffigurante Sant’Agostino. La segnalazione in merito alla presenza della scultura nel negozio di antiquariato è stata fatta da alcuni appartenenti all’arciconfraternita religiosa di Santa Monica di Sorrento che tra gli oggetti posti in vendita dal 41enne originario di Vico Equense avevano notato anche la statua di 60 centimetri di altezza in legno e ceramica perfettamente identica a quella trafugata nella chiesa della SS. Annunziata di Sorrento. Posta sotto sequestro la preziosa statuetta è stata successivamente restituita al priore dell’arciconfraternita di Santa Monica affinchè provvedesse a farla ricollocare al suo posto. Dubbia la posizione del 41enne antiquario che dovrà spiegare alla magistratura le modalità con le quali è entrato in possesso di un oggetto sacro rubato la cui scomparsa era stata denunciata 4 mesi prima. Successive indagini condotte dai carabinieri potrebbero presto portare alla individuazione degli autori del furto probabilmente commissionato da appassionati di opere d’arte del ‘700 napoletano che negli ultimi decenni hanno letteralmente spogliato di tesori chiese ed arciconfraternite della penisola sorrentina facendo sparire statue antiche e soprattutto pastori e presepi del ‘700 napoletano. Nel caso specifico la chiesa della SS. Annunziata che si trova in via Fuoro nel centro storico sorrentino, rappresenta una delle chiese più antiche della città risalente al 1133 ed edificata sui resti di un antico tempio romano dedicato a Cibele, la divinità venerata come grande madre della natura, degli uomini e dei luoghi selvatici, il cui altare risalente al primo secolo dopo cristo è conservato al museo Correale. La chiesa della SS. Annunziata fu eretta nel periodo in cui Sorrento era uno stato autonomo ed era governato da un proprio principe. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
Monte Faito, sequestrato camion di rifiuti speciali
Castellammare di Stabia - S'intensificano i controlli, da parte della polizia municipale di Castellammare di Stabia, guidata dal comandante Antonio Vecchione, sul fronte della tutela ambientale. In data 23 dicembre 2010, nell'ambito di un apposito servizio finalizzato alla individuazione di discariche abusive, sul Monte Faito, all'altezza di via Giusso, sul terzo tornante, una pattuglia di polizia municipale, nucleo di polizia ambientale, all'esito di un appostamento notturno, ha fermato, dopo un breve inseguimento, un automezzo carico di rifiuti inerti e materiale di risulta proveniente da cantieri edili, per un totale di circa 10 metri cubi. Il camion è stato posto sotto sequestro, mentre il conducente, nato e residente a Castellammare di Stabia, è stato destinatario delle relative sanzioni amministrative.
30 anni dopo ritorna il grande Peppino De Filippo al Festival "All´ombra del Tasso"
Sorrento - Lunedì 3 gennaio alle ore 18.00, al Bar Fauno, secondo appuntamento con il Festival di poesia, letteratura e teatro "All´ombra del Tasso" con uno speciale evento dedicato ad uno dei più grandi autori comici del `900 italiano. « Fare piangere - scrisse Peppino de Filippo - è meno difficile che far ridere. Per questo, teatralmente parlando, preferisco il genere farsesco. Sono sicuro che il dramma della nostra vita, di solito, si nasconde nel convulso di una risata, provocata da un'azione qualsiasi che a noi è parsa comica. Sono convinto che spesso nelle lacrime di una gioia si celino quelle del dolore. Allora la tragedia nasce e la farsa, la bella farsa, si compie.» L´iniziativa nasce grazie alla sinergia tra le associazioni A.T.S. Sorrento (Arti,Turismo,Sport) e il Circolo Endas penisola sorrentina onlus con la direzione artistica del prof. Antonio Volpe. Protagonisti di prestigio di questo secondo incontro il prof. Pasquale Sabbatino (Direttore del Dipartimento di Filologia moderna "Salvatore Battaglia" dell´Università degli studi "Federico II" di Napoli) e la prof.ssa Giuseppina Scognamiglio (docente di Letteratura teatrale italiana presso lo stesso ateneo) che presenteranno il volume "Per Peppino De Filippo. Autore e Attore" (edito dalle Edizioni scientifiche italiane nel novembre del 2010). L´evento sorrentino vedrà anche la straordinaria partecipazione in qualità di special guest dell´Avv. Carmine Imperato che si esibirà in alcune celebri melodie della canzone italiana e napoletana. "L´iniziativa - dichiara il direttore artistico prof. Antonio Volpe - patrocinata dalla Città di Sorrento è unica del genere in Campania. Si è pensato infatti di valorizzare giovani talenti letterari affiancandoli ad autori già affermati. Confidiamo a tal fine nel pieno sostegno del Sindaco Peppino Cuomo e dell´Assessore al turismo Gaetano Milano oltre che dei numerosi giornalisti soci dell´associazione".
“Niente scorta voglio il rilancio della normalità”
Castellammare di Stabia - Da nove mesi sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, già pm della Dda napoletana e senatore di An, è da poco reduce da un dibattito nell’aula consiliare sulla fusione di due società comunali. Il primo impegno istituzionale, dopo i sette bossoli trovati sotto casa due giorni fa che hanno seguito le minacce ricevute via email e le scritte ingiuriose per strada. Sindaco, a chi sta pestando i piedi? «A diverse persone cui non va giù il mio attivismo nel ripristinare un minimo di legalità a Castellammare. È da quando mi sono insediato che avverto certe insofferenze». E ora che le insofferenze si sono trasformate anche in minacce? «Per me non cambia nulla, continuo nella mia politica di interventi». Chiederà una sorveglianza particolare, una scorta? «Non è mia abitudine sollecitare sorveglianze nei miei confronti. Non sono preoccupato più di tanto. Spetta ad altre istituzioni dover fare riflessioni di questo tipo, ma da me non partirà di certo alcuna richiesta». In quali realtà crede che i suoi interventi siano stati accolti con tanta insofferenza? «Non è questione di realtà diverse. Con i miei provvedimenti, nell’ambito delle prerogative che mi concedono le leggi, ho cercato di incidere su una quotidianità in cui l’illegalità è diffusa. Tante regole sono violate nella circolazione, nel commercio, nel settore dell’ambulantato. Tanto c’è da fare». Ma c’è stata una vicenda che ha scatenato più delle altre certe reazioni minacciose? «Credo sicuramente il divieto di accendere falò nel giorno dell’Immacolata. Si tratta di una tradizione in cui esistono contiguità di ambienti camorristici, che gestiscono precisi poteri locali. E, mi creda, in questo periodo ho dovuto assistere a vicende davvero scandalose». A cosa si riferisce? «All’apertura di un bar confiscato alla camorra, che veniva gestito in pieno centro cittadino da una famiglia cui era stato ceduto. Sollecitai il pm, ne ho ottenuto il sequestro definitivo. Ora attendo che sia assegnato definitivamente al Comune per farne una sede della polizia urbana». Non teme di farsi sempre più nemici per questo suo attivismo? «Non me ne curo, perché credo nel rilancio della normalità in una città come Castellammare. Una normalità che passa solo per il ripristino di quella legalità nelle piccole cose quotidiane in cui gli enti locali sono spesso mancati non esercitando i loro poteri di intervento». Si inserisce in questo discorso anche la delibera sulle ronde? «Certamente. Se la legge mi assegna delle prerogative, cerco di utilizzarle al meglio per il bene della città.» Esiste un problema di pseudocultura della tolleranza anche per forme di illegalità all’apparenza di poco rilievo? «Sì, è questo il punto e interessa trasversalmente tutti i contesti sociali. Non c’è in molti quella riprovazione che ci si aspetterebbe, quella presa di distanza emarginante verso il delinquente e i suoi atteggiamenti prevaricatori. Come se legalità fosse una parola riservata al lavoro delle forze dell’ordine e basta». Ha trovato collaborazione al Comune? «Ho attuato le prescrizioni della commissione d’accesso. Qualcuno si illudeva che, fatto questo, tutto poteva ricominciare come prima. Non è così. Ho ridotto i dirigenti da undici a otto, rimettendo in discussione le retribuzioni che erano tutte al massimo». Le dà fastidio che la definiscano un sindaco sceriffo? «Se gli si dà un’accezione positiva intendendo chi vuole la legalità, no di certo». Crede che la gente apprezzi il suo lavoro? «Colgo molti segnali positivi tra la maggioranza delle persone di Castellammare. Va detto anche che ho trovato molta collaborazione, soprattutto nella polizia municipale. Insomma, sono fiducioso». (Gigi Di Fiore il Mattino)
Pd, Velardi: Abbiamo cercato il leader riformista ma in Italia non c'è
D'Alema troppo pesante e vecchio. Veltroni troppo leggero e nuovista”. Così Claudio Velardi, fondatore del Riformista, intervistato dal Fatto quotidiano, và all’attacco dell’intera classe dirigente del Pd. Il "progetto politico" del 'Riformista' e' "miseramente fallito – spiega Velardi - perche' noi il leader riformista lo abbiamo cercato con la lanterna come Diogene. Ma in Italia non esiste". Secondo Velardi il Pd “oggi è l'accozzaglia dei rimasugli della Dc e del Pci”. Era più riformista il Pci del 1976”. E il giudizio su Franceschini è ancora più pungente: “mai scommesso un nichelino. È un cattocomunista! Col riformismo non c’entra nulla”. Fassino, invece, "poveraccio: e' riformista, sobrio, marchionniano. Ma a Torino temo l'effetto Rutelli". E anche sul caso Fiat Velardi si schiera “con Marchionne e con la sua battaglia per salvare l’industria in Italia” e indica nell’egemonia massimalista della Fiom il vero problema. Velardi poi racconta anche un episodio risalente al 1997 quando D’Alema al Congresso di Roma “disse le cose che sta facendo Marchionne oggi!”. “Alla fine del congresso fu circondato da una folla di sindacalisti della Cgil, ricordo Nerozzi, che lo fecero nero. Dal giorno dopo non fu più lo stesso: titubante, insicuro, incerto”. L’ex editore del Riformista nutre dubbi anche sui leader del nascente terzo polo. Di Casini "non ho ancora capito se vuole giocare a destra o a sinistra. Fini – aggiunge - mi pare che sia quasi morto con la sconfitta rovinosa del 14 dicembre. Ancora non ho capito che destra sia la sua". Il Fli, invece, è “un miscuglio di cose, un Veltroni in sedicesimo”. Infine l’intervista si conclude con una stoccata contro De Benedetti: “il peggiore di tutti. Il partito di 'Repubblica', dal 1976, ammazza i riformisti”. (spk il Velino)
giovedì 30 dicembre 2010
Notte agitata per Vendola
Giovani Pdl urlano sotto casa
Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola (Sel) è stato vittima la notte scorsa di molestie compiute sotto casa sua, a Terlizzi, da un gruppo di giovani del Pdl, alcuni dei quali sono stati identificati dalle forze dell'ordine. I giovani hanno bussato più volte violentemente nella notte contro la porta della sua abitazione. Lo ha fatto sapere Vendola nella conferenza stampa di fine anno alla quale si e' presentato zoppicando perchè, a causa dello spavento, nella notte è sceso precipitosamente per le scale cadendo e facendosi male. ''Non ho avuto una buona nottata - ha detto Vendola - perchè giovani del Pdl hanno pensato di molestare il presidente della Regione a casa sua immaginando che una abitazione privata possa essere una specie di protesi della lotta politica''. ''Ho scelto di andare a vivere nel centro storico del mio paese - ha detto Vendola - di fronte al mercato e non in una villa residenziale separato dal popolo'. 'Spero che i giovani del Pdl abbiano motivo di imparare le regole della lotta politica''. ''E' stata veramente una notte brutta, antipatica'', ha concluso Vendola. (L’Unità)
Cammarota va in pensione
Sorrento - Dopo quarant’anni di lavoro lascia il servizio per godersi la meritata pensione il maresciallo Giovanni Cammarota, il più decorato agente nella storia della polizia municipale della città. Ha indossato la divisa dei vigili urbani a 22 anni e negli ultimi quarant’anni si è sempre distinto per la sua professionalità, tanto da meritarsi oltre 50 encomi da parte delle diverse amministrazioni che si sono succedute al Comune di Sorrento. Nel suo palmares anche una medaglia di bronzo al valore civile e quella di cavaliere della Repubblica italiana. (Il Mattino)
La promessa di Capodanno…
“Capodanno pulito a Napoli. Entro il 31 dicembre verranno eliminati i rifiuti dalle strade della Città. Entro 15 giorni dalle strade della Provincia. Il 4 gennaio prossimo, poi, nuova riunione a Palazzo Chigi per indicare soluzioni strutturali al problema. E’ questa l’intesa raggiunta nella riunione, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ed alla quale hanno partecipato il Presidente della Regione Campania, Caldoro, il Sindaco di Napoli, Russo Jervolino, i Presidenti ed i Prefetti delle Province campane, il responsabile della Protezione Civile, Gabrielli. L’intesa è stata possibile – ha sottolineato Letta – grazie al “profondo senso di responsabilità e sensibilità istituzionale” di tutti i partecipanti alla riunione; a partire dalle Province campane. Ma anche grazie al consistente apporto allo smaltimento dei rifiuti proveniente da diverse regioni italiane.” Questo il comunicato pubblicato sul sito del Governo. La situazione per il momento resta critica.
Treni Circum, ecco l’orario per le feste
Una nota della Circumvesuviana di Napoli informa l’utenza sulle modalità del servizio ferroviario attuato per il giorno di San Silvestro e di Capodanno. Nella giornata di venerdì, le ultime partenze dalla stazione di Napoli verranno effettuate alle 18.39 per Sorrento, 18.54 per Pogggiomarino, 18.32 per Sarno, 18.48 per Baiano, 18.41 per San Giorgio a Cremano, 18.48 per Acerra; da Sorrento alle 18.55, da Poggiomarino alle 18.57, da Sarno alle 18.49, da Baiano alle 19.02, da San Giorgio a Cremano alle 19.19, da Acerra alle 19.22. A Capodanno il servizio sarà sospeso dalle 5 alle 8 e dalle 13 a mezzanotte. Le prime partenze mattutine da Napoli alle 8.11 per Sorrento, alle 7.54 per Poggiomarino, alle 8.02 per Sarno, alle 7.48 per Baiano, alle 7.41 per San Giorgio a Cremano e alle 7.48 per Acerra; da Sorrento alle 7.22, da Poggiomarino alle 7.57, da Sarno alle 7.59, da Baiano alle 8.02, da San Giorgio a Cremano alle 8.19, da Acerra alle 8.16. L’orario pomeridiano, invece, prevede le ultime partenze da Napoli alle 12.39 per Sorrento, alle 12.25 per Poggiomarino, alle 12.32 per Sarno, alle 12.48 per Baiano, alle 12.41 per San Giorgio a Cremano e alle 12.48 per Acerra; da Sorrento alle 12.37, da Poggiomarino alle 12.34, da Sarno alle 12.19, da Baiano alle 12.32, da San Giorgio a Cremano alle 13.19, da Acerra alle 12.22. (da Il Mattino)
No ai botti pericolosi per bambini ed animali
Sorrento - Guerra contro i botti di capodanno nel preciso obiettivo di salvaguardare l’incolumità delle persone e degli animali che alle prese con i micidiali petardi rischiano ogni anno tragiche ferite sulle diverse parti del corpo. E se per gli esseri umani, colpiti dalla propria stupidità, esistono le cure del pronto soccorso, per cani e gatti, al contrario, c’è solo la certezza di una lenta e terribile agonia prima del sopraggiungere della morte. A lanciare l’appello è il presidente del wwf penisola sorrentina che invita a non acquistare i botti di capodanno, limitandosi invece alla felice esplosione dello spumante, preferibilmente italiano. “I fuochi artificiali sono causa di morte, ferimenti e traumi per cani, gatti, animali domestici ed uccelli. Chi ama la natura e gli animali preferisce il botto dello spumante. Invitiamo i cittadini che amano gli animali, domestici e selvatici, a non utilizzare i botti per festeggiare l’avvento del nuovo anno”. Lo scoppio dei fuochi artificiali in piena notte causa agli animali danni inimmaginabili; negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, alberi, siepi e tetti delle case, volando al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, alberi o cavi elettrici. Quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Nei gatti e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio”. Per la notte di San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti è bene rinchiuderli in luoghi tranquilli possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori siano diminuiti. Comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l’animale se questo mostra paura; se il cane vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo”. Infine è sempre in vigore l’articolo 703 del codice penale, mai applicato, che punisce con una ammenda di 103 euro chiunque senza la licenza dell’autorità in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa, accende fuochi di artificio. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
Ecco le firme dei coraggiosi Fiat: una valanga contro la sinistra
Sono centinaia e centinaia gli operai del gruppo Fiat, da Mirafiori a Pomigliano d’Arco, da Melfi a Cassino, da Termoli a Foggia (Iveco), che si stanno aggiungendo alle decine di «coraggiosi» dello stabilimento campano Giambattista Vico che, con una lettera al Giornale, hanno mandato a quel Paese i leader di Pd (Pier Luigi Bersani), Sel (Nichi Vendola) e Idv (Antonio Di Pietro). Rotto il fronte e preso coraggio, ecco allora pervenire alla nostra redazione una valanga di firme, che riportiamo in parte in questa pagina (le altre saranno pubblicate domani) contro chi, come la sinistra rappresentata da Bersani, Vendola e Di Pietro, fa dell’ipocrisia la propria bandiera. «Noi che abbiamo votato sì a quell’accordo - come scritto dai primi firmatari, riferendosi all’intesa su Pomigliano, poi definita ieri - ci siamo stancati delle continue dichiarazioni tese a sostenere chi non aveva valide alternative da proporci. Noi che ogni giorno andiamo in fabbrica e che per 1.200 euro mensili lavoriamo sulla catena di montaggio, con una pinza a saldare, non accettiamo più questa ipocrisia da parte vostra». Non resta che aspettare, ora, che anche coloro che l’altra sera ci hanno chiesto di non riportare le proprie generalità, pur condividendo la protesta, possa ripensarci lasciando in disparte i timori. «Io sono tra questi - spiega un operaio di Pomigliano, delegato di una delle sigle che hanno sottoscritto l’accordo - e ho chiesto di togliere la firma pur condividendo al 100% i contenuti della lettera. L’ho fatto solo in segno di rispetto per il sindacato a cui appartengo e per evitare arrabbiature. Dico solo che in Italia si sta scrivendo un nuovo libro e che c’è chi sta sbagliando tutto». L’allusione è al leader della Fiom, Maurizio Landini, il quale ieri non ha risposto alle domande poste dagli operai nella loro missiva. Una per tutte: «Se la Fiom avesse proposto una valida alternativa al piano Marchionne, invece di limitarsi alla legittimità del referendum ed esortare solo per un “no”, l’avremmo fatto? (scrivere al Giornale, ndr). Landini, invece, ha scelto la strada della retorica: «Provate ad andare sulle catene di montaggio e vedete se continuate a pensarla allo stesso modo», ha affermato riferendosi ai «compagni» Piero Fassino e Sergio Chiamparino, gli esponenti del Pd torinese favorevoli all’accordo in itinere per Mirafiori. Ma anche Landini dovrebbe fare un esame di coscienza, visto che ha preferito la più sicura carriera sindacale al lavoro di saldatore in fabbrica. Stipendio sicuro e, se va bene, domani una poltrona a Montecitorio. Proprio come tanti altri sui «compagni». (Il Giornale.it)
Piazza Mercato cambia nome
Vico Equense – Nuova denominazione per Piazza Mercato. L’Assessorato ai servizi demografici ha proposto al Sindaco e alla Giunta di modificare l’attuale nome dell’area urbana, evidenziando l’opportunità di denominarla “Piazza SS. Ciro e Giovanni” in considerazione della forte vocazione che gli abitanti di Vico Equense nutrono nei confronti dei Santi patroni della Città. I lavori di riqualificazione urbanistica e funzionale dell’area non sono ancora terminati. Una storia tormentata che ha visto anche lunghi stop. La nuova denominazione si legge nella delibera n° 234 del 23 dicembre 2010, avrà effetto solo ad avvenuta acquisizione della preventiva autorizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il tramite della Soprintendenza di Napoli e Provincia. Il culto dei due martiri è molto sentito nella città equana, dove in occasione dei festeggiamenti di fine gennaio si distribuisce l’olio di san Ciro con cui ungere gli ammalati a ricordo delle attività taumaturgiche del santo che già in vita era celebrato per la sua azione umanitaria, legata alla professione medica, in favore dei più umili e derelitti. Il culto dei santi Ciro e Giovanni è antichissimo e a Vico Equense i due martiri sono sempre celebrati insiemi, anche se, forse in virtù delle doti di guaritore attribuite a San Ciro, quest’ultimo è più popolare del suo compagno di fede.
Penisola sorrentina, tagli ai servizi sociali. Un comitato per vigilare
Michele De Angelis presidente della Coop “Prisma” continua lo sciopero della fame. Arriva la convocazione del Prefetto per gli operatori del welfare
Meta - Varie sono state le proposte emerse dall’assemblea organizzata dalla Cooperativa “Prisma”che si è tenuta nei giorni scorsi nel plesso “Montemare” a Meta di Sorrento per protestare contro i tagli al welfare in costiera, anche quella di costituire un comitato comprensoriale per vigilare sulle politiche pubbliche che riguardano i servizi sociali in penisola sorrentina. e di costituire anche in penisola il Comitato "Il welfare non è un lusso". All’iniziativa hanno aderito operatori del settore, cittadini, associazioni, utenti e politici di ogni estrazione. Intanto, Michele De Angelis, presidente della cooperativa sociale Prisma, continua lo sciopero della fame iniziato martedì scorso per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difficile condizione che vive il “terzo settore” colpito da ritardi nei pagamenti che raggiungono i diciotto mesi e dall’assenza di una seria programmazione. Intanto il Prefetto di Napoli ha convocato per oggi mercoledì 29 gli operatori del welfare a livello regionale per verificare l’aspetto legato al blocco dei fondi deciso dalla giunta Caldoro. “ In queste condizioni è a rischio la sopravvivenza di tanti operatori sociali che offrono servizi a minori, anziani e ai diversamente abili” – hanno detto un po’ tutti gli intervenuti all’assemblea -. "e la ricaduta è di certo sulle condizioni di vita dei cittadini più fragili, su quelle famiglie che necessitano dell'intervento dei servizi sociali per alleviare un quotidiano altrimenti più oneroso". Queste difficoltà di budget si inseriscono in un contesto - come quello della penisola sorrentina - in cui la spesa media per i servizi alla persona non raggiunge i trenta euro per abitante, fatta eccezione per il Comune di Sorrento. Mentre a livello nazionale siamo a circa novanta euro in media destinati per ogni cittadino. “Le responsabilità sono da attribuire ad una scarsa sensibilità alle problematiche sociali, all'omertà sulle reali condizioni della vita in penisola che, al di là delle apparenze, nasconde un sommerso preoccupante. Troppo spesso, noi operatori sociali non abbiamo risposte adeguate alle nostre legittime richieste, la politica non investe energie adeguate e non sa darsi le giuste priorità." – hanno dichiarato i presenti. La mobilitazione ha coinvolto i livelli nazionali. Legacoop Campania, Confcooperative e agci Campania hanno scritto a tutti i parlamentari e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro per conoscere cosa intendano fare per assicurare risorse al settore. Il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha manifestato la propria solidarietà ai tanti operatori del sociale ed agli utenti dei servizi.
Meta - Varie sono state le proposte emerse dall’assemblea organizzata dalla Cooperativa “Prisma”che si è tenuta nei giorni scorsi nel plesso “Montemare” a Meta di Sorrento per protestare contro i tagli al welfare in costiera, anche quella di costituire un comitato comprensoriale per vigilare sulle politiche pubbliche che riguardano i servizi sociali in penisola sorrentina. e di costituire anche in penisola il Comitato "Il welfare non è un lusso". All’iniziativa hanno aderito operatori del settore, cittadini, associazioni, utenti e politici di ogni estrazione. Intanto, Michele De Angelis, presidente della cooperativa sociale Prisma, continua lo sciopero della fame iniziato martedì scorso per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difficile condizione che vive il “terzo settore” colpito da ritardi nei pagamenti che raggiungono i diciotto mesi e dall’assenza di una seria programmazione. Intanto il Prefetto di Napoli ha convocato per oggi mercoledì 29 gli operatori del welfare a livello regionale per verificare l’aspetto legato al blocco dei fondi deciso dalla giunta Caldoro. “ In queste condizioni è a rischio la sopravvivenza di tanti operatori sociali che offrono servizi a minori, anziani e ai diversamente abili” – hanno detto un po’ tutti gli intervenuti all’assemblea -. "e la ricaduta è di certo sulle condizioni di vita dei cittadini più fragili, su quelle famiglie che necessitano dell'intervento dei servizi sociali per alleviare un quotidiano altrimenti più oneroso". Queste difficoltà di budget si inseriscono in un contesto - come quello della penisola sorrentina - in cui la spesa media per i servizi alla persona non raggiunge i trenta euro per abitante, fatta eccezione per il Comune di Sorrento. Mentre a livello nazionale siamo a circa novanta euro in media destinati per ogni cittadino. “Le responsabilità sono da attribuire ad una scarsa sensibilità alle problematiche sociali, all'omertà sulle reali condizioni della vita in penisola che, al di là delle apparenze, nasconde un sommerso preoccupante. Troppo spesso, noi operatori sociali non abbiamo risposte adeguate alle nostre legittime richieste, la politica non investe energie adeguate e non sa darsi le giuste priorità." – hanno dichiarato i presenti. La mobilitazione ha coinvolto i livelli nazionali. Legacoop Campania, Confcooperative e agci Campania hanno scritto a tutti i parlamentari e al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro per conoscere cosa intendano fare per assicurare risorse al settore. Il Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha manifestato la propria solidarietà ai tanti operatori del sociale ed agli utenti dei servizi.
mercoledì 29 dicembre 2010
Tombole musica per il Capodanno made in Costiera
Sorrento - Arrivi e presenze per San Silvestro e Capodanno in linea con le previsioni. «Non è deludente l’andamento delle prenotazioni – spiega Gino Acampora, tour operator - ma le prospettive sono lontane dai grandi numeri di qualche anno fa. Alla congiuntura economica sfavorevole si aggiungono la concorrenza delle località montane innevate e l’immagine offuscata dall’emergenza rifiuti, nonostante gli sforzi per salvaguardare il nostro territorio, le offerte vantaggiose e l’allestimento di iniziative culturali di buon livello». Il movimento turistico rispecchia il trend consolidato anche per la nazionalità di provenienza degli ospiti di questi giorni: in prevalenza italiani, qualche inglese e tedesco, pochi gruppi di giapponesi, rarissimi americani. In ogni caso, soggiorni «mordi e fuggi», caratterizzati da arrivi e presenze last minute, con due o tre giorni di permanenza. «Possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti – sottolinea Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania -. Anche perché le aziende turistiche della Costiera, pur con le difficoltà contingenti, riescono ad attenuare gli effetti negativi che incidono sull’offerta di questo periodo». Gli ospiti di San Silvestro e dintorni, intanto, troveranno il fitto cartellone della rassegna «M’illumino d’inverno», promosso dal Comune e dalla Fondazione Sorrento, tra mostre, concerti, eventi della tradizione ed itinerari presepiali. Si parte oggi pomeriggio alle ore 18 con la tradizionale tombolata e la degustazione di prodotti tipici nel centro storico. Questa sera, alle ore 20,30, in programma anche il concerto di fine d’anno con finalità benefiche organizzato dal Rotary Club, ospitato nella Sala delle Sirene dell’Hilton Sorrento Palace. Giunto alla sedicesima edizione, lo spettacolo prevede l’esibizione della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli con un programma di musiche natalizie e della tradizione popolare partenopea. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto ad opere benefiche ed al recupero di preziosi reperti storici del patrimonio artistico sorrentino. Domani sera alle ore 21, quindi, sul palco allestito in piazza Tasso, Tullio De Piscopo & New band, saranno i protagonisti dello spettacolo conclusivo del Premio «Surrentum eventi»: «Dal blues al jazz... con andamento lento. Questa è la storia!», con Pino Tafuto (tastiere), Mattia Cigalini (sassofoni), Domingo Do Basel (chitarra), Paul Pelella (basso), Matteo «Mammolo» Mammoliti (batteria). Nell’ambito del concerto verrà consegnato il Premio Surrentum eventi a Gino Rivieccio. Dal teatro dell’Opera Staatsoper di Monaco, infine, interverrà il tenore Stefano Secco. Per San Silvestro, quindi, concerto di «Valzer di Strauss e dintorni» nella Sala consiliare del Comune alle ore 11.15, con la «Sinfonietta Chamber orchestra». In prima serata (ore 18), in piazza Tasso, l’accensione del ciuccio di fuoco e il concerto itinerante del gruppo folcloristico Piedigrotta sorrentina. Poi, la corsa verso il cenone. All’una dopo mezzanotte, quindi, da un pontone in rada a largo di Marina Piccola spettacolo di fuochi pirotecnici. A Vico Equense, invece, la festa per accogliere il 2011 è fissata in piazza Umberto I con concerti e discomusic. Il Capodanno organizzato dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione New Age, prevede il brindisi con gli amministratori comunali venti minuti dopo la mezzanotte. Poi tocca al gruppo Wika you all, prologo al concerto di Povia, il cantautore milanese che nel 2005 ha portato al successo il brano «I bambini fanno ooh», e che si esibirà per circa un’ora per poi tornare sul palco per animare la piazza. La festa continuerà fino all’alba con la discomusic a cura di dj Mone, Ellevanni, Kikko, Mikotto. (a. s. il Mattino)
Il concorso: padri e figli al lavoro per i presepi
Vico Equense - Parte dai giovani il rilancio di una delle tradizioni artistiche e religiose della città equana, ovvero quella dei presepi artistici. Le associazioni «Tauros Oros» e «Giovani Menti», hanno infatti indetto il concorso d’arte presepiale «Il presepe fatto in casa». Il concorso, patrocinato dal Comune, è riservato a presepi realizzati in abitazioni private grazie alla collaborazione tra ragazzi under 16 ed un genitore. I concorrenti dovranno presentare tre foto scattate in digitale, di cui una a carattere generale e due relative a particolari dell’allestimento. Le foto potranno essere imbucate nelle varie caselle di raccolta sistemate nelle chiese. «Questa iniziativa – afferma Enrico Ercolano dell’associazione Tauros Oros – è solo il primo passo verso un discorso più ampio che passerà attraverso la prossima istituzione della prima scuola d’arte presepiale». Un progetto che va quindi al di là del Natale, come conferma Giuseppe Alvino dell’associazione Giovani Menti: «La nostra città vanta autentici maestri nel settore, molti dei quali stanno esponendo le loro opere a Sorrento in questi giorni. Vogliamo che questo patrimonio di conoscenza sia trasmesso ai giovani entro il Natale 2011, quando tanti presepi realizzati nella neo scuola da parte dei giovani saranno esposti nei negozi di Vico Equense». (Umberto Celentano il Mattino)
Montechiaro, Provolone del Monaco battuto all'asta
Vico Equense – Frazione di Montechiaro, lunedì 27 dicembre, nella sede dell’AMI (Associazione Montechiaro Insieme), condivisa con il consorzio di tutela del provolone del monaco, asta di beneficenza per tre categorie di stagionatura del prezioso formaggio dop. Il ricavato è stato devoluto all’associazione “Montechiaro Insieme” che nasce dal comitato dei genitori "Insieme per la scuola". La chiusura della piccola scuola di collina non doveva significare la morte della frazione, bensì la nascita di qualcosa d’importante, dove le mamme e i papà che hanno creduto fin dal primo giorno nella protesta, potessero continuare a impegnarsi per la crescita culturale e morale dei propri figli. Alla serata hanno aderito alcune emittenti TV, le istituzioni del comune di Vico Equense, i vertici del consorzio di tutela del provolone del monaco e tanti cittadini. Il presidente Giosuè De Simone e il direttore del consorzio provolone del monaco dop Vincenzo Peretti, hanno confermato che l'asta diventerà un appuntamento fisso che ruoterà a turno in tutti e tredici comuni della dop. “Un momento – auspica il Presidente dell’AMI - per dare vita e continuare (con l'aiuto del consorzio), il progetto principale per il quale e nata la nostra associazione. Con la speranza che le frizioni e le divergenze vengano definitivamente accantonate in funzione del risveglio e rinascita della nostra piccola frazione.“
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A Meta via libera al centro sociale per la terza età
Meta - Definita la nuova disciplina del Centro diurno polifunzionale per gli anziani, il servizio attraverso il quale il Comune intende sostenere la terza età. Al termine di una seduta-fiume durata quasi sei ore, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il disciplinare destinato a regolamentare il servizio. La palla passa adesso alla giunta, che nel termine di trenta giorni dovrà deliberare sulle modalità di gestione finanziaria e mettere a disposizione un’adeguata struttura. Il Centro dovrà promuovere lo sviluppo di servizi socio-culturali e socio-sanitari a favore delle persone anziane ed assicurare la tutela dei diritti della terza età attraverso azioni di ascolto, sostegno ed accompagnamento. Nel programma del Centro, inoltre, figurano anche iniziative a carattere culturale, sociale, artistico, ricreativo, sportivo e turistico finalizzate a promuovere l’autonomia personale e l’integrazione sociale degli anziani. Nelle intenzioni dell’amministrazione, inoltre, gli anziani dovranno partecipare attivamente alla vita pubblica del Comune svolgendo gratuitamente attività socialmente utili come la sorveglianza presso le scuole, la piccola manutenzione nei giardini e nei parchi pubblici, la coltivazione di aree agricole per attività autogestite, la vigilanza e l’ausilio nelle biblioteche comunali o in altri edifici di interesse storico-culturale, l’attività di formazione culturale dei pari età attraverso seminari e corsi di studio organizzati dalle università della terza età e la partecipazione a laboratori artistici ed a spettacoli teatrali e musicali. Alle attività del Centro potranno prendere parte le persone che abbiano compiuto il 58esimo anno di età e siano titolari di pensione. (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)
L’assassino dello chef in Ecuador gli ha anche rubato tremila dollari
Massa Lubrense - In attesa del rimpatrio del corpo di Luigi Spasiano, il cuoco di Massa Lubrense ucciso a coltellate il giorno di Natale in Ecuador, dal Sudamerica emergono altri particolari sulla vicenda. L’omicidio sarebbe avvenuto in casa della fidanzata, Johanna Mariuxi Arizala Mina, a Guayaquil, 300 chilometri a sud di Quito. Secondo la testimonianza resa alla polizia dalla ragazza, a uccidere Luigio, mentre si trovava a letto con lei, sarebbe stato il suo ex convivente Joffre Ortiz, un colombiano con il quale aveva rotto i rapporti ormai da sei mesi. «È sempre stato geloso – ha spiegato la ragazza -. Da quando ci siamo lasciati continuava a molestarmi». Il quotidiano locale El Universo ha riportato ieri che Johanna Mariuxi Arizala Mina per consentire la cattura dell’uomo lo avrebbe chiamato al telefono chiedendogli di scappare con lei in quanto autorità diplomatiche italiane minacciavano di farla arrestare. Quando Ortiz si è presentato all’appuntamento, la polizia ha fatto scattare il fermo. Il colombiano ha negato l’omicidio. Arizala Mina ha spiegato, invece, alla polizia che l’ex convivente, dopo aver ucciso lo chef, le ha urlato: «Sono entrato di nascosto in casa tua per rubarti il computer, così la smettevi di chattare con lui. Ed invece vi ho trovati a letto. Cosa volevi che facessi!». Una circostanza che confermerebbe che Luigi Spasiano avrebbe avuto i primi contatti con la giovane ecuadoregna proprio via internet. Lo stesso giornale riporta anche una dichiarazione della sorella di Arizala Mina, secondo la quale il colombiano si sarebbe appropriato anche dei documenti di Spasiano e di tremila dollari che lo chef aveva portato con sè da Toronto, dove lavorava presso il ristorante Sorrento. (a.s. il Mattino)
Il 2 gennaio, a Sorrento, Anna Tatangelo e Biagio Izzo
Sorrento - Doppio appuntamento, domenica 2 gennaio, in piazza Torquato Tasso, a Sorrento, con Anna Tatangelo e Biagio Izzo. A partire dalle ore 20, il pubblico potrà applaudire l'esibizione del popolare attore, impegnato in uno spettacolo di cabaret. A seguire, intorno alle 21 e trenta, si terrà il concerto di Anna Tatangelo, che regalerà ai tanti fans alcuni dei suoi brani più celebri. Gli eventi erano stati programmati nell'ambito della Notte Bianca di Sorrento, svoltasi il 17 dicembre scorso, ma poi rinviati a causa delle condizioni meteorologiche. "Abbiamo tenuto fede alla promessa di donare alla città questi due grandi momenti - commenta il consigliere comunale, Mario Gargiulo -. Che si svolgeranno, tra l'altro, in una data come quella del 2 gennaio, che coincide con l'apertura dei saldi. Una scelta accolta con entusiasmo sia dall'Ascom, rappresentata da Francesco Parisi, che dalla Confesercenti, guidata da Monica Savarese". Organizzato dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Regione Campania e Provincia di Napoli, l'evento rientra nel cartellone di attività natalizie dal titolo "M'illumino d'inverno". "Anche grazie alla sinergia con l'assessore al Turismo della provincia di Napoli, Piergiorgio Sagristani - spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo - siamo riusciti a recuperare un importante appuntamento che rappresenterà anche un valido incentivo per il commercio sorrentino". (Ago Press)
Cartoline da Vico…
Vico Equense - Con “Vivi il Natale a Vico e Vinci”, chi fa un acquisto superiore a 20 euro ha diritto a una cartolina per partecipare all’estrazione prevista per il 9 gennaio 2011, in palio una Fiat Panda 1200, un viaggio a Disneyland, TV Lcd, buoni spesa, telefonino. Fino al 7 gennaio 2011, i commercianti che aderiscono all’iniziativa, rilasceranno – così come si legge sul regolamento – “una cartolina numerata”. Nei giorni scorsi un lettore, ci ha fatto constatare, invece, che in giro ci sono due esemplari di cartoline: una contrassegnata da un numero prestampato, un’altra senza nessuna matricola. L’utente ci ha, poi, chiesto il motivo di questa differenziazione, purtroppo non siamo riusciti ad accontentarlo.
"A Capodanno un attimo può... essere per sempre"
La notte dell’ultimo dell’anno è tradizionalmente festeggiato con fuochi d’artificio e botti. Proprio questi ultimi possono essere pericolosi, per chi li usa e per chi sta a guardare. Allora per sensibilizzare i più piccoli, ma anche i grandi, nel napoletano è partita una campagna di prevenzione per i fuochi pericolosi. “A Capodanno un attimo può… essere per sempre”. Testimonial è Nino (nome di fantasia), un ragazzino rimasto mutilato proprio per i botti. “Nel giro di due anni ha perso prima l’avambraccio sinistro e poi la mano destra sempre la notte di San Silvestro e sempre per colpa dei botti proibiti. Lo riferisce ‘Il Mattino’ spiegando che a parlare della storia di Nino agli studenti delle scuole superiori di Volla, nel napoletano, è stato il direttore dell’Unità operativa complessa dell’Asl di Napoli 1, Umberto Passaretti, il chirurgo che in quelle drammatiche notti si è trovato davanti lo stesso ragazzino. “Quando me lo hanno portato per la seconda volta in due anni - ha detto il chirurgo, come riporta il quotidiano - quasi non ci volevo credere. Il dolore, l’impotenza, si sono mescolati alla rabbia”. Credo che questa campagna non dovrebbe fermarsi alla regione Campania, ma diffusa in tutta Italia, perché gli incidenti di questo tipo, purtroppo, avvengono ovunque. E, mai come in questi casi, prevenire è meglio che curare!
Pd Campania: A destra solo propaganda, pronto manifesto programmatico
Regione Campania - All’indomani della decisione del governatore campano Stefano Caldoro di non firmare i contratti dei precari dell’Asl, vicenda che ha lasciato il segno anche sul piano mediatico, non sono mancate critiche da parte del Partito Democratico verso la giunta regionale accusata di fare troppa propaganda a un “governo del fare” che in realtà non trova soluzioni ai vari problemi che incombono su Napoli, tra cui la questione dei tagli ai fondi per i servizi essenziali. Con un tono di amarezza i rappresentanti del Pd, il capogruppo regionale Peppe Russo, il segretario Enzo Amendola e il presidente regionale Graziella Pagano hanno affrontato i nodi delle varie emergenze della Campania “quali il lavoro, il disastro ambientale, la sanità pubblica, tagli al turismo, insomma i problemi che non sono stati adeguatamente affrontati dalla Regione perchè non c’è stata sinergia tra le varie forze politiche”. Tali sono le critiche che più o meno Amendola manifesta, affermando che “è inutile parlare o litigare sui giornali e fare scaricabarile, il presidente della Regione convochi i presidenti di provincia per trovare le soluzioni, questo è governare, propaganda è altro. Le emergenze sono tante: sociali, sanitarie, ambientali. La destra che ha vinto le elezioni non faccia propaganda e faccia decisioni, questo è il loro compito”. Non è stato diverso il parere del consigliere regionale Antonio Marciano che ha sottolineato il problema “dei tagli alla cieca, il blocco dei fondi alle politiche sociali, la mancata collaborazione tra gli enti istituzionali: “Non c’è una responsabilità che questo governo regionale si assuma. Sul terreno dei rifiuti Continua il rimbalzo delle responsabilità è evidente. Non c’è idea di piano di sviluppo per questa terra o idea di sostegno ai poveri, sulle famiglie ci sono effetti di una crisi a fronte a questo c’è una regione che non riesce ad approvare un bilancio per fine anno: noi andremo avanti con l’esercizio provvisorio, questo significa ancora di più indebolire la regione, la sua credibilità davanti a istituti di Credito e nei confronti dei mercati nazionali e internazionali”. A margine della conferenza è stato ricordato che si attende il 17 gennaio, quando verrà presentato il Manifesto Politico Programmatico in cui verrà richiesta un’alternativa di governo alla destra. (Maria Pedata il Velino)
Belpietro si ravveda. E chieda scusa a Fini
Conosco Maurizio Belpietro da quindici anni e da lui mi sarei aspettato che prima di scrivere del presunto attentato doveva chiamare il portavoce di Fini per chiedere se era prevista una visita ad Andria a marzo, doveva verificare la notizia con il ministro degli Interni e chiedere lumi alla parte interessata. Prima di sparare fandonie sulla escort modenese Belpietro doveva verificare attraverso la prefettura di Modena se Fini era stato lì nei periodi indicati da chi l’accusa. Questo è il giornalismo che ci hanno spiegato quando ci siamo iscritti all’ordine e così andrebbe fatto. Belpietro invece aveva l’ansia di tirar fuori queste fandonie e temeva che prima di lui lo facesse il Giornale (una gara tra titani). E così ha fatto la frittata che è sotto gli occhi di tutti. A ogni modo, sono abituato a pensare in maniera positiva, senza odio: chi ha conosciuto Belpietro quando era libero dalle attuali ossessioni spera sempre che si ravveda e che cominci a farlo chiedendo scusa a Gianfranco Fini per la cattiveria con cui ogni giorno lo accusa. (di Italo Bocchino da Generazione Italia)
martedì 28 dicembre 2010
Stangata sulle famiglie, nel 2011 rincari per mille euro
Nel 2011 le famiglie italiane andranno incontro ad una vera stangata di oltre mille euro in media, tra aumenti per l'alimentazione, treni (anche pendolari) e trasporto pubblico locale, benzina, assicurazione per l'auto, servizi bancari e tariffe in genere a partire da quelle del gas. A sostenerlo Federconsumatori e Adusbef che affermano: "Anche il 2011 si prospetta un anno infelice". Per l'Adoc, il Codacons, il Movimento difesa del cittadino e l'Unione nazionale consumatori, riunite nella sigla Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio), invece, i rincari saranno più contenuti e si aggireranno intorno a 902 euro all'anno a famiglia. Il motore che alimenta la maxi-stangata è la speculazione, affermano i consumatori del Casper. Di questi 902 euro che usciranno dalle tasche di ciascuna famiglia, ben 700 euro (77% del totale) sono attribuibili a manovre speculative e rincari arbitrari che non trovano alcuna giustificazione economica. Ecco le voci principali che nel corso del nuovo anno incideranno maggiormente sui bilanci familiari: i beni alimentari, i costi per la casa e i trasporti a causa anche dell'aumento della benzina e dei pedaggi. (Apcom)
Sette bossoli davanti alla casa del sindaco
Minacce al primo cittadino di centrodestra Luigi Bobbio, che ha immediatamente avvertito la polizia. Indaga la Procura
Castellammare di Stabia - Sette bossoli calibro 22 sono stati trovati questa mattina all’esterno dell’abitazione del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. Il primo cittadino ha immediatamente avvertito la polizia che è giunta sul posto per i rilievi e per il sequestro dei proiettili. I bossoli saranno analizzati dalla polizia scientifica, mentre gli agenti del commissariato stabiese hanno già fatto partire le indagini per capire chi possa aver mandato questo chiaro messaggio minatorio al sindaco Bobbio. Scatta l'inchiesta della Procura. Non si tratta del primo episodio simile: nei mesi scorsi il primo cittadino di Castellammare ha ricevuto due email di minaccia da un ex operaio cassintegrato, mentre durante le sere che hanno preceduto i “fucaracchi” dell’Immacolata, i roghi vietati dell’amministrazione comunale, sono comparse scritte inneggianti alla camorra e contro Bobbio proprio nei pressi di Palazzo Farnese, su un vecchio manifesto elettorale che lo ritraeva. (Dario Sautto la Repubblica Napoli)
Il killer di Luigi bloccato dai fratelli della compagna
Ricostruita la dinamica: sei coltellate inferte a casa della fidanzata dal suo ex, che ha poi tentato la fuga
Massa Lubrense - La salma di Luigi Spasiano potrebbe arrivare in Italia tra una decina di giorni, nonostante sia già stata effettuata l’autopsia e accelerate le formalità burocratiche per il rimpatrio. Su questo fronte si concentrano l’attesa della famiglia e l’impegno del senatore Raffaele Lauro, in contatto costante con la Farnesina, attraverso il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti e l’ambasciatore Emanuele Pignatelli. In Ecuador seguono la vicenda il console onorario italiano e i funzionari della delegazione locale della Msc. Il supporto logistico in Sudamerica della compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, con la quale è imbarcato come cuoco Salvatore, fratello di Luigi Spasiano, potrebbe risultare decisivo per ridurre ulteriormente i tempi di attesa per il rimpatrio del corpo dello chef di Massa Lubrense, ucciso a Natale in un piccolo paese dell’Ecuador dall’ex fidanzato della sua ragazza, conosciuta tre mesi fa durante un’altra breve vacanza a Quito. Luigi Spasiano, originario di Sant’Agata sui due Golfi, che avrebbe compiuto 35 anni il giorno dopo l’agguato, lavorava al ristorante Sorrento di Toronto, in Canada, di proprietà di Nino Cioffi, giovane imprenditore turistico della costiera. Filtrano, intanto, altri particolari sulle circostanze che hanno determinato la tragedia. L’autore dell’omicidio è stato arrestato poco dopo l’agguato grazie alla collaborazione della giovane donna che era in compagnia del cuoco, impiegata al ministero degli esteri ecuadoregno, e dei suoi fratelli, in servizio nel corpo di polizia locale. Luigi Spasiano è stato accoltellato a casa della ragazza. A scatenare la furia omicida del suo aggressore, che gli ha inferto almeno sei coltellate, sarebbe la stata la gelosia. Luigi Spasiano, un intenso curriculum professionale arricchito da esperienze lavorative negli Stati Uniti, in Germania, Francia e in importanti locali della penisola sorrentina, dal mese di aprile 2009 era l’executive chef del ristorante Sorrento di Toronto. Apprezzato anche per le sue apparizioni televisive, giovedì scorso aveva lasciato il Canada per trascorre tre giorni di vacanza in Ecuador, dove lo aspettava la fidanzata. Insieme dovevano festeggiare Natale ed il suo compleanno. È stato assassinato, invece, il giorno di Natale, lasciando commozione e dolore nella famiglia che risiede a Sant’Agata sui due Golfi. Ad avvertire le autorità locali dell’agguato è stata la stessa fidanzata. Le condizioni di Luigi Spasiano sono apparse subito gravissime tant'è che è morto pochi minuti dopo il ricovero in ospedale. Ad allertare le autorità italiane la sera di Natale, invece, è stato il patron del ristorante canadese, Nino Cioffi, al quale sono giunti in queste ore numerosi attestati di stima nei confronti del giovane cuoco. «Un ragazzo affettuoso – sottolinea Cioffi dal suo locale in Nordamerica -, sempre pronto a qualsiasi sfida pur di migliorarsi. Molto professionale anche nei rapporti con lo staff al quale ha insegnato e trasmesso la sua passione per la cucina. La perdita subita è per noi motivo di dolore e di sincera commozione». (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Massa Lubrense - La salma di Luigi Spasiano potrebbe arrivare in Italia tra una decina di giorni, nonostante sia già stata effettuata l’autopsia e accelerate le formalità burocratiche per il rimpatrio. Su questo fronte si concentrano l’attesa della famiglia e l’impegno del senatore Raffaele Lauro, in contatto costante con la Farnesina, attraverso il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti e l’ambasciatore Emanuele Pignatelli. In Ecuador seguono la vicenda il console onorario italiano e i funzionari della delegazione locale della Msc. Il supporto logistico in Sudamerica della compagnia dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, con la quale è imbarcato come cuoco Salvatore, fratello di Luigi Spasiano, potrebbe risultare decisivo per ridurre ulteriormente i tempi di attesa per il rimpatrio del corpo dello chef di Massa Lubrense, ucciso a Natale in un piccolo paese dell’Ecuador dall’ex fidanzato della sua ragazza, conosciuta tre mesi fa durante un’altra breve vacanza a Quito. Luigi Spasiano, originario di Sant’Agata sui due Golfi, che avrebbe compiuto 35 anni il giorno dopo l’agguato, lavorava al ristorante Sorrento di Toronto, in Canada, di proprietà di Nino Cioffi, giovane imprenditore turistico della costiera. Filtrano, intanto, altri particolari sulle circostanze che hanno determinato la tragedia. L’autore dell’omicidio è stato arrestato poco dopo l’agguato grazie alla collaborazione della giovane donna che era in compagnia del cuoco, impiegata al ministero degli esteri ecuadoregno, e dei suoi fratelli, in servizio nel corpo di polizia locale. Luigi Spasiano è stato accoltellato a casa della ragazza. A scatenare la furia omicida del suo aggressore, che gli ha inferto almeno sei coltellate, sarebbe la stata la gelosia. Luigi Spasiano, un intenso curriculum professionale arricchito da esperienze lavorative negli Stati Uniti, in Germania, Francia e in importanti locali della penisola sorrentina, dal mese di aprile 2009 era l’executive chef del ristorante Sorrento di Toronto. Apprezzato anche per le sue apparizioni televisive, giovedì scorso aveva lasciato il Canada per trascorre tre giorni di vacanza in Ecuador, dove lo aspettava la fidanzata. Insieme dovevano festeggiare Natale ed il suo compleanno. È stato assassinato, invece, il giorno di Natale, lasciando commozione e dolore nella famiglia che risiede a Sant’Agata sui due Golfi. Ad avvertire le autorità locali dell’agguato è stata la stessa fidanzata. Le condizioni di Luigi Spasiano sono apparse subito gravissime tant'è che è morto pochi minuti dopo il ricovero in ospedale. Ad allertare le autorità italiane la sera di Natale, invece, è stato il patron del ristorante canadese, Nino Cioffi, al quale sono giunti in queste ore numerosi attestati di stima nei confronti del giovane cuoco. «Un ragazzo affettuoso – sottolinea Cioffi dal suo locale in Nordamerica -, sempre pronto a qualsiasi sfida pur di migliorarsi. Molto professionale anche nei rapporti con lo staff al quale ha insegnato e trasmesso la sua passione per la cucina. La perdita subita è per noi motivo di dolore e di sincera commozione». (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Marina d’Equa, 29 anni fa la tragedia al largo della Guascogna
Sant’Agnello - Una messa in suffragio delle vittime della «Marina d’Equa» sarà celebrata domani alle 19 nella chiesa di San Giuseppe, a Sant’Agnello, in occasione del ventinovesimo anniversario dell’affondamento della nave. Alla cerimonia, promossa dalla confraternita del Sacro Cuore di Maria e di San Giuseppe, interverranno, con le famiglie delle vittime, i sindaci dei Comuni della costiera sorrentina e di Positano, delegazioni della Capitaneria di Castellammare e dell’associazione Capitani marittimi della penisola sorrentina. La celebrazione sarà officiata dal parroco di Sant’Agnello, Natale Pane. Al termine del rito religioso sarà deposta una corona di alloro al monumento adiacente il santuario di San Giuseppe, che ricorda le vittime del tragico naufragio, realizzato da don Angelo Castellano, parroco di Marina Grande. La nave «Marina d’Equa», di proprietà dell’Italmare, si inabissò al largo del Golfo di Guascogna il 29 dicembre del 1981, con il carico e l’intero equipaggio formato da trenta marinai, quasi tutti provenienti dalla penisola sorrentina. (Il Mattino)
Finanziati 95.000€ per trasporto ed assistenza specialistica agli studenti del “Grandi”
Sorrento - Con determinazione n.370 del 17.12.2010 la Provincia di Napoli ha disposto l’assegnazione di € 94.510,90 in favore del Comune di Sorrento – Capofila dell’Ambito Territoriale Napoli Tredici - per il rimborso delle spese che si sosterranno da gennaio 2011 per i servizi di Assistenza Specialistica e Trasporto scolastico per gli studenti dell’Istituto Statale D’Arte e Liceo Artistico “F. Grandi” di Sorrento, diretto dalla prof.ssa Patrizia Fiorentino. L’Istituto “Grandi” si è sempre dimostrato attento ed operativo nei confronti della disabilità, acquisendo spesso un ruolo propulsore di iniziative nell’ambito della Penisola Sorrentina, e, nel caso specifico, il finanziamento ottenuto, suggella una proficua e consolidata collaborazione tra l’ISA – Liceo Artistico di Sorrento e l’Ufficio di Piano di Zona ai quali viene riconosciuto un ruolo fondamentale nel reperimento di fondi e di finanziamenti, oltre che di garanzia della qualità dei servizi e di tutela degli utenti. Questo finanziamento arriva in un momento di particolare disagio del settore dei Servizi Sociali ed è la dimostrazione che quando si porta avanti una azione sinergica tra istituzioni scolastiche e Piano Sociale di Zona, oltre che con gli Enti Locali, arrivano risposte concrete degli Enti preposti, in questo caso la Provincia di Napoli, nonostante la crisi ed i tagli generalizzati che stanno interessando, tra gli altri, molto pesantemente anche il settore dei Servizi Sociali. Inoltre, esso rappresenta una concreta possibilità per i ragazzi disabili, residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale e frequentanti l’Istituto “Grandi”, di realizzare il proprio percorso formativo con maggiore serenità, e con un’assistenza specialistica che ha come finalità quella di rendere l’ambiente accogliente e maggiormente fruibile, per compensare le carenze di autonomia nella sfera personale, oltre che godere di un trasporto da e per la scuola. Ciò consentirà alle famiglie di essere sollevate da gravose incombenze che, talvolta, pregiudicano finanche la vita lavorativa dei genitori; ed alla scuola di garantire l’adeguata assistenza specialistica per l’autonomia, che in alcuni casi condiziona pesantemente le performance degli studenti diversamente abili. Con tale sovvenzione, infatti, si potrà garantire il trasporto dal domicilio dell’utente fino all’Istituto d’Arte e viceversa e n. 4 ore di assistenza specialistica al giorno per utente. Tuttavia l’attività di reperimento fondi del Piano Sociale di Zona per sostenere il welfare locale non si ferma dinnanzi a questo bel risultato; ad oggi, infatti, sono al vaglio delle autorità competenti della Provincia di Napoli, altri progetti relativi al trasporto scolastico (ore di operatività e pulmini attrezzati per disabili), all’assistenza specialistica ed alla concessione di beni materiali per gli Enti gestori dei servizi per i disabili del Piano Sociale di Zona, nonché di cardio-telefoni per l’implementazione del servizio di telemedicina sul territorio dell’Ambito. L’unico rammarico rispetto a questo bel risultato è legato all’impossibilità di poter garantire ai cittadini residenti nei Comuni di Meta e Vico Equense, che dal 1 Gennaio 2011 non faranno più parte del Piano Sociale di Zona, le stesse prestazioni offerte agli studenti residenti nei Comuni dell’Ambito Territoriale Napoli Tredici, non essendo più l’Ufficio di Piano di Zona titolato alla gestione dei servizi loro rivolti. (di Gaetano Aversa e Marica Esposito)
Capodanno con Povia
In piazza Umberto I si terranno concerti e discomusic fino all’alba
Vico Equense - Festa in piazza per accogliere il 2011. Anche quest’anno a Vico Equense il capodanno verrà vissuto in piazza Umberto I con concerti e discomusic. Ma sul palco salirà una star nazionale. Si tratta di Povia, cantautore di origine milanese che nel 2005 ha preso il volo grazie al singolo “I bambini fanno ooh”, brano poi scelto come colonna sonora per la campagna di solidarietà a favore dei bimbi del Darfur "Avamposto 55". Tra i suoi ultimi successi, “Luca era Gay”, presentato alla cinquantanovesima edizione del festival di Sanremo e “La verità”, portato a Sanremo 2010. Ma il capodanno organizzato dall’Amministrazione comunale di Vico Equense, in collaborazione con l’associazione New Age, prevede diversi momenti. Dopo il brindisi con gli amministratori, atteso per le 00.20, si esibirà il gruppo locale “Wika you all” che, alle 00.50, lascerà spazio a Povia per circa un’ora, per poi tornare successivamente sul palco e scatenare i presenti. La festa continuerà fino all’alba con la discomusic a cura di dj Mone, Ellevanni, Kikko, Mikotto. “Il capodanno è diventato ormai un appuntamento molto atteso dalla nostra città – afferma Matteo De Simone, assessore al turismo – è un momento di aggregazione, di divertimento per grandi e meno grandi”. “Gli scopi sono molteplici – aggiunge il consigliere Peppe Aiello – principale tra questi è evitare che i ragazzi si mettano in auto per raggiungere locali notturni o piazze vicine in una serata piena di inside e pericoli”. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
Vico Equense - Festa in piazza per accogliere il 2011. Anche quest’anno a Vico Equense il capodanno verrà vissuto in piazza Umberto I con concerti e discomusic. Ma sul palco salirà una star nazionale. Si tratta di Povia, cantautore di origine milanese che nel 2005 ha preso il volo grazie al singolo “I bambini fanno ooh”, brano poi scelto come colonna sonora per la campagna di solidarietà a favore dei bimbi del Darfur "Avamposto 55". Tra i suoi ultimi successi, “Luca era Gay”, presentato alla cinquantanovesima edizione del festival di Sanremo e “La verità”, portato a Sanremo 2010. Ma il capodanno organizzato dall’Amministrazione comunale di Vico Equense, in collaborazione con l’associazione New Age, prevede diversi momenti. Dopo il brindisi con gli amministratori, atteso per le 00.20, si esibirà il gruppo locale “Wika you all” che, alle 00.50, lascerà spazio a Povia per circa un’ora, per poi tornare successivamente sul palco e scatenare i presenti. La festa continuerà fino all’alba con la discomusic a cura di dj Mone, Ellevanni, Kikko, Mikotto. “Il capodanno è diventato ormai un appuntamento molto atteso dalla nostra città – afferma Matteo De Simone, assessore al turismo – è un momento di aggregazione, di divertimento per grandi e meno grandi”. “Gli scopi sono molteplici – aggiunge il consigliere Peppe Aiello – principale tra questi è evitare che i ragazzi si mettano in auto per raggiungere locali notturni o piazze vicine in una serata piena di inside e pericoli”. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
Concerto di Fine Anno a Piano di Sorrento
Piano di Sorrento - L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Piano di Sorrento ha organizzato il Concerto di Fine d’Anno che si svolgerà nella Sala Consiliare giovedì 30 dicembre alle ore 18,00. La piccola Orchestra Sorrento Insieme in Musica diretta dal M° Ugo Ercolano eseguirà il seguente programma Manfredìni - Concerto della Notte di Natale, Mozart - Eine Oleine,Corelli - la Pastorale, Strauss -Voci di Primavera - Rose del Sud e Radetzky - la Marcia. Un bouquet di sinfonie meravigliose che come ha affermato Rossella Russo Assessore alle Pari Opportunità “ vuole esprimere un augurio gioioso e anche ricco di speranza nel segno della musica, arte capace di suscitare sensazioni e sentimenti diretti che emozionano e coinvolgono”. Sono state scelte come collaboratrici dell’evento l’Associazione Culturale Cypraea che rappresenta l’energia dei bambini e dei giovani di numerose nazioni del mondo nel comune progetto di tutela dell’Ambiente e della diffusione della Pace per ogni popolo, il Circolo degli Anziani e l’Unitre perché raffigurano la fase della piena maturità di ogni uomo, le radici della saggezza, della famiglia e del patrimonio culturale del territorio. Un‘ iniziativa musicale interessante dove due età, due mondi, due tappe basilari della vita di ogni essere umano affermano che stare insieme significa costruire una rete di relazioni affettive e preparare un futuro migliore. Un momento da vivere con trasporto non solo per gli appassionati della Buona musica ma anche di coloro che nel linguaggio delle note trovano serenità e ne scoprono l’universalità di comunicazione.
“Vico Equense 2020”, il nostro impegno civile
Vico Equense - Nei giorni scorsi Giuseppe Dilengite, Antonio Parlato, Ferdinando Astarita e Giuseppe Cioffi, hanno lanciato il progetto “Vico Equense 2020” in vista delle prossime elezioni amministrative previste per la primavera del 2011. Giuseppe Dilengite chiarisce le ragioni di questo nuovo impegno. “L' elaborazione – afferma l’ex vicesindaco - di un programma valido, serio e condiviso dalle coalizioni che si propongono di governare un Paese è certamente un elemento di fondamentale importanza che consente agli elettori una valutazione su "quel che si vuol fare" per la Città e per i Cittadini. Un buon programma recepisce la volontà collettiva, la manifesta, la sintetizza e indica i modi e i mezzi per giungere alla attuazione degli obbiettivi fissati. La stabilità di un governo è parimenti fondamentale perché in presenza di essa il programma diventa realizzabile in concreto. Questo argomento – aggiunge - attualmente è molto discusso tanto che alcuni ritengono che anche per le Pubbliche Amministrazioni regionali o nazionali si debbano prevedere norme e meccanismi che garantiscano ad un governo legittimamente eletto la possibilità di durare fino alla fine del mandato senza essere “ribaltato” per motivi legati solo ad interessi particolari o a lotte di fazioni politiche o peggio. Oggi è sentita da molti la esigenza di “riscrivere” le regole della Politica perché troppo spesso i patti e gli accordi posti a base di una alleanza non solo non sono rispettati ma vengono anche traditi volgarmente e rinnegati spudoratamente solo per logiche di potere ed interessi personali. Ne deriva la mancata realizzazione dei programmi con concreti danni alla Città ed ai Cittadini che vedono violata la propria libertà e avvertono che la gestione della Res Publica si trasforma in attività tesa a procurare vantaggi solo ad alcuni. Per questo penso che si debba affiancare al “programma politico” un “programma etico”. Quest’ultimo dovrebbe contenere le regole di comportamento che i politici e gli amministratori intendono seguire al fine di garantire la stabilità del governo eletto all’esclusivo fine del pubblico interesse. Abbiamo elaborato un “decalogo” di Regole per la Buona Politica che intendiamo proporre alla Vostra attenzione – a breve - insieme al programma delle cose da fare per la Città. Noi crediamo nella Politica come impegno civile e desideriamo più e meglio che in passato lavorare per la rinascita economica,sociale e culturale di Vico Equense, nella consapevolezza che i risultati sino ad ora raggiunti sono solo una parte di quelli che ci eravamo prefissi e che è necessaria una riflessione sui motivi che talvolta ci hanno indotto in errore. Ma abbiamo l’entusiasmo e la passione di chi ama profondamente la propria Terra e la Gente che la popola. Per questo – conclude Dilengite - con spirito di servizio ed umiltà ci proponiamo di dare il nostro contributo alla Città. Un grazie sentito a Voi tutti ed agli Amici che condividono ancora una volta gli stessi ideali.”
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