mercoledì 31 dicembre 2008

Duezerozeronove

Che strane feste! Per il cenone di fine anno è gara a chi spende meno. Un po’ perchè stipendi (per i fortunati) a tre cifre non danno spago all'ottimismo da shopping. Nel rapporto sulla povertà ed esclusione sociale si legge che il 13% degli italiani vive anche con meno di 500 euro al mese. Resta alta la soglia della povertà nel nostro paese. Le famiglie che nel 2007 si trovano in condizione di povertà relativa raggiungono i 2 milioni 653 mila unità, pari all'11,1% delle residenti in Italia. Nel complesso gli individui considerati poveri nel 2007 sono stati 7 milioni 542 mila, pari al 12,8% dell'intera popolazione, a fronte di 7 milioni 537 mila dell'anno precedente. Povertà è l'umiliazione, la sensazione di essere dipendenti da altri, di essere obbligati ad accettare offese, disprezzo, e trovare indifferenza quando si cerca aiuto. Non tutti festeggeranno la notte di San Silvestro prendendo parte a veglioni e party. Buon 2009 a chi si è smarrito, a chi è invisibile, a chi ha per amico il ticchettio di un orologio, a chi ha perso la gioia, a chi soffre …

Gli levano le coperte, muore clochard

Nuova galleria tra Pozzano e Seiano

Vico Equense - Dalle strade ai ponti, passando per aeroporti e aerei. Le vie della sua carriera sono diverse ma hanno sempre una cosa in comune: le infrastrutture e la finanza. Pietro Ciucci Presidente dell’Anas parla dei lavori di completamento della nuova galleria tra Pozzano e Seiano. "Questi lavori – ha dichiarato - rappresentano un volano di sviluppo per la crescita economica ed infrastrutturale di un'area già impegnata da anni nella gestione dei flussi turistici italiani e stranieri. La nuova galleria rappresenta un'opera di notevole importanza in Campania, sia per la realizzazione di nuovi impianti tecnologici e di sicurezza, sia per lo snellimento del volume di traffico". Come concordato con la Prefettura di Napoli e gli enti interessati, i lavori dell'Anas saranno temporaneamente sospesi il 31 marzo per non arrecare disagi alla stagione turistica nella penisola sorrentina. L'intera opera ha un costo di circa 65 milioni di euro. Il tunnel, lungo 5.2 km, sarà realizzato secondo le nuove norme di adeguamento delle opere civili e di sicurezza stradale con piazzole di sosta ogni 600 metri e Sos ogni 500. E' prevista, inoltre, l'installazione di impianti tecnologici e di sicurezza (antincendio, illuminazione, videosorveglianza e controllo del traffico in galleria).

Mai chiesto nulla a Bassolino

"E' completamente falso che io nel 2008, ne mai, abbia chiesto al presidente della regione Campania di nominare come assessore regionale il provveditore alle opere pubbliche Mario Mautone, come invece ha riferito il 'Giornale di famiglia'". Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, commentando quanto oggi riportato dal quotidiano 'Il Giornale'. "Mi tocca anche oggi, nonostante sia l'ultimo dell'anno, approntare la quotidiana querela nei confronti dei responsabili di quel giornale. Ormai è diventata la buona azione quotidiana che faccio prima di affrontare ogni altro lavoro. Ma non credo ci sia altro modo per contrastare un simile sciacallaggio. La giustizia sarà lenta ma, come l'arcangelo Gabriele, prima o poi arriva sempre", conclude Di Pietro. Sulla Vicenda interviene il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Tra Di Pietro che smentisce e il Giornale che afferma non ho dubbi sulla credibilità del secondo. La dimestichezza del Mautone – continua Gasparri - con la famiglia di Pietro, che all'ambiguo personaggio chiedeva favori e interessamenti vari, rende più che plausibile questa ipotesi. Credo ai giornalisti e questa circostanza offre nuovi elementi per un pubblico confronto. Di Pietro scappa ma prima o poi lo becco e il mito di cartone non se la caverà urlando".

Berlusconi, Bassolino e noi

«Oggi siamo notte e nulla». Borges la chiuderebbe così questa lunga e inarrestabile crisi napoletana. Ma Bassolino si incupirebbe. «Un giusto bilancio della mia esperienza di governo, e di quest'anno appena passato, sarà possibile solo tra molto tempo», dice impancandosi a Marco Imarisio, l'inviato del Corriere della sera autore de I giorni della vergogna. Eppure, quanti giudizi sommari sono stati emessi a Napoli? Ogni volta che hanno posato lo sguardo sul passato e fuori dal proprio recinto di classe e di partito, quelli come Bassolino hanno visto solo viceré da ghigliottinare, lupi famelici pronti ad azzannare, imprenditori con le mani sporche di speculazione edilizia. Mai un distinguo, mai una concessione a giudizi meno strumentali e apocalittici. La plebe, la borghesia posillipina e non, l'élite rinunciataria e compromessa: ogni segmento della società napoletana è stato sacrificato sull'altare della lotta politica e della insufficienza analitica. Quando non si sa che dire, a Napoli c'è sempre un borghese piccolo piccolo da gettare in pasto ai cani. E così la fiducia, che è il dato costitutivo della coesione sociale, qui è andata a farsi benedire. «La notte e il nulla», appunto. Vecchio vizio, quello di bruciare tutti i ponti alle spalle. L'antiborbonico Luigi Settembrini, all'indomani dell'Unità d'Italia, scriveva che noi napoletani paghiamo la pena di una nostra esagerazione: «Abbiamo gridato per tutto il mondo che i Borboni ci avevano imbarbarito e imbestiati; e tutto il mondo ha creduto che noi davvero eravamo barbari e bestie ». Si stenta a crederlo, ma è così che nasce il pregiudizio antimeridionale. Il più delle volte lo costruiamo in casa, con le nostre stesse mani. Incapaci di elaborare idee nuove e strategie risolutive, noi meridionali tendiamo a farci male da soli, salvo poi prendercela con i di turno: ieri i piemontesi, oggi i leghisti. Mai una sana, radicale e profonda autocritica. Quasi venti anni fa ci provò Norberto Bobbio: parlò di questione meridionale come questione dei meridionali, ma poteva un piemontese apparire disinteressato ai nostri occhi? Poche settimane fa non ha avuto maggiore fortuna uno di noi, il Presidente Napolitano: «Se non correggiamo i nostri errori non risulteremo mai credibili», ha detto. Sentito nulla? Niente. Come è noto, Bassolino e Iervolino non mollano. Berlusconi non li incalza più di tanto. Una comunione di interessi protegge gli uni e l'altro, è lo stallo in cui siamo. Più Bassolino e Iervolino sono lì al loro posto, più la sinistra italiana si delegittima e perde consensi. Da qui le imprecazioni dei sindaci del Nord, di Chiamparino, di Cacciari, di Cofferati. Ma più resta in sella, più resiste agli attacchi, più la sinistra nazionale si indebolisce, più Bassolino può regolare i conti con i suoi nemici interni, Veltroni in testa. Nel mezzo noi, che passo dopo passo, tra appalti truccati, truffe, sprechi e scandali, ci siamo ritrovati al punto di partenza. Ora è vero: i napoletani hanno eletto Bassolino e Iervolino. E tuttavia i napoletani non sono Bassolino e Iervolino. Senza questa distinzione non potrà esserci alcuna speranza. (Marco Demarco da il Corriere del Mezzogiorno)

De Luca. «Campania, basta cafoni arricchiti E chi governa deve chiedere scusa»

La galleria di Seiano sarà chiusa l´8 gennaio

Vico Equense - Giovedì 8 gennaio 2009, ore 8.30. Questa la data stabilita per l´inizio dei lavori di completamento della nuova galleria tra Pozzano e Seiano, nel tratto compreso tra il km 10,800 e il km 16,000 della strada statale 145 "Sorrentina". Per consentire tali attività, che riguarderanno in particolare la nuova fase di costruzione della variante alla statale 145, sarà necessario chiudere l´attuale galleria di Seiano. Dopo i numerosi incontri realizzati in Prefettura è stato stabilito il calendario dei lavori. La galleria verrà riaperta, infatti, il 31 marzo ma poi nuovamente chiusa dal 15 ottobre 2009 al 15 aprile 2010 e dal 15 ottobre 2010 al 15 aprile 2011 per il completamento dell´opera. Si prospetta un periodo di notevoli sacrifici per la penisola sorrentina ma i Comuni si stanno preparando. E´ stato stabilito, infatti il nuovo piano di viabilità durante la riunione tenutasi martedì 30 dicembre 2008 presso il Comune di Vico Equense cui hanno partecipato per l´amministrazione di Vico Equense il sindaco Gennaro Cinque, l´assessore ai lavori pubblici Matteo De Simone, l´assessore alla viabilità Giuseppe Russo, il comandante della polizia municipale Michele Tatarelli, per la Polizia stradale Napoli comandante Giovanni Busacca, per l´amministrazione di Piano di Sorrento l´assessore al corso pubblico Pasquale D´Aniello, il vicesindaco Salvatore Cappiello, il maresciallo Antonino Gargiulo, per l´amministrazione di Meta l´assessore Antonino Russo e il comandante della polizia municipale Rocco Borrelli, per l´amministrazione di Sorrento il maresciallo Eugenio Gargiulo, per l´amministrazione di Massa Lubrense il comandante della Polizia municipale Rosa Russo e il vicecomandante Carlo Fabiano, per l´Anas ing. Rocco Renzullo. Per far fronte alla situazione, in supporto ai vigili urbani di Vico Equense ci sarà la Protezione civile, la Polizia stradale e le unità che metteranno a disposizione gli altri Comuni della penisola, distribuite in un territorio che va dalla statale 145 km2 alla località Scutolo, abbracciando la città di Vico Equense. Venti unità al giorno radio collegate e munite di dispositivi di disciplina del traffico ripartite in due turni saranno fornite dalla Protezione civile regionale mentre altri 56 uomini dai Comuni della penisola. Nei prossimi giorni l´Anas provvederà alla sistemazione della segnaletica orizzontale e verticale e quant´altro necessario alla riorganizzazione del traffico su Vico Equense. “In prospettiva futura- afferma il sindaco Gennaro Cinque- chiedo l´impegno delle autorità e organi competenti per la messa in esercizio di strade che ritengo siano importantissime per completare la riorganizzazione dell´intero territorio costiero da e verso Sorrento. Tra queste Quisisana- Monte Faito, Casanocillo-Arola, Meta-Alberi”. Il piano traffico studiato dal Comune e Polizia municipale di Vico Equense per far fronte all´incremento del numero di veicoli in transito nella città prevede un cambiamento del senso di marcia in corso Umberto, in modo tale da evitare che le vetture provenienti da Sorrento attraversino tutto il centro, mentre i veicoli diretti verso la penisola percorreranno corso Filangieri. Un dispositivo, quindi, che mira a canalizzare la grande mole di traffico nel più breve tratto possibile. Anche la Circumvesuviana darà il suo contributo. Verranno, infatti, inseriti quattro nuovi superdirettissimi che impiegheranno 53 minuti per percorrere il tratto Napoli-Sorrento. (Ilenia De Rosa)

Conferenza stampa della Festa delle Pacchianelle

Vico Equense - Lunedì scorso nella sala consiliare è stata presentata la centesima edizione della «Festa delle Pacchianelle», il tradizionale presepe itinerante della penisola sorrentina. L’evento è in programma il prossimo 6 gennaio alle ore 15. Alla conferenza stampa hanno partecipato padre Luigi Pollastro, correttore del convento di San Vito, Luigi Savarese, direttore artistico, Pino Visconti dell’Associazione «Amici delle Pacchianelle», Ferdinando Astarita, assessore alla cultura, Maria Buonocore, dirigente dell’Azienda di Turismo di Vico Equense, Marco De Candia, capo compartimento economia della presidenza del Consiglio dei ministri, istituzione che ha patrocinato l’edizione 2009, e da Aldo Pace, direttore generale dell’Istituto Banco di Napoli–Fondazione, sponsor dell’iniziativa religiosa e popolare.

(Foto di Alessandro Savarese)

Rifiuti: arrestati due stabiesi

Trasportavano scarti pericolosi e ingombranti

Meta - Due persone sono state arrestate per trasporto di rifiuti pericolosi senza autorizzazione. Giovanni Supino, 33 anni, e Teresa Supino, 36 anni, sono stati sorpresi dai carabinieri mentre, a bordo di un motocarro, trasportavano circa una tonnellata di rifiuti ingombranti tra cui parti di autovetture da rottamare, materiali ferrosi arrugginiti e scarti pericolosi comprese batterie esauste per auto e pneumatici. I due, entrambi di Castellammare di Stabia, sono stati bloccati in piazza Lauro e arrestati in attesa di rito direttissimo.

Ma in Costiera c’è aria di crisi

Sorrento - Molti visitatori ma negozi vuoti ed alberghi alle prese con un calo di stagione a picco oltre tutte le più rosee previsioni. La terra delle sirene si presenta raccolta ed unita nelle sue bellezze naturali ma sembra avere perso lo smalto dei tempi migliori dal punto di vista delle strutture alberghiere con parecchie attività ricettive che dopo avere trascorso un magro Natale si apprestano a fare altrettanto in vista del capodanno. Pochi turisti, in pauroso calo le prenotazioni, eccezione fatta per la nuova moda del last-minute, soprattutto scarso potere di acquisto da parte di visitatori che si limitano a visitare chiese e monumenti dedicandosi a lunghe passeggiate per le stradine del decumano del centro storico. Sulle cifre c’è il riserbo più assoluto con un tam-tam tra azienda di soggiorno e Regione Campania che non fa certo augurare dati positivi. Insomma, almeno per il momento, il turismo, quello vero, a Sorrento sembra proprio storia di altri tempi con alberghi semivuoti che dimostrano un netto mutamento di tendenza. In questo momento Sorrento cerca di sopravvivere con la sola programmazione, affidandosi ad eventi mirati. Folto il programma delle manifestazioni, tutte ad ingresso gratuito, stilato dall’amministrazione comunale e dalla Fondazione Sorrento presieduta dall’armatore Aponte. Da stasera prendono il via i tornei di basket e minibasket presso la tendostruttura della scuola media Tasso mentre per le strade della città si potrà assistere alle esibizioni della “Piedigrotta Sorrentina” con le performance della banda folcloristica locale con l’utilizzo dei tipici strumenti popolari della tradizione partenopea. Con partenza da piazza Antiche Mura si allineerà invece dalle 18 la parata musicale della “University of Nebraska” che percorrerà via Sersale per giungere al corso Italia ed infine in piazza Tasso dove è prevista la parata conclusiva delle 19,30. L’ultimo giorno dell’anno vedrà il concerto di musica classica della Simphony Orchestra con ingresso libero nella sala consiliare del Municipio. Secondo tradizione, invece, l’ultimo dell’anno sarà salutato con l’accensione in piazza Tasso del ciuccio di fuoco. (Vincenzo Maresca il Roma)

Cenone di Capodanno: “Allarme pangasio, pesce inquinato”.

Mentre fervono i preparativi per il classico cenone di Capodanno, che si terrà come da tradizione tra il 31 dicembre ed il primo dell’anno venturo, numerosi sono gli appelli lanciati da associazioni ed esponenti politici affinché sia prestata massima attenzione, da parte dei cittadini, sulla tipologia di cibo da introdurre sulle proprie tavole. Per ultimo si segnala l’allarme Pangasio, ovvero una particolare tipologia di filetto di pesce, che, a dire di molti esperti, vive in uno dei fiumi più inquinati del mondo con un livello di Arsenico decisamente al di là di tutte le normative europee. «Il Pangasio – spiega Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania – è prettamente un pesce d'acqua dolce, che viene allevato soprattutto in Vietnam, nel bacino del delta del Mekong. Poi viene spedito in Europa, dove viene venduto surgelato o decongelato in molti supermercati. Tuttavia – continua – il vero problema è che il Mekong, che è il fiume più lungo e importante dell'Indocina, è un odei fiumi più inquinati al mondo. Lungo il fiume ci sono 203 aree industriali nel tratto cinese, altre 7 più a valle, per un totale di 210 aree industriali che scaricano i loro reflui nel fiume. Il 70% di queste aree industriali, infatti, non ha un sistema di smaltimento centrale ed anche il 90% di tutte le fattorie scaricano le loro acque senza alcun trattamento. La conseguenza – continua - è che il livello di Arsenico, metallo pesante estremamente tossico e responsabile della breve durata di vita del popolo vietnamita, è sempre altissimo: una media di 39 microgrammi al litro, ed un valore massimo di 845 microgrammi al litro. In tutto questo inquinamento cronico viene allevato il Pangasio per essere venduto in Europa, pur essendo evidente, come più volte evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che detto animale acquatico non può non essere contaminato in maniera consistente da detti fattori inquinanti». Conclude Sicignano: «di persona ho notato che anche in alcuni supermercati stabiesi viene venduto tale esemplare di pesce. Estendo, pertanto, il mio invito all’attenzione, sia ai cittadini affinché valutino attentamente cosa comprano e sia agli esercenti commerciali affinché adottino tutte le misure idonee ad evitare la vendita di cibo presumibilmente inquinato».

Un Capodanno per la pace in Medio Oriente

Accendi il 31/12 una candela per la pace. Perchè tacciano subito le armi tra Israele e Palestina e la comunità internazionale si adoperi per l'inizio del dialogo. Nessuna azione militare darà la pace in Medio Oriente.

31 dicembre 2008 alle ore 20.00
giovedì 1 gennaio 2009 alle ore 6.00

martedì 30 dicembre 2008

Il primario va in pensione

Vico Equense - Festa di commiato questa mattina all’ospedale De Luca e Rossano per salutare Bruno Ercolano, primario della divisione di ostetricia e ginecologia del nosocomio cittadino, che lascia il servizio per godersi la meritata pensione. Attorno ad Ercolano, che per quattordici anni ha diretto il reparto vicano portandolo al raggiungimento di elevati standard qualitativi ed assistenziali, con un numero di parti di 1300 all’anno di cui oltre il sessanta per cento eseguiti in modo naturale, si stringeranno i medici del suo reparto, il personale infermieristico, i vertici dell’ospedale con il direttore amministrativo Alberto Di Capua e i direttori sanitari Amalia Pedozzi e Nicola Vitiello. A testimoniare la stima e la gratitudine della città equana saranno il sindaco Gennaro Cinque e l’assessore Raffaele Esposito.

Una targa per i cento anni della festa delle Pacchianelle

Vico Equense - Presentata ieri nella sala consiliare del Comune la centesima edizione della Festa delle Pacchianelle, il tradizionale presepe itinerante della penisola sorrentina. Nel convento di San Vito, inoltre, è stata scoperta una lapide in marmo e bronzo, opera dell’artista Battista Marello, in ricordo del centenario. Nel pomeriggio le sale del convento hanno ospitato la mostra di scene e costumi che caratterizzeranno il corteo dell’Epifania. A chiusura della giornata, zeppolata nel chiostro e proiezione di filmati e diapositive di edizioni della Festa delle Pacchianelle dagli anni sessanta in poi. All’edizione 2009 parteciperanno oltre 300 figuranti in costumi ispirati alla tradizione presepiale napoletana. Il centenario preannuncia un omaggio a frà Pasquale Somma, che nel 1909 con solo 8 pacchianelle diede vita ad uno dei simboli del Natale della Penisola. L’evento, infatti, caratterizza da un secolo l’Epifania in costiera con il variopinto corteo, sintesi di religiosità e folclore, organizzato dai Padri Minimi del convento di San Vito. L’edizione del centenario partirà alle 15 dal convento e seguirà un itinerario che interesserà anche il castello Giusso. Il programma e la storia dell’evento sono stati illustrati da padre Luigi Pollastro, correttore del convento di San Vito, Luigi Savarese, direttore artistico, Pino Visconti dell’Associazione «Amici delle Pacchianelle», Ferdinando Astarita, assessore alla cultura, Maria Buonocore, dirigente dell’Azienda di Turismo di Vico Equense. Il valore sociale della manifestazione è sottolineato da Marco De Candia, capo compartimento economia della presidenza del Consiglio dei ministri, istituzione che ha patrocinato l’edizione 2009, e da Aldo Pace, direttore generale dell’Istituto Banco di Napoli–Fondazione, sponsor dell’iniziativa religiosa e popolare. (Umberto Celentano il Mattino)

Vico Equense - Chiude la Sorrentina, più corse Circum

SS.sorrentina

Mimì metallurgico

Il destino cinico e baro continua ad accanirsi sui Mastella’s. Stavano quasi riuscendo a rifarsi una verginità sulla pelle di Cristiano Di Pietro, a suon di interviste compiacenti. Ma proprio sul più bello è giunta notizia delle dimissioni di Di Pietro jr. dall’IdV per un paio di semplici raccomandazioni: un gesto di grande dignità, che infatti in Italia non fa mai nessuno, nemmeno se l’arrestano. Ieri il Giornale raccoglieva le lamentazioni di Elio Mastella, che si presenta come un umile metalmeccanico finito nel «terribile tritacarne mediatico» e tiene a distinguersi da Cristiano: «Mai avuto raccomandazioni, mai provato a far carriera nel partito di papà, che è uno dei politici meno familisti». Infatti Sandra, moglie di Clemente, presiede il consiglio regionale campano. Il cognato Pasquale Giuditta era deputato. Il consuocero Carlo Camilleri era capo del consorzio del Sele. L’altro figlio, Pellegrino, era consulente del governo e assicuratore de Il Campanile, con moglie all’Agcom. Elio, il metallurgico della porta accanto, era responsabile della «Iside Nova» che organizzava eventi culturali a Benevento patrocinati dal consiglio regionale di mammà, mentre la fidanzata Roberta era leader dei giovani Udeur e consigliera regionale in Liguria, e l’ex fidanzata Manuela era praticante al Campanile. Elio e Pellegrino acquistarono 4 alloggi più la sede romana del Campanile a prezzi stracciati e ora pagano una super-rata mensile di 6700 euro, alla portata di ogni metalmeccanico. Meno male che papà non è familista, sennò metteva a carico dello Stato anche la colf e la gatta. (L'Unità)

Contributi a favore delle aziende turistiche

Vico Equense - La Regione Campania ha stanziato 15.500.000,00 di euro a favore delle aziende turistiche che hanno subito un danno durante la crisi determinatasi a seguito dell'emergenza rifiuti. L’elenco completo è composto da 1247 strutture ricettive pubblicato sul sito della Regione Campania a cura del Settore “Strutture Ricettive e Infrastrutture Turistiche”. Tra le imprese del luogo troviamo:

Alberghi: Astoria, Moon Valley, Aequa, Sereno Soggiorno Salesiano e Angiolieri

Ristoranti: Torre Ferano, Frate Cosimo, Pizza a Metro, Nonna Rosa, Il Cavallino, Mustafà, La Torre del Saraceno, O’ Saracino e il Complesso Bikini

Agenzie di Viaggi: Pasitea Travel, Aladino Viaggi e Club Viaggi

Non ammessi al finanziamento: Appartamenti OASI, Gelateria Gabriele e Torre Barbara

Il piano: l'ex ministro al posto di Santangelo

Andrea Orlando, il portavoce del Pd sta seguendo il caso Napoli in prima persona. È come dire che Walter Veltroni ci sta mettendo la faccia. Il ragionamento sul vicesindaco, al di là delle questioni morali e delle guerre interne, è ritenuto centrale per un motivo molto importante. L'idea è quella di mettere su quella poltrona per i restanti due anni e mezzo della consiliatura - chi raccoglierà l'eredità del sindaco Rosa Russo lervolino non più ricandidabile. L'identikit porta diritto a Luigi Nicolais, segretario provinciale del Pd. Il quale per ora sulla questione glissa: «Un qualunque ruolo mio in giunta - spiega - dovrebbe essere full time e non c'è possibilità in questo momento. Non me lo chiederanno. Faccio il deputato e il segretario di un partito difficile che sta nascendo. Non posso dare altre disponibilità. Non perché non ci creda nel rilancio di Palazzo San Giacomo, anzi per come si sta avviando ci credo molto. Ma per questioni di tempo». Nicolais è però uomo di partito e di fronte alla strategia che sta costruendo Veltroni per Napoli, cioè due anni e mezzo con un programma snello, fatto di obiettivi concreti da centrare e percettibili dai napoletani per riconquistare la loro fiducia, potrebbe cambiare idea. Lo stesso Francesco Boccia (foto) arriva a Napoli perché il partito vuole investire sulla città. Una ripartenza con Nicolais al fianco del sindaco sarebbe un mix sul quale scommettere. Nicolais possibile vicesindaco è uno degli scenari possibili. Per il resto la Iervolino se vuole mantenere in squadra Santangelo dovrà sacrificare altre pedine del suo scacchiere, a partire da Valeria Valente - giovane assessore al Turismo, Nicola Oddati (Cultura) in squadra già dal 2001, Gennaro Mola (Rifiuti). E forse dovrà salutare anche qualcuno dei nuovi entrati, fatta eccezione per Luigi Scotti, dubbi sulla permanenza di Gioia Rispoli che ha la delega alla Scuola ce ne sono tanti. Chi potrebbe entrare? Oltre Boccia resta caldo il nome di Adriano Giannola, presidente della Fondazione banco di Napoli, quello di Enrica Amaturo docente di Sociologia. Raffaele Porta, se il sindaco azzera la squadra è pronto a entrare. Il docente Enzo Mormile e il vicepresidente del Consiglio comunale Vito Lupo vicini ad Angelo Montemarano restano opzioni praticabili. Per il resto le ipotesi al vaglio del sindaco sono tante e nelle prossime 72 ore potrebbero materializzarsi. L'eventuale apertura della lervolino a un rimpasto più ampio dei cinque assessori che per vari motivi hanno la sciato la giunta nell'ultimo mese potrebbe solleticare parte di quella società civile rimasta sorda ai richiami di Palazzo San Giacomo fino a questo momento. (Luigi Roano da il Mattino)

Romeo: «Sì ho finanziato la Margherita»
L'ammissione nell’interrogatorio dell’imprenditore

Capodanno in piazza

Vico Equense - Ad inaugurare il 2009 sarà la tammorra di Marcello Colasurdo. La grande festa organizzata dall’assessorato al turismo del Comune di Vico Equense insieme all’associazione New a.g.e. prevede una notte di San Silvestro all’insegna della musica popolare e della discomusic. L’appuntamento è in piazza Umberto I, ore 00.30. Sul palco saliranno Marcello Colasurdo, il Trio Tarantae e l’Associazione culturale Aequana per un totale di sette musicisti (basso, chitarra classica, chitarra battente, percussioni, fisarmonica, voce e castagnette), cinquanta tammurrari e ballerini. Si tratta di uno spettacolo che delinea un viaggio di suoni, parole e danze che attraversano la cultura popolare del sud Italia, partendo dalla penisola Sorrentina, passando per Puglia, Calabria fino ad abbracciare gran parte del bacino del Mediterraneo; un percorso musicale ideale che riunisce professionisti ed emergenti del panorama artistico mediterraneo impegnati a riscoprire le radici della ‘tammorra’, antico strumento della tradizione popolare di questa terra. “Attraverso l’incrocio sonoro tra le diverse inclinazioni della musica popolare, la serata darà vita ad una mirevole fusione di sonorità e suggestioni musicali- afferma Giuseppe Dilengite, assessore al turismo- in grado di solleticare anche i palati più sofisticati. E non solo. Alle 2.00, infatti, comincerà la discomusic che farà ballare i giovani fino all’alba”. La serata, infatti, proseguirà sui ritmi della musica di dj Mone, Elle Vanni, Mik8 e Chicco. Una formula già sperimentata lo scorso anno e che ha riscosso grande successo. “E’ la seconda edizione del Capodanno in piazza a cura dell’associazione New a.g.e.- afferma Giuseppe Aiello, consigliere comunale- e quest’anno le novità sono molteplici. Oltre alla guest star Marcello Colasurdo e i dj di grande rilievo nel panorama musicale, ci saranno numerose sorprese che renderanno la notte ricca di emozioni”. La chiusura al traffico della piazza e la tendo-struttura che verrà allestita trasformeranno la piazza in una grande pista da ballo dove giovani e meno giovani potranno trascorrere in musica le prime ore del 2009. (Ilenia De Rosa) (Foto di Alessandro Savarese)

Il 2008 volge al termine …

Vico Equense - C’è ancora qualcheduno in giro che si domanda perché il PD sta affondando. Basterebbe un giro in quel di Vico Equense per capire qual è il vero male del centrosinistra in generale e di quello paesano in particolare: gli strateghi del PD nazionale dovrebbero fare del “caso” Vico un osservatorio privilegiato. Il 2008 volge al termine e in consiglio comunale il gruppo unico non c’è ancora, una telenovela assolutamente insignificante nel merito, ma che non può sollevare un interrogativo. Come può un PD incapace di influenzare e di dettare legge ai propri uomini e donne, poter soltanto sperare – un giorno - di governare, di fare scelte coraggiose e forti? Con quale credibilità ci si presenterà agli elettori, se poi gli eletti fanno quello che pare a loro? Ci si metta d'accordo su questo capogruppo e si vari il gruppo, senza i melliflui distinguo e gli ipocriti tiri al piccione che sembrano ormai essere l'unica capacità di un partito che ha ereditato il peggio del peggio di DS e Margherita, senza proporre nulla di nuovo in cambio.

Cambiare per non morire. Il ruolo dei giovani dentro il PD

Vico Equense – Presepe di Seiano

Presepi a Mosca fondi alla Curia Prc vota con il Pdl

Regione Campania – E’ braccio di ferro in consiglio regionale dove non sono bastati due giorni e una notte ininterrotti di lavoro per licenziare in commissione la finanziaria 2009. In trentasei ore sono stati approvati solo sei dei trentuno articoli tanto che ieri a tarda sera la maggioranza decideva di portare il testo direttamente in aula. Decisione contestata dal centrodestra. «È un vergognoso schiaffo alla democrazia, oltre che un’inaccettabile forzatura regolamentare», attaccano Forza Italia, An, Mpa-NPsi e Udc. «È la decisione più giusta contro gli emendamenti del centrodestra volti a elargire finanziamenti a pioggia», ribatte Tonino Scala (Sd). Per quel poco che si è riusciti a fare, spiccano le misure a favore delle fasce deboli, tra cui una nuova proroga del reddito di cittadinanza. Approvato anche un emendamento di An che stanzia 100 milioni alla Curia Arcivescovile allo scopo di organizzare nella chiesa ortodossa di Mosca una mostra dei presepi napoletani. L’emendamento, sostenuto dal centrodestra, è passato grazie ai voti di Rifondazione comunista e di Mastranzo (Pd). «È un’iniziativa di pace, un progetto concreto - spiega il capogruppo del Prc Vito Nocera - per favorire l’incontro tra culture e religioni diverse, nel solco di quanto il cardinale Sepe aveva auspicato nella sua visita in Consiglio». Nocera spiega anche la ratio della proroga del reddito di cittadinanza per il quale la Regione stanzia 77 milioni. «La legge - dice - è stata rafforzata prevedendo percorsi formativi e misure per il contrasto alla dispersione scolastica». In Consiglio il clima è pesante e la discussione è forte anche sul contenimento dei costi della politica. La casta tende a chiudersi a riccio e a conservare privilegi come le auto blu (è previsto un taglio ma vi sono molte resistenze) e i rimborsi chilometrici. Su quest’ultimo punto l’Mpa ha presentato un emendamento abrogativo che potrebbe essere accantonato. Oggi alle 15 al via la maratona in Consiglio. (Paolo Mainiero il Mattino)

Rifiuti campani, Vendola altolà a Silvio: la Puglia non accoglierà 40mila tonnellate

Guardia di finanza sequestra 25 tonnellate di botti proibiti

Oltre 25 tonnellate di botti di genere proibito e altre 20 tonnellate di nitrato di bario, componente base per la preparazione dei fuochi di Capodanno illegali sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza di Napoli. Denunciate in stato di libertà 15 persone. I sequestri sono avvenuti in circostanze diverse. Lo stesso vale anche per le 15 denunce. Complessivamente, dallo scorso mese di novembre fino ad oggi, nell'ambito di una campagna di prevenzione avviata dal comando provinciale della Guardia di finanza, le fiamme gialle hanno sequestrato oltre 45 tonnellate di materiale destinato al mercato clandestino dei botti di genere proibito. Sequestrato anche un deposito abusivo e un furgone. I 15 denunciati sono accusati di commercio illegale di fuochi pirotecnici. (Adnkronos)

Quest'anno ci saranno meno botti del 2007, comunque saranno spesi circa 60 milioni di euro per festeggiare il 2009. A tanto, secondo l'Unione Nazionale Consumatori, ammonta la cifra che circa 6 milioni di italiani impegneranno per festeggiare a suon di botti, petardi e fischioni l'inizio del 2009. Ma la sicurezza? La salute dei consumatori e' a rischio, dichiara l'Unione Nazionale Consumatori, se si pensa che oltre il 90% dei fuochi d'artificio commercializzati in Europa viene importato dalla Cina e non si sa se tutti quelli che vengono venduti in Italia hanno ottenuto il ''nulla osta'' del Ministero dell'Interno, obbligatorio per la commercializzazione.

lunedì 29 dicembre 2008

Auguri di fine anno del PD di Napoli

Alle ore 12.00, presso l'Hotel Oriente c’è stato il brindisi di fine anno del PD provinciale di Napoli, con il saluto del Segretario provinciale Luigi Nicolais.

Tartaruga morta trovata sulla spiaggia

Sant’agnello - Un esemplare di tartaruga marina, della specie caretta-caretta, è stata rinvenuta, ieri, morta sulla spiaggia della Marinella. La segnalazione è giunta alla segreteria Sos Ambiente del Wwf penisola sorrentina, che ha chiesto l’intervento dei biologi del centro Tartanet di Massa Lubrense per coordinare l'eventuale recupero. «Ci siamo resi conto dall'alto che non era possibile salvarla, osservando il colore bianco e lo stato di decomposizione - spiega Claudio d'Esposito presidente del Wwf sorrentino - ma siamo scesi in spiaggia per ulteriori accertamenti. In particolare ci premeva conoscere se la tartaruga recasse sulla pinna anteriore una targhetta di riconoscimento. Si sarebbe potuto trattare di uno degli 8 esemplari rimessi in libertà nelle acque di Punta Campanella nel mese di ottobre». Grazie alla collaborazione del comando della polizia municipale di Sant’Agnello è stato possibile accedere alla spiaggia, nonostante i lavori di messa in sicurezza in atto lungo il costone. La tartaruga, in avanzato stato di decomposizione, presentava una vistosa ferita sul cranio all'attaccatura del collo, probabilmente provocata da un’elica di qualche natante. (sa.ca. il Mattino)

Droga e alcol posti di blocco patenti ritirate

Sorrento - Otto patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e altre tre per uso di sostanze stupefacenti. Nel mirino dei controlli attuati l’altra notte da una task force composta da agenti della polstrada e della polizia municipale sono finiti anche due minorenni sorpresi ubriachi alla guida dei propri scooter che, per questo motivo, sono stati sottoposti a sequestro. Nel weekend a cavallo tra Natale e Capodanno si intensificano, dunque, le verifiche contro la guida sotto l’effetto di alcol o droghe. In campo tre pattuglie della polizia stradale, due del compartimento di Sorrento e una distaccata da quello di Nola, coordinate dal comandante Giovanni Farella, affiancate da una squadra dei caschi bianchi di Sorrento agli ordini del maggiore Antonio Marcia e da un’ambulanza del 118. L’attività si è protratta dall’una alle 7 di ieri mattina. Oltre 175 i conducenti di autoveicoli sottoposti a verifica lungo il tratto della statale 145 sorrentina che attraversa l’abitato di Sorrento. Undici, quindi, le patenti ritirate, di cui tre perché gli automobilisti sono risultati positivi al drogatest e anche al successivo riscontro effettuato dai sanitari del 118 grazie all’analisi delle urine. Per due minorenni, per i quali i controlli con l’etilometro hanno attestato il superamento della soglia minima di alcol nel sangue prevista dalla legge, è scattato il sequestro dei ciclomotori che sono stati consegnati in custodia ai genitori. In caso di condanna – è opportuno ricordare, infatti, che la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti porta, oltre che al ritiro delle patenti, anche ad una denuncia penale – la normativa prevede la confisca dei ciclomotori. Nel corso delle festività natalizie si è intensificata, dunque, l’attività della polizia stradale per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera. Durante lo scorso fine settimana, infatti, sono state ritirate altre sei patenti, due delle quali per uso di droghe. Un fenomeno che come l’alcol, tiene alta l’attenzione delle forze dell’ordine soprattutto quando alla guida ci sono minorenni. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

Piano di Sorrento - Edilizia, sigilli agli alloggi coop

Di Pietro figlio lascia

Cristiano Di Pietro, figlio del leader di Italia dei Valori Antonio, uscirà dal partito fondato dal padre. ''Lo trovo un gesto corretto - ha commentato Antonio Di Pietro sul suo blog - e per certi versi forse eccessivo visto che non è nemmeno indagato, ma lo rispetto e ne prendo atto''. Questo il testo della lettera con cui Cristiano Di Pietro si è dimesso dall'Idv.

“Montenero li 29.12.08

All’on.le Giuseppe Astore, Presidente ufficio politico regionale IDV - Campobasso Al dott. Giuseppe Caterina, Segretario regionale IDV - Campobasso Ai componenti Ufficio Presidenza IDV nazionale – Loro Sedi

Gentili amici,

ho fatto e faccio il mio dovere di consigliere comunale e provinciale senza mai aver infranto la legge (ed infatti nessuna autorità giudiziaria mi ha mai mosso alcun rilievo). Eppure mi ritrovo tutti i giorni sbattuto in prima pagina come se fossi un “appestato”. La mia unica colpa è quella di essere “figlio di mio padre”: per colpire lui stanno colpendo me, mia moglie ed i miei tre figli, dimenticando che anche noi abbiamo la nostra dignità ed abbiamo il diritto di esistere. Lascio l’Italia dei Valori e conseguentemente ogni incarico di partito ed anche il mio ruolo di Capogruppo al Consiglio provinciale di Campobasso, ove mi iscriverò al Gruppo misto. Lo faccio con sofferenza e dispiacere (soprattutto per la disumana ingiustizia che sto patendo) ma non voglio creare imbarazzo alcuno al partito. Attenderò serenamente che la Procura di Napoli completi le indagini preliminari in corso (che peraltro nemmeno riguardano la mia persona) in esito alle quali ogni singola posizione personale potrà essere chiara a tutti. Poi, quando tutto sarà chiarito, ne riparleremo. Un caro saluto ed un sincero augurio per un anno migliore.
Cristiano Di Pietro"

Naufragio della motonave "Marina D'Aequa"

Ci risiamo. Ritorna la triste ricorrenza del naufragio della motonave "Marina D'Aequa", in quella tragedia, avvenuta nel golfo di Biscaglia, trovarono la morte 30 uomini dell'equipaggio, quasi tutti giovanissimi. Oltre il dolore anche l'amarezza di non poter seppellire i propri cari... infatti i corpi di questi poveri marinai non furono mai più trovati. Un''immane tragedia , il nostro "11 Settembre" l'abbiamo vissuto 20 anni prima.. Mai la Penisola Sorrentina ha subìto un lutto così grave, dai tempi delle incursioni saracene, delle ultime guerre mondiali, nemmeno quell'evento così dirompente e devastante come il terremoto dell'80 ha lasciato una ferita così vasta e profonda. L'avvento di Internet questa volta ha avuto un ruolo determinante per "risvegliare" la memoria collettiva, se non altro per un muro, strano e se vogliamo inspiegabile, che si era formato nelle coscienze dei Peninsulari, fatte le dovute eccezioni per i familiari e gli "addetti ai lavori", ovviamente.. Un muro di apparente ( e sottolineo apparente) indifferenza, una coltre di nebbia d'oblio formatasi per non vedere, una sorta di rimozione. Si perchè quando il dolore, anche nella memoria collettiva, è così lacerante, così grave, si attiva una sorta di corto-circuito per un meccanismo "salvavita" di autodifesa, perchè "si deve andare avanti", perchè è sull'acqua salata che si può guadagnare qualcosa di soldi, una volta ci si poteva anche comprare una casa, ora nemmeno quella, ma forse ancora garantisce una vita (a terra) quantomeno dignitosa. Ora quel muro si è dissolto, era giusto è doveroso non lasciare quei ragazzi dietro quella nebbia, le testimonianze che tutt'ora arrivano nel "Libro Bianco" ci dimostrano che è servito anche per coloro che il lutto l'hanno vissuto sulla loro pelle. Mi riferisco ai familiari che si trascinano questo dolore da oramai 27 anni e questo piccolo raggio di sole fatto di solidarietà e partecipazione forse lenisce un po' quel senso di solitudine che questa nebbia, sia pure giustificabile, aveva avvolto. Non ci si può fermare qui, a mio parere. Bisogna continuare a tenere le coscienze sveglie, non bastano i monumenti, le pagine commemorative, le annuali funzioni religiose che pure sono ammirevoli nel loro proposito: Bisogna lavorare affinchè questa iniziativa assuma carattere istituzionale. Se cercate il sito dell Marina Italiana viene fuori immediatamente quella militare, poi quella mercantile, poi un sito della "Regia Marina" che pur accennando i caduti e ad un elenco che costituisce un medagliere per il "valore militare", non va oltre. Dobbiamo prima proporre, poi insistere affinchè venga istituita, nel sito ufficiale della Marina Italiana, una sezione dedicata alle persone che hanno perso la vita in mare; non soltanto quelli della "Marina D'Aequa" o del "Campanella", ma di tutta l'Italia, di tutti gli italiani. Istituire un database che divenga un prezioso archivio sulle "morti bianche" del Mare. Questa è un'altra sfida che possiamo e dobbiamo vincere, affinchè la nebbia non si riformi bisogna che entri la luce calda del sole, e che tutti possano vedere e ricordare questi Uomini che "dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti." (Michelangelo Gargiulo Sorrento e dintorni)

Pd, parte la rivolta degli inquisiti «Nessuno ci ha difeso»

La solitudine degli inquisiti. Un avviso di garanzia, il clamore sui giornali, le accuse. Poi il silenzio. Il vuoto intorno. Gli amici ti voltano le spalle, i colleghi ti evitano per non compromettersi. E il telefono resta muto, vuota la posta. E così succede che l'Unità pubblichi due pagine fitte di inquisiti e reati. Che Ottaviano Del Turco, socialista del Pd, riceva solidarietà da Berlusconi. E che Graziano Cioni, una vita nel Pci, riceva una lettera di conforto, «commovente»: da un giovane del Pdl, Gabriele Toccafondi. E dal suo partito, dal Pd? «Nulla — risponde Cioni — Silenzio. Hanno parlato solo per buttarmi fuori dalle primarie». Del Turco lo ha detto con chiarezza, al Giornale. Spiegando che «i salti tripli di Veltroni per recuperare una posizione accettabile sulla giustizia sono un po' patetici e un po' orribili ». Si è sentito solo, il governatore dell'Abruzzo: «Dal Pd è arrivato un silenzio che è una vergogna ». Cioni era in corsa per le primarie quando è stato raggiunto da un avviso di garanzia: «Mi hanno chiesto un passo indietro. A me questa storia dei passi indietro mi puzza sempre di stalinismo. Ho detto di no, dovete scriverlo: loro l'hanno scritto e votato a maggioranza. Violando le norme, perché non c'è da nessuna parte che se uno è sotto indagine lo puoi buttare fuori». Cioni non l'ha presa bene: «Veltroni annunciò un partito liquido: mi pare più che altro autoritario. Se dovessi dire che mi sono sentito circondato dall'affetto dal partito, ecco, non lo direi. A parte il sindaco Domenici ». Per il resto, silenzio: «Qualcosa di peggio: mi hanno quasi cacciato. Io che ho fatto arrestare per corruzione due imprenditori. Mi avrà portato bene farli arrestare? Forse non sono più considerato affidabile». Da Firenze alla Calabria. Il governatore Agazio Loiero è finito nell'inchiesta Why Not: «Da due anni mi hanno inserito in un contesto criminale, anche se persino il pm ha chiesto il proscioglimento ». Loiero si è sentito abbandonato: «La situazione degli amministratori del Sud è di profonda solitudine: Roma prende le distanze preventivamente, c'è un pregiudizio di illegalità ». E il partito? «Una solitudine terribile. Nessuna telefonata, nessun messaggio. Dopo il delitto Fortugno, il procuratore Grasso disse che era un messaggio rivolto a me. Da allora sono sotto scorta. I pm hanno confermato che si trattava di un messaggio per me. Lei pensa che qualcuno nel Pd abbia sentito il bisogno di dire qualcosa? C'è da rabbrividire». Loiero non rinuncia a una frecciata: «Lo sa cosa dicono i sondaggi di ieri? Che il Pd nazionale è al 27: in Calabria è quasi al 32». Anche Sandro Gozi è entrato (e uscito) dall'inchiesta Why Not: «Accuse così grottesche che non ho sentito neanche il bisogno che il partito mi difendesse. Però forse quello che è successo ci ha reso più sensibili alle garanzie degli inquisiti. E alle patologie del sistema». Loiero va oltre: «Forse è bene che queste inchieste ci tocchino: così capiamo meglio cosa vuol dire ». (Alessandro Trocino da il Corriere della Sera)

Napoli, da dove ricominciare

«L’intarsio sorrentino rischia di scomparire»

Sorrento - Eutanasia di due secoli di storia. Sceglie un’immagine forte la protesta degli artigiani sorrentini del comparto dell’intarsio, affidata alle dichiarazioni di Eugenio Miniero, presidente dell’associazione di categoria e di Teodoro Famiani, alla guida del Consorzio progetto intarsio. Un settore produttivo già duramente provato negli ultimi anni da problemi come l’assenza di insediamenti produttivi e di ricambio generazionale ed oggi messo in ginocchio dalla crisi diffusa. «Stiamo morendo – esordisce Miniero, a capo dell’Unione artigiani intarsio sorrentino -. Purtroppo non è un’esagerazione. Se la Regione Campania, la Provincia di Napoli e le amministrazioni comunali locali non intervengono subito, l’antica arte chiuderà i battenti. Eppure basterebbe poco per risollevare le sorti degli artigiani, magari detassando temporaneamente le attività a quei pochi addetti rimasti che continuano a portare avanti la tarsia sorrentina, fiore all’occhiello di questo territorio». Sessanta, tra micro e piccole imprese, sei milioni di euro di fatturato annuo e cinque principali Paesi importatori, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Svizzera alla Germania alla Russia. Questi i numeri della tarsia, che conta oggi su un numero esiguo di addetti, circa duecento, ultimi eredi di un’arte introdotta in costiera sorrentina verso la metà dell’Ottocento. Tra le produzioni, portagioie, tavolini, quadri e oggettistica varia, dalle scatole portasigari o alle custodie per orologi. Rimane invece limitata la domanda nazionale di prodotti intarsiati. Ad aggravare il tutto, la spietata concorrenza della Cina, dove da tempo hanno preso a imitare i maestri sorrentini, abilissimi nel tagliare, sagomare ed infine assemblare piccolissimi pezzi di legno per riprodurre disegni. «In questo momento di crisi mondiale tutte le categorie lavorative chiedono aiuti che possano sostenerle a “passare la nottata” – dichiara il presidente del Consorzio progetto intarsio, Famiani -. In questo quadro solo gli artigiani dell’intarsio sorrentino, colpevoli solo di portare avanti da secoli, con appassionata testardaggine, l’arte ereditata dai propri antenati, sembrano passare inosservati. Ci chiediamo perché questo sparuto gruppo di onesti lavoratori che chiedono solo di continuare la loro attività con dignità e passione, e con essa mantenere le proprie famiglie, non ha diritto di essere ascoltato ed aiutato». L’appello dei rappresentanti degli artigiani punta alle istituzioni nazionali, regionali, provinciali e locali. «Le nostre non sono richieste di carità – conclude Miniero -. Ma se si incendia un teatro oppure un museo si interviene. E dovrebbe accadere anche con il nostro artigianato. Un’eccellenza che va salvaguardata». (Luigi D’Alise il Mattino)

Edilizia popolare, sequestrati 14 appartamenti

Piano di Sorrento - Sequestro preventivo di 14 appartamenti, su 63, costruiti negli anni scorsi con il piano di edilizia economica popolare a Piano di Sorrento. Gli alloggi, secondo gli accertamenti delle forze dell'ordine, sono stati realizzati grazie ad un atto di esproprio fatto dal Comune e ad una convenzione stipulata con le cooperative. L’ inchiesta, coordinata dal PM Silvio Pavia della Procura di Torre Annunziata, ha permesso di individuare presunte irregolarità nelle posizioni di alcuni soci che, al momento della iscrizione, non sarebbero stati in possesso dei requisiti necessari.

Gli ultimi agrumeti distrutti dai parcheggi

Piano di Sorrento - Ho quasi voglia di monitorarli e conservare la foto degli ultimi giardini della mia città: Piano, tanto presto non ce ne saranno più, in compenso avremo tanti box-garages, parcheggi interrati e similari! Ne stanno costruendo a più non posso e probabilmente a molti proprietari resteranno sullo stomaco, resta, pero, anche il danno ambientale: lo scempio è avvenuto e non è pensabile che si possa tornare indietro. Mi fanno ridere quando, dopo il misfatto della cementificazione, assicurano il "verde soprastante" sicché l´opera compatterebbe bene con il territorio circostante; in passato qualche Sindaco, nel rilasciare il titolo autorizzativo, è arrivato addirittura ad elogiare l´autore del massacro di alberi, talvolta secolari, perché impiantando sulla vomitata di cemento qualche alberello avrebbe realizzato un´opera altamente ecologica! No comment. Le cavallette del cemento sono calate da tutte le parti per distruggere l´ultimo verde! "Ma che fai con quel giardino? Non lo puoi coltivare, non ti rende, ed allora? - Fanne parcheggi". questi i discorsi che si sentono in giro e tant´è: la maggior parte dei giardini superstiti sono in stato di totale abbandono, manca la mano d´opera, i vecchi coloni o sono morti o non sono in grado di coltivarli; i loro figli sono tutti avvocati, medici, capitani...chi torna "alla zappa"? e poi, come sempre, lo Stato è latitante: esiste un Ministero dell´agricoltura simbolico: la nostra economia agraria è morta e sepolta! Ed ecco i "sensali" avvicinare i proprietari, indurli a vendere (ma a chi dicono loro) e tutta una frotta di tecnici, imprese di "distruzioni", mediatori ed affini...tutta una associazione "a costruire" si è messa in moto e vai! Nel contempo a dare una mano allo scempio incalza una normativa urbanistica, in deroga alle norme del PUT: il piano paesistico dileggiato da politici e tecnici senza scrupoli che hanno aiutato i Comuni ad ampliare le magie dei piani regolatori, a fare varianti, etc. Il risultato? Si stanno realizzando soprattutto enormi parcheggi interrati di dimensioni da capogiro senza controlli, né prima né dopo i lavori, da parte di chi di dovere! Ma questo è il paese in cui tutto si può fare: pacche sulle spalle, sorrisi sornioni, e, magari, anche un bel "cucù" di infantili ricordi! Eppure abbiamo appreso dal TAR che nei centri storici non si possono fare i parcheggi di cui sopra, eppure i Comuni sarebbero tenti alla tutela dell´ambiente, ai controlli, a circondarsi di esperti, soprattutto in maniera amministrativa, per contrastare gli abusi che, poco per volta, invece, vengono sublimati e legittimati. quando vediamo i famosi pannelli, all’esterno dei cantieri edili, dovremmo leggervi: "autorizzazione a distruggere". Ma tutto avviene nell´indifferenza generale, anche delle associazioni ambientaliste e questo fa ancora più male! a che vale fare convegni di sapore lievemente ambientale, dove invece di dibattere sui disastri prodotti, di come porvi rimedio, etc., si discute, invece, in una cornice avveniristica di dubbio contenuto, sulla ricerca di nuove risorse energetiche, si parla di necessità di infrastrutture, come per dire diamo l´ultima mazzata alla zona, nata per il turismo e da noi distrutta. Il colmo è che a sponsorizzare queste iniziative sono anche coloro che collaborano alla distruzione dell´ambiente. Poveri figli e nipoti...per loro ci sarà sempre meno verde! Mentre allestero, le grandi città si sono preoccupate di inserire vaste aree verdi, noi, a sorrento, Sorrento, continuiamo a distruggere agrumeti ed uliveti. Inversione di tendenza! Una cosa è certa: sappiamo chi dobbiamo ringraziare se sono aumentate le patologie respiratorie che affliggono sempre più, e con insistenza, bambini ed anziani. Senza contare che il famoso "Limoncello" nostrano, continuando di questo passo, lo faremo...con i limoni dei Cinesi!! (Augusto Maresca Agorà)

Un brindisi per la legalità

Castellammare di Stabia - «Oramai tutti hanno fatto l’abitudine a convivere con la camorra, figuratevi sei io debba avere qualche problema a vivere con i carabinieri della scorta». Così l’imprenditore coraggio Sergio Vigilante, accorso nella città di Castellammare di Stabia per partecipare al brindisi per la legalità promosso da Antonio Sicignano, ha risposto ad un curioso che gli chiedeva come fosse possibile vivere quotidianamente con la scorta. «Per me è solo un piacere essere accompagnato dai militari dell’Arma – ha aggiunto l’ex commerciante di abbigliamento che, dopo aver denunciato nel 2001 i propri estorsori, ha fondato, nella città di Portici, una associazione antiracket, con il compito di coadiuvare i commercianti che intendessero denunciare i propri aguzzini – il mio dolore è vedere i nostri territori vittime del racket e dell’usura. Per questo ho fondato, nella mia città, una associazione che, garantendo l’anonimato a chiunque chiede il nostro intervento, aiuta i singoli cittadini e le forze dell’ordine ad eliminare questa brutta piaga del nostro territorio. Per il momento i risultati sono impressionanti e, di recente, abbiamo fatto arrestare cinque malviventi. Oggi se un commerciante vuole uscirne ha la possibilità per farlo, bisogna solo estendere il messaggio a tutti perché lo Stato c’è». Emozionato dall’incontro il promotore dell’evento Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Campania, che ha poi accompagnato l’imprenditore coraggio in un excursus tra le strade del centro. In tale occasione, numerosi sono stati i commercianti stabiesi che hanno voluto complimentarsi di persona con Sergio Vigilante, oltre che invogliarlo ad andare avanti nella sua opera di denuncia e sensibilizzazione . «Chi vive nella nostra terra – spiega Sicignano - ha solo due possibilità: o agire al fine di produrre un sensibile cambiamento dello status attuale o fare le valigie ed emigrare fuori terra. Io, per il bene esclusivo delle giovani generazioni che verranno, sto cercando di insistere fortemente per il cambiamento. Finora i risultati sono incoraggianti ed anche la venuta di Sergio Vigilante a Castellammare testimonia che l’intera provincia di Napoli ce la può fare. Anche sul tema della illegalità è inaccettabile assistere ad una dittatura dolce di ipocrisia dove tutti sanno e nessuno parla». Presente all’incontro anche Enzo Guadagno, presidente dell’associazione Città Viva, che ha voluto sottolineare la scarsa conoscenza che regna fra i giovani sul tema della camorra ed illegalità.

domenica 28 dicembre 2008

L’albero di Natale ( Virgilio Panarese)

Grandi magazzini colmi, stracolmi di gente. Un odore di caramello, zucchero filato, pop corn. Giganteschi alberi di natale addobbati e sparsi in giro per la città. Nelle piazze, strade, vicoli vicoletti centinaia di bancarelle mostrano milioni di oggetti grandi, piccoli, economici, costosi, colorati, luccicanti, dorati, profumati, saporiti. Tutto quello che serve per trascorrere un felice Natale. Le persone sembrano impazzite. Sono eccitate, allo stesso tempo ansiose e preoccupate. “Mi sono ricordato di tutti, ho dimenticato sicuro qualcuno, devo fare presto ho bisogno di prepararmi per stasera. E’ la vigilia di Natale”. Sono in molti a pensarlo. Se fosse possibile fare un videotape di tutta la giornata. Inserirlo nel videoregistratore, premere invio e subito dopo veloce avanti, saremmo in grado di vedere una massa indefinita di persone che si spostano all’impazzata senza una meta precisa. Fino alle sei del pomeriggio. A mano a mano che il sole tende a tramontare le strade cominciano a svuotarsi. Le luci delle decorazioni natalizie cominciano a lampeggiare.Gli alberi acquistano un aspetto più signorile e slanciato quando viene sera. Le strade dopo le sei del pomeriggio restano deserte. Sono tutti pronti a riunirsi e a trascorrere ognuno a modo suo un felice Natale… CONTINUA

Ma non bisogna arrendersi!

In questi giorni abbiamo ascoltato omelie che parlano di "giustizia e vivere civile calpestati, di una città che non riesce a crescere "per gli interessi di pochi", di "potenti e ricchi che combattono la speranza" e ancora "della malavita che usa la miseria per loschi affari di violenza e di morte". Ma non bisogna arrendersi!:Non serve stracciarsi le vesti per gli errori e la mediocrità,ma bisogna piuttosto contrastarli. Si può lottare da dentro e da fuori; con critiche puntuali oppure impegnandosi in prima persona. Ma dire "non c'è più nulla da fare" può essere l'anticamera del peggio. Ammiro una generazione che testimonia, che serve i pasti per i poveri, che s'indigna ma non si sorprende delle ingiustizie globali e locali, che si spaventa di fronte ai piani regolatori delle città, che sa distinguere i diritti dai privilegi, che ripudia la violenza, che si aspetta anche dalla politica una radicalità nuova. Insomma mentre,anche in questi giorni, il male, la corruzione e la stupidità mietono successi straordinari, noi non ci arrendiamo alla indifferenza e alla mediocrità. (Samuele Ciambriello)

Think tank …

Giorgio Tonini, coordinatore della formazione dei democratici, intervistato sul rilancio della “scuola quadri” afferma che le imminenti scuole di partito”del Pd, non avranno nulla in comune con la vecchia scuola delle Frattocchie, il luogo dove il vecchio PCI, formava i dirigenti del partito chiusa nel 1991. «Assolutamente no, non ci saranno professori che proporranno un pensiero già bello e pronto. Ci saranno degli esperti che guideranno i ragazzi in una ricerca condivisa; ha dato la sua disponibilità, a certe condizioni, Roberto Saviano, ci saranno Nicola Rossi, Francesco Boccia e tanti altri».

Frattocchie noi non ce l’abbiamo, anzi, non ce l’ha più nessuno, a sinistra, e non penso solo alla scuola, alla struttura; penso soprattutto alla ricchezza di una attività di formazione dei quadri che era strettamente intrecciata alla ricerca scientifica e teorica e all’elaborazione politica e culturale di cui il PCI, in modo del tutto peculiare, era stato capace. Così se prima faceva titolo aver studiato da comunista a Frattocchie, oggi un buon democratico si farà - sull’esempio di tipo anglosassone – in un think tank (letteralmente "serbatoio di pensiero") …

La vera storia di Veltroni. Era comunista ed espelleva i dissidenti

Raid israeliani, strage a Gaza

Un ricorso blocca i lavori alla Marina di Vico

Vico Equense - Finanziamenti POR a rischio per la Marina di Vico. Un ricorso al Tar presentato da un pescatore 97enne è stato accolto. Il suo piccolo manufatto che si trova a pochi passi dall’arenile, non può essere demolito, così come riportato nel progetto originario. Per l’amministrazione Cinque - la notizia è riportata dal quotidiano Metropolis – il programma degli interventi che deve essere completato entro il 30 dicembre 2008 al fine di onorare il cronoprogramma presentato in Regione per poter accedere al finanziamento è a rischio. I fondi POR prevedono come clausola vincolante il rispetto del tempo di esecuzione delle opere. Se si sfora i finanziamenti sono revocati per inadempienza contrattuale. Tra il 2004 e 2005 l’amministrazione ottiene un finanziamento “Por Campania 2000 – 2006” per riqualificare il borgo della Marina di Vico. Il progetto prevede la bonifica dell’area, la sua sistemazione e la creazione di spazi destinati agli operatori turistici. Il manufatto - che sta li da quarant’anni – non è previsto nel progetto programmato. L’amministrazione ha intenzione di demolire la struttura, per completare gli interventi entro la fine dell’anno. L’anziano pescatore, a questo punto decide di rivolgersi al Tribunale amministrativo. Una prima sospensione arriva a metà novembre e poi all’udienza del 18 dicembre 2008 riceve il ricorso dichiarando l’illegittimità degli atti di sgombero adottati dal Comune.

Vico Equense On Line – Il lato oscuro della Marina di Vico

Giunta, le richieste della sinistra

Serra i tempi Rosa Russo Iervolino, dopo il ciclone giudiziario che si è abbattuto sulla giunta. Il suo obiettivo è di redistribuire le deleghe e definire la nuova squadra di governo entro il 31 dicembre. Incalzata, tra l'altro, dalla segreteria nazionale del Pd dopo la bufera che ha colpito il Comune per l'inchiesta giudiziaria sugli appalti. Ieri ha incontrato a palazzo San Giacomo i consiglieri comunali della Sinistra Arcobaleno: Prc, Pdci, Verdi, Sd e Gruppo misto. Hanno suggerito al sindaco di ridurre la sua squadra di un terzo, ribadendo l'esigenza di un rinnovamento coraggioso, che si spinga anche oltre le cinque deleghe rimaste scoperte. Chiedono in particolare impegni precisi sul versante della corretta gestione del ciclo dei rifiuti. «La nuova giunta — sottolineano— dovrà garantire entro il 2009 la realizzazione di un sito di compostaggio in città (da circa 30 mila tonnellate annue); il raggiungimento di 200 mila persone per quanto riguarda la raccolta differenziata e il completamento delle 10 isole ecologiche». Cruciale anche il capitolo relativo al centro storico che, secondo i consiglieri di sinistra, dovrebbe essere gradualmente chiuso alla circolazione veicolare, mentre una cabina di regia dovrebbe supervisionare l'investimento di 220 milioni di euro di fondi europei. Lunedì prossimo toccherà invece al segretario provinciale del Pd di Napoli Luigi Nicolais, il quale incontrerà il sindaco nel pomeriggio. (Corriere del Mezzogiorno)

Pd, la svolta giovanile "Basta con le correnti dobbiamo smarcarci"

Abusivismo edilizio, denunciate 23 persone

Sorrento - Raffica di controlli di fine anno sul sempre più dilagante fenomeno dell´abusivismo edilizio con i militari dell´Arma che tra Sorrento, Meta e Piano di Sorrento deferiscono alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata ben 23 persone. Denunciate in stato di libertà dovranno rispondere del reato di ampliamento di superfici abitative e realizzazioni di cubature in zone sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico. Nell´occasione i carabinieri della compagnia di Sorrento coordinati dal capitano Massimo De Bari e della stazione di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini hanno posto sotto sequestro oltre mille metri quadrati di superficie abusivamente realizzata. Obiettivo puntato sulle zone collinari di Sorrento dove ad essere denunciati sono stati una 70enne ed un 76enne proprietari e committenti dei lavori ed un 63enne, rispettivamente in via Cesarano e nella zona cimiteriale di via San Renato per la realizzazione di opere di ampliamento, modifica e ristrutturazione di un fabbricato preesistente senza titolo autorizzativo. Deferiti all´autorità giudiziaria anche un 43enne ed una 37enne per avere realizzato in via Santa Maria del Toro uno sbancamento di terreno sottostante con solaio costituito da travi in acciaio e laterizi in ferro per una superficie complessiva di 70mq, un 62enne ed un 63enne per avere edificato sulla panoramica del Nastro Verde una costruzione su due livelli ricavandone 2 appartamenti di 100mq cadauno in mancanza di alcuna concessione edilizia rilasciata dagli enti di competenza. A Meta di Sorrento i carabinieri hanno eseguito controlli anche all´ospizio per anziani dove sono stati denunciati un 67enne ed un81enne per avere realizzato un manufatto di 50mq in legno ed alluminio delimitato con muratura in pietra adibendolo a centro ricreativo. Deferiti inoltre un 47enne per il completamento di opere edili su un manufatto già sottoposto a sequestro in violazione di sigilli ed un 63enne di Portici per avere eseguito in piazza Scarpati a vista sul mare la chiusura di un balcone con infissi in alluminio e travi in legno ricavando un aumento di superficie di 20mq. Oltre la metà dei denunciati, ben 12, riguardano il comune di Piano di Sorrento, sempre più in testa alla ingloriosa classifica degli abusi edilizi. Anche in questo caso obiettivo puntato sulle zone collinari dove in via Artemano, tra via Cermenna e la Meta-Amalfi, sono stati denunciati una 53enne, un 61enne, una 58enne ed una 55enne per la realizzazione di interventi di ampliamento e modifica su un fabbricato preesistente, oltre ad un 38enne in via Pomicino per lo stesso reato. Denunciati anche una 65enne, un 44enne, una 42enne ed un 40enne per avere realizzato in via dei Pini, in pieno centro urbano, ampliamenti e modifiche all´interno ed all´esterno di un fabbricato preesistente. Sequestrato invece in via Legittimo un intero fabbricato rurale di 580mq sottoposto ad interventi di ristrutturazione ed ampliamento senza alcuna concessione edilizia; denunciati il tecnico progettista 37enne di Sorrento, un 57enne di Napoli amministratore di una società con sede in Napoli ed un 44enne di Marigliano titolare dell´impresa edile con sede in Nola, entrambi a loro volta amministratori di una società che aveva acquistato il palazzo sequestrato. (Vincenzo Maresca Positano News)