Vico Equense - La pubblicazione dell'elenco ufficiale dei dispositivi di rilevazione della velocità autorizzati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha portato chiarezza, ma anche qualche sorpresa. Tra i comuni che non figurano nella lista c'è Vico Equense, un'assenza che solleva importanti questioni sulla validità degli autovelox locali e delle relative sanzioni. Essere inclusi nell'elenco ministeriale è l'ultimo tassello di un processo di regolarizzazione complesso che mira a superare la "giungla" degli autovelox. I requisiti fondamentali sono .L'ente gestore della strada (come il Comune di Vico Equense) deve ottenere l'autorizzazione del Prefetto per installare un autovelox, dimostrando la pericolosità del tratto stradale e l'assenza di alternative per la sicurezza. A seguito di recenti e continue pronunce della Cassazione, non basta più la semplice "approvazione" del modello da parte del Ministero; è necessaria l'omologazione, un processo più rigoroso che ne attesta la precisione e l'affidabilità tecnica. I comuni erano tenuti a comunicare al MIT, entro una scadenza prestabilita, i dati di tutti i dispositivi attivi, inclusi l'ubicazione e gli estremi dell'omologazione/approvazione. L'elenco pubblicato è il risultato di questo censimento. In sintesi, un autovelox "autorizzato e censito" è uno strumento la cui esistenza e il cui utilizzo sono stati formalmente validati a tutti i livelli istituzionali previsti dalla legge. L'assenza di Vico Equense dall'elenco nazionale ha implicazioni dirette e immediate per l'amministrazione comunale e per gli automobilisti. Tutti gli autovelox presenti sul territorio di Vico Equense non inclusi nell'elenco sono da considerarsi "non a norma" a partire dalla data di pubblicazione della lista (fine novembre 2025). La conseguenza pratica è che questi dispositivi devono essere spenti o disattivati. Non possono più essere legalmente utilizzati per rilevare infrazioni e generare sanzioni amministrative. Eventuali multe emesse da autovelox non censiti sono considerate nulle. Gli automobilisti che ricevono un verbale da uno di questi dispositivi hanno solide motivazioni per presentare ricorso al Prefetto (entro 60 giorni) o al Giudice di Pace (entro 30 giorni). L'amministrazione comunale ha ora l'onere di regolarizzare la propria posizione, fornendo la documentazione mancante o aggiornata al MIT e alla Prefettura per rientrare nella legalità. Fino a quel momento, la validità di qualsiasi sanzione è seriamente compromessa.
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