Vico Equense - Non si placa la mobilitazione popolare a difesa dell’Ospedale “De Luca e Rossano”. Anche questa domenica, i cancelli del presidio sanitario sono diventati il cuore pulsante di una protesta che ormai da mesi unisce i cittadini in un unico grido: fermare lo smantellamento della sanità pubblica in Penisola Sorrentina. La novità di questa domenica è stata la partecipazione di Luigi de Magistris. L’ex sindaco di Napoli ed ex magistrato ha voluto portare la propria solidarietà ai manifestanti, trasformando il presidio domenicale in un momento di analisi politica profonda. De Magistris ha sottolineato come la difesa dell’ospedale di Vico Equense non sia solo una questione locale, ma una battaglia di civiltà contro la gestione della sanità regionale che mira a tagliare i servizi essenziali in nome di bilanci e accentramenti. Il dato politico più significativo è sottolineato dalla partecipazione, per la prima volta, del Sindaco Giuseppe Aiello. Non è stata solo una visita di cortesia istituzionale quella di stamattina. La presenza del sindaco tra i manifestanti, davanti ai cancelli chiusi del pronto soccorso del "De Luca e Rossano", segna un punto di svolta politico nel braccio di ferro sulla sanità in Penisola Sorrentina. Mentre la città si prepara a vivere il clou delle festività natalizie, il primo cittadino ha scelto di trascorrere la domenica mattina "in trincea", intrattenendosi a lungo con i cittadini che da mesi presidiano la struttura. Un gesto che sposta l’asse della contesa da una semplice lamentela territoriale a una vera e propria sfida politica ai vertici dell’ASL Napoli 3 Sud e della Regione Campania. Il dato che emerge con forza è la volontà di Aiello di accorciare le distanze tra istituzione e piazza. In un’epoca di disaffezione verso la politica, vedere un sindaco che non si limita ai comunicati stampa ma "ci mette la faccia" davanti ai cancelli di un ospedale depotenziato, rappresenta un segnale di rottura. La battaglia per il "De Luca e Rossano" riguarda il mantenimento di reparti chiave e la garanzia di un pronto soccorso efficiente per un bacino d'utenza che, specialmente nei mesi estivi, quadruplica le proprie presenze. Il presidio di oggi ha ribadito un concetto chiaro: la mobilitazione non si fermerà. Se i partiti di maggioranza scelgono la strada del silenzio e dell'assenza, i cittadini di Vico Equense e dell'intera costiera sembrano intenzionati a rispondere occupando gli spazi fisici e politici che il potere sta lasciando vuoti.
Nessun commento:
Posta un commento