Ambito inadempiente, è scontro
«Il no alla convenzione associata
dei servizi è un fatto gravissimo»
Fonte: Metropolis
Sorrento - Servizi sociali,
scoppia l’ennesima polemica.
I sindacati tornano
all’attacco dei Comuni che
non hanno aderito al Piano
sociale di zona della costiera.
Ovvero Vico Equense
e Meta. Circostanza che
ha indotto la giunta della
Regione Campania a provvedere
al commissariamento
dell’intero ambito
territoriale. «Finanziamenti
regionali a rischio» è il
messaggio lanciato a chiare
lettere da Cgil, Cisl e Uil
Napoli che, nella giornata
di ieri, in un durissimo
comunicato stampa, sono
tornati sulla questione visto
che il presidente della
Regione Campania, Stefano
Caldoro, così come deliberato
dalla giunta, sta per
nominare i commissari ad
acta per i Piani sociali di
Zona.
Fra questi c’è anche quello
della penisola sorrentina,
di cui il Comune capofila
è Sorrento. Una decisione legata alla normativa regionale
che prevede i poteri
sostitutivi per gli enti locali
inadempienti alle norme
previste per la costituzione
degli ambiti sociali.
«In questo ambito - viene
evidenziato nel comunicato
stampa diramato nel
corso delle ultime ore -
l’irresponsabilità di alcuni
amministratori locali
stanno mettendo a rischio
i finanziamenti regionali.
Cgil Cisl e Uil Napoli avevano
già, nei giorni scorsi,
evidenziato il rischio di un
commissariamento per gli
ambiti e lanciano l’allarme
ai Comuni che non decidevano
di associarsi, Meta e
Vico Equense per l’ambito
numero 33: la mancata
associazione avrebbe pregiudicato
per tutto l’ambito
l’attuazione dei servizi ai
cittadini e l’approvazione,
del piano di zona I’annualità
del Piano sociale regionale.
La mancata adozione
della forma associativa,
cosa assai più grave, pregiudica
la possibilità di
accedere alle risorse dei
Pac destinate a rafforzare
l’offerta dei servizi agli anziani
non autosufficienti e
ai minori 0-3 anni, favorire
la crescita e l’inclusione sociale
nel Mezzogiorno».
Cgil, Cisl e Uil Napoli «auspicano
che i commissari
tengano conto del lavoro
svolto dai Comuni che a
maggioranza si erano associati
e avevano condiviso
un piano di zona che
assicurava continuità dei
servizi e l’implementazione
degli stessi. Auspicano
altresì che gli ambiti riescano
ad accedere ai fondi
Pac la cui scadenza per la
presentazione dei piani di
intervento è prevista per il
14 dicembre 2014». In caso
contrario le organizzazioni
sindacali, «non esiteranno
a denunciare alla cittadinanza
le colpe dei loro
amministratori».
Insomma, il caso resta aperto
mentre in penisola sorrentina
si attende la nomina
e, dunque, l’insediamento
del nuovo commissario ad
acta. Decisione mal digerita
dalle amministrazioni
comunali che in ogni caso
avevano approvato la convenzione
per la gestione
in forma associata dei servizi.
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