sabato 16 novembre 2013

«Sociale, fondi regionali a rischio»

Ambito inadempiente, è scontro «Il no alla convenzione associata dei servizi è un fatto gravissimo» 

Fonte: Metropolis 

Sorrento - Servizi sociali, scoppia l’ennesima polemica. I sindacati tornano all’attacco dei Comuni che non hanno aderito al Piano sociale di zona della costiera. Ovvero Vico Equense e Meta. Circostanza che ha indotto la giunta della Regione Campania a provvedere al commissariamento dell’intero ambito territoriale. «Finanziamenti regionali a rischio» è il messaggio lanciato a chiare lettere da Cgil, Cisl e Uil Napoli che, nella giornata di ieri, in un durissimo comunicato stampa, sono tornati sulla questione visto che il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, così come deliberato dalla giunta, sta per nominare i commissari ad acta per i Piani sociali di Zona. Fra questi c’è anche quello della penisola sorrentina, di cui il Comune capofila è Sorrento. Una decisione legata alla normativa regionale che prevede i poteri sostitutivi per gli enti locali inadempienti alle norme previste per la costituzione degli ambiti sociali. «In questo ambito - viene evidenziato nel comunicato stampa diramato nel corso delle ultime ore - l’irresponsabilità di alcuni amministratori locali stanno mettendo a rischio i finanziamenti regionali. Cgil Cisl e Uil Napoli avevano già, nei giorni scorsi, evidenziato il rischio di un commissariamento per gli ambiti e lanciano l’allarme ai Comuni che non decidevano di associarsi, Meta e Vico Equense per l’ambito numero 33: la mancata associazione avrebbe pregiudicato per tutto l’ambito l’attuazione dei servizi ai cittadini e l’approvazione, del piano di zona I’annualità del Piano sociale regionale.
 
La mancata adozione della forma associativa, cosa assai più grave, pregiudica la possibilità di accedere alle risorse dei Pac destinate a rafforzare l’offerta dei servizi agli anziani non autosufficienti e ai minori 0-3 anni, favorire la crescita e l’inclusione sociale nel Mezzogiorno». Cgil, Cisl e Uil Napoli «auspicano che i commissari tengano conto del lavoro svolto dai Comuni che a maggioranza si erano associati e avevano condiviso un piano di zona che assicurava continuità dei servizi e l’implementazione degli stessi. Auspicano altresì che gli ambiti riescano ad accedere ai fondi Pac la cui scadenza per la presentazione dei piani di intervento è prevista per il 14 dicembre 2014». In caso contrario le organizzazioni sindacali, «non esiteranno a denunciare alla cittadinanza le colpe dei loro amministratori». Insomma, il caso resta aperto mentre in penisola sorrentina si attende la nomina e, dunque, l’insediamento del nuovo commissario ad acta. Decisione mal digerita dalle amministrazioni comunali che in ogni caso avevano approvato la convenzione per la gestione in forma associata dei servizi.

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