Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - «Contribuiremo alle spese relative ai servizi di pubblica utilità erogati dall’ufficio postale di Arola se sarà necessario, pur di evitare la chiusura dello sportello». Ad affermarlo è stato l’assessore Antonio Di Martino, preoccupato per la possibile chiusura dell’ufficio di Poste italiane della frazione collinare di Arola a causa dell’incompiuto accordo per il contratto di affitto dell’immobile. «Qualche giorno fa l’Enel ha staccato la corrente elettrica presso i locali dove ha sede Poste italiane – ha spiegato l’assessore – ma siamo intervenuti subito affinché venisse riattivata. Adesso è da risolvere la questione in via definitiva tra il proprietario dell’immobile e la società. Siamo disposti a dare il nostro contributo pur di scongiurare l’ipotesi di chiusura in una località come Arola, molto distante dal centro cittadino e da altri uffici postali».
La vicenda è cominciata un anno fa, quando il contributo di circa 400 euro che il Comune di Vico Equense versava per il pigione è venuto a mancare e il proprietario ha chiesto e ottenuto lo sfratto per morosità. In quella occasione sono intervenuti gli abitanti del luogo con una petizione, firmata da circa 1000 persone, in cui hanno chiesto a Poste italiane di trovare una soluzione al problema minacciando «di trasferire i risparmi presso altri uffici o banche». Da allora si sono susseguiti incontri e riunioni tra rappresentanti di Poste italiane, assessori comunali, il proprietario del locale e i membri dell’associazione di Arola «Portatori sani di cambiamento». Sono stati stipulati una serie di accordi temporanei che hanno evitato che lo sportello venisse chiuso ma che non hanno ancora portato a una soluzione definitiva. «Per giugno il contratto doveva essere firmato definitivamente – ha raccontato Rossella Staiano, presidente dell’associazione - purtroppo i tempi si sono prolungati fino al mese di ottobre. Adesso siamo in attesa che venga firmato il contratto decisivo che chiuda la faccenda». «Poste italiane si è mostrata disponibile – ha aggiunto l’assessore Antonio Di Martino -ed ha applicato la tassazione massima per quel locale in materia di affitto. Mi auguro che la vicenda venga risolta a breve e in via definitiva. La mancanza dell’ufficio postale in un luogo come Arola creerebbe eccessivi disagi ai residenti».
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