Il Sindaco Vincenzo Iaccarino e il Consigliere regionale Longobardi |
Piano di Sorrento - Prima un intervento di somma urgenza per consentire la riapertura della via di Ponte Grazio nel giro di un mese, poi un progetto definitivo per la bonifica del vallone Lavinola: ecco il piano concordato dalla Regione con i Comuni di Piano di Sorrento e di Meta dopo il crollo diparte dell'antica strada che costeggia il canyon e collega i due centri della Costiera. Il patto è stato siglato ieri pomeriggio, nel corso di un vertice al quale hanno partecipato i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici comunali di Piano e Meta, il consigliere regionale Alfonso Longobardi e i vertici del Genio Civile della Regione. Durante il confronto è stato innanzitutto esaminata la frana di domenica sera, quando un pezzo del costone tufaceo del vallone Lavinola si è sbriciolato facendo crollare un tratto della via di Ponte Grazio e isolando decine di famiglie. Per rimediare al disastro Comuni e Regione hanno concordato un intervento di somma urgenza finalizzato alla messa in sicurezza della parete rocciosa e della strada soprastante, m modo tale che quest'ultima possa essere rapidamente riaperta al traffico. Queste le priorità che i vertici comunali metteranno nero su bianco in una Piano di Sorrento Ponte Orazio prima le urgenze poi il recupero dell'intero vallone nota tecnica indirizzata alla Direzione generale per i Lavori Pubblici e la Difesa del suolo di palazzo Santa Lucia. Sulla base di quel documento saranno decisi gli interventi da eseguire, per i quali la Regione potrebbe sborsare circa 120mila euro. «Non possiamo lasciare decine di famiglie isolate per troppo tempo – ha ribadito Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano - ma dobbiamo collaborare per ripristinare le condizioni di sicurezza e ridurre al minimo i disagi». Perciò già questa manina i tecnici comunali potrebbero tornare sul luogo della frana ed effettuare i rilievi preliminari. I lavori dovrebbero prendere il via a breve e concludersi in un mese, estendendosi anche al tratto di strada che ricade nel territorio di Meta e che da anni risulta off-limits per automobili e scooter. Una volta concluso l'intervento di somma urgenza, la Regione elaborerà un progetto definitivo di recupero dell'area che dovrebbe costare intorno al milione e mezzo di euro.
«Continuerò a monitorare la situazione e a sollecitare la massima tempestività possibile da parte degli uffici preposti», assicura il consigliere regionale Alfonso Longobardi che ha promosso l'incontro tra Comuni e Direzione generale per i Lavori Pubblici e la Difesa del suolo di palazzo Santa Lucia. Nel frattempo, arrivano novità importanti per il vallone di San Giuseppe. La Regione ha concesso al Comune di Piano un finanziamento di circa 252mila euro per la progettazione dell'intervento di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale dell'alveo del rivo Formiello: un'opera che dovrebbe costare complessivamente tre milioni e 175mila euro e risolvere il dissesto idrogeologico nell'area.
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