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sabato 3 febbraio 2024

Addio a mamma Springsteen era originaria di Vico Equense

di Federico Vacalebre - Il Mattino

Era il 2013 quando, interrompendo le prove del suo «Wrecking ball tour» alla Telenor Arena di Oslo per una chiacchierata con i giornalisti italiani, Bruce Springsteen ci confessò: «Mi sento un po' sorrentino: a Vico Equense ho ancora dei parenti, forse persino una casa, mi piacerebbe vedere le radici della famiglia di mia madre, lei è rimasta l'ultima, le sue due sorelle, le zie con cui sono cresciuto, purtroppo sono morte». Ora anche mamma Adele Ann Zerilli Springsteen non c'è più, se n'è andata a 98 anni. L'ultimo dei rocker, e dei romantici, lo ha annunciato condividendo su Instagram un video di lui e mammà che ballano «In the mood» di Glenn Miller. Lui a Vico Equense, di cui intanto è diventato cittadino onorario, non ci è ancora mai stato, lei ha fatto in tempo a vederla, nel 2010. Adele era nata il 4 maggio 1925 a Brooklyn, New York, da Vico Equense erano venuti i suoi genitori, Antonio Zerilli, cognome peraltro di origine siciliana, classe 1887, e Adelina Sorrentino. Una famiglia solida, che gestiva il caffè Zerilli, in piazza Umberto I, poi bar del Sole, quindi di nuovo Gran Caffè Zerilli. Ma costretta ad emigrare, come tante altre. Nel post di addio dell'uomo nato per correre le immagini sono accompagnate dal testo di una sua canzone, «The wish», del 1998:


«Ricordo che al mattino, mamma, sentivo suonare la tua sveglia. Rimanevo sdraiato nel letto e sentivo che ti preparavi per andare al lavoro. Il rumore della tua custodia per il trucco sul lavandino. E le donne in ufficio, tutte rossetto, profumo e gonne fruscianti. E quanto orgogliosa e felice sei sempre sembrata tornando a casa dal lavoro. . . Non ci sono telefonate in arrivo la domenica. Né fiori o un biglietto per la festa della mamma. Non c'è una casa su una collina con un giardino e un bel cortiletto. Ho preso la mia hot rod in Bond Street, sono più grande, ma mi riconoscerai con un solo sguardo. Ci troveremo in un piccolo bar di rock and roll e, piccola, usciremo a ballare». Papà Douglas Springsteen, un irlandese con origini olandesi, che Adele aveva sposato nel 1948, se n'è andato nel 1998, Bruce, 74 anni, ha due sorelle più giovani, Pamela e Virginia. Più volte mamma Adele è salita sul palco di un concerto per ballare con il figlio: «Mia madre ama farlo. È cresciuta negli anni Quaranta con le big band e le swing band e quello era un periodo in cui ballare era un atto esistenziale. Ha 95 anni e da 10 anni soffre di Alzheimer e questo ci ha portato via molto. Ma il bisogno di ballare non l'ha abbandonata». «Mia madre era una specie di superwoman: era capace di fare qualsiasi cosa, dovunque, in continuazione. Era sempre in attività. Lei era un'immigrata italiana di seconda generazione. Quando ero un ragazzo pensava che avrei dovuto diventare un autore musicale ma io volevo suonare la chitarra. E lei, che è italiana al cento per cento, allora mi diceva: "Oh, ma è una questione importante. Dovresti andare dal prete a parlargliene"», ricordò un'altra volta il rocker del New Jersey. Che oggi si sente un po' più sorrentino, o forse un po' meno: l'assenza è un assedio. Il 22 maggio 1997, all'Augusteo, salutò in un napoletano claudicante: «Guagliò, so' felice di sta' acca'. . . Stasera la mia musica sarà molto dolce. Perciò ho bisogno di silenzio per fare del mio meglio». E, poi: «Sono felice di trovarmi a Napoli, da dove proviene metà della mia famiglia, giunta negli Stati Uniti agli inizi del secolo da Sorrento». Alla fine, dal balconcino del teatro si affacciò per intonare «'O sole mio» ai fans che lo attendevano. E da lì, da «'O sole mio», ripartì 16 anni dopo per la sua seconda volta partenopea, in piazza del Plebiscito. L'amava tanto mamma Adele Ann Zerilli, quella canzone. La ballava con gusto.

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