Corteo Lgbtqia+ il 20 settembre, D'Apuzzo accusa: «Uno spreco di soldi pubblici»
Vicinanza non ci sta: «Noi tuteliamo le fasce deboli, lui così alimenta l'omofobia»di Tiziano Valle - Metropolis
Castellammare - Il contributo da trentamila euro che il
Comune offrirà (in servizi) per garantire la
buona riuscita del Vesuvio Pride «sono uno
spreco di risorse pubbliche».
La pensa così il consigliere comunale di
opposizione Mario D'Apuzzo, che ha parlato di
«sconcerto» per la decisione
dell'amministrazione comunale «che ha
concesso patrocinio morale e sostegno
economico a una manifestazione in stile Gay
Pride, organizzata con la solita retorica
dell'inclusione, ma in realtà ben lontana dalle
reali esigenze della collettività».
L'evento si svolgerà il prossimo 20 settembre
a Castellammare di Stabia con un corteo che
partirà da Marina di Stabia e raggiungerà
piazza Giovanni XXIII.
A seguire è previsto un momento di dibattito
sui diritti delle persone Lgbtqia+ (lesbiche,
bisessuali, gay e transessuali) e
intrattenimento musicale sull'arenile.
Per quanto riguarda i 30mila euro, il Comune
di fatto metterà a disposizione un maxischermo, telecamere, microfoni, tutto il
necessario per garantire la sicurezza
(transenne, ambulanza con medico a bordo,
steward, addetti antincendio e protezione
civile) e l'affissione gratuita dei manifesti
dell'evento.
«Nel mio ruolo di consigliere comunale, non
posso che esprimere il mio dissenso profondo
di fronte a una scelta che considero discutibile
sia dal punto di vista simbolico che
economico», contesta però D'Apuzzo,
candidato sindaco del centrodestra alle ultime
amministrative.
«Se è vero che il cosiddetto terzo genere ha
conquistato uno spazio nella società e che
sono stati compiuti, anche sul piano
legislativo, importanti passi avanti, è
altrettanto vero che certe battaglie devono
mantenere dignità e coerenza, non
trasformarsi in carnevali ideologici - continua
D'Apuzzo - Ognuno è libero di manifestare, e
io sono libero, altrettanto, di esprimere il mio
giudizio: non da censore, ma da cittadino che
considera l'ostentazione un boomerang
culturale, e lo sperpero di fondi pubblici un
insulto alla povertà amministrativa di questa
città».
Nel mirino del consigliere comunale di
minoranza l'evento organizzato in villa
comunale a inizio settimana per festeggiare
un anno di balneabilità e l'apertura del parco
delle Antiche Terme, dove però non è
possibile bere le acque stabiesi.
«Un'amministrazione avvezza allo sperpero,
che organizza feste, annuncia miracoli, si
fotografa con le bandiere, ma intanto
Castellammare resta ferma, senza servizi,
progetti e visione», continua l'affondo di
D'Apuzzo che conclude «ed eccoci ora con
trentamila euro buttati per un'altra festicciola,
tra slogan arcobaleno e autocelebrazione,
mentre restano irrisolti problemi enormi:
strade dissestate, scuole abbandonate,
giovani che fuggono, turismo che langue.
Quei trentamila euro sono soldi nostri.
E ogni centesimo sprecato per fare scena è
un'offesa a chi paga le tasse, a chi aspetta
una casa popolare, a chi chiede servizi
sanitari, sociali, educativi».
A replicare a muso duro a D'Apuzzo è però il
sindaco Luigi Vicinanza: «Fa una polemica
becera e demagogica - dice il primo cittadino -
La nostra amministrazione interviene in tutti i
campi a difesa delle fasce più deboli.
Potrei citare l'esempio del trasporto scolastico
per il quale da settembre sarà garantito anche
il trasferimento da casa a scuola dei bambini
disabili, che non era previsto nel bando fatto
dalla precedente amministrazione di
centrodestra».
«Il Vesuvio Pride è una manifestazione che si
fa ogni anno in una città diversa - ricorda
Vicinanza - Ed è un appuntamento importante
perché parla di inclusione, di difesa dei diritti
civili, in aree particolarmente difficili.
Mi dispiace davvero che D'Apuzzo usi la
parola carnevalata per un'iniziativa di tutela
dei diritti delle fasce deboli.
Con questa polemica alimenta l'omofobia».
Vicinanza difende l'azione amministrativa: «Il
nostro impegno per le fasce deboli è
dimostrato proprio dalla scelta di garantire la
spiaggia libera in villa comunale e di riaprire il
parco delle Terme dove ogni giorno vengono
accolti decine di bambini, che vengono
intrattenuti con attività ricreative.
Se D'Apuzzo vivesse la città saprebbe che
appena pochi giorni fa in quel parco c'è stato
lo spettacolo di bambini speciali, proprio
grazie all'iniziativa della cooperativa che lo
gestisce.
Purtroppo, mi dispiace doverlo dire, ma
D'Apuzzo coglie alcune occasioni per fare
demagogia da quattro soldi, come quando
chiese le dimissioni subito dopo la tragedia
della Funivia.
E' uno sfascista che dovrebbe leggere meglio
il bilancio, così scoprirebbe quanti soldi
investiamo nella tutela delle fasce deboli».
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