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sabato 9 agosto 2025

Castellammare di Stabia. Contributo da 30mila al Vesuvio Pride, scoppia la polemica

Corteo Lgbtqia+ il 20 settembre, D'Apuzzo accusa: «Uno spreco di soldi pubblici» Vicinanza non ci sta: «Noi tuteliamo le fasce deboli, lui così alimenta l'omofobia»

di Tiziano Valle - Metropolis 

Castellammare - Il contributo da trentamila euro che il Comune offrirà (in servizi) per garantire la buona riuscita del Vesuvio Pride «sono uno spreco di risorse pubbliche». La pensa così il consigliere comunale di opposizione Mario D'Apuzzo, che ha parlato di «sconcerto» per la decisione dell'amministrazione comunale «che ha concesso patrocinio morale e sostegno economico a una manifestazione in stile Gay Pride, organizzata con la solita retorica dell'inclusione, ma in realtà ben lontana dalle reali esigenze della collettività». L'evento si svolgerà il prossimo 20 settembre a Castellammare di Stabia con un corteo che partirà da Marina di Stabia e raggiungerà piazza Giovanni XXIII. A seguire è previsto un momento di dibattito sui diritti delle persone Lgbtqia+ (lesbiche, bisessuali, gay e transessuali) e intrattenimento musicale sull'arenile. Per quanto riguarda i 30mila euro, il Comune di fatto metterà a disposizione un maxischermo, telecamere, microfoni, tutto il necessario per garantire la sicurezza (transenne, ambulanza con medico a bordo, steward, addetti antincendio e protezione civile) e l'affissione gratuita dei manifesti dell'evento. «Nel mio ruolo di consigliere comunale, non posso che esprimere il mio dissenso profondo di fronte a una scelta che considero discutibile sia dal punto di vista simbolico che economico», contesta però D'Apuzzo, candidato sindaco del centrodestra alle ultime amministrative.


«Se è vero che il cosiddetto terzo genere ha conquistato uno spazio nella società e che sono stati compiuti, anche sul piano legislativo, importanti passi avanti, è altrettanto vero che certe battaglie devono mantenere dignità e coerenza, non trasformarsi in carnevali ideologici - continua D'Apuzzo - Ognuno è libero di manifestare, e io sono libero, altrettanto, di esprimere il mio giudizio: non da censore, ma da cittadino che considera l'ostentazione un boomerang culturale, e lo sperpero di fondi pubblici un insulto alla povertà amministrativa di questa città». Nel mirino del consigliere comunale di minoranza l'evento organizzato in villa comunale a inizio settimana per festeggiare un anno di balneabilità e l'apertura del parco delle Antiche Terme, dove però non è possibile bere le acque stabiesi. «Un'amministrazione avvezza allo sperpero, che organizza feste, annuncia miracoli, si fotografa con le bandiere, ma intanto Castellammare resta ferma, senza servizi, progetti e visione», continua l'affondo di D'Apuzzo che conclude «ed eccoci ora con trentamila euro buttati per un'altra festicciola, tra slogan arcobaleno e autocelebrazione, mentre restano irrisolti problemi enormi: strade dissestate, scuole abbandonate, giovani che fuggono, turismo che langue. Quei trentamila euro sono soldi nostri. E ogni centesimo sprecato per fare scena è un'offesa a chi paga le tasse, a chi aspetta una casa popolare, a chi chiede servizi sanitari, sociali, educativi». A replicare a muso duro a D'Apuzzo è però il sindaco Luigi Vicinanza: «Fa una polemica becera e demagogica - dice il primo cittadino - La nostra amministrazione interviene in tutti i campi a difesa delle fasce più deboli. Potrei citare l'esempio del trasporto scolastico per il quale da settembre sarà garantito anche il trasferimento da casa a scuola dei bambini disabili, che non era previsto nel bando fatto dalla precedente amministrazione di centrodestra». «Il Vesuvio Pride è una manifestazione che si fa ogni anno in una città diversa - ricorda Vicinanza - Ed è un appuntamento importante perché parla di inclusione, di difesa dei diritti civili, in aree particolarmente difficili. Mi dispiace davvero che D'Apuzzo usi la parola carnevalata per un'iniziativa di tutela dei diritti delle fasce deboli. Con questa polemica alimenta l'omofobia». Vicinanza difende l'azione amministrativa: «Il nostro impegno per le fasce deboli è dimostrato proprio dalla scelta di garantire la spiaggia libera in villa comunale e di riaprire il parco delle Terme dove ogni giorno vengono accolti decine di bambini, che vengono intrattenuti con attività ricreative. Se D'Apuzzo vivesse la città saprebbe che appena pochi giorni fa in quel parco c'è stato lo spettacolo di bambini speciali, proprio grazie all'iniziativa della cooperativa che lo gestisce. Purtroppo, mi dispiace doverlo dire, ma D'Apuzzo coglie alcune occasioni per fare demagogia da quattro soldi, come quando chiese le dimissioni subito dopo la tragedia della Funivia. E' uno sfascista che dovrebbe leggere meglio il bilancio, così scoprirebbe quanti soldi investiamo nella tutela delle fasce deboli».

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