mercoledì 10 aprile 2024

Policlinico muore dopo lite quattro vigilanti sotto inchiesta

Ipotesi di omicidio preterintenzionale. La vittima, un 62enne, doveva essere ricoverato in cardiologia. L’accusa: “Pestato”. La difesa: “E’ stato lui ad aggredire per primo” 

di Dario Del Porto – La Repubblica Napoli 

Napoli - Cominciamo dalla fine: la Procura ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio preterintenzionale nei confronti di quattro addetti alla vigilanza in servizio ai varchi del Policlinico universitario nell'ambito delle indagini sulla morte di un uomo di 62 anni, Francesco Vanacore, di Vico Equense. L'uomo era stato colto da malore dopo un'accesa lite con il personale avvenuta lunedì a mezzogiorno all'ingresso di via Pansini del presidio sanitario. Cinque ore più tardi, il suo cuore si è fermato. Un passo indietro. Inizia tutto quando Vanacore raggiunge il Policlinico in auto assieme alla moglie e al fratello. È diretto nel reparto di Cardiologia per un ricovero programmato. Su quello che accade dopo, indagano i carabinieri coordinati dalla pm Mariangela Magariello. Secondo una prima ricostruzione, Vanacore chiede di poter entrare con l'automobile all'interno della cittadella ospedaliera. Al diniego dei custodi, che oppongono la mancanza di autorizzazione all'ingresso con la vettura, scoppia un diverbio che degenera rapidamente.

 

Vanacore viene colpito e si sente male. Vengono chiamati i carabinieri, poco dopo sopraggiunge una pattuglia della compagnia Vomero che lo trova accasciato sul selciato, in preda a forti crisi respiratorie. L'uomo viene condotto in Rianimazione dove spira intorno alle 17.30. La pm Magariello, in quel momento di turno in Procura, avvia le indagini. Il 62enne presenta lividi ed escoriazioni anche al basso ventre. Questo dato, insieme al racconto dei familiari, fa ipotizzare che l'uomo sia stato picchiato. Viene aperto il fascicolo con l'ipotesi di omicidio preterintenzionale. I quattro addetti presenti al momento del fatto (tecnicamente si tratta di servizio di vigilanza non armata, non di guardie particolari giurate) vengono convocati in Procura e interrogati. Al magistrato forniscono una versione differente: sostengono che sarebbe stato il 62enne ad aggredire per primo uno dei vigilanti, anche brandendo un bastone. Questo avrebbe poi determinato l'intervento degli altri custodi e la successiva colluttazione. Fonti della famiglia, contattate da Repubblica, non confermano questa ricostruzione e si riservano la nomina di un legale. Afferma l'avvocato Attilio Panagrosso, che assiste due dei quattro indagati: «Aspettiamo l'esito degli accertamenti: l'oggetto del processo sarà accertare e verificare se, a seguito dell'alterco e e della successiva aggressione da parte dell'uomo riferita dai vigilanti, il personale sia intervenuto solo per contenere l'uomo oppure lo abbia malmenato come sostenuto dai familiari» . Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia che dovrà accertare le cause della morte. La Procura ha disposto ulteriori accertamenti e potrebbe sentire altri testimoni. Si muove anche la Direzione strategica dell'Azienda ospedaliera universitaria Federico II. Su impulso del manager è stata costituita «nell'immediatezza» una commissione d'indagine interna finalizzata «ad acquisire ogni informazione utile per accertare l'accaduto » . È un dramma, sul quale adesso si dovrà fare chiarezza.

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