Pagine
▼
lunedì 31 marzo 2008
4 - 40 ...
Vico Equense - Mobilitare la fascia degli indecisi, è l’obiettivo della fase finale della campagna elettorale. La speranza nel cambiamento, almeno qui, non mi sembra abbia trovato alimento. Sarà la primavera? Non so, ma non mi sembra di cogliere nel Pd segni di vita. Io trovo questo intollerabile. Tolte di mezzo le preferenze; attribuiti agli stati maggiori tutti i poteri nella formazione delle liste: interrotta qualsiasi circolazione rinnovatrice fra i partiti e il resto della società; non mi dite che il massimo è il D-Day e una cena a base di pesce? Distribuire 4 volantini in Piazza, e chiedere 40 euro per mangiare con Follini, infonde certezza agli indecisi? Secondo me coincide con la fase di maggiore scadimento, autoreferenzialità del nostro ceto politico.
Si poteva fare di meglio …
Veltroni non condivide le critiche di Massimo D’Alema sullo slogan «Si può fare» considerato poco efficace: «Suona moscio, vago», aveva detto D’Alema. «È giusto che ognuno abbia le sue opinioni, ma difendo questo slogan perché anche tutti i pubblicitari hanno detto che si tratta di una grande trovata», dice invece Veltroni. I due, è risaputo non sono esattamente compagni di merende, hanno alle spalle anni di lotte, di battaglie e di scontri. Come quando, nel 1994, D'Alema strappò a sorpresa la segreteria del PDS al favoritissimo Walter. Sono rivali da 30 anni, una continua gara a chi piace di più. Nel partito e nel Paese.
Occupato ...
Vico Equense - Questo intervento nasce da una reiterata curiosità. Ogni volta che scendo per raggiungere la stazione, faccio un tratto di strada dove ci sono alcuni posti auto per disabili. Alle ore 8.00, infatti, i posti per handicappati delimitati dalle strisce gialle sono già occupati da veicoli che non espongono nessun contrassegno, pertanto credo si tratti di soste abusive. Per scoraggiare questo tipo di infrazioni e sensibilizzare la cittadinanza ad un corretto utilizzo degli spazi riservati ai disabili, il Comando di Polizia municipale che fa?
Boh!
Famoso per la sua dialettica "verace" e senza peli sulla lingua, Antonio Di Pietro ha sempre puntato al cuore del problema senza troppi giri di parole. L’ex PM di mani pulite aveva dichiarato che accettava il programma e il gruppo parlamentare del Pd. Questa mattina si è rimangiato la parola: “Non ci scioglieremo mai nel Partito Democratico”.”Resta la coalizione e l'alleanza - ha spiegato Di Pietro - ma l'Idv ha la sua identità. Lavorerà insieme con il Pd di Veltroni, ma ha scelto di non si fondersi nel Pd”.
Niente Veltrusconi …
Ieri c’è stato lo sbarco in Normandia il D-Day, in trecentomila ai gazebo del Pd in Campania secondo Repubblica. Veltroni arriva poco dopo mezzogiorno al «suo» gazebo in Piazza Fiume a Roma. Lo attende una folla di giornalisti, militanti, candidati e semplici curiosi. Walter stringe mani, abbraccia, bacia. Un gruppo di anziane signore gli grida: «Sei bellissimo!» Lui sorride e un po' arrossisce. Le telecamere lo assediano e lui non si lascia pregare. Un giornalista gli chiede se conferma quanto detto al settimanale Newsweek che, in caso di pareggio, è molto probabile l'avvio di un governo di larghe intese. Veltroni lo guarda incredulo, i suoi collaboratori si affrettano a spiegargli che si tratta dell'errore di un'agenzia. Il segretario, prima chiede che si faccia una smentita, poi smentisce in diretta: «Non c'è nessuna possibilità che dopo il voto si crei un governo di larghe intese». «Non esiste nessuna coalizione - insiste - e non esiste nessun governo delle larghe intese. Esiste piuttosto la necessità di fare, con le larghe intese, le riforme istituzionali». E, per rendere il messaggio ancora più chiaro, Veltroni va oltre: «Palazzo Madama non sarà in bilico. La mia opinione è che ogni giorno che passa cresce la possibilità che non sia così. Credo ci siano tutte le possibilità per avere un successo del Pd alla Camera e al Senato».
Caos in pretura, 5000 cause ferme
Sorrento - Cinquemila procedimenti da smaltire, tempi del processo dilatati ogni oltre ragionevole durata e organico di giudici e cancellieri insufficiente a garantire la regolare amministrazione della giustizia. Sullo sfondo, poi, uno scenario a dir poco inquietante: il trasferimento della sezione distaccata di Sorrento alla sede centrale del tribunale di Torre Annunziata. Nelle prossime ore, duecento avvocati del foro della costiera sorrentina e il personale del palazzo di giustizia di via degli Aranci potrebbero incrociare le braccia per protestare nuovamente contro le «poche risorse umane a disposizione per fare fronte all’immane carico di lavoro negli uffici giudiziari di Sorrento». All’atavico disagio dell’insufficienza di giudici togati, si è sfiorato nei giorni scorsi anche lo stato di paralisi delle attività negli uffici amministrativi. Motivo? La mancata assunzione di operatori della cancelleria a fronte del personale andato in pensione. Una situazione che si trascina dagli inizi del 2008 e che ha fatto andare su tutte le furie i sei dipendenti ancora in organico. Seppelliti da centinaia di fascicoli (non hanno armadi a sufficienza per sistemarli) e costretti a lavorare in spazi angusti da condividere con decine di avvocati, i cancellieri affrontano quotidianamente carenze logistiche e disagi legati al mancato rimpiazzo di ex colleghi. Pur preferendo non uscire ancora allo scoperto, qualcuno non nasconde la volontà di «dare vita ad una clamorosa forma di protesta per sensibilizzare i vertici del ministero di Grazia e giustizia e del tribunale di Torre Annunziata a risolvere il problema». Problema comune anche alle altre sezioni distaccate, ma che a Sorrento assume contorni decisamente più allarmanti. Il palazzo di giustizia costiero, infatti, «esprime» dati davvero significativi, specie nel settore civile, con più di 5000 procedimenti da trattare. Tanto lavoro per un organico ridotto al lumicino: un cancelliere dirigente, due responsabili, appena tre operatori. Non va meglio al reparto dell’Ufficiale giudiziario e sul fronte dei giudici: appena tre togati per il settore civile, di cui uno part-time e attualmente in permesso «maternità». Proprio sull’ampliamento dell’organico dei giudici togati, da due anni, monta la protesta degli avvocati del foro della costiera sorrentina contro i vertici del tribunale di Torre Annunziata. Malumori che si rinfocolano oggi, a causa della carenza di personale nella cancelleria: avvocati e dipendenti del tribunale di Sorrento sono ora alleati per chiedere un’amministrazione delle giustizia più efficiente. «Non escludiamo l’ennesimo ricorso alla protesta - spiega Michele Gargiulo, presidente dei ”Giovani avvocati Penisola sorrentina” - Il nostro obiettivo è di scongiurare la scellerata ipotesi di chiudere la sede distaccata di Sorrento e trasferire le competenze a Torre Annunziata. Se è questa la loro intenzione, cosa aspettano a dircelo? Noi ci opporremo sempre». (Giuseppe Damiano il Mattino)
Bianco Rosso e Verd(on)e
Le notizie sul bianco latte continuano a occupare le pagine nazionali dei quotidiani. Controlli ufficiali nei circa 400 caseifici delle province di Caserta, Avellino e Napoli che trattano latte di bufala, divieto di commercializzare il latte fino all'esito favorevole delle analisi e un'analisi epidemiologica per individuare esattamente l'estensione del fenomeno. È quanto prevede il programma di controlli predisposto dal ministero della Salute insieme all'Unione Europea e reso noto ieri dal ministero. Il «programma straordinario per la ricerca delle diossine», rende noto il ministero della Salute, «dovrà essere adottato dalla Regione Campania al fine di garantire la salubrità dei prodotti lattiero- caseari posti in commercio ». Per Repubblica diossina in metà del latte controllato. Sul versante rosso, continua il pressing da Roma su Bassolino perché compia un gesto clamoroso prima del voto. Pressing che nei giorni scorsi è venuto da Veltroni con il cinematografico: «Fai la cosa giusta». Pare però che ultimamente sia il capolista D'Alema a chiedere una svolta al governatore. Decisiva è la data del 9 aprile, quando il leader nazionale del Pd sarà in piazza del Plebiscito. Se Bassolino parteciperà a quella manifestazione, come sembra, è indubbio che, dopo tutte le polemiche, mettendo piede su quel palco significherà che l'accordo con Veltroni e D'Alema è stato raggiunto. A meno che, addirittura, non anticipi i tempi. Ma cosa potrebbe dire il governatore? Dai Verdi, parte una lettera anti ceto-politico-verde (principale destinatario: Alfonso Pecoraro Scanio). Dopo tangentopoli e il crollo della cosiddetta prima Repubblica — scrivono, più o meno, i firmatari (circa 50, ma vorrebbero arrivare a quota 400) — si assiste a una crisi ancora più profonda del sistema politico, cui non è estraneo il nostro partito, che peraltro non va bene nemmeno in termini di voto. Dunque, ci vuole una Costituente ecologista, che provi a costruire una nuova classe dirigente, radicata sul territorio e capace. Capace anche di reggere alla libera partecipazione democratica.
domenica 30 marzo 2008
Folli(ni) ...
Vico Equense - Secondo voi, in un momento in cui la politica italiana, almeno nei suoi grandi partiti, sposta la competizione verso il centro, cosa deve fare l'elettore di sinistra? Accettare la situazione e votare Pd o dare il proprio voto a sinistra? Secondo me, se si chiedono 40 euro a persona, per una cena a base di pesce in compagnia di Marco Follini si perde, automaticamente, il diritto di essere di sinistra. Per strappare uno zero virgola qualcosa alle prossime elezioni politiche, un gruppetto di ex diessini, dopo aver lanciato per anni accuse verso le cene e i salotti, per convincere quel 30 per cento di indecisi, soprattutto delle fasce deboli, dai quali dipende la possibilità di vincere le elezioni, opta per la tavola. Parlare ad un giovane precario, cercare di dar risposta ai drammi, individuarne i bisogni e renderli "materiale politico" neanche a parlarne. In base alla nuova dottrina Veltroniana, fatta di tanto riformismo e niente sinistra, "il giovane Follini", come lo chiamavano i seniores democristiani a Piazza del Gesù, il "doro-moroteo" per autodefinizione e propensione alla mediazione culturale, chi voleva essere con il suo partitino il lievito modernista del centrodestra, in sostanza un ulivista, mutatis mutandis, della Casa delle libertà, è arrivato a Vico Equense. Sono le fantastiche svolte della politica: il giornalista sottoccupato dopo l'esperienza nel Cda della Rai, il giovanotto tutt'altro che di destra (al punto che l'ambiente democristiano gli attribuì il ruolo di ghostwriter di Martinazzoli all'epoca del passaggio dalla Dc al Partito popolare), che diventa vice di Berlusconi, nel governo più neoconservatore e ideologico che l'Italia abbia mai conosciuto. Infine, dopo aver rotto con Berlusconi se n’è andato. Oggi Marco “mangia” con gli ex diessini …
D'Alema e lo slogan di Valter: "è moscio". In Campania senza mai nominare Bassolino
Napolionline - la citta vista da dentro - domenica 30 marzo 2008
Napolionline - la citta vista da dentro - domenica 30 marzo 2008
Nella Circum vietato guardare il panorama
Piano di Sorrento - Ma è civile, democratico che le carrozze della Circum debbano essere a tal punto imbrattate che ai passeggeri è negato guardare dai finestrini? Anche al turista non è gradito servirsi di una ferrovia con carrozze così sporche fuori e dentro. Perchè i responsabili non fanno niente per contrastare questo odioso fenomeno? Gli imbecilli, con i loro stupidi sgorbi, arrecano un danno notevole non solo alle carrozze ma all’immagine della Circum che dovrebbe, finalmente, prendere opportune iniziative per perseguire questi delinquenti peraltro noti alle forze dell’ordine. Prenderne almeno uno e fargli pagare il danno sarebbe un bel deterrente per gli altri. Magari è solo un fatto temporaneo, una trovata per impedire ai turisti di vedere le colline di munnezza lungo il percorso. Amaramente si scherza, è ovvio. Va estesa l’impunità? (Alberto Caciolli lettere al Mattino)
I candidati si presentano
Sant’Agnello - Nel comune dell’insolita sfida a due per conquistare la carica di sindaco, fine settimana dedicato alle presentazioni pubbliche di liste e programmi. Il primo battesimo è già avvenuto, l’altro è slittato ad oggi. Ad aprire la campagna elettorale, l’altra sera, è stata la lista «Libertà e progresso - per il paese che vogliamo». Questa coalizione civica conserva lo scudo raffigurante una barca a vela e sostiene il candidato Gian Michele Orlando, 47 anni, assessore uscente con delega all’ambiente e al territorio, sposato con tre figli, ingegnere meccanico e docente presso l’istituto Nautico di Piano. Un centinaio i presenti alla serata, tra cui il sindaco uscente Piergiorgio Sagristani. «Raccolgo questa sfida per proseguire il buon governo degli ultimi dieci anni - a affermato Orlando - Le sette possibili candidature a sindaco nell’amministrazione uscente si sono poi ridotte a tre, e tra queste è avvenuta, con un processo democratico, la mia designazione. Contiamo molto sul mix di esperienze ed entusiasmi che ci faranno andare avanti in maniera positiva». Orlando ha quindi presentato i candidati al consiglio comunale: quasi tutti si sono limitati a dire l’essenziale, evitando di alimentare polemiche. Fitto il programma che sarà inviato alle famiglie di Sant’Agnello, nel quale spiccano l’implementazione del sistema di raccolta differenziata porta a porta e la massima attenzione al decoro e alla pulizia del paese. La lista «Impegno nascente per Sant’Agnello», simboleggiata da un delfino, si presenta invece stamattina alle ore 11 in piazza Matteotti con un comizio del medico Antonio Coppola (foto), 39 anni, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. «Ho già individuato due professionisti che saranno gli assessori tecnici esterni della mia squadra di governo - ha anticipato Antonio Coppola - e spiegherò perché la lista del delfino è alternativa a quella di Orlando, di cui non condivido l’impostazione tesa alla conservazione». Il dettagliato programma che sarà illustrato oggi prevede, tra l’altro, la riorganizzazione della macchina comunale, l’istituzione di un comitato di esperti per le attività di carattere comprensoriale e maggiori opportunità di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Le liste sono accomunate dal riconoscimento indiscusso sull’operato del sindaco uscente Piergiorgio Sagristani. (Nello Pollio il Mattino)
La Supermedia
Coincidenze
Vico Equense - Nel 2003 i Democratici di sinistra, manifestarono a più riprese la loro contrarietà alla realizzazione di una nuova strada di servizio del depuratore di punta Gradelle. In breve, la realizzazione della strada che da Via Murrano raggiungerebbe attraverso un viadotto la via Filangieri in località Cavottole, non chiariva il problema del carico stradale su via Murrano, perché in ogni caso ne percorreva un tratto non breve, in più si incideva in maniera rilevante su una parte del territorio di notevole valore ambientale, in particolare sull’incisione idrografica del Rivo d’Arco. In quel periodo non si riusciva a capire il senso di quel progetto, dal costo di circa 30 miliardi del vecchio conio. La strada secondo i proponenti, l’allora amministrazione di centro destra, sarebbe stata usata soltanto per il periodo necessario ai lavori, ma, si sa, in Italia non c’è niente di più definitivo del provvisorio. Sono passati 4 anni, e al momento non sappiamo che fine abbia fatto. L'associazione temporanea di imprese ATI costituita dal Consorzio Ravennate (capogruppo) e le imprese del Gruppo Intini, SIDI S.p.A e Intini Angelo S.r.l., si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Il contratto per l'avvio dei lavori è stato firmato il 6 settembre del 2006. Ad ogni modo, se quella via fosse ancora prevista, oggi acquisterebbe un senso diverso. Secondo indiscrezioni pubblicate dal quotidiano Corriere del Mezzogiorno, da tempo, i proprietari dell’ecomostro di Alimuri hanno puntato su un terreno a Seiano di proprietà dei Dell'Amura. L'appezzamento — circa un ettaro di estensione, a duecento metri scarsi dal mare, in linea d'aria — ha due ingressi: uno da via Arcoleo, una piccola stradina non carrozzabile che da Vico centro arriva fino alla marina; l'altro, più grande, da via Murrano, l'arteria che auto e moto utilizzano per risalire dalla Marina di Aequa alla strada statale che collega Seiano a Sorrento. Ebbene se quella via di servizio, fosse ancora inserita nel progetto, non passerebbe proprio vicino a quel terreno?
Che avvenire …
Come è noto ci sono un sacco di indecisi, non si crede più a nulla, purtroppo. Anche stavolta gli elettori, si recheranno, senza entusiasmo e passione alcuna, ai seggi elettorali per votare. Anche Avvenire in un editoriale di prima pagina dedicato al voto del prossimo 13-14 aprile il quotidiano dei vescovi esorta i candidati a concentrarsi sui temi reali e lancia un appello per “restringere l'area dell'astensione”.”Il bilancio del primo tempo della partita elettorale è sconcertante persino per gli addetti ai lavori”. “Non serve divagare, ideologizzare e gridare di più”, ammonisce il quotidiano. “Meglio cominciare una buona volta - sottolinea - a parlare chiaro”.
Fassino: la classe operaia c'è ma è cambiato il lavoro
La “classe operaia” esiste ancora, ma è cambiata perchè è cambiato il lavoro nel suo modo di essere, nella sua distribuzione, nella sua qualità. Così Piero Fassino a Nuoro, prima tappa di un breve tour nell'isola, ha dato una chiave di lettura “aggiornata” di una delle immagini-simbolo della sinistra. “Viviamo in una fase in cui il lavoro ha conosciuto gigantesche trasformazioni, ma le trasformazioni non possono - ha spiegato l'ultimo segretario dei Ds - far venire meno l'elementare e fondamentale obbiettivo di garantire che un lavoro sia sempre riconosciuto nel suo valore sociale e nella sua dignità. Che vuol dire: un lavoro che c'è, adeguatamente retribuito, legislativamente e contrattualmente tutelato e protetto”. Fassino ha confermato l'importanza del risultato del Pd nell'isola: “La Sardegna ha già contribuito in questi anni alla crescita del centro sinistra, alle vittorie dell'Ulivo e può contribuire in maniera determinante alla vittoria del Partito Democratico. D'altra parte mi pare che abbiamo dimostrato in passaggi elettorali importanti in Sardegna come le elezioni regionali, le elezioni della provincia di Cagliari e in molte elezioni comunali che le forze che si sono riconosciute nell'Ulivo e che oggi si riconoscono nel Pd possono raccogliere un consenso largo nella società”. “Inoltre, in questi 20 mesi del governo prodi - ha sottolineato - si è visto come possono essere diversi i rapporti fra la Sardegna e lo Stato Italiano. Considerato che è con questo governo che alla Sardegna sono stati riconosciuti i trasferimenti finanziari molto più consistenti che nel passato, come era giusto, ed è con lo stesso Governo prodi che si è affrontato finalmente il problema de La Maddalena e delle servitù in un modo nuovo”. (ANSA)
Papponi di Stato (1^ puntata)
Pubblichiamo alcuni stralci dell’inchiesta “Papponi di Stato”, firmata da Roberto Poletti e Andrea Scaglia: Poletti, eletto deputato nel 2006 con i Verdi, racconta in prima persona la sua esperienza a Montecitorio, svelando per la prima volta dall’interno privilegi e assurdità del Palazzo. Leggiamo che racconta il Poletti ? Questa storia degli uffici dei deputati è davvero curiosa. Si trovano a Palazzo Marini, tre minuti a piedi da Montecitorio. Per mantenerli, lo Stato paga circa 30 milioni di euro all’anno soltanto di affitto. Una decina di anni fa, il già grande complesso è stato addirittura ampliato, adesso è arrivato a 60mila metri quadrati. (…) E allora, parliamo del mio nuovo stanzone da deputato: non è niente male. E al terzo piano, stanza numero 321. Due scrivanie, due computer, fax e telefono e stampante, una televisione, un frigorifero. E poi tre armadioni, due sedie-poltroncine di quelle comode, una finestra che dà sul cortile interno. Penne, matite, colle stick, forbici, fermagli e graffette e graffettine da graffettare il mondo, sbianchettatori, evidenziatori, persino le gomme blu, quelle per cancellare la penna (e mi chiedo: ma chi è che oggi cancella le cose scritte a penna con la gomma blu, che se non stai attento ti buca anche il foglio? Non lo fanno più nemmeno alle elementari). E poi carta, un mare di carta, fogli, buste grandi medie e piccole, bloc notes, cartelline. Qui, invece, siamo sommersi, alla faccia dei boschi rasi al suolo, e meno male che siamo i Verdi. Peraltro, scoprirò poi che la fornitura di cancelleria viene rinnovata ogni tre mesi: ti arrivano gli scatoloni pieni di questa roba e non sai dove metterla, perché del resto ne hai usato un decimo se va bene. E gli scatoloni con i ricambi te li spediscono a qualunque indirizzo, anche a casa. Oppure, se hai un’urgenza, vai direttamente al magazzino, nei sotterranei di Montecitorio. (…)
«È un incompetente non sa cosa dice»
«L'assessore Velardi ha dichiarato che vuole chiudere l'Osservatorio regionale sul turismo? Ma dice sul serio?». Il professor Emilio Becheri per un secondo pensa a uno scherzo. La notizia lo coglie di sorpresa mentre è in autostrada. Si ferma, accosta e diventa un fiume in piena: «È l'arroganza tipica dei politici che non conoscono le cose di cui parlano». L'assessore Velardi vi accusa di lavorare poco e male. «Eppure, proprio alcuni giorni fa gli ho consegnato il rapporto annuale: un volume di 550 pagine. Il lavoro più serio e completo mai realizzato sulla Campania. Ma non credo che l'abbia letto, altrimenti non avrebbe rilasciato queste dichiarazioni così gravi, da querela». La critica nasce dal fatto che questo studio è aggiornato al novembre 2007, quando l'emergenza rifiuti era ancora lontana. «I nostri lavori vengono pianificati con ampio anticipo ma non è detto che se c'è una richiesta precisa da parte dell'assessorato non possiamo realizzarla». Velardi ha confrontato un vostro sondaggio sul Natale 2007 con quello del laboratorio di statistica della facoltà di Economia sul weekend di Pasqua 2008, consegnato ieri e con ottocento interviste. «Ah sì? Guardiamo come sono stati fatti questi sondaggi. All'Osservatorio regionale sul Turismo lavora la Doxa , insieme all'associazione Mercury, Città della Scienza e il Dases. Gli studenti non costano nulla, certo, ma chi ha controllato il loro lavoro nel raccogliere dati?». Quale sarebbe? «È che ci sono certi politici di sinistra che credono di sapere tutto loro, pur non avendone le competenze. Velardi non è neanche esperto di turismo ma fa l'assessore di una Regione che basa la sua economia sul questo settore». Se Velardi procedesse nelle operazioni di revoca del contratto, cosa farà? «Difenderò a spada tratta il nostro lavoro. Credo che prima di esprimere questo scontento, l'assessore avrebbe dovuto interpellarci. Sa che ho provato a contattarlo fin dal suo insediamento, senza mai riuscirci». (Maria Giovanna Capone il Mattino)
Nuovo piano rifiuti
Provincia di Napoli - «Il nuovo piano risolve il problema della Regione, non quelli dei rifiuti»: parole di fuoco quelle dell’assessore provinciale all’Ambiente Giuliana Di Fiore che spiega: «Le società miste non hanno avuto finora successo in Campania, anzi sono state oggetto di molte polemiche, quindi non mi sembra opportuno metterle al centro del nuovo ciclo. In questo settore abbiamo già all’opera migliaia di lavoratori dei consorzi e delle società comunali. Quale imprenditore privato vorrà utilizzarli, come prevede la legge? E questo vale ancora di più se si considera che la media italiana tra i lavoratori della nettezza urbana è un dipendente per 1500 cittadini e quella campana è di uno ogni 400». E non basta: «La gestione del ciclo non può essere affidato alle Province - dice l’assessore - perché questo non accade in nessuna parte d’Italia. Noi dobbiamo solo organizzare e programmare».
sabato 29 marzo 2008
Raduno dei salesiani
Vico Equense - Duecentocinquanta salesiani provenienti da tutto il mondo guidati dal Rettore Maggiore padre Pascual Chavez Villanueva saranno in visita domani al Sereno Soggiorno Salesiano di Pacognano. Padre Chavez è stato rieletto pochi giorni fa alla prestigiosa carica di Rettore Maggiore dell’ordine che conta 17 vescovi, 15750 sacerdoti, 10720 coadiutori, 2092 seminaristi, 2805 diaconi permanenti, 484 novizi, diffusi in centoventinove nazioni. Il Rettore è stato confermato per altri sei anni dalla riunione del Capitolo Generale dell’ordine svoltosi a Roma. Il Rettore è nato in Messico, nel 1973 è diventato sacerdote e nel 2002 è stato eletto per la prima volta come nono successore di San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani. Insignito di numerose lauree honoris causa per i suoi studi teologici, don Chavez Villanuova è anche presidente dell’Unione Superiore Generali di cui fanno parte le guide dei vari ordini religiosi della chiesa cattolica.
Indagato assessore di Meta
Sorrento - Sigilli per violazioni alle norme edilizie al «Circolo dei Forestieri», il risto-bar ospitato all’interno dell’edificio dell’Azienda di soggiorno e turismo di Sorrento, in via Luigi De Maio. Denunciato l’amministratore della nuova società di gestione, Mario Parlato (foto) assessore del Comune di Meta, nonché candidato al Senato per il Partito Socialista di Boselli alle prossime elezioni politiche. Il blitz è stato eseguito dagli agenti del nucleo antiabusivismo della polizia municipale di Sorrento, coordinati dal comandante Antonio Marcia, i quali hanno riscontrato che si stavano effettuando interventi di ristrutturazione nella zona del seminterrato dove si stava lavorando in particolare all’installazione di nuove tubature oltre che alla realizzazione di una parete divisoria e al rifacimento di parte del pavimento. Le opere sarebbero state eseguite in difformità rispetto alla Dia-Dichiarazione di inizio attività che era stata inoltrata al Comune. Il tecnico che ha presentato la documentazione, l’architetto sorrentino A.M., è stato denunciato per dichiarazione mendace. Sempre nell’ambito della struttura del Circolo dei Forestieri, nella zona del terrazzo panoramico che affaccia su Marina Piccola, gli stessi caschi bianchi hanno rilevato interventi di ristrutturazione che interessavano una veranda realizzata in passato senza autorizzazioni ed oggetto di richiesta di condono in base alla legge del 2003. Il sequestro della veranda, ove si stava lavorando al rifacimento del pavimento sottostante e degli infissi, è scattato proprio in quanto la normativa prevede che non possono essere effettuati interventi di ristrutturazione su opere oggetto di domanda di condono. Gli agenti della polizia municipale, inoltre, hanno anche bloccato uno scavo in corso di esecuzione profondo poco più di un metro e largo un metro e mezzo. «Si tratta di interventi di poco conto - chiarisce Mario Parlato l’amministratore della società di gestione del Circolo dei Forestieri - in particolare, nel seminterrato stavamo passando dei tubi per gli impianti, mentre la veranda era semplicemente oggetto di un intervento di ordinaria manutenzione». Fioccano, intanto, le ordinanze di demolizione di opere abusive dopo i sequestri effettuati nell’ultimo periodo dagli stessi agenti della polizia municipale di Sorrento. Sono 20 quelle emesse dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata, mentre altre 7 sono state ordinate dalla Corte di appello in seguito all’analisi dei ricorsi presentati. I vigili tengono sotto vigilanza ben 54 cantieri dove sono state riscontrate opere abusive disseminate in tutto il territorio comunale. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
Democratic Day
Domani il D-Day (Democratic Day) del Partito Democratico. Il candidato al Senato Piergiorgio Sagristani sarà in mattinata a Vico Equense per inaugurare i gazebo allestiti nel centro cittadino.Walter Veltroni ha pensato al famoso D-Day, la data dello sbarco in Normandia il 6 giugno del 1944, quando ha deciso il «Democratic day». Perché se quello fu il più imponente sbarco della storia militare, «quella di domani sarà la più grande mobilitazione elettorale che si ricordi negli ultimi decenni», dice Ermete Realacci, responsabile comunicazione del Pd. Centomila volontari impegnati; 12 mila gazebo (gli stessi dove si è votato il 14 ottobre per le primarie) sparsi in Italia; circa 70 milioni tra gadget, volantini e kit elettorali; 110 province coinvolte, 6 mila comuni. E una distribuzione straordinaria de l'Unità: 750mila copie. Obiettivo del D-Day: la rimonta finale. Raggiungere e superare il Pdl di Silvio Berlusconi. «Si può fare».
Perizia geo-archeologica
Vico Equense - Una determina datata 6 marzo ha dato il via ad una perizia geo-archeologica. Un esame per verificare l’esistenza di reperti antichi. I rilievi saranno effettuati nei pressi del cantiere della Marina di Vico. I lavori inseriti nel 1999 nel programma del Patto territoriale della penisola sorrentina, sono finanziati con fondi Por della Regione Campania, e comprendono i progetti di riqualificazione dei moli, di valorizzazione del borgo di Marina di Vico e delle sue vie di accesso, per un importo complessivo di un milione e 260mila euro appaltati, di cui 853mila relativi a soli lavori.
Rifiut(at)i
Le notizie sulla mozzarella continuano a occupare le pagine nazionali dei quotidiani, e rischiano di oscurare le novità sui rifiuti questa volta tossici. Nel frattempo, la Svizzera ha respinto la richiesta di asilo politico dell'economista napoletano Sergio Sedia, che intende fare ricorso. Il docente, 34 anni, aveva presentato una domanda al Cantone Ticino invocando il pericolo costituito dai rifiuti napoletani per sè e per sua moglie incinta. “Non vi è alcun indizio - scrive Berna - che possa indicare che lei e la sua famiglia siate sottoposti a persecuzione da parte dello Stato italiano o da terze persone, ai fini dell'asilo”. La Regione ha riapprovato la legge sui rifiuti — anche con il contributo della destra — riscrivendo la parte relativa ai consorzi di bacino, che nel frattempo erano stati aboliti. Alla fine, la soluzione trovata è la nascita di società miste «a totale o prevalente capitale pubblico», cui sarà affidata la gestione integrata dei rifiuti. Anzi, meglio, l’assessore Ganapini ritiene addirittura che a questi soggetti potrebbero essere affidati anche impianti, verde pubblico, arredo urbano e altre competenze, il che giustificherebbe l’assorbimento di tutti i dipendenti, Lsu e non solo.
Di Nardo: "Il turismo ha bisogno di programmazione e di attrattori"
Una Pasqua tra poche luci e molte ombre quella che si è andata consumando a Sorrento e in Penisola Sorrentina. Da un lato comunque si è visto qualche turista per le strade sorrentine e diversi alberghi aperti, dall’altro con l’emergenza immondizia non ancora risolta e senza che siano state avviate soluzione definitive molte le preoccupazioni per la stagione turistica e per la sorte di molte attività turistiche e per l’occupazione diretta e indiretta. “C’è da essere preoccupati perché il turismo, la sua programmazione, è una cosa seria e tra la munnezza, le uscite estemporanee di Velardi, la preoccupazione per i posti di lavoro a rischio dei sorrentini e non solo, siamo al caos”. Così commenta Aniello Di Nardo, capolista della lista Italia dei Valori al Senato in Campania, e Coordinatore nazionale degli Enti Locali IDV, la situazione dopo il week-end pasquale dove si attendeva un recupero anche con il last-minute, ma questo non c’è stato, nonostante i forti sconti. “La situazione è preoccupante –continua Di Nardo- e con la crisi in Campania e la nascita del PD, non ci volevano queste elezioni. In che senso, si spieghi meglio Onorevole Di Nardo? “E’ evidente che una situazione come questa, con il Governo Prodi delegittimato da un gruppo di disperati, la crisi dei rifiuti, ma anche una drastica definizione dei destini della Regione Campania e della sua giunta, è una storia lasciata al proprio destino ed invece di rimboccarci tutti le maniche la si usa per buttare le colpe sul centro-sinistra. Le colpe ci sono certo, ma da più parti. Quello che è sotto gli occhi di tutti non può essere colpa di un solo capro espiatorio. Insomma ci vogliono delle svolte che si potranno avere solo dopo le elezioni? “Indubbiamente alcune decisioni ci potranno essere, adeguatamente ponderate, solo dal nuovo Governo, come quella che viene dagli imprenditori di proclamare lo stato di calamità per Napoli e Provincia. Ma al di là di questa scelta altre proposte di questi giorni non sono assolutamente condivisibili. Come le dichiarazioni dell’assessore Claudio Velardi che vorrebbe limitare l’accesso agli scavi di Pompei, a fronte di una maggiore valorizzazione degli stessi in termini d’immagine e di resa economica. Già c’è una crisi complessiva del settore che a Napoli e in Penisola Sorrentina avrà gravi ripercussioni sugli operatori e sull’indotto: bar, ristoranti, shopping e di proposte estemporanee, che mettono in crisi un’economia turistica consolidata, non si sente proprio il bisogno. In questo momento di recessione parlare di numero chiuso a Pompei o di pacchetti gratuiti a Napoli è assurdo. Gli operatori turistici, le agenzie di viaggio, sono giustamente inviperiti perchè programmano con anni di anticipo i loro pacchetti turistici, ciò è assolutamente disincentivante e pericoloso per tutto il mercato e per l’indotto. Bassolino e la sua giunta hanno gravi responsabilità e prima di fare proposte al vento, come quella di Pompei, bisognerebbe sapere che in questo settore spararla grossa, non serve. Bisogna invece operare con la collaborazione degli operatori, di quelli sorrentini e napoletani in primis, che veicolano l’80% dei loro tour organizzati a Pompei, e solo dopo dare in pasto la notizia alla stampa”.
La Rai dei comunisti
Chiedere che gli elettori italiani possano assistere allo scontro finale dei due leader dei principali schieramenti è la regola di un paese normale. Sarebbe il compimento della tanto bistrattata par-condicio, pretestuosamente chiamata in causa dal centrodestra per sottrarre Berlusconi allo show cruciale. Sarebbe un atto di doveroso rispetto per quei sedici milioni di telespettatori che seguirono, nel 2006, il duello tra Prodi e Berlusconi: la stessa imponente platea pronta a tornare davanti al piccolo schermo. A due settimane dal voto del 13 aprile, la televisione torna al centro della contesa elettorale. Il guanto di sfida lanciato da Veltroni, quel «dove vuole, quando vuole, come vuole», pur di ottenere il faccia a faccia in tv, e costringere il Cavaliere nell'angolo, è una buona battuta a cui manca il resto del copione. Che stanno gia scrivendo. Perché il giorno dopo le elezioni, chiunque le vinca, si prenderà cura di mantenere l'anomalia berlusconiana. Già si dà per scontato che nei primi mesi dopo il voto l'attuale consiglio di amministrazione della Rai sarà prorogato, mentre l'ex ministro Gasparri tesse le lodi del presidente della Rai Claudio Petruccioli, proponendo di rieleggerlo. Il segno di una assoluta continuità con il recente, e fallimentare, passato. Confermato da un conformismo asfissiante di una Rai che accarezza i partiti nel momento in cui dovrebbe metterli sulla graticola di fronte agli elettori. Per la partigianeria dell'informazione targata Mediaset bastano i dati ancora freschi di stampa. Nella fase iniziale della campagna elettorale, il leader del Pd ha corteggiato l'elettore moderato facendo del post-berlusconismo la sua bandiera. Ora che siamo in vista del traguardo deve alzare la temperatura e agganciare la sinistra astensionista con la febbre dell'antiberlusconismo. L'elettorato più impegnato e informato, deluso dall'incapacità del governo Prodi di cambiare la legge Gasparri, respinto dall'intesa cordiale di Veltroni con Berlusconi sulla riforma elettorale, dovrebbe farsi conquistare dalla scelta di cavalcare la tigre del duello televisivo a ogni costo. E fino al punto di accettare che il faccia faccia possa svolgersi anche nelle televisioni del Cavaliere, nel cuore pulsante di un conflitto di interessi, mai nominato dall'inizio della campagna elettorale. Anzi smentito mediaticamente proprio da Veltroni quando, per rassicurare gli uomini di Mediaset, è andato al Tg5 per confermare al direttore di quel tg che nessuna riforma avrebbe in alcun modo toccato le televisioni del monopolio privato. Difficile produrre un miracoloso sussulto di partecipazione del popolo astensionista. Gli unici che possono realmente sollecitare un'onda antiberlusconiana sono i berlusconiani medesimi, ogni volta che gridano, come si ripete in modo petulante in queste ore contro la Rai «genuflessa ai comunisti». (Norma Rangeri il Manifesto)
Consulenze
I consulenti sono il sistema per coprire i buchi di professionalità all'interno dell'Ente, e andrebbe anche bene quando tali professionalità non sono presenti. Ma i dipendenti delle varie P.A. sono sempre più spesso laureati o tecnici qualificati che, per amore o per forza, non hanno intrapreso la strada della libera professione. Tuttavia le P.A. ricorrono con sempre maggior frequenza ad incarichi a consulenti esterni nonostante la loro ricchezza interiore di personale competente. Si fatica poco a scoprire che tali consulenze sono spesso molto ben pagate e a favore di dei soliti noti, amici di amici, segnalati dal partito destra e sinistra, figli di Tizio, cugini di Caio, protetti di Sempronio. Una massa enorme che succhia ogni anno un miliardo e mezzo di euro dalle casse pubbliche. La cosa buffa a cui poi si assiste è che l'Ente si beatifica del contributo del tal rinomato consulente, che a sua volta si gloria di avere prestato la sua opera per il tal Ente. Un bellissimo sistema di autoreferenziazione. I senatori della Sinistra democratica, Cesare Salvi e Massimo Villone, hanno tirato fuori dal cilindro un'arma letale contro le consulenze facili dello Stato. Un comma inserito nella manovra per il 2007, che rappresenta una miccia accesa nel sottobosco della politica: "Nessuna consulenza può essere pagata se non sia stata resa nota, con tanto di nome e compenso, sul sito Web dell'amministrazione". E se l'incarico non viene pubblicizzato, scatta una punizione micidiale: chi ordina il pagamento e chi ne beneficia deve restituire i soldi di tasca sua.
Consulenze locali
Vico Equense – Il segretario generale Luigi Salvato con nota, inviata ai funzionari comunali del 17 novembre 2007, afferma che gli affidamenti delle consulenze esterne sono privi di ogni fondamento giuridico.
«Il professionista mi disse: ti abbiamo chiesto il minimo»
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 29 marzo 2008
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 29 marzo 2008
Campania, D´Alema fa scudo a Bassolino "Non fate dispetti, ci giochiamo l´Italia"
Ormai sono mille chilometri. «Presidente, anche di più». È la scorta che tiene il conto. Mille chilometri, e neppure uno normale. Sulle vie di Napoli e provincia, in questa campagna elettorale che chiama matta e disperatissima, Massimo D´Alema si sente come sulle montagne russe. «O si va su o si va giù. O trovi le emergenze o trovi le eccellenze». Ha infilato finora 29 appuntamenti in agenda, tra una missione a Parigi e un comizio in Puglia. «Se la sera non sei stanco, non sei un buon candidato». Ancora lo invitano, il candidato D´Alema. «È un viaggio incredibile. Scopri che qui è più facile costruire un pezzo raffinatissimo per un aeroplano che togliere un sacchetto dalla strada». Ora può metterla anche così, ai bordi delle strade che l´azienda comunale dichiara ufficialmente a "cumuli zero". Sono smaltiti i rifiuti arretrati, non i problemi che hanno portato a Napoli da capolista del Pd alla Camera il ministro degli Esteri e vicepremier di Prodi. È la missione impossibile chiestagli da Veltroni, colmare uno spazio vuoto nella terra in cui il Pd non poteva farsi propaganda col governatore Bassolino e il sindaco Iervolino. Due dei suoi 45 saggi. Serviva uno scudo. «Sono l´avvocato della Campania», ammette ora D´Alema dinanzi alle "cause" che si accumulano. L´ultima è la mozzarella alla diossina, che giovedì l´ha tenuto al telefono con Livia Turco fino a mezzanotte. «Sia chiaro che non ho smesso di mangiarla». Non solo. Gli è finita addosso che era un problema, e ora sta provando a farla diventare un boomerang contro «il centrodestra che ci sta speculando». Per farne un´arma da spendere in favore del Pd. Come coi rifiuti. «Bisogna entrare nell´animo di chi ti sta davanti». Si chiama Effetto Orgoglio. «Guardate come vi descrivono». È l´interpretazione dalemiana del sentimento diffuso tra la gente. Tra i manager della grande distribuzione che gli chiedono: la sinistra cosa ha fatto per noi? Nel disincanto dei ragazzi di Scampia e dei metalmeccanici di San Giovanni a Teduccio. Tra gli scienziati del centro di biotecnologia avanzata, i diportisti di Mergellina, industriali e artigiani, docenti di agraria, operai del metrò. Tappare e cucire. Arginare il malcontento. Come quello dell´altra sera a cena in una villa dell´alta borghesia napoletana, con Riccardo Villari al suo fianco. E poi una replica sull´anticamorra a Saviano e una scossa ai sindaci delusi: «Datevi da fare. Cercate confusi e indecisi. Dite che abbiamo capito la lezione». Quella gente tra cui D´Alema avverte «un misto di umiliazione e di protesta, l´amarezza per come sono andate le cose e l´orgoglio ferito di chi non vuole essere rappresentato così». Così significa coi rifiuti in strada e le mozzarelle avvelenate. «Siamo sotto attacco. Una campagna di annientamento». In giro c´è solo la sua faccia sui poster del Pd e sullo slogan scelto: "Sud, non sudditi". Qualcuno doveva prendersi il partito e i suoi problemi sulle spalle, nella terra in cui il presidente della Regione è sotto processo per i rifiuti, due assessori della sua giunta e cinque consiglieri della maggioranza arrestati in pochi mesi. Coi bassoliniani in sindrome da accerchiamento, i demitiani in crisi da isolamento, i sindaci delusi perché fuori dalle liste, Nicolais con l´investitura di Veltroni. La vera ombra che segue i passi di D´Alema è il futuro di Bassolino. La linea: «Ora si vota per il governo del Paese. Poi deciderete di fare un bilancio su luci e ombre». Deciderete. Voi campani, non Roma. Per ora così dice. «Una riflessione equilibrata, ricordando le macerie su cui s´è costruita una stagione. Non credo che per fare un dispetto a Bassolino e Iervolino, i napoletani vogliano consegnare il governo a Berlusconi e la Lega ». Con Bassolino sarà il 9 in piazza Plebiscito, nel giorno dell´arrivo di Veltroni. In 500 ieri l´hanno accompagnato in corteo alla Casa del popolo nel quartiere Ponticelli. «Preside´, e Bassolino?». E lui a parlare di Berlusconi. «Una volta aveva una ricetta: meno tasse. Oggi è un re taumaturgo che propone se stesso e i figlioli. Sia alle precarie carine sia all´Alitalia, Capisco che c´è quel detto che ogni scarrafone… però si tratta di ipertrofia dell´ego». E via di nuovo. O su o giù. (Angelo Carotenuto da la Repubblica )
venerdì 28 marzo 2008
Manuale del buon diportista
Vico Equense - Se cliccate sulla foto, si ingrandirà un appassionante articolo, apparso su Repubblica Napoli, a firma dell’assessore regionale ai trasporti Cascetta. L’amministratore analizza i bisogni dei diportisti. Il diportista è generalmente un uomo dai 30 ai 60 anni con una vita piena, appagante ed equilibrata sia professionalmente sia nella sfera privata. Ha una cultura medio alta e una personalità dinamica. Naturalmente dispone di un sacco di soldi ma detesta essere considerato in base al reddito. Ama sentirsi libero, ammira Briatore e Porto Cervo, e quando parte con il suo natante provoca onde sulla spiaggia dove i bagnanti prendono il sole. La Regione Campania, per rendere più agevole la vita del diportista, ha approvato un project financing che vede la trasformazione del punto di approdo di Marina d’Equa in vero e proprio Porto Turistico. La nautica da diporto rappresenta una concreta occasione di sviluppo per Napoli e la Campania - secondo Cascetta - per questo bisogna incentivare i porti. Alla Marina d’Equa, per poter fare spazio ai diportisti, bisogna trasferire i titolari di due stabilimenti balneari, di fatto, inutilizzabili per la balneazione in quanto si affacciano nello specchio d’acqua del punto di approdo. Questi operatori sarebbero compensati per la “perdita” delle loro concessioni con altre concessioni che interesserebbero una buona parte del già ridottissimo litorale destinato a pubblica balneazione. Per poter far ormeggiare qualche super zotico metropolitano miliardario, i cittadini meno abbienti, e non solo quelli, non possono più utilizzare la spiaggia libera.
Velardi chiude l'Osservatorio sul turismo
Regione Campania - Claudio Velardi, assessore al Turismo e ai Beni Culturali della regione Campania, abolisce l’Osservatorio sul turismo. «E’ inutile», ha affermato questa mattina agli studenti del corso di Laurea in Scienze del Turismo della Federico II di Napoli. «Al momento in Campania si spendono 1 milione mezzo di euro per un osservatorio che ogni due tre mesi produce qualche pezzo di carta con dati relativi a cose accadute nel passato. Io lo abolisco» «In piena emergenza rifiuti mi hanno consegnato dei dati del novembre 2007. Ma siamo matti? Ho attivato le procedure, che sono complesse, per revocare il contratto – ha spiegato – Farò in modo che si faccia in fretta».
Turismo, l´Osservatorio chiude Velardi: "È inutile, va abolito"
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 29 marzo 2008
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 29 marzo 2008
Case ...
Per quanto riguarda le tasse che gravano sulla casa, l'ICI, la più bassa è Sorrento ferma al 4 per mille. Meta è al 6 per mille, Vico Equense raggiunge il 5,75 come a Piano, Sant’Agnello e Massalubrense. La tassa è stata introdotta per dare l’impressione di autonomia ai comuni che hanno però dovuto, d’altro canto, accettare un minor trasferimento di gettito da parte dello Stato. Un provvedimento che si limita a concedere agli enti locali la possibilità di scegliere le aliquote, eventuali esenzioni, possibili riduzioni e norme regolamentari. Ieri sera ho visto Anno Zero, la trasmissione di Santoro. Riuscita, come sempre. Santoro riesce a fare giornalismo in tv senza dar voglia di cambiare canale e affrontando temi difficili, come quello dell’attribuzione degli alloggi popolari. Secondo la Santanchè , le case andrebbero date prima agli italiani indigenti e solo in un secondo tempo agli immigrati extracomunitari. Bertinotti invece pensa che andrebbe mantenuto l’attuale criterio per le graduatorie. Gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica situati sul nostro territorio, ed in particolare quelli di Via Sconduci, sono assegnati in affitto alle fasce più deboli della popolazione in conformità ad una giusta graduatoria fatta tenendo conto delle domande pervenute all'apertura del relativo bando pubblico. L’ avviso indica i requisiti per la domanda d’assegnazione. In Via Sconduci sono disponibili sei alloggi ed una graduatoria. Da circa un anno l’amministrazione comunale non attribuisce questi appartamenti, lasciando campo libero ai gruppi organizzati che speculano sull’emergenza a colpi di occupazioni abusive. Infatti, uno dei sei appartamenti è stato usurpato illegittimamente, a danno degli aventi diritto. Sono alloggi bloccati dalla burocrazia, o da inadempienza amministrativa?
I Village People dicono no
Niente da fare. La campagna elettorale a colpi di spot sul modello americano comincia a fare qualche vittima. Anche perché in America, resti tra noi, in questo settore sono un po' più professionali che qua. Questa volta tocca ai Village People. «Il video "I'm PD - Si può fare", ricalcato sulle note del famoso "Y.M.C.A" va immediatamente tolto dal sito del Pd» fanno sapere. Loro, i ragazzi del circolo 02PD di Milano che lo avevano realizzato con passione, un budget di 65 euro e «tanta autoironia» sono stati costretti a rimuoverlo. Da questo momento non è più on line sul sito Pd (ma qui lo potete vedere-clicca).
Il capogruppo del Pd si dimette
Castellammare di Stabia - Dimissioni a sorpresa del consigliere comunale Michele Costagliola, che lascia anche la poltrona di capogruppo del Pd. È stata protocollata ieri mattina la lettera di rinuncia al mandato di consigliere dell’assise di palazzo Farnese. Poche righe, indirizzate al primo cittadino Salvatore Vozza, per annunciare una scelta inaspettata, arrivata senza alcuna motivazione. Candidato tra le fila della Margherita, Costagliola è risultato il primo dei non eletti alle amministrative del 2005. Entrato nella giunta Vozza poche settimane dopo la tornata elettorale con la delega alla pubblica istruzione, nel 2006 si è dimesso per fare spazio nell’esecutivo al consigliere e compagno di partito Gaetano Cimmino, che a sua volta gli ha ceduto il seggio in consiglio comunale. Un avvicendamento dettato da uno stretto rapporto di collaborazione tra i due, che poi però si è interrotto nell’ambito delle spaccature interne al Pd, le quali hanno portato Vozza ad allontanare Cimmino dalla giunta. Adesso, spenti anche i telefonini, Costagliola preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione. La sua è stata una decisione presa senza neanche consultare i compagni di partito e i colleghi consiglieri. Adesso a Costagliola subentra Carlo D’Apice, che già nel pomeriggio sarà chiamato all’appello durante il Consiglio previsto alle 18. (Ciro Saccardi il Mattino)
La mondezza parte, le mozzarelle restano …
Rifiuti, ok dalla Germania siglati altri due contratti
Napolionline - la citta vista da dentro - venerdì 28 marzo 2008
Pianta organica
Vico Equense – Il consigliere comunale dei Democratici di Sinistra, vuole sapere perché il Sindaco ha spostato e dequalificato alcuni funzionari comunali. Iolanda Guida, Giovanni Apuzzo, Salvatore D’Iorio, Francesco Langella e Michele Tatarelli – scrive Cardone – hanno svolto le funzioni loro attribuite in passato, e da cui sono stati rimossi, con adeguata professionalità. “La Giunta ha approvato la nuova dotazione organica e il Sindaco ha nominato i dirigenti dei nuovi servizi. I nomi dei funzionari – continua l’esponente di minoranza – mi hanno lasciato perplesso … pertanto si richiedono tutte quelle informazioni necessarie a giustificare i provvedimenti adottati …” Che si faccia un po’ d’opposizione, sulla rimozione dei “funzionari comunali” è piuttosto rattristante. Per anni il centro sinistra ha chiesto la testa del comandante dei vigili, senza mai raggiungere l’obiettivo. L’idea, poi, che le convenzioni stipulate dal centro destra, siano come sempre discutibili, è poco credibile. Le amministrazioni hanno la possibilità di modificare le proprie piante organiche, e di assumere professionisti esterni a tempo determinato. Infatti, la minoranza ricorderà, che l’assunzione di consulenti fu inaugurata dall’amministrazione Fermariello con 4 professionisti esterni ( un avvocato, un geometra, e due ingegneri) e poi nel 1998, Giunta Savarese, furono aggiunti altri professionisti, senza proteste e rilievi. La questione posta in questi termini appare alquanto meschina. Sarebbe il caso di fare un po’ di autocritica.
Carlo Petrini a Piano di Sorrento
Sabato 29 marzo, Carlo Petrini, Fondatore e Presidente Mondiale di SLOW FOOD, sarà in Penisola Sorrentina, in occasione del bicentenario del Comune di Piano di Sorrento. L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno della Condotta Penisola Sorrentina 251 di Rita Abagnale, del Coordinatore Regionale di Slow Food Gaetano Pascale e dell’Associazione Fidapa Penisola Sorrentina. Anche l’Area marina protetta di Punta Campanella sarà tra i protagonisti dell’evento. In particolare sarà presentato anche il Gamberetto di Nassa, prodotto tipico proprio del Parco Marino. “Un’occasione importante per mettere in vetrina i prodotti del nostro territorio- sottolineano il presidente e il direttore del Parco Marino, Davide Gargiulo e Antonino Miccio- Abbiamo numerosi prodotti tipici di ottima qualità tra cui il Gamberetto di Nassa e la visita di Petrini ci permetterà di farli conoscere ancora di più”. La visita di “Carlin”, così è conosciuto in tutto il mondo, è un evento importante per lo spessore umano e culturale del personaggio e per i messaggi di cui è portatore. Le sue “creature”, nate anche con il contributo dei fondatori e dello staff di Bra –sede dell’associazione-, come il Salone del Gusto, Cheese, i Presidi, Terra Madre e tante altre intuizioni, ne fanno un comunicatore di gran fascino e carisma, capace di incidere fortemente non solo sulle idee legate all’agricoltura e all’alimentazione ecosostenibile definita “buona, pulita e giusta”, ma anche sulle scelte politiche e commerciali di Stati e Aziende di tutto il Mondo.
Nessun problema …
Ora il Pd ne è certo. «Siamo sotto attacco». L´arma è la mozzarella, per la prima volta nella sua storia protagonista di una campagna elettorale. «Sì, un attacco contro la Campania ». Secondo D’Alema il problema non esiste, e prima di passare dal suo sarto (in piazza Carolina), ha trovato pure il tempo per replicare a Bertinotti, sulla questione del voto in Regione. In breve, sostenendo che non sono fatti suoi, ché Bertinotti ha tante qualità, ma certamente “non quella di essere cittadino di questa regione”. Questa sera il Ministro degli Esteri sarà a Castellammare di Stabia (Villa Comunale) ore 18,30 per un comizio con Emma Giammattei segretario provinciale del Pd.
I bloggers e la politica
Sabato con amici si parlava della degenerazione morale degli italiani, e dei napoletani che -come sostengo da tempo - sono un epitome del caso Italia o se volete la quintessenza dell´italianità o ancora: gli italiani sono il parfume e i napoletani l´esprit de parfume. Si parlava di come il bassolinismo abbia completamente devastato i territori della politica, scavando un solco profondo tra cittadini e istituzioni favorendo clientelismo, affarismo trasversale, familismo amorale, si parlava che gli organi di stampa sono ormai controllati, mentre i telegiornali sono risibili per qualità delle notizie e per le informazioni che diffondono. A quest´ultimo riguardo il peggio si sta toccando in Campania sul caso immondizia.c´è in atto una grande operazione di rimozione, ma non nel senso che si pensa ovvio :cioè raccogliere la munnezza bensì il tentativo di rimuovere il fenomeno minimizzandolo e facendoci dello spirito di patata a buon mrcato. Queste sono le tattiche consigliate da speen doctors raccattati alla bisogna che partoriscono campagne d´immagine discutibili un giorno si e uno no.Ora -è notizia fresca- si sono inventati anche il riscatto al negativo della munnezza, chiamando in campo nientedimeno che Alberto Abruzzese della serie: Napoli è l´unica grossa "non-metropoli" che evidenzia lo spreco consumistico mettendo in mostra i rifiuti, e l'ostracismo verso di essa è tutto nordico e piccolo borghese.Rivendichiamo l'immondo e lo sporco come revanche contro il nordismo conformista.esponendo monnezza laddove tutte le altre metropoli la nascondono. A me questa cosa è sembrata proprio una ..... baggianata, tanto per non essere volgare, una idiozia pazzesca:cattiva pubblicità spacciata per creatività. Qualcuno dovrebbe dire ad Abruzzese che le altre metropoli non nascondono la monnezza per mal riposta pudicizia ma la raccolgono e la riciclano mentre Napoli non la evidenzia per fare una critica negativa alla maniera francofotese, ma la lascia per le strade punto e basta per motivi sui quali, dalla carta stampata alla Gabanelli, ormai è stato detto tutto. Mi chiedo anche: perchè Bassolino ,con tutti questi curatori d'immagine, non si fa consigliare un buon corso di dizione, di postura e di gentilezza visiva? La sindaca Iervolino e il governatore a proposito dell´immondizia dichiarano che ormai l´emergenza è passata e i rifiuti sono ormai alle nostre spalle. Evidentemente la sindaca e il monarca tra auto blue aria condizionata, non si accorgono più dei miasmi putrescenti che esalano delle piazze e delle strade di questa città e delle sue periferie. Il fatto è che questo atteggiamento minimizzante lo si riscontra anche nel Partito Democratico. Nei discorsi elettorali di D´Alema si invita ad essere propositivi e non a piangersi addosso e non si dice che proprio per quella monnezza l´Unione Europea accusa gli Amministratori della Campania di disastro ambientale, unico e inaudito caso in tutta Europa, unico esempio negativo di come si salda la monnezza alla mafia, alla malasanità, al più alto tasso di feti malformati e di neoplasie, all´affarismo.Si parlava di tutto questo. Qualcuno però:un architetto bene in vista, trovava ormai provinciale indignarsi- un po’ come Velardi-, un altro: un avvocato, alla mia fiducia nella pratica della controinformazione della RETE e alle comunità dei bloggers, ribatteva che i bloggers in fondo chi sono? Non sono nessuno e che la gente che conta sono proprio quelli che con la politica fanno affari miliardari. Mi sono sentito un poco avvilito e sono stato zitto però quello che penso lo esterno in questo post: D´Alema minimizza sui rifiuti di Napoli e attacca addirittura Saviano che ha accusato giustamente i politici di non aver inserito nelle loro agende elettorali l´argomento camorra. E così minimizzano Claudio Velardi - lo speen doctor- e Alberto Abruzzese, perchè così facendo proteggono il possessore della più cospiscua cassaforte elettorale del Partito Democratico: Bassolino ed il bassolinismo campano, su cui indaga da tempo la magistratura. Il Partito Democratico, nazionale prima ancora che campano, sa che rompere questo gallina dalle uova d'oro significherebbe perdere una delle sue roccaforti, e il potere coltivato in quindici anni di clientelismo e di voto di scambio! Eccola la verità e su questa operazione oggi si sono concentrati tutti soprattutto la stampa locale e la televisione, per questo è in atto questa virulenta restaurazione. (Franco Cuomo)
giovedì 27 marzo 2008
Io obbedisco; ma ora?
E va bene. Diciamo che non capisco ma mi adeguo; non che poi si possa far altro. Velardi ha ragione! Tutto va bene! Si è trattato soltanto di un dannato misunderstanding... Tornato ora con piena legittimità tra quelli che non speculano irresponsabilmente (metti Berlusconi o anche il Bertinotti di ieri), qualche domanda da fare mi verrebbe lo stesso. Anzi, una per la precisione: ed ora? A costo di rischiare una nuova retrocessione fulminante, mi permetterei di far notare che se Coreani e Giapponesi mandano indietro le mozzarelle per interessi protezionistici, sfruttando irresponsabilmente (anche loro) un momento di sovraesposizione mediatica negativa (il misunderstanding che si diceva prima), è da tempo che anche le massaie dei rioni popolari scelgono frutta e verdura chiedendo da dove viene, ed evitando accuratamente quella "locale". Farei anche notare che, se l'immondizia per strada non c'è più, non è perchè viene smaltita in senso proprio. Semplicemente viene deportata a costi stratosferici che ovviamente non si potranno sostenere a lungo. Nel frattempo Acerra è completamente ferma mentre si continuano ad accumulare balle dichiaratamente non ecologiche. Infine, non potrei esimermi dal rilevare che dal cuore dell'Occidente a quello dell'estremo Oriente, nessuno ci ha creduto nonostante le più autorevoli istituzioni sanitarie italiane smentissero con grande determinazione l'allarme diossina. Ma lo ripeto: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Se la strategia è questa va certamente bene. E allora? Premesso che qui tutto va certamente nel migliore dei modi possibili, che cosa succederà da queste parti mettiamo tra un mese? Non mi interessa, chiariamo, chi sarà il successore di Bassolino alla guida della Regione Campania (la candidatura, ovviamente, che l'elezione dovrebbe essere perlomeno incerta), né chi vincerà la guerra interna a questo o quel blocco di potere. Piuttosto mi piacerebbe scoprire se da qualche parte qualcuno ha una strategia, un percorso, uno straccio di idea sul come uscire da questa situazione. Che nel caso, direi, sarebbe interessante se se ne sapesse qualcosa in più e se ne potesse parlare. (Norberto Gallo)