Sindaci di Meta e Massa democrat, la vecchia guardia li ha sempre bocciati: convivenza difficile
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Meta e Massa Lubrense - Inutile negarlo. I rapporti
sono abbastanza tesi. D’altronde
già lo erano quando
si trovavano su fronti opposti.
Figuriamoci adesso,
quando amministratori
bocciati a più riprese dalla
base del Pd ora si ritrovano
a «dover» militare nello
stesso partito di quelli che si
erano scagliati contro di loro
un giorno sì e l’altro pure.
Che in penisola sorrentina il
Pd stia aumentando i propri
sostenitori con adesioni importanti,
anche a sorpresa, è
un fatto risaputo.
Tanti ingressi di primo piano.
A partire da quello di
Leone Gargiulo, sindaco di
Massa Lubrense etichettato
da molti come fedelissimo
del Pdl, passando allo stesso
Paolo Trapani, che molti davano
un anno fa in procinto
di sottoscrivere la tessera
dell’Udc salvo poi entrare
oggi nei democrat.
La tensione è alle stelle. E la
convivenza con la vecchia
guardia sta già divenendo
un’impresa. Su diversi fronti,
si rischia di far scoppiare
il caos e alcune dichiarazioni
dell’ultima settimana non
fanno altro che confermare
i timori. Paolo Trapani, ad
esempio, non ha risparmiato
una frecciata a Stefania Astarita,
leader del Pd a Meta:
«Chi è? Il nuovo segretario a
Meta è Nicola Mollica». Conferma
ulteriore di ciò che i fedelissimi
della base democrat
temono possa avvenire da un
momento all’altro.
Il Pd, che
proprio a Meta può contare
su molti esponenti di primo
piano nell’amministrazione
(escluso il sindaco Trapani,
altri cinque - fra consiglieri e
assessori - hanno sottoscritto
la tessera del Partito democratico),
ha spesso beccato
l’operato del primo cittadino.
Basti pensare alla gestione
dei servizi sociali - con l’ente
che sancì l’uscita dal Piano di
zona fra le polemiche - oppure
alla diatriba con l’Asl per
l’utilizzo dei locali comunali
di via del Lauro, dove c’è il
poliambulatorio.
Non è semplice neppure la
coabitazione nello stesso
schieramento a Massa Lubrense
fra Leone Gargiulo
e gli attivisti del partito. In
tanti, di espressione democrat,
manifestarono il proprio
dissenso contro il Comune
di Massa Lubrense per
la nota questione del Fondo
del Gesù, con l’ente municipale
di piazza Vescovado
che rilasciò il permesso a
costruire un’autorimessa interrata
in un’area di alto valore
culturale e storico anche
per la presenza di un antico
monastero. Questione su cui
i vertici del Pd della penisola
sorrentina dissero chiaro e
tondo che l’ente, capitanato
proprio da Gargiulo, avrebbe
dovuto fare marcia indietro
annullando l’autorizzazione.
Cosa che invece non è avvenuta.
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